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Roma

RIANO: FURTI FUORI CONTROLLO

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Tempo di lettura 3 minuti I residenti si organizzano su WhatsApp e si ipotizzano ronde di cittadini

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LEGGI ANCHE: RIANO, 7 CARABINIERI PER 12 MILA ABITANTI: PARTE LA PETIZIONE SICUREZZA

 

di Gabriella Resse

Riano (RM) – Per le statistiche, generalmente vecchie di almeno un anno, i furti nella zona del Rianese, a pochissimi km da Roma Nord, sono nella media degli anni passati, eppure c’è un certo fermento tra i cittadini, che nei social network e non solo, denunciano una cadenza di incursioni nelle loro case ,da parte dei ladri, piuttosto ravvicinata. Ci sono periodi infatti,  in cui  le notizie ufficiose su detti atti criminali, si palesano a giorni alterni, in modo particolare negli ultimi due mesi.

Il Comune e le forze dell’ordine, sembrano non cogliere ancora segnali d’emergenza su questo fenomeno, fatto sta che i cittadini di Riano hanno creato un nucleo centrale di controllo su WhatsApp  con il gruppo “ Sicurezza Riano” che in definitiva mette tutti gli aderenti in contatto, permettendogli di scambiarsi segnalazioni in caso di movimenti sospetti sul territorio. A riprova che la percezione della minaccia furti è reale per gli abitanti di Riano, è noto che si stiano cominciando a creare su WhatsApp anche altri gruppi di quartiere, più specifici e settoriali, mentre alcuni cittadini pensano addirittura di procedere a turni di ronde notturne ( cosa che per il momento rappresenta ancora un’ipotesi), ma la cosa inquietante è che spesso si racconta di intrusioni nelle abitazioni in pieno giorno e questo la dice lunga su quanto siano diventati audaci i malviventi a fronte di un controllo del territorio che pare, sembra e si dice, non sia adeguato alle necessità della cittadina. E fin qui si parla solo di social e di percezione personale del cittadino, dati che non possono essere rappresentati nelle statistiche, tanto care alle istituzioni  e che a sentir tutti, rappresentano una fondamentale pezza d’appoggio a giustifica di un eventuale intervento e investimento di forze e fondi al fine della tutela della cittadinanza .

Ma a corroborare tale sentore popolare ci sono le diverse notizie di cronaca relative ad accadimenti analoghi in zone limitrofe e più in generale a Roma Nord.

Si prenda ad esempio la 15esima circoscrizione che confina con Riano dalla parte della Via Tiberina, qui il problema è particolarmente sentito, da tempo i cittadini lamentano numerose incursioni dei ladri, tanto che anche l’abitazione del presidente  della circoscrizione, Torquati, è divenuta scena del crimine di una di queste razzie. Un problema che i dirimpettai romani considerano serio e reale, infatti è stata convocata per giovedì prossimo 5 marzo una riunione straordinaria del Consiglio del Municipio Roma XV, nella sede via Flaminia 872 con tema: La sicurezza.

Rispetto a quanto appena scritto, la rabbia dei cittadini di Riano contro le continue incursioni di ladri non appare frutto della così detta paranoia, piuttosto sembra palese che questa apprensione si basi su sostanziosi fondamenti di verità. Accertato questo, – riferiscono alcuni residenti – anche le istituzioni di Riano e le altre a cui si fa riferimento per la gestione del territorio, ivi comprese le forze dell’ordine, dovrebbero coordinarsi e lottare per arginare il problema, pretendere  maggiori fondi da investire a garanzia e tutela dei cittadini.

Parliamo di territori contigui e non è possibile immaginare che se un fenomeno è riconosciuto da una circoscrizione dirimpettaia, il territorio limitrofo non ne sia comunque coinvolto. Già a partire da ottobre 2014 i cittadini rianesi, costituitisi in comitato spontaneo, avevano posto l’accento sulla questione, stilando una petizione sulla sicurezza con 600 firme a supporto, inoltrata a dicembre non solo al Comune di Riano, ai vigili ed alla caserma dei Carabinieri locali, ma anche a al Prefetto di Roma, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ed al Presidente della Conferenza dei Sindaci di Flaminia, Tiberina, Cassia. Ciò nonostante, esclusi un paio di incontri di dialogo con il Comune, apparsi non del tutto proficui allo scopo di cui sopra, nessuno degli attori chiamati in causa ha prodotto risposte di alcun tipo. L’ultima iniziativa in ordine di tempo, il 28 febbraio scorso, quando una rappresentanza di cittadini di Riano si è raccolta sotto l’edificio comunale per una fiaccolata virtuale di sensibilizzazione.
 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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