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Redazione Lazio

LAZIO AMBIENTE: A RISCHIO SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTI E STIPENDI LAVORATORI

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Tempo di lettura 3 minuti Comuni morosi che non versano a Lazio Ambiente i corrispettivi per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, nonostante abbiano incassato le tasse pagate dalla cittadinanza.

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di Ivan Galea

Servizio di raccolta e smaltimento rifiuti urbani  a rischio per i Comuni serviti da Lazio Ambiente SpA. la società di proprietà della Regione Lazio. A rischio anche il pagamento degli stipendi del personale Lazio Ambiente. Torna quindi lo spettro della crisi economica sulla società regionale Lazio Ambiente, che dall'agosto del 2013 è subentrata, rilevandolo, all'ex consorzio Gaia di Colleferro nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

A lanciare l'allarme l’Amministratore Unico di Lazio Ambiente che da qualche giorno ha informato la Regione Lazio e le organizzazioni sindacali in merito alla “grave criticità economica e finanziaria che investe la Società e che potrebbe a breve pregiudicare il regolare esercizio d’impresa”.

Da LazioAmbiente hanno anche preannunciato l’attuale impossibilità a “procedere alla corresponsione delle retribuzioni del corrente mese” nei confronti del personale impiegato, chiedendo quindi l'intervento del socio unico: La Regione Lazio.

All'origine della grave criticità economica che sta investendo la società regionale i Comuni morosi che non versano a Lazio Ambiente i corrispettivi per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, nonostante abbiano incassato le tasse pagate dalla cittadinanza.

“Riguardo la grave crisi economica e finanziaria che investe Lazio Ambiente – Ha dichiarato l'ex sindaco di Colleferro  Mario Cacciotti oggi Vice Presidente del Consiglio Metropolitano – veniamo a conoscenza – prosegue – del fatto che, nel breve nel medio periodo, sarà impossibile il regolare esercizio di impresa, mettendo in serio pericolo anche la corresponsione dello stipendio dei lavoratori della Società! È una VERGOGNA! Cosa fanno i Sindaci per trovare soluzioni concrete a un problema tanto grave? Come si intende operare per difendere il lavoro e le famiglie che vivono di questo? Invito tutti i Primi cittadini a marciare uniti in una grande manifestazione, insieme ai sindacati – conclude Cacciotti – e alle forze sociali, per difendere i lavoratori e trovare insieme una soluzione!”

Anche l'attuale primo cittadino di Colleferro, Pierluigi Sanna è intervenuto sulla questione: "Esprimo la mia più grande preoccupazione per la situazione economica in cui verte la società regionale Lazio Ambiente Spa. E’ ridicolo e avvilente ritrovarsi a combattere contro questo stato di cose che da tempo è sotto gli occhi di tutti. La città di Colleferro, già gravata da anni dalla presenza della discarica e degli inceneritori, oggi si trova di fronte ad una gestione molto critica del servizio di raccolta, smaltimento e pulizia delle strade cittadine. Da molto tempo il servizio mostra delle criticità ed è una situazione che non possiamo più accettare.
E’ arrivato il momento di rendere pubblico il credito che Lazio Ambiente ha nei confronti dei Comuni morosi conoscerne l’entità e quali di questi non hanno ancora provveduto al saldo delle fatture. Chiedo a gran voce un’assemblea pubblica con i Comuni serviti da Lazio Ambiente proprio sotto la sua sede a Colleferro nella quale informare l’opinione pubblica sulla reale esposizione creditoria della società.
L’Amministrazione Sanna, ha dimostrato dal primo giorno del suo insediamento una correttezza estrema nei confronti di Lazio Ambiente e dei lavoratori facendo fronte ai mancati pagamenti dell’Ente per gli anni 2013, 2014 e pagando gran parte del 2015 per un totale di Euro 2.435.971. Altri Euro 732.000 circa saranno pagati entro dieci giorni lavorativi; sono stati saldati, gli ultimi debiti verso il Consorzio Gaia per circa Euro 350.000.
I cittadini pagano regolarmente la TARI ed è inconcepibile non utilizzarla per pagare il servizio.
Mi aspetto una mobilitazione da parte di tutti i Comuni e una presa di posizione da parte della Regione che deve dare velocemente delle risposte sul futuro della società essendo Lazio Ambiente, una partecipata in “house” della Regione Lazio.
Una società pubblica dovrebbe essere gestita secondo i criteri di efficienza, efficacia ed economicità; nello specifico questo tipo di aziende dovrebbero avviare velocemente un processo di gestione moderna e virtuosa dei rifiuti calata nel contesto socioeconomico ambientale della Valle del Sacco. Non si può attendere il fallimento di una società in silenzio ma occorre trovare alternative di gestione condivise con le popolazioni che abitano il nostro territorio.
La nostra gente, i nostri concittadini, si aspettano e pretendono una svolta totale dal punto di vista della gestione dei rifiuti, serve coraggio, pazienza e progetti nuovi.
Esprimendo la massima solidarietà sia da parte mia che da parte dell’Amministrazione nei confronti dei lavoratori non posso esimermi però, dal dichiarare sin da subito che qualora oltre al mancato pagamento degli stipendi si dovessero verificare interruzioni del servizio pubblico la nostra reazione sarebbe totale unendo a tutte le azioni legali possibili anche il più ampio sostegno a qualsivoglia legittima manifestazione spontanea odorganizzata che dovesse nascere in qualunque luogo, in qualunque modo tra la popolazione."

 

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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