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Roma

ROMA, EVENTO AL SENATO DEL 22 LUGLIO "VIOLENZAinFINITA" DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS SI TIRA FUORI

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Tempo di lettura 5 minuti L'associazione prende le distanze "avendo compreso che l'evento in questione è strumentale al fine di una mera visibilità d'immagine da parte del partner Intellexi"

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Redazione

Roma – Quando qualcosa nasce senza quel giusto spirito umanitario e di intenti, poi si rompe e non rimane nulla. Doveva tenersi un evento il prossimo 22 luglio dal nome, ideato dal presidente di Donne per la Sicurezza Onlus Barbara Cerusico “VIOLENZAinFINITA”. Ma dopo che l’associazione “rosa” impegnata in trincea per la difesa dei diritti ha preso atto di una determinata serie di spiacevoli fatti, ha da subito preso le distanze dall’evento organizzato con un partner che loro definiscono inidoneo rispetto agli obiettivi che da sempre Donne per la Sicurezza Onlus persegue.

Pertanto Se l’evento si terrà ugualmente non importa, ma per una lodevole questione morale e di principio, l’associazione presieduta da Barbara Cerusico, dal vicepresidente Roberta Sibaud e dal segretario nazionale Anna de Sanctis preferisce prendere le distanze. 

Di seguito il testo che l’associazione ha inviato al Senato per disdire la loro presenza all’evento.

L’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus prende le distanze dal convegno “ VIOLENZAinFINITA” che si terrà presso la Biblioteca Giovanni Spadolini del Senato della Repubblica, location richiesta a nostro nome dalla signora V. C. (Intellexi) per il prossimo 22 luglio 2013 dalle ore 15.00 alle 20.00.

La nostra Associazione, nata ed operativa sul territorio nazionale dal 2009 con i suoi centri anti violenza, che persegue obiettivi esclusivamente solidaristici, di tutela dei diritti civili e da sempre è di ausilio alle donne vittime di violenza, avendo compreso che l'evento in questione è strumentale al fine di una mera visibilità d'immagine da parte del partner Intellexi, associazione nata solo a dicembre 2012, ha ritenuto opportuno informare la Vostra prestigiosa sede che non parteciperemo più ne in qualità di partner all'evento e tantomeno saremo presenti allo stesso.

Tanto Vi dovevamo per correttezza, per consentire a tutti/e di conoscere esattamente i promotori dell'evento e per evitare possibili spiacevoli imprevisti relativi l'andamento e l'esito dell'evento stesso di cui non ci riteniamo più responsabili.

Si comunica altresi’ che si e’ provveduto a diffidare Intellexi anche dall’utlizzo del nostro titolo “Violenza Infinita”, deciso dalla nostra Associazione, cosi’ come dimostrano le innumerevoli comunicazioni intercorse tra noi e la sopracitata.

 

Qualche informazione in più su DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS

“DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS” da sempre impegnata nel sociale a difesa delle categorie svantaggiate. Costituisce l’Associazione a seguito della barbara recrudescenza della violenza sulle donne (alla quale stiamo assistendo in questo ultimo periodo), che torna a far riflettere su ciò che accade in silenzio sia dentro le mura domestiche che fuori, e sulla mostruosa aggressione proveniente da culture straniere che, come comune denominatore, ha il disprezzo per il genere femminile.
L’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus si occupa di fornire assistenza legale-socio-sanitaria, formazione, istruzione, sport dilettantistico, tutela dei diritti civili e tutte le attività connesse alla tutela della donna. (come da Art.10 del Decreto Legislativo 460/97).
Con questa Associazione vuole chiamare ad un confronto diretto le donne che oggi, combattono in vari modi le ingiustizie, le violenze, i fondamentalismi, i regimi e le guerre, affermando con il proprio operato è possibile affrontare le diverse violazioni dei diritti delle donne: dalla violenza domestica alla tratta, dagli stupri durante i conflitti alle mutilazioni genitali.
La violenza sulle donne è uno scandalo per i diritti umani. In molte società questo problema si scontra con la mancanza di interesse, il silenzio e l'apatia dei governi. Sia in tempo di pace che in tempo di guerra, le donne subiscono atrocità semplicemente per il fatto di essere donne. A milioni vengono picchiate, aggredite, stuprate, mutilate, assassinate, in qualche modo private del diritto all'esistenza stessa. Donne per la Sicurezza chiede ai governi, alle organizzazioni e ai privati cittadini di impegnarsi pubblicamente per rendere i diritti umani una realtà per tutte le donne. Secondo il diritto internazionale dei diritti umani, tutti i Governi hanno la responsabilità di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino: tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nella comunità o nella società, durante i conflitti armati.
E' fondamentale che i governi e le istituzioni si impegnino per rendere più forti le donne, garantendo loro indipendenza economica e protezione dei diritti fondamentali. Ci si rivolge a loro per chiedere che i trattati internazionali sui diritti umani vengano ratificati e attuati ovunque.

