LAZIO, FONTI RINNOVABILI: 360 COMUNI DOTATI DI ALMENO UN IMPIANTO

I Comuni con la più alta diffusione di impianti fotovoltaici: Montalto di Castro (con 152,1 MW), Roma (103,2 MW) e Latina (64,4 MW), seguiti da Aprilia (47 MW) e Lanuvio (30,6 MW)

 

Redazione

Lazio – In 360 Comuni del Lazio, ossia praticamente tutti (95,2%), c'è almeno un impianto da fonti rinnovabili e in ben 48 si produce da fonti rinnovabili più energia elettrica di quella necessaria alle famiglie residenti.

Continua la corsa del fotovoltaico nel Lazio con 1.072 MW installati a fine 2012 rispetto agli 865 MW dell'anno precedente e ai 213 MW del 2010.

Stabile risulta l'idroelettrico che tiene testa nel panorama delle energie pulite con 689 MW totali prodotti nel Lazio; sono confortanti i primi dati, ancora parziali, sul solare termico con 24.910 metri quadri complessivi di pannelli installati in 292 Comuni, mentre l'eolico rimane fermo a 51 MW e le bioenergie crescono a 160 MW. Il geotermico continua ad essere il fanalino di coda, contribuendo al fabbisogno energetico regionale con 0,03 MW all'anno.

Questa è la fotografia del Lazio emersa dal Rapporto “Comuni rinnovabili 2013”, realizzato con il contributo di GSE e Sorgenia e presentato oggi a Roma

Le rinnovabili nel Lazio sono una realtà concreta e positiva, quasi tutti i Comuni hanno almeno un impianto fotovoltaico, ora bisogna dare certezze ai cittadini e alle imprese e sostenere la produzione energetica distribuita nel territorio –afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Questa immensa iniziativa ha accresciuto enormemente il settore, creando imprese e nuovi posti di lavoro. Ora servono buone politiche pubbliche e su questo la nuova amministrazione della Regione Lazio deve subito mettere in campo un piano energetico regionale, per favorire un migliore sfruttamento di tutte le risorse, il mini eolico nelle aziende agricole ad esempio, ma anche per impianti geotermici e pompe di calore, puntando molto sull'efficienza energetica. Sventato il blitz nucleare con le vecchie centrali ancora tutte da dismettere, si deve puntare ad avere impianti solari sui tetti delle case e dei capannoni, eolico, geotermico, mini idroelettrico, rinunciando a nuovi mega impianti a combustibili fossili, carbone e olio combustibile. Bisogna aiutare i cittadini e le imprese che scelgono le fonti pulite, semplificando regole e procedure, investendo nelle reti elettriche e sulle smart grid, ma anche premiando chi si rende autonomo attraverso impianti rinnovabili ed efficienti.”

Con ben 800 impianti diffusi in 360 Comuni (su 378), il fotovoltaico nel Lazio è una realtà concreta e positiva. I Comuni con la più alta diffusione di impianti fotovoltaici sono, in termini assoluti, Montalto di Castro (con 152,1 MW), Roma (103,2 MW) e Latina (64,4 MW), seguiti da Aprilia (47 MW) e Lanuvio (30,6 MW).

Per il solare termico, dove il censimento è più complesso poiché gli impianti non sono collegati alla rete elettrica, dati parziali evidenziano una diffusione molto capillare, con in testa alle classifiche Rieti (con 3.650 metri quadri installati), Roma (3.537,54 mq), Nettuno (3.173,91 mq), Fonte Nuova (1.568,93 mq) e Ferentino (654,06 mq).

35 Comuni hanno impianti idroelettrici e 16 utilizzano impianti mini idroelettrici (< 3 MW). Tra questi ultimi i quali spiccano Tivoli con impianti per 5.400 kW, Amatrice con 2.500 kW e Tuscania con 2.470 kW. Impianti eolici sono attivi in 19 Comuni, tra i quali Piansano che produce 42.000 kW, mentre crescono anche i piccoli impianti mini eolici: a Roma risultano installati 22,2 kW, a Capranica 20 kW e a Viticuso 7,2 kW.

