RONCIGLIANO, RIFIUTI DI ROMA. SIT IN SINDACI E CITTADINI: SLOGAN O INTERESSE COMUNE?

Chiara Rai

Albano (RM) – Cittadini e sindaci con la fascia tricolore presenti all’ingresso della discarica intercomunale di Roncigliano ad Albano Laziale.

In prima fila il comitato No Inc. Di fatto, senza clamorosi episodi di disordine pubblico, l’operazione dei rifiuti romani non trattati esodati dalla Capitale nell’hinterland è iniziata venerdì 25 gennaio 2013, quando circa cinque camion d’immondizia hanno fatto ingresso in discarica. In realtà, secondo il decreto del ministro all’Ambiente Corrado Clini, dovrebbero arrivare circa 150 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati per quattro mesi. L'obiettivo è chiudere il ciclo e mettere il Lazio in regola con le direttive Comunitarie che ne impongono il trattamento e poi lo smaltimento in discarica. In questo modo l'Unione Europea potrebbe chiudere la procedura di infrazione aperta su Malagrotta, dove i rifiuti sono stati interrati  "tal quali" in discarica.

Sabato 26 gennaio 2013 mattina la manifestazione si è svolta senza alzate di testa, piuttosto i cittadini, attraverso il referente legale No Inc Daniele Castri, chiedono controllare il fenomeno e monitorarne il corretto iter. L’immondizia romana a Roncigliano non fa altro che subire una differenziazione: se arriva una tonnellata di rifiuti questi verranno suddivisi in umido, inerte e cdr (combustibile derivato dai rifiuti). “ Chiediamo per un considerevole periodo di quattro mesi – dice Castri – un doppio controllo dei rifiuti di Roma attraverso le bolle degli automezzi e attraverso il sistema delle pese sia in entrata che in uscita affinché la popolazione possa stare tranquilla che tutto il peso che entra, di fatto esce fuori trattato”.

Una posizione questa dei cittadini ben più marcata rispetto a quella dei primi cittadini, tutti presenti nonostante le critiche di coloro che hanno ritenuto la loro presenza al sit – in fosse piuttosto una passerella mediatica. Ma di fatto se i sindaci di bacino non avessero partecipato ben più aspre critiche sarebbero arrivate dai manifestanti. Da Albano a Castel Gandolfo, Ardea, Lanuvio, Genzano, Rocca di Papa, i sindaci hanno ribadito che la provincia di Roma non è la pattumiera della Capitale e che oltre a manifestare continueranno ad adire alle vie legali.

Di fatto, più di qualcuno ha fatto notare agli amministratori locali che ancora non è stato depositato alcun ricorso al Tar contro il decreto Clini e la diffida del commissario Goffredo Sottile per contrastare il provvedimento. Ciononostante le amministrazioni, nell’ultima riunione dei sindaci di bacino, hanno incaricato il Comune di Albano di intraprendere le vie legali attraverso un ricorso amministrativo con richiesta di immediata sospensione del provvedimento, che dovrebbe portare nell’impianto di Tmb di Roncigliano 50 mila rifiuti da trattare dalla Capitale. Insomma il Comune di Albano dovrebbe, secondo i cittadini e il No Inc, non solo presentare il ricorso al Tar ma anche monitorare con organi di polizia giudiziaria, i mezzi in entrata ed uscita per garantire quanto disposto dall’articolo 1 del decreto Clini: cioè che il rifiuto dev’essere trattato e non interrato negli invasi del territorio.

 

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Per andare direttamente all'Intervento di Daniele Castri referente legale No Inc. portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:15:43

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Per andare direttamente all'Intervento di Pasquale Boccia sindaco di Rocca di Papa portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:10:00

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BRACCIANO E CASTELLI ROMANI, EMERGENZA ARSENICO: CORSA PER L'ESTINZIONE DELL'EMERGENZA

Chiara Rai

E’ guerra all’ ultima goccia di arsenico per i Comuni dell’hinterland colpiti dall’emergenza. A spingere sull’acceleratore è il Comune di Bracciano, ma a darsi da fare è anche Lanuvio. Senza dimenticare che l’emergenza la vivono anche i residenti di Velletri, Canale Monterano e Anguillara Sabazia.

A Bracciano sono stati appena completati ieri i lavori per il ripristino delle fontanelle dearsenificate di via Prato Igliolo e via della Macchia. A darne notizia è il vicesindaco Nardelli il quale fa sapere che a questo punto mancano soltanto gli esiti delle analisi dell’acqua effettuate dalla Asl RmF per tornare ad una regolare erogazione. Inoltre, in questi giorni l’amministrazione Sala ha provveduto a far recapitare dei volantini informativi, nelle abitazioni e presso le attività commerciali, con le istruzioni per conoscere nei particolari il divieto di uso potabile. “Ricordo – dice Nardelli – che i valori di arsenico nelle nostre acque sono di 13 microgrammi al litro per l'acquedotto "Fiora" che serve la maggior parte del paese, compresa Bracciano Nuova e centro urbano e 15 microgrammi al litro per l'acquedotto "Lega" che serve Vigna di Valle e Rinascente”. Il limite fissato dalla Unione Europea a partire dal 1 gennaio 2013 per l'arsenico è di 10 microgrammi al litro. Fino al 31 dicembre 2012 il limite, in virtù di proroghe concesse dalla stessa Europa, era di 20 microgrammi al litro, per cui precisa ancora il vicesindaco, il Comune di Bracciano ha costantemente monitorato la qualità delle acque garantendo il rispetto di questi parametri." Prosegue intanto il servizio di distribuzione dell’acqua potabile con autobotti. Dura a riguardo la nota del Consigliere di opposizione Armando Tondinelli: "Spero che l'amministrazione con il ritorno del sindaco dalla settimana bianca spieghi il perché non abbia affrontato il problema dell'arsenico in maniera seria nonostante sia stata sollecitata piu volte dall'ufficio tecnico a prendere provvedimenti in vista della scadenza della deroga ,solleciti richiesti con mesi di anticipo(let.prot.25972 del 28.8.2012) e nonostante i valori delle analisi prelevate nel corso del 2012 erano superiori a10.

