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Redazione Lazio

Roma, bus a noleggio per integrare metro. Ma restano chiusi i binari della Giardinetti

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Tempo di lettura 5 minuti Banco di prova anche per le altre ferrovie concesse. Comitato RomaNord: “Impossibile attuare distanziamento sociale”

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Attive da questa mattina, in concomitanza con l’avvio del secondo step della Fase 2, le quattro linee Express effettuate con una flotta composta da 70 pullman privati Gran Turismo, finalizzate a integrare l’offerta del trasporto pubblico nelle ore di punta. Scelta annunciata nei giorni scorsi dalla Sindaca Virginia Raggi, messa a punto attraverso la sinergia tra Dipartimento Mobilità di Roma Capitale, Roma Servizi per la Mobilità e, infine, Atac.

Questo l’elenco dei nuovi collegamenti: S01 (stazione metro B Ponte Mammolo-Termini con fermate in via Tiburtina angolo via di Portonaccio e alla stazione metro B Policlinico); S02 (stazione metro A Anagnina-Termini con fermate alla stazione metro A Colli Albani e alla stazione metro A/C San Giovanni); S03 (stazione metro A Laurentina-Termini con fermate in piazza dei Navigatori e in piazza San Giovanni in Laterano); S04 (stazione metro B Ponte Mammolo-stazione metro A Subaugusta con fermate in viale Palmiro Togliatti angolo via Prenestina e in viale Palmiro Togliatti/stazione metro C parco di Centocelle).

Sono attive, in questa prima fase, dalle 5.00 alle ore 9.00 ed effettuano solo due fermate nelle località principali e di interscambio «per dare una valida e veloce alternativa alle linee di metropolitana», spiegano da via Prenestina. «Consente», prosegue la nota dell’Azienda Capitolina, «di raggiungere rapidamente il Centro partendo dai nodi di interscambio di metro A e B, dove arrivano numerose corse delle linee bus periferiche Atac e RomaTpl e i servizi regionali di Cotral». A bordo è possibile utilizzare biglietti e abbonamenti Metrebus validi nella zona tariffaria “A”.  

«Grazie a questi mezzi garantiremo un potenziamento determinante sul servizio metro negli orari più critici», sottolinea l’assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese, «ci aspettiamo un incremento della domanda sulla rete tpl periferica, con queste vetture andremo a garantire circa 18mila chilometri al giorno in più di servizio su specifiche direttrici. Andiamo così a sostenere maggiormente i flussi dei viaggiatori nei nodi di scambio».

Ma non mancano i disappunti. Renzo Coppini, Segretario Regionale Fast-Confsal, rivolge al Campidoglio una serie di interrogativi: «come ha potuto pensare di prendere questa decisione senza il coinvolgimento delle parti sociali e delle associazioni aziendali e dei Pendolari? Le ferrovie concesse sono state prese in considerazione? Come è ricaduta la scelta su alcune società anziché su altre? Qual è stato il criterio? Al personale quale contratto sarà applicato? Quante ore di lavoro? Saranno rispettate tutte le norme di sicurezza? I DPI sono già stati consegnati? Le igienizzazioni sono garantite?».

«L’idea è ottima, ci guadagnano tutti», commenta il noto blogger Mercurio Viaggiatore, «ma il Comune seleziona solo 70 fortunati, mentre Atac continua a svolgere un servizio molto al di sotto delle sue potenzialità (ha almeno 1.700 bus in grado di circolare, su oltre 1.900 in suo possesso, mentre ogni giorno ne sta mettendo su strada 1.300 al massimo). Oltre al danno la potenziale beffa: se (e dico se) il servizio ridotto è imposto dal Comune, Atac incassa lo stesso anche per tutti i km che il Comune gli “impedisce” di effettuare». In definitiva, conclude, «il servizio resta mediocre, c’è un maggior esborso di denaro pubblico con risultati insufficienti, e solo 70 “eletti” porteranno a casa qualcosa in questo periodo di crisi profonda».

Sarebbe Autoservizi Troiani, secondo i bene informati, già consorziata di RomaTpl, l’affidataria di dei nuovi chilometri, assieme a un’altra società di gran turismo. Il condizionale è d’obbligo, perché il Campidoglio ancora non ha reso noto i termini del contratto e i nomi della ditte beneficiarie. Che rappresentano, comunque sia, il terzo gestore del TPL romano, il secondo privato. Seppur temporaneo.  

La svolta del Comune non è passata inosservata. «Da un lato ci si prodiga per affittare mezzi mentre dall’altra si continuano a tenere chiusi 3 km di un’infrastruttura sostenibile, che possono essere riaperti da subito a un costo irrisorio e far recuperare le vetture destinate alla linea urbana 106, che, tra l’altro, dall’inizio della Fase 2 è in perenne sofferenza, come tutti i trasporti nella direttrice Casilina». Queste le parole del Coordinamento della Roma-Giardinetti, composto da Legambiente Lazio, l’Osservatore Regionale sui Trasporti, TraspotiAmo e Assoutenti-UTP. «Vogliamo la stessa determinazione del Campidoglio per riattivare la tratta Centocelle-Giardinetti, onde scongiurare anche il verificarsi di un danno erariale».