Si affacciano nel Lazio anche i primi impianti geotermici a bassa entalpia: a Sperlonga risultano installati 65 kWt, a Viterbo 43 kWt e a Blera 5 kWt.

Per il biogas, risultano impianti a Roma per 19.758 kWe, a Cisterna di Latina per 6.555 kWe e Viterbo per 4.357 kWe.

Per le biomasse i dati complessivi restano pressoché invariati rispetto all'anno scorso, con un totale di 6 Comuni coinvolti, tra i quali Anagni con 16.000 kWe, Cittaducale con 999 kWe e Aprilia con 960 kWe.
 




LANUVIO, TRAGEDIA FAMIGLIARE: ACCOLTELLA IL CONVIVENTE MA L'UOMO MUORE DI MALORE

 

Lanuvio (Rm) – Una vera e propria tragedia familiare intorno alle 22, ha scosso la piccola cittadina di Lanuvio, ai Castelli Romani. Una donna di 56 anni, Lucrezia Baresi, ha colpito con diverse coltellate il suo convivente, Luciano Omminetti, 61 anni, all'interno della loro casa in viale Sandro Pertini. L'omicidio sarebbe il culmine di una lite ennesimo evento dopo continui maltrattamenti. L'uomo però non è morto a causa delle coltellate inferte dalla moglie. Sarebbe stato un malore ad ucciderlo, secondo quanto emerge dai primi accertamenti fatti dopo che il corpo del 61enne è stato trasportato per l'esame autoptico all'istituto di medicina legale di Tor Vergata, a Roma.

La 56enne, collaboratrice domestica, è stata denunciata per omicidio preterintenzionale. All'esito delle prime verifiche medico-legali è infatti emerso che non sono stati i colpi inferti dalla donna a causare la morte del marito ma un malore. Solo ferite superficiali hanno infatti provocato i colpi inferti dalla donna con un coltello da cucina al petto del marito. L'appartamento è stato sequestrato dai carabinieri della stazione di Lanuvio e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Velletri.




LANUVIO, LAVORATORI MONTEBOVI: LA PROTESTA DIVENTA EMERGENZA SOCIALE.

C.R.

Lanuvio – Ancora in protesta i dipendenti dell'ex Montebovi di Lanuvio  senza stipendio da ottobre e per 21 dei quali è stata avviata la procedura di licenziamento. La rabbia dei lavoratori si è trasformata in "emergenza sociale". Le proteste e gli scioperi che vanno avanti dal 26 novembre scorso per l'affitto di ramo di azienda, la procedura di licenziamento per 21 persone e le mancate retribuzioni degli stipendi da ottobre ad oggi, non trovano soluzione. A tenere alta l'attenzione sul caso anche il deputato Pd Enzo Carella il quale imputa la situazione al "continuo atteggiamento antisindacale e “menefreghista” dell'azienda dolciaria. Azienda – sostiene Carella – che per quanto riguarda i 59 lavoratori passati dalla Montebovi srl Roma alla Dolciaria Srl che lavoravano due tre giorni a settimana, non ha nemmeno chiesto la cassa integrazione ordinaria". Così i lavoratori non hanno neppure garanzia degli ammortizzatori sociali. L'azienda, di fronte ai licenziamenti avrebbe assunto altre 13 persone al posto degli ex lavoratori finiti in ferie forzate. "Mi auguro che al tavolo in Regione – conclude Carella –  l'azienda assuma un atteggiamento meno irresponsabile».