Lanuvio invece, ha superato il tema autobotti e adesso l’amministrazione Galieti si sta dando da fare per affrontare l’estate senza disservizi o alterazioni dei valori del temuto metallo nell’acqua.

Intanto il comitato acqua pubblica di Anguillara Sabazia  ha invitato la cittadinanza a partecipare all'assemblea che si terrà sabato 26 gennaio 2013 alle ore 16:30 presso la sala Don Alvaro Orsi della Parocchia Regina Pacis.  Interverrà la dottoressa Litta dell'Associazione Medici per l'ambiente, che parlerà delle problematiche ambientali e sanitarie derivanti dal consumo delle acque con presenza di arsenico: “siamo tornati indietro di 50 anni”, questo il commento dei membri del Comitato stufi della continua emergenza.

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CASTELLI ROMANI, BERSANI: " IL VOLONTARIATO NON NASCE NEL DESERTO. SE IL CAMPO E' FIORITO NASCONO NUOVI FIORI"

Chiara Rai

Albano (RM) – “Se il campo è fiorito nascono nuovi fiori” ed ecco che Bersani conia una nuova massima ad hoc per i castellani e chissà che Crozza non lo utilizzi nei suoi brillanti siparietti.

Un boom di presenze per una inattesa trasferta fuori porta per i vertici del Partito Democratico: prima ad Albano e poi a Marino due grosse tappe per abbracciare i consensi di ben 17 Comuni dell’hinterland, per la maggioranza già con amministrazioni di centrosinistra, eccetto Marino, Lanuvio, Nemi e Monte Compatri.

Il leader Pd Pierluigi Bersani, il candidato alla Regione Lazio Nicola Zingaretti e il segretario Pd Lazio Enrico Gasbarra hanno tolto gli ormeggi, parlando di eufemismi, e si può dire brindato ad una sicura vincita di Zingaretti; le parole chiave del tour castellano sono state: riappropriarsi del contatto con la gente, campagna di ascolto, ripartire dal territorio.

La storia dei fiori è sbocciata nella sala comunale di Albano, quando Bersani ha iniziato a delineare il quadro dell’attuale situazione partendo da “paletti logici”, come salute, istruzione, assistenza sociale. Su quest’ultimo punto ha introdotto una digressione sulla sussidiarietà tale per cui tale per cui se un ente che sta "più in basso" è capace di fare qualcosa, l'ente che sta "più in alto" deve lasciargli questo compito, e a tale proposito ha soddisfatto le domande di diverse associazioni presenti che sostanzialmente hanno chiesto a Bersani maggiore partecipazione alle decisioni della politica e di lasciare la possibilità di devolvere il 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi alle associazioni di volontariato che tanto si prodigano per il territorio. E il candidato alle politiche del Pd, in tutta risposta ha detto che è necessario aprire la sala verde della concertazione non solo ai sindacati ma anche ai Comuni al privato sociale e al volontariato.

Ai Castelli Romani come nel resto del Lazio i problemi ci sono, a cominciare dalla sanità che per 350 mila residenti è in ginocchio con pronto soccorso sovraffollati e chiusura di reparti.

Questo tema è stato ripreso da Zingaretti che ha dedicato l’intera giornata al capitolo sanità a cominciare dall’incontro con i soci e i lavoratori della Cooperativa Capodarco che da mesi esegue prestazioni che non gli vengono pagate. In questa situazione si trovano le diverse realtà castellane.

Anche Marino, seconda tappa per Bersani e Gasbarra è teatro di una mancata apertura del pronto soccorso: “sappiamo la data delle elezioni comunali, fissate il 26 e 27 maggio  – ha detto il segretario Pd Lazio – conosciamo anche il giorno in cui il Campidoglio di Roma sarà liberato e ritornerà ad avere un sindaco dei cittadini. La destra nel 2008 ci ha fatto il sorpasso, abbiamo tenuto duro con Zingaretti che ha saputo vincere in Provincia continuando bene il governo che avevamo portato avanti. Ora quei momenti difficili sono al tramonto, grazie alla forza di una comunità che si e' saputa riorganizzare".

[ VIDEO – INTERVENTO PIERLUIGI BERSANI AD ALBANO ]




ALBANO, OGGI CONFERENZA DEI SERVIZI

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Redazione

Albano Laziale (RM) – “Considerato il ritardo abissale relativo all’avvio della raccolta differenziata porta a porta nel Comune di Albano, considerata l’inerzia mostrata dall’Amministrazione Marini nel portare avanti l’opposizione legale alla realizzazione dell’Inceneritore (Doc. n. 4), considerate le problematiche non procrastinabili relative al sito della discarica di Roncigliano (cfr, Decreto clini), auspichiamo che nella conferenza dei Sindaci di oggi possano essere affrontati, contestualmente, tutti gli impegni assunti nei confronti dei cittadini”

Negli ultimi giorni, molta attenzione è stata dedicata dalla stampa al decreto Clini ed al conseguente atto di diffida del supercommissario Sottile. Questi due atti potrebbero far precipitare sulla discarica di Roncigliano, a partire da sabato 26 Gennaio, 50 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti dalla città di Roma. Discarica che, già oggi, riceve ben 116 mila tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati provenienti dai dieci comuni del bacino: Albano Laziale, Ariccia, Rocca di Papa, Genzano, Lanuvio, Nemi, Marino, Castel Gandolfo, Ardea e Pomezia.

Sull’area di Roncigliano, inoltre, pende anche il progetto di costruzione dell’inceneritore Co.E.Ma. (Cerroni, Acea ed Ama) che dovrebbe essere il più grande d’Europa.

Pare giusto ricordare, a tal proposito, che la Asl Rm-H, con sei diversi pareri igienico-sanitari (Doc. n. 1), aveva espresso una totale contrarietà non solo alla costruzione dell’Inceneritore e all’ampliamento della discarica di Roncigliano, ma anche alla proroga dell’esercizio dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico, TMB. Il TMB, infatti, costituisce una tecnica approssimativa di suddivisione dei rifiuti urbani indifferenziati. Ed è anzi considerato un sistema obsoleto ed inefficace  perché effettuato “a valle” della Raccolta Indifferenziata, ossia dopo che i rifiuti son entrati a contatto l’uno con l’altro. La carta, la plastica, il legno e derivati vengono utilizzati nell’impianto di TMB per assemblare il Combustibile Derivato dai Rifiuti, CDR (ovvero il propellente degli inceneritori chiamato anche, impropriamente, ECO-BALLA), invece di essere riciclate al 100%, a ciclo continuo e con processi industriali a freddo. Il resto delle frazioni merceologiche vengono interrate (inerte) o inviate agli impianti di Bio-gas/massa (umido).

Anche il “solo” (cfr, Ministro Clini e Commissario Sottile) trattamento dei rifiuti indifferenziati nell’impianto di TMB produce quindi un impatto igienico-sanitario ed ambientale che va ad aggiungersi a quello preesistente nell’area, che non può ne deve essere in alcun modo sottovalutato.

Nella conferenza dei sindaci di bacino di oggi vi erano, come noto, diversi punti all’ordine del giorno (Doc. n. 2).

Però, le ultime dichiarazioni del delegato comunale ai rifiuti Luca Andreassi ci lasciano perplessi: “si doveva discutere del ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo deciso dai comuni proprio all’inizio dell’anno. Chiaramente sposteremo l’attenzione sulla diffida del super commissario”. (Doc. n. 3, Messaggero Cronaca di Roma, 16 Gennaio 2013.)

Considerato il ritardo abissale relativo all’avvio della raccolta differenziata porta a porta nel Comune di Albano, considerata l’inerzia mostrata dall’Amministrazione Marini nel portare avanti l’opposizione legale alla realizzazione dell’Inceneritore (Doc. n. 4), considerate anche le problematiche davvero non procrastinabili relative al sito della discarica di Roncigliano (cfr, Decreto clini), auspichiamo che nel corso della conferenza dei Sindaci di oggi possano essere affrontati, contestualmente,  tutti gli impegni assunti nei confronti dei cittadini ed, in modo particolare:

1)     Definizione della lettera di accesso agli atti da inviare al Gestore del Servizio Elettrico nazionale, GSE, per ottenere la copia della Convenzione stipulata nel Giugno 2009 con il consorzio CO.E.MA., che permetterebbe a Cerroni, Acea ed Ama, di usufruire dei “certificati verdi”, ovvero dei bonus economici per l’energia elettrica prodotta dall’inceneritore.

2)     Definizione dell’appoggio “esterno” al ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali, CEDU, di Strasburgo.

3)     Avvio della caratterizzazione geologica ed idrogeologica INTERNA alla discarica di Roncigliano.

4)     Opposizione al decreto Clini/Sottile.

5)     Avvio della raccolta differenziata porta a porta.

Nella speranza che questa ennesima conferenza dei sindaci di bacino si tenga a porte aperte, invitiamo tutta la cittadinanza alle prossime iniziative No Inc:

–         Sabato 19 Gennaio, ore 17,00, sala consiliare del Comune di Genzano, assemblea pubblica con la partecipazione dell’Assessore all’Ambiente Alessio Ciacci del Comune di Capannori (Lucca)

–         Martedì 22 Gennaio, ore 18,30, Ok Club di Via di Pantanelle (Località Cancelliera), assemblea pubblica.

–         Venerdì 25 Gennaio, ore 18,00, sala circoscrizionale di Via Rocca di Papa (Cecchina), assemblea pubblica.

–         Sabato 26 Gennaio, ore 08,00 – 14,00, Ingresso della discarica di Roncigliano, Via Ardeatina km 24,650, Assemblea pubblica/Sit-In.

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LANUVIO SCAVO ARCHEOLOGICO DEI PANTACCI: IN MOSTRA I REPERTI AL MUSEO CIVICO

Redazione
 
Lanuvio (RM) – Dalla fine di Dicembre 2012 è finalmente possibile ammirare all’interno del Museo Civico Lanuvino, Castelli Romani,parte dei reperti provenienti dal sito archeologico in località Pantanacci (attualmente ricadente tra il Comune di Lanuvio e quello di Genzano di Roma).  A seguito dell’intervento del Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza, che nel Luglio del 2012 consentiva di interrompere uno scavo intrapreso da scavatori clandestini e di recuperare una gran mole di materiale archeologico destinato al mercato antiquario internazionale, si intraprendeva una tempestiva campagna di scavo sotto la direzione scientifica del Dott. Luca Attenni, del Prof. Fausto Zevi e, quale Responsabile unico del procedimento, della Dott.ssa Giuseppina Ghini, funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
Nei rigogliosi boschi dell'antico Ager Lanuvinus, non lontano dal celebre santuario di Giunone Sospita è stata dunque scoperta una stipe votiva, collocata in un antro naturale dalle cui pareti di fondo tutt'oggi sgorgano spontaneamente acque sorgive presumibilmente all’epoca ritenute terapeutiche e salutari, cornice che favorì lo sviluppo di un culto di divinità ad essa connesse.
Molti sono infatti i votivi anatomici (prevalentemente risalenti al IV – III secolo a. C.) riportati alla luce raffiguranti mani, piedi, gambe, braccia, figurine intere (maschili, femminili e infanti fasciati), busti con intestino, vesciche, mammelle, uteri, falli, vulve, orecchie, mascherine con occhi, teste maschili e femminili e soprattutto l'inedita tipologia dei cavi orali. 
Per confermare le ipotesi finora avanzate riguardo l’attinenza di tale materiale archeologico con il complesso sacrale di Giunone Sospita, è necessario attendere i risultati delle analisi chimiche. Da subito invece è emerso l’indubbio interesse archeologico della scoperta. Da qui l’urgenza dell’Amministrazione Comunale di offrire la possibilità di ammirare almeno parte del materiale ritrovato esponendolo in una vetrina dedicata all’interno del Museo Civico Lanuvino, con il testo didascalico riportato anche in lingua inglese (visto l’interesse dimostrato anche da studiosi e visitatori internazionali).
Si è aperta così la prima fase dell’allestimento previsto per tali importanti reperti, a cui farà seguito una seconda fase non prima però di alcuni interventi di modifica dei locali museali necessari ad accoglierli opportunamente, restituendo loro il giusto valore. " Un grande risultato per Lanuvio e il suo Museo, è quanto afferma il Delegato alla Cultura Alessandro De Santis, che pone l'accento sulle grandi potenzialità della vocazione storico archeologica del Paese che ha trovato a più riprese riconoscimenti illustri tra gli addetti ai lavori ed anche una importante visibilità mediatica a livello nazionale e internazionale".



LANUVIO, MONTEBOVI: PRIMA UDIENZA PRESSO IL TRIBUNALE DEL LAVORO PER GLI EX DIPENDENTI

Chiara Rai
Lanuvio (RM) – Prima udienza presso il Tribunale del Lavoro per gli ex dipendenti della Montebovi di Lanuvio. Sono stati acquisiti gli atti, sentite le varie versioni rilasciate anche dagli avvocati dei lavoratori. La memoria difensiva del responsabile dell'azienda dolciaria è stata deposta solo dieci minuti prima dell'udienza.

I lavoratori sono in sciopero dal 25 ottobre a causa della decisione presa dalla nuova gestione aziendale di avviare la procedura di licenziamento per 21 dipendenti, su un totale di circa 90 e al contempo di procedere all’affitto di rapporti di lavoro da una società all’altra, in particolare alla "Dolciaria srl". L'azienda, la cui irremovibilità ha reso inefficaci trattative congiunte dei sindacati con i vertici aziendali e della Regione, sarebbe finita nell’occhio del mirino dell'Ispettorato del lavoro soprattutto per aver sostituito i lavoratori in sciopero con altri dieci addetti "extra", probabilmente proprio dipendenti della Dolciaria s.r.l., nuova proprietaria della Montebovi.

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07/12/2012 LANUVIO, MONTEBOVI: NESSUN ACCORDO RAGGIUNTO TRA LAVORATORI E IMPRESA. E' SCIOPERO AD OLTRANZA
03/12/2012 LANUVIO MONTEBOVI, UN'ALTRA GRANDE AZIENDA IN GINOCCHIO PER COLPA DELLA CRISI
23/10/2012 APRILIA CRISI MONTEBOVI, 21 LAVORATORI RISCHIANO LA CASSA INTEGRAZIONE: BRACCIA CONSERTE A FINE TURNO


 




LANUVIO MONTEBOVI: LAVORATORI OCCUPANO AULA CONSILIARE DEL COMUNE

Redazione

Lanuvio (RM) – La mobilitazione della Montebovi si è spostata nuovamente nel centro cittadino di Lanuvio. I lavoratori infatti hanno prima occupato la scalinata d'ingresso al palazzo comunale incatenandosi alla ringhiera e successivamente hanno occupato l'Aula Consiliare nella quale è in corso un' assemblea che andrà avanti fino a notte inoltrata. 

Dal mese di Ottobre l’Amministrazione Comunale di Lanuvio è al fianco dei lavoratori della Montebovi che manifestano per il riconoscimento dei propri diritti di lavoratori: genitori, uomini e donne che vedono leso il diritto costituzionale al lavoro. I vertici dell’azienda hanno più volte rifiutato il confronto con l’Amministrazione e hanno chiuso ogni rapporto con le altre Istituzioni interessate, mancando di rispetto ai lavoratori stessi e a quanti hanno mostrato solidarietà disinteressata alle vicende delle famiglie coinvolte nei licenziamenti ingiustificati della Montebovi. Il rischio che la mobilitazione sindacale iniziata nel mese di ottobre 2012 possa finire nel dimenticatoio con l’avvento del nuovo anno ci induce ancora una volta  a sostenere moralmente e col supporto logistico una protesta giusta che continua a oltranza senza ottenere risposte.

Rinnoviamo, con questa nota stampa, l’invito al Proprietario della Montebovi di incontrare il Sindaco per chiarire definitivamente quali siano gli obiettivi dell’azienda e per contribuire alla ricerca di una soluzione, al fine di risolvere il contenzioso in atto tra azienda e lavoratori. Inoltre si rinnova l’invito al Prefetto a sollecitare le altre Istituzioni coinvolte nel fornire risposte certe ai lavoratori che dal mese di Ottobre sono senza stipendio, e con la prospettiva di un licenziamento forzato che non prevede alcun ammortizzatore sociale.

tabella PRECEDENTI:

08/01/2013 LANUVIO, EX DIPENDENTI MONTEBOVI: SI PUNTA AL TAVOLO CON IL PREFETTO PECORARO
29/12/2012 LANUVIO, LAVORATORI MONTEBOVI: CAPODANNO ALL'AGGHIACCIO ASPETTANDO IL TRIBUNALE DEL LAVORO IL 15 GENNAIO
28/12/2012 LANUVIO, MONTEBOVI: IL NATALE DEI LAVORATORI INCATENATI AI CANCELLI
19/12/2012 MONTEBOVI, TUTTI STRETTI ATTORNO AI 100 LAVORATORI
18/12/2012 LANUVIO, NON SI FERMA LA PROTESTA DEI LAVORATORI DELLA MONTEBOVI.
07/12/2012 LANUVIO, MONTEBOVI: NESSUN ACCORDO RAGGIUNTO TRA LAVORATORI E IMPRESA. E' SCIOPERO AD OLTRANZA
03/12/2012 LANUVIO MONTEBOVI, UN'ALTRA GRANDE AZIENDA IN GINOCCHIO PER COLPA DELLA CRISI
23/10/2012 APRILIA CRISI MONTEBOVI, 21 LAVORATORI RISCHIANO LA CASSA INTEGRAZIONE: BRACCIA CONSERTE A FINE TURNO


 




ALBANO INCENERITORE: “ NO CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA – NO PARTY”

Importante incoraggiamento la recente costituzione “ad adiuvandum” del sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, a sostegno del ricorso dei residenti di Roncigliano e del Comitato No Inc, sottoscritto da circa 3000 cittadini dei Castelli Romani.

 

Chiara Rai

Albano (RM) – La conferenza dei sindaci di bacino che versano nella discarica di Roncigliano ha preso la decisione di ricorrere in Europa contro la costruzione dell’inceneritore.

Saranno percorse due strade: denuncia alla Commissione Europea e ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo.

Nei prossimi giorni i legali che si occupano della materia, stabiliranno la procedura tecnico – legale. Oltre a ciò, i primi cittadini, tra cui Albano, Castel Gandolfo, Ardea, Lanuvio, Genzano, hanno sottoscritto una lettera per richiedere alla Regione Lazio, come unico ente competente, la caratterizzazione idrogeologica interna ed esterna la discarica di Roncigliano. Non c’è mai stata tale verifica da parte della Regione e permetterebbe di conoscere lo stato della qualità delle acque e dei terreni, più di 80 ettari e 13 pozzi, nell’area della discarica.  Contestualmente, i sindaci chiederanno l’accesso agli atti al Gestore servizio elettrico nazionale, per conoscere i dettagli della convenzione preliminare siglata a giugno 2009 tra Gse – Coema per il rilascio di certificati verdi.

Effettivamente, il gestore servizio elettrico a giugno 2009 ha firmato una convenzione preliminare, firmata sulla base di una ordinanza di Marrazzo del 22 ottobre 2008, di fatto bocciata dal Consiglio di Stato il 22 marzo 2012. La convenzione del giugno 2009 che permette al Coema di avere delle contribuzioni economiche sarebbe quindi, secondo i ricorrenti,  fondata su una ordinanza nulla. “Questa partita dei certificati verdi – dice Daniele Castri referente legale del comitato No Inc – vale tra gli 80 e i 150 milioni di euro all’anno per venti anni, quindi adesso rappresentano la partita sostanziale nella lotta contro la realizzazione dell’impianto di Roncigliano”. Senza le acque pulite non può partire il cantiere e senza soldi non si va lontano, di questo sono convinti i cittadini e i ricorrenti enti locali che non vogliono l’inceneritore.

Il prossimo incontro tra i sindaci è fissato per il 18 gennaio alle ore 12, a palazzo Savelli ad Albano.Importante incoraggiamento la recente costituzione “ad adiuvandum” del sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, a sostegno del ricorso dei residenti di Roncigliano e del Comitato No Inc, sottoscritto da circa 3000 cittadini dei Castelli Romani.

 tabella PRECEDENTI:

    09/01/2013 ALBANO INCENERITORE: I SINDACI DEI CASTELLI RICORRONO ALL'EUROPA E CHIEDONO ALLA REGIONE LA CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA

   09/01/2013 ALBANO INCENERITORE, OGGI LA CONFERENZA DEI SINDACI. TRA I PUNTI PIU' IMPORTANTI: RICORSO ALLA CEDU

   21/12/2012 ALBANO INCENERITORE: SILENZIO INCOMPRENSIBILE DA PARTE DEL PD DI ALBANO SU RICHIESTA DI UN DIRETTIVO APERTO.

   13/12/2012 ALBANO, INCENERITORE: QUANDO SI FA L'IMPOSSIBILE E SI OTTIENE L'INIMMAGINABILE

   11/12/2012 ALBANO LAZIALE INCENERITORE, I SINDACI SOTTOSCRIVONO: BONIFICA E CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA E' DI COMPETENZA DELLA REGIONE

   07/12/2012 ALBANO INCENERITORE: IL NO INC CHIEDE AL SINDACO CHE LA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI SI TENGA A PORTE APERTE

  06/12/2012 ALBANO INCENERITORE, LITE TRA NO INC E SINDACO DI ALBANO: CARABELLA (PD) CHIEDE UN DIRETTIVO PUBBLICO STRAORDINARIO

  27/11/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTE LA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA PER LA RACCOLTA DI FONDI NECESSARI AL RICORSO CONTRO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

20/11/2012 ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

    27/09/2012 ALBANO STRISCIONE CONTRO INCENERITORE, NOBILIO: "SE NON CI FOSSE DA PIANGERE VERREBBE DA RIDERE!"

  27/09/2012 ALBANO, STRISCIONE CONTRO INCENERITORE: INCALZA LA POLEMICA DOPO LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIORGI (PDL)
  24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO
23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI



EMERGENZA ARSENICO, CITTADINI FURIOSI NELL'HINTERLAND DELLA CAPITALE. PRONTA LA CLASS ACTION CONTRO ACEA

Alberto De Marchis

Furiosi i cittadini nell’hinterland della Capitale impegnati ad affrontare l’emergenza arsenico con taniche dell’acqua riempite per la strada per essere in grado almeno di cucinare. Colpiti dalle ordinanze di divieto di bere l’acqua dai rubinetti delle abitazioni  c’è Velletri in testa, Lanuvio, Canale Monterano e Anguillara, che hanno valori di arsenico compresi tra i 10 e i 20 mg per litro di acqua pubblica. E si rischiano multe da Bruxellas per 300 mila euro al giorno perché l’emergenza doveva essere definitivamente finita col nuovo anno.

E' già pronta la prima class action contro Acea. Lanuvio si mobilita e la neo asociazione Strade d'Europa sta procedendo con l'istruzione di un ricorso collettivo contro Acea Ato 2 responsabile di aver lasciato ben 494 famiglie del Comune di Lanuvio senza erogazione di acqua potabile a partire dal 1 gennaio 2013. "Il Piano di rientro del 2007 non è stato rispettato dall'ente gestore – dicono i membri dell'associazione – e pertanto riteniamo che i disagi arrecati agli utenti siano adeguatamente considerati nell'applicazione della tariffa". Nei prossimi giorni i neo associati saranno in piazza per distribuire la modulistica per aderire al ricorso e fornire tutte le informazioni a coloro che volessero sottoscrivere l'azione legale. L’azione legale collettiva punta all'esenzione o alla riduzione della tariffa per quelle utenze che dal 1 gennaio 2013 continueranno a ricevere acqua con concentrazioni di arsenico superiore al limite di legge. Dunque un incubo senza fine ma soprattutto un reale pericolo per la salute. Il 2011 è arrivato il niet della commissione europea verso la richiesta della Regione di una deroga per innalzare i limiti di legge di cinque volte. E dopo poco è iniziato il biometraggio di circa 300 volontari da parte del reparto di tossicologia alimentare e veterinaria del Dipartimento di sanità pubblica dell’Istituto superiore di sanità. La finalità è stata di capire come la sostanza si accumuli nell’organismo e quindi di stimare i rischi per la salute umana. I risultati divulgati sono stati poco rosei. Il contenuto medio di arsenico analizzato nell’acqua utilizzata per cucinare dal campione della popolazione monitorato è risultato pari a 16,6 microgrammi per litro. Pertanto si è dedotto che anche cucinare con l'acqua all'arsenico contribuisce significativamente ad una rischiosa esposizione complessiva. E la rabbia dei cittadini aumenta.