In questa battaglia per i diritti umani, sono essenziali anche la solidarietà degli uomini e il loro coinvolgimento nella campagna Mai più violenza sulle donne.
L’Associazione si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi sociali, barriere architettoniche, urbanistiche, archeologiche, culturali, storiche, politiche ed intende fungere da stimolo nei confronti delle amministrazioni pubbliche locali tessendo un filo diretto fra utente e gestori della cosa pubblica, proponendo, ove possibile, risoluzioni anche tecniche e operative, elevando il livello generalizzato di attenzione e spingere verso una "normale" e diffusa Cultura dell'accessibilità.
Si batte per una società basata sulla sicurezza della donna e dei soggetti più deboli: minori, disabili, anziani.
Persegue la protezione della vita umana, promuove la tutela del patrimonio archeologico, architettonico, monumentale, culturale e ambientale della propria terra. Promuove la partecipazione dei cittadini alla difesa ed alla definizione della propria qualità della vita, favorendo una migliore organizzazione sociale ed una modifica dei comportamenti individuali e collettivi.
Finalizza le proprie iniziative alla socializzazione, alla maturazione di una coscienza critica , al discernimento etico delle responsabilità, all’espressione ed alla salvaguardia della dignità della persona. Interviene nel campo dell’educazione, della formazione e della didattica per favorire lo sviluppo nei giovani, di una coscienza sensibile ai problemi della società moderna.


CONVEGNI
Giugno 2010 relatrice e organizzatrice del Convegno” Donne in Sicurezza” c/o il Centro Sportivo ARTIGLIO di Roma, patrocinio III Municipio e Comune di Roma

Settembre 2010 organizza la “Giornata dell’Altruismo” a Segni con il patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Roma

Ottobre 2010 relatrice al Convegno “La ferita in fondo all’Anima” c/o il Teatro Comunale di Narni, promuovendo il libro “Donne a Perdere”

Novembre 2010 in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle Donne, sponsorizza lo spettacolo teatrale “Io non sono Wonder woman” presso il Teatro LO SPAZIO di Roma patrocinato dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Roma

Aprile 2011 relatrice al convegno “Violenza… oltre ogni limite” presso la sala Mons. L. di Liegro – Palazzo Valentini

Aprile 2011 attiva il primo gruppo di ascolto online “Donne per la Sicurezza – Insieme per riprenderci la vita”

Giugno 2011 partecipa come relatrice al convegno “Violenze (In)visibili” presso l’Aula Magna dell’Ospedale Forlanini San Camillo di Roma


Novembre 2011 partecipa promuove il libro “Mobbing – Storia di una donna che non si arrende” presso la sala conferenze del Museo criminologico di Roma, evento a favore di Telethon.
Febbraio 2012 partecipa come relatrice al convegno “Minori scomparsi, quali strategie di prevenzione” presso l'Aula Giubileo dell'Universita' LUMSA di Roma

Aprile 2012 partecipa e promuove il convegno “Disabili in catene” presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati Aula Magna dell’Ospedale Forlanini San Camillo di Roma

Giugno 2012 promuove il convegno tavola rotonda sulla Sclerosi Multipla presso la sala Consiliare del Comune di Monterotondo

Luglio 2012 partecipa alla manifestazione Apertamente Caffeina Convegno “L'utopia delle pari opportunita'”

Aprile 2013 promuove e organizza il convegno “Fiori rubati dal vento” promuovendo il libro “Il bambino rubato dal vento” di Stefania Jade Trucchi presso il Museo Criminologico di Roma

Maggio 2013 partecipa come relatore al Convegno “Violenza Familiare, psicologica, economica e fisica”
presso il Forte Sangallo di Nettuno (Roma)

Maggio 2013 partecipa come relatore al Convegno “ L’investigazione privata nel contesto del reato di stalking” organizzato da CONIPI presso l’Aula magna dell’Istituto Nazareno di Roma

Luglio 2013 partecipa alla manifestazione Apertamente Caffeina Convegno “Donne, madri e bambini rubati”