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LANUVIO, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA PREMIA LA PROTEZIONE CIVILE

Redazione
 
Lanuvio (RM) – Nove mesi fa il terremoto ha distrutto decine di Comuni Dell' Emilia Romagna, domani 9 Marzo al Paladozza di Bologna, in una cerimonia organizzata dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con quanti hanno prestato servizio volontario per soccorrere i terremotati, ha organizzato un momento di ricordo per rivedere insieme il film che ricorda i momenti drammatici che hanno vissuto gli abitanti di quelle terre e per rendere onore e merito a chi ha prestato soccorso volontario e immediato allestendo strutture e campi. Il gruppo della Protezione Civile di Lanuvio dopo aver già' ricevuto un encomio dalla Provincia di Modena per l'eccellente lavoro svolto salirà' nuovamente in Emilia Romagna per ricevere direttamente dal Presidente della Regione Vasco Errani e dal Direttore Nazionale della Protezione Civile Gabrielli un ulteriore attestato di stima per la partecipazione e la qualità' del servizio prestato. In particolare saranno ringraziati i capi campo Marco Baccarini e Sergio Chiappetta che si sono distinti per aver coordinato le azioni nel Comune di S. Possidonio. La Protezione Civile di Lanuvio ha confermato un'altra volta di incarnare al meglio lo spirito del volontario, generoso, solidale e disponibile verso il prossimo ed i cittadini di Lanuvio devono essere orgogliosi di vedere che il nome della propria città viene veicolato in questo modo.



LANUVIO FESTA DELLA DONNA, IL SINDACO DEDICA UNA POESIA DEL SANGUINETI A TUTTE LE DONNE

Redazione

Lanuvio (RM) – Il Sindaco Luigi Galieti e l’Amministrazione Comunale di Lanuvio dedicano un pensiero gentile a tutte le donne del nostro paese, affinché il rispetto e la gioiosa accoglienza della Festa delle donne dell’8 marzo abbiano a ripetersi ogni giorno, in ogni parte del mondo:
 
    Quando ci penso, che il tempo è passato,
    le vecchie madri che ci hanno portato,
    poi le ragazze, che furono amore,
    e poi le mogli e le figlie e le nuore,
    femmina penso, se penso una gioia:
    pensarci il maschio, ci penso la noia.
 
    Quando ci penso, che il tempo è venuto,
    la donna coraggio che qui ha combattuto,
    quella colpita, ferita una volta,
    e quella morta, che abbiamo sepolta,
    femmina penso, se penso la pace:
    pensarci il maschio, pensare non piace.
 
    Quando ci penso, che il tempo ritorna,
    che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
    penso che è culla una pancia di donna,
    e casa è pancia che tiene una gonna,
    e pancia è cassa, che viene al finire,
    che arriva il giorno che si va a dormire.
 
    Perché la donna non è cielo, è terra
    carne di terra che non vuole guerra:
    è questa terra, che io fui seminato,
    vita ho vissuto che dentro ho piantato,
    qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
    la lunga notte che divento niente.
 
    Femmina penso, se penso l’umano
    la mia compagna, ti prendo per mano.
 
(Edoardo Sanguineti)




LANUVIO, MONTEBOVI: VINCONO I LAVORATORI

Angelo Parca

Lanuvio (RM) – Il Tribunale di Velletri reintegra i tre lavoratori licenziati dalla Montebovi e dichiara nullo l'affitto del ramo di azienda. "Il Partito della Rifondazione Comunista di Lanuvio, in merito alla causa vinta dai lavoratori della Montebovi, esprime la propria massima soddisfazione, – commenta Fabio Pesoli segretario del Circolo Prc “Ruggero Michetti”  di Lanuvio – Campoleone –   vista la reintegra immediata dei tre lavoratori licenziati e la dichiarazione di nullità dell’affitto di ramo d’azienda, visto che, secondo il Tribunale di Velletri, entrambi i provvedimenti sono stati valutati, a ragione, comportamento antisindacale. – Pesoli conclude – La situazione dell'azienda, dei lavoratori e delle loro famiglie è ancora molto delicata, ma questa vittoria dei lavoratori e dei sindacati è un punto importante. Il nostro partito continuerà a sostenere le ragioni dei lavoratori e a denunciare ogni tipo di intimidazione e prevaricazione nei loro confronti: fino alla fine di questa vicenda.

