Reggio Calabria, chiusura della struttura 1 Asl: caos sanità

 

REGGIO CALABRIA – Risveglio Civile per Reggio (RC) fa un quadro dell'attuale situazione critica che sta vivendo il Polo Sanitario Reggio Nord. Il ripetuto annuncio di chiusura totale del Polo Sanitario ASL Reggio Nord – Struttura n.1 di via Torrione a Reggio, apre prospettive inquietanti per decine di migliaia di reggini che ogni giorno hanno necessità di rivolgersi alla sanità pubblica, e per centinaia di dipendenti, medici e professionisti esterni convenzionati.
Il servizio pubblico (già ampiamente sottodimensionato) viene subordinato a logiche che hanno sullo sfondo un totale dispregio per la salute dei cittadini, che pure sborsano centinaia di milioni per mantenere il servizio.
Eppure il Polo Sanitario Reggio Nord svolge una quantità di servizi a dir poco imponente. La struttura ha oltre 100 dipendenti tra medici interni e convenzionati, tecnici, amministrativi, con oltre 50 specialisti ambulatoriali. Di fatto assicura tutte le branche specialistiche in regime di convenzione.
È il riferimento obbligato (anche per il distretto sud) per la scelta e la revoca dei medici di famiglia, e deve rispondere alle esigenze di oltre 180.00 cittadini. Per il solo cambio medico pervengono anche 200 pratiche al giorno. Il Polo (unico servizio in città) cura migliaia di esenzioni ticket per patologie e reddito con le pratiche relative.
È l'unico punto (assieme agli Ospedali Riuniti) cui fa obbligo l'assistenza per l'emergenza immigrati (Stranieri Temporaneamente Presenti) per i quali può mettere (ma solo sulla carta) a disposizione un solo medico con centinaia di presenze ogni mese, per accertare sospette tbc, malaria, malattie infettive, traumi da violenze, problemi dermatologici, redigendo cartelle cliniche e anammesi, avviando a visite specialistiche o ricoveri ospedalieri. Deve inoltre essere pronto a rispondere comunque alla generalità degli assistiti da tutta Italia (o Unione Europea).
L'ambulatorio di radiologia, unico punto in provincia, ha compiuto 3500 screening mammografici nel 2013, 3000 nel 2015, e le cifre del 2016 non si discostano da questi livelli. Il laboratorio di analisi compie esami di altissimo livello, con una media di 150 prelievi al giorno.
Le visite cardiologiche domiciliari sono espletate mediamente in 7 giorni. Anche per le altre specialità, il Polo compie visite domiciliari in tutta la città.

Il Polo è un importante centro di diabetologia per la prevenzione oculistica: vi si rivolgono anche 100 persone al giorno per la prescrizione di presidi per diabetici.
È evidente che il personale e la dirigenza della struttura fanno fronte ogni giorno a centinaia di incombenze con spirito di assoluta dedizione, a volte al di là di compiti e responsabilità dovuti, con orari che comprendono anche il sabato.
Vi sono periodi in cui si verificano lunghissime file per carenza di personale. Può capitare che manchi chi possa avvisare i pazienti di eventuali assenze: ma gli utenti arrivano comunque, e si rivolgono a chi dirige da cui ci si aspetta, nei limiti del possibile, che trovi un rimedio per ogni problema.
Ora bisogna riflettere sulla pretestuosità delle carenze (non affrontate) che dovrebbero legittimare la totale cancellazione del Polo, mentre invece siamo di fronte a interventi compatibili con la continuazione del servizio. Un ascensore che non funziona si può sostituire; riimbiancare le mura, rendere decenti i bagni, riqualificare (dove necessario) gli infissi non sono interventi che giustifichino la spesa di un milione di euro e la chiusura totale per DUE ANNI. In realtà sarebbe una interruzione di pubblico servizio che consentirebbe di prendere due piccioni con una fava: bloccare le prestazioni pubbliche e iniziare lavori che, come si sa bene a Reggio, avrebbero una durata non calcolabile.