tabella PRECEDENTI:

05/01/2013 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: SOLO ADESSO CHE E' SCADUTO IL TEMPO S'INCENDIA LA POLEMICA
05/01/2013 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, DURA NOTA DEL MINISTRO BALDUZZI SULLE MANCANZE DELLA POLVERINI
05/01/2013 BRACCIANO, PRESENZA ARSENICO NELL'ACQUA ENTRO I LIMITI. IL COMUNE HA AFFRONTATO IL PROBLEMA FIN DAL 2008
05/01/2013 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
03/01/2013 TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”
03/01/2013 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: LA MALAGESTIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO POLVERINI
02/01/2013 VELLETRI, CON IL 2013 CONTINUA L'INCUBO ARSENICO
29/12/2012 EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'
29/12/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: CHI TEMPO HA E TEMPO ASPETTA, TEMPO PERDE
06/12/2012 LANUVIO, EMERGENZA ARSENICO: 2 MILA LANUVINI SENZ'ACQUA POTABILE IL 31 DICEMBRE
03/12/2012 GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE
24/11/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO
24/11/2012 ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO
31/10/2012 ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA
26/10/2012 LAZIO ARSENICO, ALLARME SALUTE CITTADINI E RISCHIO DI MULTE DA 300 MILA EURO AL GIORNO
26/10/2012 LAZIO, ARSENICO. ZARATTI (SEL): “GOVERNO DESTITUISCA POLVERINI E NOMINI NUOVO COMMISSARIO PER AFFRONTARE EMERGENZA”
21/10/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.
17/08/2012 LANUVIO, CHIUSO UN SERBATOIO E DUE FONTANELLE. ENTRO FINE ANNO RISOLTA L'EMERGENZA ARSENICO
26/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE
23/07/2012 BRACCIANO, LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LE SCELTE SULLA GESTIONE DELL'ACQUA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/04/2012 BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA



LANUVIO, EX DIPENDENTI MONTEBOVI: SI PUNTA AL TAVOLO CON IL PREFETTO PECORARO

Chiara Rai

Lanuvio (RM) – Continua lo sciopero a oltranza per i 21 lavoratori della Montebovi di Lanuvio in ferie forzate dal 15 ottobre. Nulla di concluso nonostanze le speranze riposte. Adesso si punta al 10 gennaio prossimo, data importante per gli ex dipendenti Montebovi in quanto è previsto un tavolo con il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro,che ricevera' una delegazione di lavoratori, un rappresentante dell'azienda dolciaria e le sigle sindacali. E’ probabile che se non si risolvera' qualcosa nell'immediato, i lavoratori passino incatenati ai cancelli anche i giorni sucessivi al 10, almeno fino al 15 gennaio, quando si terrà l’udienza presso il Tribunale del Lavoro a seguito del ricorso promosso dai sindacati per denunciare l’attività antisindacale.Infatti, i lavoratori sono in sciopero dal 25 ottobre a causa della decisione presa dalla nuova gestione aziendale di avviare la procedura di licenziamento per 21 dipendenti, su un totale di circa 90 e al contempo di procedere all’affitto di rapporti di lavoro da una società all’altra, in particolare alla "Dolciaria srl". L'azienda, la cui irremovibilità ha reso inefficaci trattative congiunte dei sindacati con i vertici aziendali e della Regione, sarebbe finita nell’occhio del mirino anche dell'Ispettorato del lavoro soprattutto per aver sostituito i lavoratori in sciopero con altri dieci addetti "extra", probabilmente proprio dipendenti della Dolciaria s.r.l., nuova proprietaria della Montebovi. Circolano addirittura dei video tra i lavoratori che immortalano gli “extra” entrare incappucciati dal retro dell’azienda per fare i turni di lavoro. Sarebbero perlopiù stranieri, che ormai da diversi giorni, avrebbero preso il posto dei dipendenti messi alla porta.

tabella PRECEDENTI:

29/12/2012 LANUVIO, LAVORATORI MONTEBOVI: CAPODANNO ALL'AGGHIACCIO ASPETTANDO IL TRIBUNALE DEL LAVORO IL 15 GENNAIO
28/12/2012 LANUVIO, MONTEBOVI: IL NATALE DEI LAVORATORI INCATENATI AI CANCELLI
19/12/2012 MONTEBOVI, TUTTI STRETTI ATTORNO AI 100 LAVORATORI
18/12/2012 LANUVIO, NON SI FERMA LA PROTESTA DEI LAVORATORI DELLA MONTEBOVI.
07/12/2012 LANUVIO, MONTEBOVI: NESSUN ACCORDO RAGGIUNTO TRA LAVORATORI E IMPRESA. E' SCIOPERO AD OLTRANZA
03/12/2012 LANUVIO MONTEBOVI, UN'ALTRA GRANDE AZIENDA IN GINOCCHIO PER COLPA DELLA CRISI
23/10/2012 APRILIA CRISI MONTEBOVI, 21 LAVORATORI RISCHIANO LA CASSA INTEGRAZIONE: BRACCIA CONSERTE A FINE TURNO

 




LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: SOLO ADESSO CHE E' SCADUTO IL TEMPO S'INCENDIA LA POLEMICA

Chiara Rai

Roma– Reazioni a catena da parte dei sindaci alle porte della Capitale sul tema arsenico dopo il botta e risposta tra il ministro della Salute Renato Balduzzi e la governatrice dimissionaria della Regione Lazio Renata Polverini.

