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MATERA – Grande attesa a Matera per la firma, prevista per oggi alle 15, del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che a Palazzo Chigi dovrebbe porre sul contratto istituzionale di Capitale della Cultura 2019 a Matera.
Come noto Matera vanta numerosi siti archeologici e punta all’annullamento delle barriere che non rendono la cultura a tutti accessibile. La giuria che ha dichiarato Matera idonea alla carica di Capitale della Cultura, ha evidenziato processi tecnologici di sviluppo visionari. Inoltre la grande mostra “Rinascimento nel Mezzogiorno” ha scosso l’attenzione europea che è stata colpita dall’impegno della Regione e delle associazioni culturali per la riuscita di questo obiettivo molto ambizioso.
Matera punta quindi ad ampliare il settore turistico, già ben marcato sul territorio, con mezzi davvero innovativi: piattaforme di insegnamento digitali, mostre interattive ed un pieno coinvolgimento di tutta la cittadinanza per il corretto funzionamento del progetto. L’iniziativa viene basata non solo sulla cultura ma soprattutto sulla riscoperta, da parte di tutto il popolo europeo, di far parte di un unico e grande patrimonio culturale.
Nel dopoguerra i Sassi di Matera erano sinonimo di degrado e abbandono, in realtà sono un modello abitativo sostenibile, intriso di storia. Negli anni sessanta però si pensò al recupero degli stessi, con indecisione tra museo o riconvertire il tutto ad abitazioni stanziali in cui le persone costrette al trasferimento nei nuovi palazzi, avrebbero potuto far ritorno. Il primo riconoscimento venne già nel 1993, anno in cui l’Unesco iscrisse la cittadina lucana nella lista come patrimonio dell’umanità. Possiamo dire di essere ad un passo dal raggiungimento dell’obiettivo principe in Basilicata, terra dalle meraviglie sconosciute.
Giulia Ventura
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