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LANUVIO, MORTE DELL'UOMO CADUTO DAL 3 PIANO. IL FRATELLO : "PER NOI NON VOLEVA UCCIDERSI"

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Chiara Rai

Lanuvio (RM) – Ci  potrebbero essere altre ipotesi intorno alla morte dell'uomo di 39 anni trovato esanime la scorsa settimana a Lanuvio dopo un volo dal terzo piano della propria abitazione. Questo quanto asserisce il fratello dell’uomo, il quale ha voluto sostanzialmente riequilibrare i fatti e fornire informazioni più dettagliate sulla vita del fratello.

Tanto per iniziare, il giovane uomo non si è ucciso a causa della crisi economica e, per dirla tutta, il fratello ha dubbi anche sull’ipotesi del suicidio. L’uomo non soffriva di depressione, non prendeva psicofarmaci era un ragazzo normalissimo, spiritoso e certamente, dato che viveva con i suoi genitori e accanto al fratello e ai suoi quattro nipotini, non aveva grandi preoccupazioni legate al fattore economico: “non ci possiamo lamentare – dice il fratello della vittima – abbiamo una impresa di costruzione che non ha debiti, anzi, però a causa della crisi generale abbiamo deciso volontariamente di rallentare l’attività per non incorrere in perdite sicure. Di fatto abbiamo concessioni edilizie pronte, ma visto il momento critico che attraversa il settore, riteniamo responsabilmente di dover aspettare”. Il fratello, dunque, non aveva preoccupazioni legate al futuro lavorativo. Nella sua camera c’erano addirittura gli appuntamenti per i giorni a venire. Lui il futuro sembrerebbe che non lo temesse affatto. L’unico episodio che lo fece abbastanza arrabbiare risale a due anni fa, quando gli ritirarono la patente per aver bevuto un bicchiere in più di sabato sera assieme ad un gruppo di amici. Lui era un ragazzo che non assumeva ne alcool e neppure droghe e questo episodio gli recò tanto dispiacere anche per tutte le pratiche legate alla patente che dovette sbrigare a seguito del fatto.

Gli piaceva giocare, era scherzoso ma la settimana scorsa Marco (utilizziamo un nome di fantasia per rispettare la volontà dei famigliari) era influenzato. Una influenza fastidiosa accompagnata dal vomito. Il volo di Marco è avvenuto intorno alle due di notte. Alle 19:30 Marco avva chiesto al fratello se avesse una medicina per il vomito. Marco comunque chiamò il medico il giorno della sua morte. Il dottore gli prescrisse telefonicamente il Plasil.

Il Plasil è uno di quei medicinali che si reputano necessari nel trattamento di vari disturbi e patologie legati all’apparato gastrointestinale. Le indicazioni terapeutiche infatti, consigliano l’assunzione di tale farmaco in casi di disturbi gastrici da effetto di altri farmaci come antibiotici, antimiotici, chemioterapici (PAS, etionamide in particolare), digitalici, morfina e codeina, ecc., vomito da stati acidosici ed iperazotemici, cefalee digestive, cefalee e disturbi digestivi del periodo mestruale, disturbi digestivi psicosomatici in soggetti ansiosi in surmenage, ecc.

Certo, questo farmaco ha degli effetti indesiderati, ci conferma il fratello di Marco, che lasciano riflettere. Infatti la sua assunzione, soprattutto quando prolungata nel tempo, può essere associata a sindromi extrapiramidali quali tremore, distonia acuta e discinesia, sonnolenza, allucinazioni, confusioni, alterazione della personalità, convulsioni e depressione. 

