PENTAGONO, "LA VERITÀ È CHE SIAMO IN GUERRA CON L'ISIS". PUTIN: "SPERO NON SERVA L'ARMA NUCLEARE"

Redazione

"La realtà è che siamo in guerra". Così il capo del Pentagono, Ash Carter, in un'audizione davanti alla commissione Difesa del Congresso per aggiornare sulla strategia degli Stati Uniti contro l'Isis. Carter ha detto di aver "personalmente contattato" 40 Paesi per chiedere un maggiore contributo nella lotta allo Stato islamico. "Gli Usa sono pronti all'invio di elicotteri Apache e consiglieri militari in Iraq" per aiutare le forze locali a riprendere il controllo di Ramadi. Sono d'accordo con il generale Dunford che non abbiamo contenuto l'Isis". Il capo del Pentagono, Carter sottolinea poi che dispiegare "significative" forze di terra Usa in Siria e in Iraq e' una cattiva idea perche "americanizzerebbe" il conflitto. Poi un invito a Putin:"La Russia deve concentrarsi sulla parte giusta di questa guerra".

Al Baghdadi a Sirte dopo cure in Turchia Il 'califfo' Abu Abr Al Baghdadi si sarebbe rifugiato a Sirte, in Libia, proveniente dalla Turchia dove era stato portato per curare le gravi ferite riportate in un raid aereo iracheno nell'ottobre scorso. Lo riferisce l'agenzia iraniana Fars, citando fonti libiche anonime.

I missili Kalibr e i razzi da crociera A-101 "possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero che non sarà mai necessario". Lo ha dichiarato il leader del Cremlino, Vladimir Putin, discutendo martedì sera dell'operazione militare in Siria con il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu.

La Russia ha lanciato martedì sera un attacco missilistico contro obiettivi dell'Isis in Siria utilizzando per la prima volta un sottomarino dislocato nel Mediterraneo. Lo ha reso noto il ministro della Difesa, come si apprende da Russia Today.  Missili cruise 3M-54 Kalibr sono stati lanciati dal sottomarino 'Rostov-on-Don', ha specificato il ministro. Missili simili erano stati lanciati da altre navi da guerra russe nel Mediterraneo e nel Caspio, il mese scorso.