NEMI CONSIGLIO COMUNALE SUL BILANCIO… CHIUSO IN PAREGGIO

Osmari invece ha sottolineato che ci sono Comuni virtuosi che addirittura intendono abbassare l’Imu al 2 per mille come Frascati e anche Cocchi ha elencato almeno tre Comuni dei Castelli Romani che a differenza di quello di Nemi hanno deciso di non alzare l’aliquota sulla prima casa.

Paradossale l’esternazione del sindaco sulle fonti “poco attendibili” che hanno riportato che l’ufficio Anagrafe in data 2 luglio mattina fosse sguarnito di un responsabile che firmasse i certificati, tanto che gli stessi sono stati firmati dal primo cittadino. A riportare la notizia è stato L’osservatore laziale che di fronte a tanti testimoni ha atteso due ore per un certificato la mattina del due luglio. Invitiamo pertanto il sindaco a querelarci per aver dichiarato il falso, nonostante lui stesso in persona abbia firmato il certificato di residenza in nostro possesso.

Non essendo autorizzati a scattare fotografie durante il Consiglio comunale, abbiamo immortalato i consiglieri all’uscita del Municipio, tra sguardi minacciosi della maggioranza e disappunto.

 

 

Chiara Rai

Consiglio comunale incentrato sul bilancio quello che si è tenuto ieri a Nemi. Un bilancio chiuso in pareggio con tutte le difficoltà che sopravvengono quando si devono far quadrare i conti con pochi fondi sovracomunali a disposizione. Un lavoro, comunque, avviato dal commissario Fabio Maurano e che riprende in alcuni tratti le fila della precedente amministrazione. Così come il piano triennale per le opere pubbliche nel quale, come osservato anche dal consigliere di opposizione Cocchi, si reiterano le richieste avanzate dalla precedente giunta. Difatti il sindaco stesso ha dichiarato che dev’essere interpretato come positivo il fatto che venga “valorizzato il lavoro fatto in precedenza”. Tutta un’altra storia rispetto alle dichiarazioni fatte dal sindaco al precedente Consiglio comunale e durante la campagna elettorale. Inoltre il primo cittadino ha concluso il passaggio dicendo: “Avremmo voluto fare di più sulla carta ma ci accontentiamo lo stesso”.  Vivace l’opposizione sia del Consigliere Osmari che di Cocchi le quali hanno controbattuto tema dopo tema non favorendo alcun punto messo a votazione.

Riguardo l’aliquota Imu approvata, il 4,5 per mille sulla prima casa e il  9,7 sugli altri immobili, è stata singolare l’affermazione di Bertucci il quale ha testualmente detto che “gli altri Comuni limitrofi ci rimproverano perché gli abbiamo fatto fare una brutta figura approvando delle aliquote così basse”. Osmari invece ha sottolineato che ci sono Comuni virtuosi che addirittura intendono abbassare l’Imu al 2 per mille come Frascati e anche Cocchi ha elencato almeno tre Comuni dei Castelli Romani che a differenza di quello di Nemi hanno deciso di non alzare l’aliquota sulla prima casa. Puntuale la considerazione del consigliere Stefania Osmari la quale, dopo aver ascoltato l’invito del primo cittadino a votare a favore dell’aliquota Imu decisa con “l’impegno di abbassarla in seguito” , ha dichiarato: “Non si può votare sulla futura intenzione, si vota ciò che è stato stabilito adesso”.

Botta e risposta, inoltre, tra Cocchi e Bertucci sul tema dell’apertura del campetto dei Frati, la prima ne ha rivendicato la paternità mentre l’altro ha attribuito gli interi meriti al commissario. Puntualizzazioni anche su altri punti: nonostante Nemi sia aderente al sistema bibliotecario dei Castelli, in paese non c’è ancora una biblioteca perché di fatto ci sono delle carenze strutturali quali la mancanza di un ascensore esterno e l’abbattimento delle barriere architettoniche. E per continuare il mancato decollo della raccolta differenziata e individuazione dell’isola ecologica, la mancata pubblicazione dell’albo degli avvocati e il mancato aggiornamento del sito internet istituzionale. E l’assenza di tante iniziative elencate e promosse in campagna elettorale come la gara di mountain bike e tutta una sfilza di attività sportive che ancora non sono state annunciate nei tempi previsti e che,  per il momento, non hanno avuto luogo.

Questa la sintesi di un bilancio che come detto più volte dall’opposizione si è rivelato “sofferente” con un decremento del 20 per cento sul sociale rispetto gli anni precedenti, con pochi fondi dedicati alla cultura e al turismo (per la Cultura nel 2012 circa 28 mila euro). Su questo passaggio, Cocchi ha sottolineato come, di fatto, la giunta non abbia lavorato affatto producendo “niente di nuovo”.

Meritevole di considerazione un concetto espresso dall’insegnante Osmari quando ha rimarcato che il bilancio è la traduzione “numerica” delle intenzioni della maggioranza e sostanzialmente si contrapponga in netto contrasto con le intenzioni di “Partecipazione Democratica” che promuove il bilancio partecipato con la cittadinanza. E invece lo specchio della giunta Bertucci appare tutt’altro. Dal divieto di fare fotografie durante il Consiglio Comunale, agli uffici comunali sguarniti.

In chiusura seduta il sindaco Bertucci ha annunciato l’imminente riapertura della via del Lago chiusa dal 2008 a causa di una frana che ha compromesso la stabilità dei costoni. Un’apertura che vede luce grazie all’impegno della Regione Lazio.

Paradossale l’esternazione del sindaco sulle fonti “poco attendibili” che hanno riportato che l’ufficio Anagrafe in data 2 luglio mattina fosse sguarnito di un responsabile che firmasse i certificati, tanto che gli stessi sono stati firmati dal primo cittadino. A riportare la notizia è stato L’osservatore laziale che di fronte a tanti testimoni ha atteso due ore per un certificato la mattina del due luglio. Invitiamo pertanto il sindaco a querelarci per aver dichiarato il falso, nonostante lui stesso in persona abbia firmato il certificato di residenza in nostro possesso. D’altro canto, il primo cittadino, non avrebbe potuto fare esternazioni differenti da quelle fatte: siamo l’unico giornale che ha sempre seguito da vicino la sua posizione penale pendente rispetto all’Ente che amministra (ricordiamo che il vicesindaco Edy Palazzi è stato nominato dal giudice Commissario ad Acta per prendere decisioni che riguardano il caso penale di Bertucci). E non ci stupisce che Bertucci che nella storia del Comune di Nemi sia riuscito a produrre un conflitto d’interessi con il Comune stesso (perché imputato per i reati di turbativa d’asta e frode nelle gare pubbliche), dichiari inattendibile una fonte fondata proprio su un atto (certificato di residenza) firmato da lui stesso perché l’ufficio anagrafe il 2 luglio era sguarnito di un responsabile. Reitera dunque nel voler contrapporre “Bertucci contro Bertucci”.

Infine, non essendo autorizzati a scattare fotografie durante il Consiglio comunale, abbiamo immortalato i consiglieri all’uscita del Municipio, tra sguardi minacciosi della maggioranza e disappunto.

tabella PRECEDENTI:

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