Sostanzialmente Balduzzi evidenzia che c’era un termine posto dall’Europa del 31 dicembre 2012 che il Lazio avrebbe dovuto rigorosamente rispettare per rientrare entro il limite di legge di 10 microgrammi di arsenico per litro.  Insomma il ministero ha sollecitato più volte e ciononostante  ad oggi ci sono dei Comuni, nell’hinterland c’è Velletri in testa, Lanuvio, Canale Monterano e Anguillara, che hanno valori di arsenico compresi tra i 10 e i 20 mg per litro di acqua pubblica. E si rischiano multe da Bruxellas per 300 mila euro al giorno.

Il primo cittadino di Velletri Fausto Servadio ne ha per tutti e due i litiganti: “Lo sanno tutti quanti come stanno le cose – dice – questi signori anziché chiacchierare dovrebbero assumersi le responsabilità delle proprie azioni. Loro fanno i tecnici, i professori i governatori mentre la gente si ritrova a dover pagare inerzie non proprie e ad affrontare problemi seri”.

Cartellino giallo sventolato anche da Maurizio Caliciotti, sindaco della vicina Lariano appena uscita dall’emergenza arsenico: “Se non ci abituiamo al rispetto delle date  – dice – dovremmo sempre combattere con deroghe, multe e tirate di orecchie. La verità è che la Regione non è più governata da anni. Invece Acea ha dimostrato impegno”.

Anche Giuliano Sala sindaco di Bracciano lamenta la latitanza della Regione. “Non ci sono scusanti – dice – questa Regione ha finanziato chi ha voluto. Noi aspettavamo 500 mila euro ma non rientrando nell’Ato viterbese abbiamo dovuto provvedere da soli.

Anguillara ha confidato fino all’ultimo nelle promesse dell’ex assessore all’Ambiente Mattei. I soldi sono andati solo all’Ato di Viterbo”. Di fatto l’acqua di Bracciano risulta con arsenico nella norma. Verranno realizzati due nuovi pozzi che permetteranno, nei periodi di maggiore richiesta di acqua, una migliore disponibilità per la miscelazione. Bracciano dal 2008 sta affrontando il problema, con risorse economiche di bilancio comunale.

Non si recrimina nulla Marco Mattei che rimarca di aver fatto tutto il possibile: “Sono stato soggetto attuatore da marzo 2011 fino a ottobre del 2012 e in 18 mesi credo di aver messo in campo quanto possibile rispetto a un decennio di immobilismo. Sono appaltati e in corso di realizzazione circa 40 potabilizzatori e per circa 60 è stata completata la conferenza servizi autorizzativa con le somme.  Ritengo che la giunta di cui ho fatto parte abbia fatto il massimo per risolvere il problema”.

Intanto continua a salire  alle stelle il livello di intolleranza rispetto alla tragedia di dover convivere chissà quanti mesi a fare la fila ai serbatoi dell’acqua in strada. Velletri è il Comune più saturo di rimostranze. Centinaia di veliterni sono stati colpiti dal divieto: ben diciannove strade alimentate dal pozzo “Le Corti”. I dispenser d’acqua forniti da Acea sono al centro delle maggiori critiche perché obsoleti: “Si chiudono i rubinetti alle famiglie in difficoltà – reclamano i membri del Comitato – persone che non riescono a pagare tutte le bollette”.

tabella PRECEDENTI:

05/01/2013 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, DURA NOTA DEL MINISTRO BALDUZZI SULLE MANCANZE DELLA POLVERINI
05/01/2013 BRACCIANO, PRESENZA ARSENICO NELL'ACQUA ENTRO I LIMITI. IL COMUNE HA AFFRONTATO IL PROBLEMA FIN DAL 2008
05/01/2013 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
03/01/2013 TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”
03/01/2013 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: LA MALAGESTIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO POLVERINI
02/01/2013 VELLETRI, CON IL 2013 CONTINUA L'INCUBO ARSENICO
29/12/2012 EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'
29/12/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: CHI TEMPO HA E TEMPO ASPETTA, TEMPO PERDE
06/12/2012 LANUVIO, EMERGENZA ARSENICO: 2 MILA LANUVINI SENZ'ACQUA POTABILE IL 31 DICEMBRE
03/12/2012 GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE
24/11/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO
24/11/2012 ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO
31/10/2012 ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA
26/10/2012 LAZIO ARSENICO, ALLARME SALUTE CITTADINI E RISCHIO DI MULTE DA 300 MILA EURO AL GIORNO
26/10/2012 LAZIO, ARSENICO. ZARATTI (SEL): “GOVERNO DESTITUISCA POLVERINI E NOMINI NUOVO COMMISSARIO PER AFFRONTARE EMERGENZA”
21/10/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.
17/08/2012 LANUVIO, CHIUSO UN SERBATOIO E DUE FONTANELLE. ENTRO FINE ANNO RISOLTA L'EMERGENZA ARSENICO
26/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE
23/07/2012 BRACCIANO, LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LE SCELTE SULLA GESTIONE DELL'ACQUA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
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