Redazione Lazio
LAZIO PISANOPOLI, AL VIA LA CORRIDA
Tempo di lettura 4 minutiPolverini: "Vado avanti, prendo il toro per le corna"
Tempo di lettura 4 minutiPolverini: "Vado avanti, prendo il toro per le corna"
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13 anni faon
Intanto la “matatrice” a fine seduta ha mostrato la testa di un ex consgliere regionale Pdl. Parlo di Donato Robilotta. Sarà pur vero che tra loro pare non essere corso sempre buon sangue, ma con sicurezza posso dire che ha messo alla porta una delle poche persone perbene che ancora circolano in Italia.
Chiara Rai
Come volevasi dimostrare Polverini è rimasta sul suo scranno. Ha deciso di “prendere il toro per le corna” scimmiottando Bersani: se non l’hai fatto tu, perché avrei dovuto farlo io. E’ così che gira il mondo, i dispetti dei ragazzini approdano a Pisanopoli. Meglio tardi che mai. L’ex sindacalista ha iniziato a dare una “sfoltitina” in Consiglio anziché utilizzare la cesoia con decisone e tagliare anche le auto blu della giunta (e quanti altri tagli dovevano esser fatti), anziché annunciare che nelle società regionali, i dirigenti verranno tagliati fuori. Che iniziasse pure con incontri ravvicinati per poi proseguire con i variopinti Cda in circolazione. "Abbiamo centrato l'obiettivo – ha detto Polverini – dimezzato le commissioni, abolito quelle speciali, azzerato i trasferimenti al consiglio regionale. Ora metteremo in campo un regolamento serio". Sono state sciolte le tre commissioni speciali 'Federalismo fiscale e Roma Capitale', 'Sicurezza ed integrazione sociale, lotta alla criminalita' e 'Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro' quello che più di qualcuno si è domandato è perché sono nate. Bisogna rimboccarsi le maniche e far lavorare i “contenuti” anche senza i contenitori. Ma questo lo fanno le persone che fanno gli straordinari senza essere pagati e arrivano trafelati alla fine del mese. Certo il fatto che 70 consiglieri verranno ridotti a 50 è ancora troppo poco e che gli assessori da 16 scenderanno a 10, altrettanto. Sicuramente positiva sarà l'introduzione del collegio dei revisori regionali, ma l’assurdo è che a Pisanopoli è stato detto che “questa procedura avrà tempi un po' più lunghi”. Non solo si taglia poco ma si deve pure aspettare a lungo per vedere i frutti che avrebbero dovuto cogliersi non appena l’ex sindacalista, in prima linea da quando portava i pantaloncini corti, è stata eletta governatore. Invece no, alla campagna “io ci tengo” non è seguita “io taglio la testa al toro”, c’è voluto il caso Fiorito per cercare di afferrarne le scivolose corna. Intanto dopo le dimissioni di Battistoni (ma solo da capogruppo e non da consigliere) che avrebbe potuto fare un doppio passo verso le porte girevoli, (LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?) è subentrata al suo posto la giovanissima Chiara Colosimo del Pdl che promette un “rilancio del Partito compatto” e speriamo che non finisca a “vendere sogni” come qualcuno che conosciamo bene. La freschezza e la grinta si potrebbero scontrare con sistemi irreparabilmente incrostati. Ma non bisogna essere sempre e comunque catastrofici. Intanto la “matatrice” a fine seduta ha mostrato la testa di un ex consgliere regionale Pdl. Parlo di Donato Robilotta. Sarà pur vero che tra loro pare non essere corso sempre buon sangue, ma con sicurezza posso dire che ha messo alla porta una delle poche persone perbene che ancora circolano in Italia.
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