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Redazione Lazio

ROMA SCANDALO SCHIAFFINI TRAVEL, COLACECI INIZIA A PARLARE

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Tempo di lettura 3 minuti Colaceci: "mi dispiace che il mio partito non mi abbia chiesto spiegazioni dando cosi l'idea che siamo tutti uguali."

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Alberto De Marchis

Amalia Colaceci inizia a parlare, dopo pagine e pagine di cronaca con il suo nome schiaffato sulle prime pagine dei giornali “Colaceci indagata, scandalo” ecc… L’assessore provinciale Colaceci rompe il silenzio e rilascia una intervista sul Corriere della Sera in uscita oggi. Poi inizia ad aprirsi anche su Fb, dove chiaramente si evince la sua voglia di rompere un silenzio che per primo ha mantenuto quello che la Colaceci definisce “il suo partito”. Sostanzialmente il messaggio che l’assessore vuole trasmettere è che questa vicenda sarebbe stata montata ad arte dal Pdl per colpire il centrosinistra. Ci sono le elezioni capitoline e certamente una bella “batosta” a Zingaretti potrebbe indebolire i suoi radicati consensi. Chissà. Intanto ecco le esternazioni di Colaceci: “Amici per chi ha voglia o e' curioso , comprate il Corriere della Sera cronaca di Roma… trovate una mia intervista che inizia a ricostruire un po' di verita'…. non esiste nessuna accusa di associazione per delinquere, nessuna accusa di truffa, gli indagati non sono 29 …nessuno scandalo storico come imprudentemente annunciato dalla Pdl. Gli indagati sono 13, io sono stata infilata in questa vicenda in questi ultimi mesi con l'accusa di concorso con alcuni dirigenti della Provincia in frode per fornitura alla Pubblica Amministrazione ( reato contestato alle ditte che svolgevano l'appalto)… come se, almeno questo si capisce dall'atto , avessi omesso di controllare . Non diro' nulla su questa ipotesi giuridica perche' i processi si fanno nelle aule di Tribunale ed io rispetto moltissimo la funzione giudiziaria e chi la svolge… dico solo che nulla proprio nulla di quanto e' stato detto su di me corrisponde alla verita', che questo e' il livello della informazione nel nostro Paese . Una roba da matti…. Colaceci: "mi dispiace che il mio partito non mi abbia chiesto spiegazioni dando cosi l'idea che siamo tutti uguali. Non e' cosi', non facciamo tutti politica nello stesso modo , lo dobbiamo gridare forte per evitare di alimentare l'antipolitica e dare forza a questi vergognosi metodi…”

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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