La polizia, quando è entrata nella stanza di mio fratello ha trovato una sedia davanti alla finestra – racconta il fratello di Marco – ma noi famigliari sappiamo bene che Marco teneva spesso la sedia davanti la finestra, in quanto essendo un fumatore, apriva la finestra e si appoggiava sulla sedia per fumare affacciato dal davanzale”. Può essere accaduto che Marco, di notte, abbia aperto la finestra per fumarsi una sigaretta e sotto gli effetti indesiderati del medicinale si sia sporto più del dovuto? Abbia avuto delle allucinazioni?

Marco viveva in una palazzina su una via principale di Lanuvio. Vicino il fratello con la consorte e i figli, i suoi nipotini. A Marco quella sera, sul tardi, la madre fece anche un massaggio dietro la schiena, a causa sempre di quella fastidiosissima influenza.

Per il momento si è saputo qualcosa di più sul volo e la tragica morte di un uomo di 39 anni, pieno di voglia di vivere, un ragazzone che la sua famiglia vuole che si ricordi con un ritratto quanto più possibile fedele alla realtà.

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LANUVIO, VOLO DAL TERZO PIANO: MUORE UN UOMO DI 39 ANNI

Angelo Parca

Lanuvio (RM) – Lanuvio teatro di un suicidio che fa riflettere. Muore a soli trentanove anni il fratello di un noto imprenditore edile di Lanuvio che viveva con entrambe i genitori e in quest’ultimi tempi era probabilmente molto preoccupato a causa del rallentamento dell’attività imprenditoriale di famiglia.

La drastica diminuzione d’impiego e un periodo forse poco positivo anche sotto il profilo privato sentimentale avrebbero portato l’uomo al folle volo dal terzo piano della sua abitazione. A trovarlo privo di vita è stato suo padre anziano che nonostante abbia immediatamente allertato il 118 ha da subito capito che non c’era nulla da fare, il figlio era già morto. L’intera famiglia è sconvolta per il tragico episodio, apparentemente inspiegabile, a parte la certezza che la crisi economica ha fatto la sua parte.

Sul posto a constatare il decesso anche la polizia di Genzano diretta dal dirigente Marco Messina. Il medico dell’uomo ha confermato di aver prescritto allo stesso soltanto terapie ordinarie e non antidepressive. Sembrerebbe, inoltre che il suicida non avesse una fidanzata.

Nella cittadina, il giovane uomo era abbastanza conosciuto come una persona tranquilla, non depressa, probabilmente in cerca di un legame sentimentale, ma nulla di oscuro nella sua vita. Dunque, un’altra vittima della crisi unica protagonista della cronaca di questi tempi. Difatti a Lanuvio, così come in altre cittadine dei Castelli Romani, diverse imprese, non solo edili, hanno chiuso i battenti o rallentato drasticamente la loro attività. Anche la storica azienda dolciaria Montebovi ha lasciato a casa diverse decine di dipendenti.




LANUVIO, ASL RMH: QUINTO PASSAGGIO DI SCREENING MAMMOGRAFICO E SCREENING COLON RETTO

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Redazione

Lanuvio (RM) – Così come già avvenuto nei precedenti passaggi di screening mammografici, l'azienda sanitaria Asl RmH comunica che dal 18/02/2013 al 22/02/2013 e nei giorni 4 e 5 marzo 2013 sarà presente con le sue Unità Mobili presso il Comune di Lanuvio, Istituto comprensivo Marianna Dionigi, via S. Maria della Pace 59, per eseguire gli esami mammografici come da programma di Screening regionale a tutte le donne appartenenti alla fascia di età compresa tra 50 e 69 anni.

Nei giorni 7, 8, 11 e 12 lo screening mammografico sarà eseguito presso l’Istituto E. Majorana in via Carlo Marx 2 a Campoleone.

Si informa, inoltre, che e’ attivo il programma di screening anche per il colon retto che riguarda uomini e donne in età compresa tra i 50 e 74 anni.




