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Roma

PARCO DEI CASTELLI ROMANI: LO SPETTRO DEL MEGA TRALICCIO PER I RIPETITORI MEDIASET

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Tempo di lettura 3 minuti Partita la mozione a firma del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori, e dei consiglieri Vincenzi, Lupi, Valeriani e Ciarla

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Red. Cronaca

Castelli Romani (RM) – Nel Consiglio Regionale del Lazio di ieri, Mercoledì 15 Giugno, è stata approvata la mozione n°397 riguardo “l’installazione di una struttura di comunicazione elettronica, un traliccio a torre di 80 metri d’altezza per le trasmissioni radiotelevisive, in località Montagnola nel comune di Monte Compatri, in provincia di Roma”.

La vicenda riguarda il traliccio con i ripetitori delle emittenti CANALE 5, ITALIA 1 e RETEQUATTRO, oggi facente capo alla Società El Towers SpA che devono essere dismessi dopo che il Consiglio di Stato lo scorso ottobre 2015 ha confermato che la struttura non può essere mantenuta sul sito di Monte Cavo a Rocca di Papa concedendo 6 mesi di tempo alla  per procedere alla delocalizzazione in altro sito.

La società El Towers SpA ha quindi presentato, lo scorso 29 Marzo 2016, l'istanza per l'installazione di una nuova postazione, intendendo sostituire quella presente a Rocca di Papa alta 28 metri con una struttura a torre alta 80 metri complessivi. Una struttura di dimensioni notevoli, considerando anche il fatto che verrebbe ubicata slla sommità della Località Montagnola a Monte Compatri a quota 733 mt sul livello del mare. E quindi sulla sommità e non al di sotto del profilo collinare. Una infrastruttura estranea al contesto in cui si trova, caratterizzato perlopiù dalla presenza nelle vicinanze di edifici residenziali. Che come riportato nella relazione della stessa società El Towers ben 17 immobili si trovano ad una distanza inferiore ai 350 mt dal sito;

"Lo stesso impianto rappresenta una criticità rispetto al decoro urbano/paesaggistico, – si legge nella mozione regionale – che compromette fortemente il rapporto con il contesto rispetto al principio di "ordine" visto che la stessa sì innalza in posizione dominante e che lo stesso incide fortemente sulla percezione simbolica del paesaggio";

Il sito si trova in Località La Montagnola nel pieno Parco Regionale dei Castelli Romani e il terreno, dove dovrebbe essere ubicato il traliccio di nuova installazione e i relativi impianti, è di proprietà del Comune di Monte Compatri e il Consiglio Comunale deve autorizzare l'eventuale concessione all'uso a terzi;

Il Consiglio Regionale del Lazio ha impegnato il Presidente e la Giunta a verificare se nella scelta del sito si sia tenuto conto:
– Del possibile impatto sulla salute dei cittadini, alla luce dei rischi inerenti campi elettromagnetici;
– Dell'impatto ambientale e paesaggistico, vista l' ubicazione interna al parco e sulla cima della collina che renderà visibile la nuova struttura a chilometri di distanza;
-Della correttezza dell'iter amministrativo fini qui adottato.
Infine a porre in essere, inoltre, tutte le misure utili alla tutela e salvaguardia del paesaggio, dell'ambiente naturale e della salute dei cittadini.

La mozione, a firma del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori, e dei consiglieri Vincenzi, Lupi, Valeriani e Ciarla, impegna il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e la Giunta regionale, a verificare se nella scelta del sito si sia tenuto conto del possibile impatto sulla salute dei cittadini, dell’impatto ambientale e paesaggistico, vista l’ubicazione interna al parco sulla cima della collina, e della correttezza dell’iter amministrativo.

“Speriamo che l’Amministrazione comunale di Monte Compatri recepisca al più presto le preoccupazioni del Consiglio Regionale del Lazio – spiegano i consiglieri comunali Serena Gara e Francesco Ferri e il Pd di Monte Compatri. – Dopo la richiesta di convocazione di Consiglio comunale da parte di tutta la minoranza, siamo ancora in attesa di una risposta concreta da parte del Sindaco e dell’Assessore all’Urbanistica. Una situazione insostenibile: chiediamo al più presto di farci sapere qual è la posizione di chi amministra questo paese.  Riteniamo importante, d’altro canto, la sinergia creatasi con la Regione Lazio su questa iniziativa che ci porta affianco dei cittadini a difesa della salute e del decoro urbano”.
 

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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