«Dato che Roma Capitale sembra avere fatto un passo indietro, dichiarando abbastanza esplicitamente di essere interessato a prendere in gestione la linea solamente nell’ambito del progetto di potenziamento per la cui attuazione, nel migliore dei casi, bisognerà attendere 6/7 anni, tempi che chiaramente non sono compatibili con le esigenze che l’attuale fase sanitaria ha reso ancor più pressanti, chiediamo alla Regione Lazio di essere coerente e di fare invece un passo in avanti, nel riprendere la responsabilità sull’esercizio della linea finché essa resta nelle sue disponibilità. Siamo stati lieti», conclude il Coordinamento, «che la settimana scorsa la Regione ci abbia comunicato, in una riunione, di essere al lavoro con Atac in questa prospettiva, ora attendiamo una sua attivazione nei tempi brevi».

Appello, rinnovato, che, ovviamente, trova d’accordo Alfredo Trebbi, Presidente del Cdq di Torre Maura, e il Presidente del Comitato Periferie Roma Est, Marco Manna: «Sulla Giardinetti diciamo, se non ora quando? Sosteniamo e condividiamo quest’appello. La Fase 2 deve essere colta come un’occasione per rivedere i collegamenti infrastrutturali del settore trasporto nel nostro Municipio, il VI. Bisogna agire ed in fretta: riaprire subito la tratta Centocelle-Giardinetti è un opera necessaria e sostenibile, perdere ulteriore tempo sarebbe irresponsabile». «Non aver optato per un tracciato ex-novo della Metro C a servizio dell’università di Tor Vergata, del Policlinico, del Policlinico Casilino», rincara Silvio Bruno (CdQ “Centocelle Storica”), «ha comportato che l’accesso a questi servizi avvenga prevalentemente in automobile, aumentando così le problematiche ambientali. Inoltre, si optò a interrompere la linea a Centocelle, non avendo neanche il buonsenso di lasciarla operativa fino alla a Parco di Centocelle, costringendo migliaia di persone a percorrere a piedi gli oltre 750 metri di distanza col sole, con la pioggia, col caldo, col freddo. La riapertura fino a Giardinetti si rende necessaria». «Nell’ottica di potenziamento e integrazione dei trasporti collettivi su ferro in ambito territoriale», chiosa Vincenzo Gambardella (Circolo Pd Ferrovieri), «riteniamo condivisibile l’ipotesi di riattivare l’esercizio della ferroviaria Centocelle-Giardinetti».

Dall’Assemblea Capitolina torna a levarsi la voce della consigliera Svetlana Celli, capogruppo di RomaTornaRoma, «da sempre favorevole alla riapertura della tratta, adesso più che mai. Perché consente un’integrazione sostenibile con la Metro C, la sostituzione delle linee bus 105 e 106, e, fondamentale, di aumentare il distanziamento sociale». E della collega del Pd, Ilaria Piccolo: «Nulla osta alla riattivazione, dopo la necessaria valutazione sullo stato della infrastruttura, ma sono convinta che non dovrebbero esserci problemi».

Sono proprio i nodi di interscambio, le maglie deboli della rete romana, ricettori del pendolarismo interprovinciale e delle zone periferiche. «Effettivamente il carico maggiore si registra in quei punti strategici delle metropolitane e delle ferrovie ex-concesse, come nella Roma-Lido», analizza Roberto Spigai del Comitato utenti della linea per Ostia, «Atac deve iniziare fin da subito a pensare alla riorganizzazione del servizio».

All’alba si sono registrate file e code all’Anagnina e affollamenti anomali nei treni della Linea A, Linea B e Linea C, che paga maggiormente il mancato supporto della Giardinetti. Preoccupato Fabrizio Bonanni del Comitato Pendolari RomaNord: «Nella Roma-Viterbo, allo stato attuale, non è possibile garantire il distanziamento sociale, perché non ci sono controlli, perché gli spazi sui treni e nelle stazioni non lo permettono. Serve un contingentamento serio. Come Comitato stiamo dicendo in tutti i tavoli ai quali partecipiamo che senza un accordo nazionale-regionale con il coinvolgimento delle istituzioni (Regione – Comuni- Atac-Cotral-Trenitalia-aziende-scuole), entro qualche settimana ci sarà il caos perché rientrerà almeno il 70% dell’utenza, da settembre tornano le scuole. E non ce lo possiamo permettere». Nelle prossime ore sarà possibile avere il quadro completo della situazione dei trasporti.

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.



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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.



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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.



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