SANATORIA NOMINE ARPA: L’ODG VI COMMISSIONE RITENUTO ILLEGITTIMO. CHIESTE LE DIMISSIONE DEL PRESIDENTE PANUNZI

di Cinzia Marchegiani

Regione Lazio – Sulle nomine Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) in commissione ieri alla Regione Lazio è sceso il gelo. Il punto dell’ordine del giorno riguardava la sanatoria delle nomine dell’ARPA, ma il M5S lo dichiara illegittimo.

Devid Porrello, il consigliere del M5S Lazio, fa sapere che hanno abbandonato la seduta,:”E’ un disperato tentativo di mettere una pezza ad una violazione di legge che in realtà aggrava solamente lo scenario aggiungendo un’altra violazione. Il nostro abbandono non ci rende complici di chi scavalca le leggi credendosi detentore della rettitudine e attendiamo, con fiducia, il pronunciamento del TAR sul nostro ricorso in merito.” Porrello ricorda che un’integrazione all’odg si può fare solo in caso di urgenza, eventualità che in questo caso mancava. L’esame delle nomine doveva essere fatto in via preventiva, invece Zingaretti ha preferito farle senza consultare il consiglio, come invece previsto dall’art. 55 dello Statuto.
Interviene in merito anche un altro consigliere M5S, Silvia Blasi, che conferma che prima di abbandonare la commissione, ha chiesto le dimissioni del presidente Enrico Panunzi della VI Commissione:”ha messo all’ordine del giorno l’avvallo delle illegittime nomine dell’ARPA e perché non è possibile continuare a partecipare ad una commissione del tutto vuota, che si occupa solo di avallare nomine e variazioni di piani e che, con la scusa del commissariamento, non fa nulla per l’ambiente o per i rifiuti. Non credo che questo sia quello che i cittadini vogliono dall’amministrazione regionale, abbiamo già perso due anni è ora di cambiare rotta, prima che sia troppo tardi.

Stamattina il Consigliere Porrello, ripercorrendo la storia della VI Commissione, ricorda che era stata convocata per due giorni consecutivi dopo mesi di silenzio per cercare di mettere una toppa ad un procedimento irregolare fatto dal Presidente Zingaretti relativo alle nomine del Direttore Generale e dei vice direttori dell'ARPA Lazio:” Le nomine sono state fatte senza sentire la commissione preventivamente come riportato dallo Statuto della Regione. Abbiamo richiesto per due volte che la commissione venisse sospesa perchè si stava perpetrando l'abuso aggravandolo dall'espressione del parere postumo. Ma niente, le nostre richieste sono rimaste del tutto inascoltate e questa mattina è stato dato il parere con la nostra disapprovazione manifestata con l'abbandono della commissione. Domani, 12 febbraio, ci sarà la sentenza del TAR proprio su questo argomento (e qui la voglia di dare il parere di corsa!!) e vediamo come va a finire!

Lo scorso novembre 2014, I consiglieri Devid Porrello, Silvia Blasi e Gaia Pernarella del M5S Lazio avevano depositato un’interrogazione urgente indirizzata a Zingaretti e Refrigeri in merito alla modalità con cui sono stati nominati nei giorni precedenti il direttore e i vicedirettori dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Attraverso l’atto i consiglieri chiedevano di conoscere le motivazioni per le quali la procedura di nomina del Direttore Generale e dei due vicedirettori non sia stata eseguita rispettando la legge regionale secondo cui “Il Direttore generale sarà nominato dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale” e i Vicedirettori nominati, con unica votazione, dal Consiglio regionale tra le persone in possesso dei requisiti.” Il M5S spiegava che anche inserendo nel quadro della vicenda una legge recente come quella del 2008, le nomine sono comunque illegittime dato che la normativa, pur dando la facoltà al Presidente della Regione di nominare i componenti degli organi istituzionali, prevede “l’acquisizione del parere della commissione permanente competente in materia”, azione che non è stata realizzata. Per questo era stato dato presentato l’esposto alla Procura di Roma ed un ricorso al T.A.R. del Lazio in merito alle nomine, firmate da Zingaretti, del nuovo direttore e dei vicedirettori dell’Arpa Lazio. Guai in vista per Nicola Zingaretti e il TAR domani rimetterà le sue opportune conclusioni.