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Costume e Società

Lorenza Di Sepio si racconta fra Simple&Madama, esperienze e progetti

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Tempo di lettura 4 minuti

di Francesco Pellegrino Lise

Lorenza Di Sepio è l’autrice assieme a Marco Barretta dei simpaticissimi Simple&Madama. Dalla sua matita nasconole avventure di questi teneri personaggi e oggi, dopo averla incontrata, ci ha raccontato un po’ di lei e della sua vita. La storia d’amore tra Simple&Madama è famosa ed è diventata virale su Internet perché diverte con spezzoni di vita vissuta, talmente veritieri e realistici da non poter ritrovare quell’immediata ironia nei luoghi comuni di ogni coppia. Ma andiamo a scoprire assieme all’autrice alcune curiosità su di lei, sui suoi personaggi, la sua storia e i suoi progetti per il futuro.

Allora Lorenza, chi è la ragazza dietro la matita? E come ti è venuta in mente l’idea di Simple&Madama?

Sono una disegnatrice, autrice di fumetti tra cui proprio Simple&Madama, insieme a Marco Barretta. Il progetto è nato per ironizzare e scherzare sulla mia natura goffa e su alcune situazioni che mi erano capitate. Dopo il successo sui social, abbiamo deciso di proseguire accumulando avventure e gag di questi due piccoli alter ego!

Hai fatto degli studi specifici per disegnare così bene? Oppure è una dote che hai sempre avuto fin da piccola?

Purtroppo non ho potuto seguire un percorso artistico con gli studi, ma ho cercato di compensare leggendo e studiando tanti manuali (ai miei tempi non c’erano tutorial accessibili con un clic!) e facendo molta pratica. Credo nel talento, ma dietro c’è anche tanto allenamento e volontà! Dopo l’esame di maturità, ho frequentato un corso che mi ha insegnato le basi dell’animazione 2D. Mi ha permesso di iniziare subito a lavorare come animatrice e storyboard artist in uno studio di cartoni animati, dove sono rimasta per quasi dieci anni.

Chi è, se c’è, il disegnatore a cui ti sei ispirata la prima volta che hai iniziato a disegnare le tue vignette?

Devo ammettere che non ho un artista preferito. O meglio, non ne ho solo uno! Sin da piccola sono sempre stata una divoratrice di storie ed immagini, a partire dai film d’animazione Disney, fino ad arrivare ai manga ed anime giapponesi. L’ispirazione nasce e mi arriva da un insieme di stimoli e la forma che gli do coi disegni credo sia il risultato di tante cose metabolizzate nel tempo.

Le vicende da te rappresentate sono sempre ispirate da fatti realmente accaduti?

Sono nate come strisce su episodi della mia vita, sì! Poi ovviamente ho allargato il cerchio a vicende accadute ai miei amici, o anche a luoghi comuni. Ovviamente sempre filtrate dal mio personale modo di vedere le cose. Mi piace anche stare attenta ai messaggi che possono passare da ciò che raccontiamo.

Lavori direttamente in digitale oppure prima sviluppi i tuoi disegni a mano e poi li lavori al computer?

Più di 10 anni fa, le primissime vignette erano disegnate a mano, poi scansionate e infine ripulite e colorate al pc. Ormai risparmio tempo e soprattutto carta, lavorando direttamente su schermo!

Le tue strisce parlano di situazioni di coppia in cui molte persone si rivedono. Pensi che le apprezzino di più i nati fra gli anni ’80 e ’90, che hanno un modo di vivere le relazioni molto diverso dai ragazzi di oggi, o pensi che siano più seguite dai giovani?

Mi piace pensare che l’amore sia universale, fuori dal tempo, ma sto scoprendo che è come se ci fosse un amore per ogni età! Ne abbiamo di tutte le età (anche di giovanissimi che pensano che Simple&Madama siano fratello e sorella) ma la maggior parte dei nostri lettori, sono nostri coetanei. Probabilmente perché le vicende che raccontiamo sono strettamente legate al vissuto di una coppia che abita nella stessa casa, che fa la spesa, che lavora, quindi i più giovani non ci si rivedono nell’immediato!

Credi che i giovani d’oggi abbiano una concezione di coppia e amore differente dai nati nel secolo scorso?

No, non credo. L’amore è amore! C’è forse più attenzione all’argomento e meno stereotipi o luoghi comuni, quindi è più difficile rappresentare una categoria, ma sicuramente più stimolante!

Come è stato passare dal web alla carta stampata? E cosa preferisci tra i due?

Il web ci permette di arrivare e dialogare direttamente col lettore, è un vero e proprio scambio! Mi piace il senso di community, ma anche avere un mio libro stampato tra le mani e sentirne il profumo della stampa, o vederlo su uno scaffale in libreria è bellissimo! Rende reale qualcosa che sul web è passeggero. Uno dei motivi per cui abbiamo pubblicato “Ti Sblocco Un Ricordo”, una mega raccolta di tutte le vignette degli ultimi 10 anni di Simple&Madama!

Il successo è iniziato su internet e ora sei affiancata da una casa editrice. Quali sono le difficoltà e i vantaggi di trasformare episodi di poche vignette in una storia narrativamente più complessa?

Sono due cose molto diverse! Le vignette funzionano proprio perché sono brevi ed immediate. Non basta “allungarle” per 120 pagine, bisogna costruire una trama e portare il lettore a seguirla dall’inizio alla fine. Quindi quando lavoriamo ai volumi, non pensiamo mai alle singole gag, ma a delle piccole grandi avventure che possano far sorridere, ma che abbiano anche dei messaggi da dare.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro e cosa meno?

Mi piace tutto, ho la fortuna di poter fare il lavoro dei miei sogni e di questo ne sono grata ogni giorno! Però è innegabile la fatica ed il sacrificio che c’è dietro. Non ci sono giorni di ferie, non ci sono giorni di malattia, quando c’è una scadenza tutto deve andare in secondo piano. Ci sono periodi in cui ci si abbrutisce dietro ad un pc uscendo sì e no giusto per fare la spesa. Ma niente che non possa risolversi con un po’ di ferrea organizzazione!

Cosa consiglieresti a chi desidera pubblicare le proprie vignette per lavorare in questo settore come fai tu?

Sembra banale, ma lo penso davvero: di provarci, esercitarsi tantissimo e non arrendersi alle difficoltà o alle delusioni!

I social ti hanno aiutata molto a far conoscere il tuo lavoro? Cosa ne pensi di queste piattaforme? Quali sono i lati positivi e quelli negativi per i più giovani?

Ho avuto la fortuna di creare un account in quella che era l’epoca d’oro dei social. Eravamo in pochi, per cui ogni post aveva una visibilità pazzesca. Adesso uscire fuori tra tutti i creator ed i trend che ci sono è difficilissimo. E poi con tutte le possibilità ed i tutorial che si trovano, ci sono un sacco di talenti giovanissimi! Comunque i lati positivi continuano a superare quelli negativi, essere presenti sui social resta una vetrina davvero importante.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Se dovessi vederti fra 10 anni, nel 2033, come ti immagini?

Che domanda difficile! Mi piacerebbe vedermi esattamente come adesso, anche se 10 anni sono tanti e restando ferma sarebbe difficilissimo parlare alle nuove generazioni! Comunque di progetti futuri ne abbiamo tantissimi, ma speriamo di realizzarli ben prima del 2033!

Se dovessi lanciare un messaggio alle giovani coppie cosa vorresti dire loro?

Una cosa semplice, ma non sempre facile: Amarsi senza mai darsi per scontati e saper sempre sorridere insieme!

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