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LATINA, UTILI BILANCIO ACQUALATINA: DI GIORGI PROPONE UNA DIMINUZIONE DELLE BOLLETTE DEGLI UTENTI

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Tempo di lettura 2 minuti La proposta di Di Giorgi è piaciuta a tutti i sindaci

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Redazione

Latina – E’ stata approvata dall’assemblea di “Acqualatina S.p.A”, che si è tenuta questa mattina nella sede della società per l’approvazione del bilancio 2013, la proposta avanzata sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, di destinare una parte degli utili di bilancio 2013 della società alla diminuzione delle bollette degli utenti, specie per quelle categorie più svantaggiate.

La proposta del sindaco Di Giorgi ha trovato il consenso di tutti i sindaci presenti all’assemblea dei soci e seguirà ora un apposito iter.

In sostanza, dei circa € 8,5 milioni di utile presentati dalla gestione del 2013 (per la precisione € 8.539.084), decurtate le somme obbligatoriamente destinate a fondo di riserva e copertura di perdita precedente, il restante importo di € 5.695.900 sarebbe destinato ad abbassare i costi in bolletta per gli utenti.

Ora questa cifra, come da procedura contabile, è stata accantonata e sarà poi la prossima assemblea dei sindaci dell’ATO 4 a stabilire se e in quale misura tale somma debba essere destinata, appunto, al taglio delle bollette.

“Ho molto apprezzato il fatto che la mia proposta di destinare la quota di utile 2013 disponibile di “Acqualatina S.p.A” alla diminuzione delle bollette degli utenti, specie i meno abbienti, sia stata condivisa da tutti i sindaci, al di là di ogni schieramento o appartenenza politica – afferma il sindaco Di Giorgi – In questo particolare momento di crisi ritengo si tratti di un segnale importante a sostegno dei cittadini.

Questa cifra di poco più di 5 milioni e mezzo potrebbe anche essere destinata da “Acqualatina S.p.A” ad ulteriori investimenti, che però vedrebbero la luce solo tra qualche anno.

Ritengo, invece, che i cittadini abbiano bisogno oggi di risposte e di atti concreti, ferma restando la necessità che il gestore intensifichi i suoi investimenti sulla rete e sulle infrastrutture di Latina e dell’intero territorio provinciale.

Auspico che già nella prossima assemblea dei sindaci dell’ATO 4 venga definitivamente approvata la mia proposta”.

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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