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LATINA, ARES 118: AUTOMEDICA A LATINA SCALO OPERATIVA H24

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Tempo di lettura 2 minuti Il sindaco Di Giorgi:"Sono convinto che si possa giungere a una rimodulazione del piano grazie anche da una attenta collaborazione tra le componenti, istituzionali e non, in campo”.

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Redazione

Latina – La direzione ARES 118 regionale ha comunicato al sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, di aver rimodulato l’attività di intervento al cittadino in caso di emergenza sanitaria nel territorio della città di Latina. A seguito della lettera di richiesta del sindaco di Latina, la Direzione di ARES 118 comunica, infatti, che dalle ore 14 del 3 settembre, a Latina Scalo sarà operativa H24 una automedica (con infermiere e medico a bordo). Grazie a questo mezzo, si avrà la possibilità di medicalizzare tutti i codici rossi su cui interverranno le 4 ambulanze che già operano nel capoluogo pontino.

La stessa Direzione di ARES 118 ha preso, inoltre, contatti con la ASL di Latina per convenzionare medici al fine di istituire un'altra automedica in città. In caso di risposta affermativa, saranno due le automediche operanti nel territorio del comune di Latina.

“Ringrazio la Direzione Ares 118 regionale, in particolare il Direttore Generale Antonio de Santis, per la sensibilità dimostrata rispetto alle esigenze del territorio – afferma il sindaco Giovanni Di Giorgi – accogliendo la mia richiesta. L’istituzione di una automedica a Latina Scalo e la programmazione di una seconda unità al centro della città sono segnali molto importanti che vanno nella direzione di fornire risposte concrete alle esigenze dei cittadini. Più in generale, mi conforta il fatto che le preoccupazioni sollevate da me e da altri esponenti istituzionali pontini circa la necessità di rivedere il nuovo servizio sanitario regionale 118, siano state accolte dal presidente Zingaretti. Sono convinto che si possa giungere a una rimodulazione del piano grazie anche da una attenta e puntuale collaborazione tra tutte le componenti, istituzionali e non, in campo”.

Nei giorni scorsi il sindaco Di Giorgi, dopo aver ricevuto una rappresentanza dei lavoratori del 118 di Latina, aveva inviato una lettera al Direttore Generale ARES 118, Antonio de Santis, al Direttore Sanitario ARES 118, Rosssella Carucci, e al Direttore Sanitario ARES 118, Giosuè Calabrese.

Nella missiva il sindaco Di Giorgi aveva preso posizione relativamente al nuovo servizio sanitario regionale 118, che prevede, tra l’altro, la soppressione di una ambulanza del 118 attiva nel territorio di Latina. In ragione di tutto questo il sindaco aveva chiesto ai vertici Ares 118 un immediato e risolutivo intervento che vada nella direzione di una continuità lavorativa delle maestranze Ares.

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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