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LATINA, OPERAZIONE ANTIDROGA: 24 ARRESTI PER SPACCIO

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Tempo di lettura 2 minuti Impiegati 150 militari del comando provinciale di Latina

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Redazione

Latina – I Carabinieri del Comando Provinciale di Latina, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Latina, nei confronti di 24 persone, prevalentemente italiane, ritenute responsabili di aver posto in essere, nell'ambito della provincia, un contesto delinquenziale finalizzato allo spaccio di consistenti quantità di sostanze stupefacenti.

L'attività di P.G., è stata coordinata dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina che ha sottoscritto una corposa richiesta di misure cautelari, eseguita dai militari del Nucleo Investigativo, con la collaborazione di personale delle Compagnie Carabinieri del Comando Provinciale.

L'indagine, con diverse attività anche dall'alto contenuto tecnologico avvalendosi altresì di numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, è stata avviata alla fine del 2012 a seguito delle indagini connesse al duplice omicidio di Radicioli Alessandro e Marchionne Tiziano, nonché del tentato omicidio di un terzo uomo.

Sin dalle prime attività investigative emergevano elementi tali da far ipotizzare che il grave fatto di sangue, potesse essere maturato in un contesto criminale riguardante l'attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Veniva così avviata una complessa ed articolata attività investigativa che consentiva di acclarare come alcuni soggetti, tra cui proprio i protagonisti del citato evento delittuoso, avessero assunto un ruolo preponderante nell'ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Latina e nei Comuni limitrofi.

Molti dei predetti, peraltro gravati da precedenti e pendenze anche specifiche, hanno evidenziato una notevole capacità di "gestire" il traffico di stupefacenti. Si tratta in sostanza di soggetti che svolgevano l'attività di spaccio in maniera "professionale", traendo dai proventi dei reati la principale fonte di sostentamento, e adottando tutte le cautele possibili al fine di evitare le investigazioni.

Nonostante l'accortezza degli indagati, i militari operanti nel corso dell'operazione traevano in arresto in flagranza di reato arresto 17 persone ai sensi dell'art. 73 del D.P.R. 309/90 (detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti), e ne segnalavano 11 per uso personale.

Nel corso delle attività si è proceduto, altresì, al sequestro di 600 grammi di cocaina e 900 tra Marijuana ed hashish, nonché 40.000 euro in contanti, quali riscontri investigativi.

Come ribadito, nella mattinata odierna è stata data esecuzione alla predetta ordinanza di misure cautelari, il tutto con un dispositivo di oltre 150 militari di questo Comando Provinciale nonché da rinforzi forniti dal Comando Legione Carabinieri Lazio, da due Unità Cinofile antidroga e da un velivolo proveniente da Pratica di Mare.

Sono state tratte in arresto 20 persone destinatarie dei provvedimenti, mentre quattro sono attivamente ricercate in quanto irreperibili.

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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