LANUVIO, BORSA INTERNAZIONALE TURISMO ARCHEOLOGICO: STORIA E CULTURA LANUVINA IN EVIDENZA

Redazione
 

Lanuvio (RM) – Dopo lo straordinario successo ottenuto dal Comune di Lanuvio, Castelli Romani, alla Borsa Internazionale del Turismo Archeologico tenutasi a Paestum nel mese di Novembre con la presentazione dello scavo archeologico dei Pantanacci, l'Amministrazione Comunale ha presentato alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano due nuovi percorsi turistici: la Stipe votiva dei Pantanacci e il Santuario di Iuno Sospita . La rassegna milanese sul turismo e' senz'altro il primo appuntamento europeo per importanza e presenza di addetti ai lavori dove sono presenti i piú qualificati tour operator e le maggiori societa' che offrono servizi turistici e di ospitalita'. I rappresentanti del Comune di Lanuvio, unici tra gli amministratori dei Castelli ad essere presenti, sono stati ospitati all'interno dello spazio allestito da Colline Romane nel quale sono stati proiettati diversi video riguardanti la storia, la cultura, il paesaggio e le attività presenti su tutto il territorio. Sono state inoltre distribuite 5000 nuove guide dei siti archeologici lanuvini vero e proprio traino per interessati e semplici curiosi. Risulta doveroso segnalare che la Provincia di Roma e la Regione Lazio non si sono presentate con i propri stand a questa importante rassegna abdicando al ruolo primario di motore per il Turismo e la condivisione di eventi e iniziative legate alla promozione del territorio. " Crediamo fortemente che Lanuvio possa crescere tantissimo in termini di ospitalità e turismo, dichiara Andrea Volpi Assessore al Turismo del Comune di Lanuvio, per questo abbiamo fatto l' impossibile per essere presenti col nostro materiale orgogliosi della nostra storia e del nostro territorio. Senza investimenti, continua Volpi, sara' complicato mettere in rete e far primeggiare le eccellenze del nostro territorio e notare l' assenza della Provincia e della Regione fa male per chi come noi sta facendo i salti mortali per rilanciare un paese anche e soprattutto con il Turismo". Turismo, Enogastronomia, Cultura e Ambiente sono stati i quattro temi ispiratori dello stand allestito da Colline Romane all'interno di una teca immaginaria nella quale sono state racchiuse tutte le bellezze del territorio dei Castelli Romani.





LANUVIO E APRILIA: AL VIA IL PROGETTO DI COLLABORAZIONE INTERCOMUNALE DI POLIZIA LOCALE

Redazione

Lanuvio (RM) – Più sicurezza nella strade di Lanuvio e Aprilia. Giovedì 14 Febbraio 2013 ore 10 si terrà l’inaugurazione del primo Progetto di Collaborazione Intercomunale di Polizia Locale tra i Comuni di Lanuvio e Aprilia. “ La collaborazione tra Istituzioni – dichiara il Sindaco di Lanuvio Luigi Galieti – è la base per costruire un paese migliore mettendo in rete esperienze, risorse e progetti per migliorare la qualità della vita. Questa iniziativa – continua il Sindaco di Lanuvio – è la prima nel centro sud Italia ed è fondamentale per gestire in modo coordinato il vasto territorio tra Lanuvio e Campoleone.” Una maggiore presenza dei vigili urbani nelle vie di Campoleone e un controllo ancora più capillare della Nettunense saranno i due aspetti principali all’attenzione della gestione intercomunale. “Le Amministrazione di Lanuvio e Aprilia –  come spiega il Vice Sindaco di Lanuvio Maurizio Santoro – hanno fortemente voluto questa collaborazione per sperimentare sul campo un nuovo modo di garantire sicurezza ai cittadini. I colleghi di Aprilia – conclude il Vice Sindaco con delega a Campoleone – hanno condiviso dal principio la necessità di lavorare insieme per risolvere i problemi del territorio e abbiamo scelto di fare questo importante passo nonostante le nostre amministrazione non abbiamo beneficiato di alcun finanziamento per avviare il progetto”.