Luglio 2013 partecipa al Congresso AISS come relatrice presso Spazio Novecento

PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA LEGALITA
Promotrice del progetto “Percorsi di legalità” presentato da Donne per la Sicurezza O.n.l.u.s., in collaborazione con Associazioni partners del settore presso la Regione Lazio approvato con delibera dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, per l’attuazione del programma di progetto per la seguente tematica: “educazione alla legalità, con riguardo a profili educativi e formativi degli studenti della scuole medie inferiori e superiori, volto ad accrescere il senso civico dei giovani e la sensibilità degli stessi rispetto all’ etica del fare”

PROGETTO “CENTRO DI ASCOLTO”
Promotrice del progetto “Centro di ascolto” presentato da Donne per la Sicurezza O.n.l.u.s., e finanziato dalla Regione Lazio

Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

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Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, sulle sponde del lago appare un cartello del Comune “Attenzione pericolo di Morte”

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L’assessore Tiziano Mariani: “La settimana scorsa sono stati rinvenuti degli ordigni bellici inesplosi”

“Attenzione pericolo di morte, divieto di accesso nell’area e nello spazio lacuale antistante. Presenza di ordigni bellici inesplosi”. Questo quanto riportato dalla segnaletica, apparsa da qualche giorno e messa dal Comune di Castel Gandolfo che dice chiaramente che nel lago ci sono bombe inesplose che stanno lì dalla seconda guerra mondiale.

La segnaletica richiama due ordinanze (ndr. come scritto sui cartelli stessi) del 2013 e del 2021

Il fatto che esistano ben due ordinanze sta a significare che il pericolo della presenza di ordigni bellici si conosce da almeno 11 anni ma il segnale di pericolo, inequivocabile nella sua interpretazione, è stato messo pochi giorni fa:

Il cartello si trova sull’arenile del lago Albano di Castel Gandolfo, tra il vecchio porticciolo e il civico 7 di via dei Pescatori, vicino a un circolo di canoa direttamente con accesso in acqua per disabili.

Il cartello ha scatenato non poche polemiche e messo preoccupazione tra più di qualche operatore balneare e turistico nonché dei residenti che qualche bracciata lì intorno, almeno in questi anni e ultimi tempi, l’hanno azzardata: “Ci chiediamo perché sia comparso adesso – dicono altri residenti del posto – ci sembra davvero strano e il messaggio è inquietante: se si fa il bagno c’è il pericolo che esploda una bomba. Naturalmente vieteremo ai nostri figli di frequentare la zona, ci manca anche la disgrazia e poi magari ci sentiamo dire che ci avevano avvisato”.

Dal Comune, risponde l’assessore alle Attività produttive Tiziano Mariani: “La settimana scorsa sono stati rinvenuti degli ordigni bellici inesplosi e il Genio Civile ha provveduto alla bonifica. In via precauzionale abbiamo deciso insieme a Prefettura e Arma dei carabinieri di apporre la segnaletica e le boe che delimitano alla zona di pericolo in attesa di effettuare una bonifica più generale dell’area. Il sindaco ha già richiesto un intervento diretto della Regione o in alternativa i fondi per poter effettuare quanto prima l’intervento”.

Questi ordigni, rimasti dormienti per decenni, rappresentano un rischio reale e tangibile per chiunque si avvicini alle rive del lago. La presenza di ordigni bellici inesplosi, sebbene sorprendente nonostante abbastanza frequente nell’area dei Castelli Romani, è un fenomeno che semina paura e non incoraggia il rilancio turistico di qualità tanto auspicato per l’intera provincia. I resti dei conflitti passati continuano a emergere, minacciando la sicurezza e la stabilità delle comunità locali. Tuttavia, la loro scoperta sulle rive tranquille del Lago serve da promemoria urgente dell’importanza di affrontare questi pericoli con determinazione e urgenza. «Le autorità locali devono agire prontamente – dicono alcuni residenti – per identificare e rimuovere in modo sicuro gli ordigni bellici rimasti, proteggendo così il pubblico da potenziali rischi mortali. Allo stesso tempo, è essenziale educare il pubblico sulla natura di questa minaccia e sull’importanza di rispettare i divieti d’accesso per garantire la sicurezza di tutti». Lo scorso anno, a fine agosto, un bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale è stata trovata nella tarda mattinata di una tranquilla domenica nei pressi del lago. La scoperta è stata fatta da una persona che stava passeggiando lungo il percorso naturalistico di via dei Pescatori. Scattato l’allarme alle forze dell’ordine, sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo. La bomba, una spoletta lunga 10 centimetri non pericolosa, al momento del ritrovamento si trovava a qualche metro di distanza dalla riva. Il cartello apparso pochi giorno fa lascia presagire che il pericolo sia davvero concreto.

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