Connect with us

Latina

LATINA, SFRATTI PER MOROSITA': ANCORA DISPONIBILI PIU’ DI 70MILA EURO PER I CITTADINI IN DIFFICOLTA’

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti L'Amministrazione comunale conferma il sostegno alle famiglie in difficoltà

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Latina – In merito alla protesta in atto da parte di alcune associazioni locali a difesa delle persone o famiglie sfrattate o prossime ad essere sfrattate, il Comune di Latina rinnova la sua grande attenzione a tale problematica, che tende ad acuirsi soprattutto a seguito della grave crisi economica in atto. Per questo gli appositi uffici comunali sono ancor più a disposizione di coloro che dovessero aver bisogno di assistenza e sono nelle condizioni di dover far ricorso ad un aiuto pubblico.In particolare, il Comune di Latina, primo in provincia e uno tra i pochi IN Italia, da mesi ha attivato un apposito fondo per sostenere cittadini e famiglie in particolare stato di bisogno rispetto alla situazione abitativa.                               

Nello specifico, la Giunta Municipale, con delibera n.625 del 14/12/2012, ha istituito per il 2013 un fondo di 96.000 euro finalizzato alla prevenzione dell’esecutività dei provvedimenti di sfratto per morosità nei confronti di persone in temporanea difficoltà economica, determinata dalla perdita o dalla diminuzione della loro capacità reddituale. Tali contributi straordinari, erogati direttamente al proprietario, sono concessi in presenza di un procedimento di intimazione di sfratto per morosità per il quale non sia ancora intervenuto il provvedimento di convalida, ovvero quello per cui è intervenuta la convalida ma non c’è ancora stata l’esecuzione.
Unicamente per i nuclei familiari seguiti dai Servizi Sociali comunali per i quali è accertata d’ufficio la situazione di indigenza i contributi, sono concessi al fine di prevenire nuove situazioni di emergenza casa e garantire la permanenza nell’alloggio, anche anticipatamente all’avvio di un procedimento di sfratto per morosità.
Possono essere erogati  fino ad un massimo di € 6.000,00 per ogni caso e ad oggi il Comune di Latina ha erogato € 25.000,00, procedendo anche alle trattative con i proprietari delle abitazioni, versando loro quanto dovuto e facendoli impegnare per la concessione di un altro anno di locazione, dando così un minimo di sicurezza alle famiglie assistite. La domanda per accedere all’intervento deve essere compilata attraverso l’apposito modello disponibile presso il Servizio Segretariato Sociale del Comune di Latina o scaricabile dal sito internet del Comune di Latina www.comune.latina.it. Le domande saranno esaminate in ordine di arrivo e potranno essere inoltrate non oltre il 30/06/2013.

“Ringrazio il sindaco e la giunta comunale per la sensibilità dimostrata – dichiara l’Assessore comunale ai Servizi Sociali Patrizia Fanti – Ricordo, infatti, che i 96mila euro messi a disposizione sono interamente soldi delle casse comunali e non della Regione. Con la nostra iniziativa intendiamo prevenire, fin dove possibile, l’esecutività degli sfratti per morosità arginando l’aumento del numero di famiglie, spesso con minori a carico, che oltre al problema concreto della sopravvivenza, avrebbero anche quello dell’alloggio considerato l’esiguo numero degli alloggi popolari disponibili e l’alto numero degli aventi diritto. Il Servizio Segretariato Sociale del Comune di Latina è a disposizione per seguire le situazioni che, nell’ambito dei requisiti previsti, possono essere meritevoli di assistenza”.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

Continua a leggere

Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

Continua a leggere

Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti