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LAZIO: MATTEO RENZI IMPUGNA LA LEGGE SULL'ACQUA PUBBLICA

di Donato Robilotta* 

Il Consiglio dei Ministri, presieduto dal Presidente Renzi, ha impugnato davanti la Corte Costituzionale la legge regionale n. 5/2014 su “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, in quanto numerose disposizioni, riguardanti l’organizzazione e la gestione del servizio idrico integrato, contrastano con le regole riservate alla legislazione statale in materia di tutela della concorrenza, dell’ambiente e dell’ordinamento civile, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettere e), l) e s) della costituzione.

Il Consiglio Regionale con la legge sull’acqua pubblica ha approvato un vero e proprio manifesto ideologico, intriso di populismo e demagogia, che oggi viene per fortuna impugnato dal Governo Renzi per invasione di competenze in particolare sul versante del mercato e della concorrenza.

Leggeremo nei prossimi giorni il testo integrale dell’impugnativa, ma essendo stato uno dei pochi a criticare quel manifesto mi auguro che la Regione metta da parte la demagogia e affronti seriamente il tema non solo della governance dell’acqua ma anche di quella dei rifiuti.

Anche perché la Regione è in forte ritardo nella individuazione delle autorità di gestione dell’acqua, perché quelle vecchie sono scadute ma non ci sono le regole per le nuove, mentre le autorità di ambito di gestione dei rifiuti non sono mai state istituite.

*Coordinatore dei Socialisti Riformisti