MARINO LAZIALE ELEZIONI: TRA MANIFESTI A COLORI E FACILI SLOGAN SI NASCONDE UN FUTURO DA "THE DAY AFTER"

di Giulio Santarelli (Sindaco di Marino dal 1961 al 1968 – Governatore Regione Lazio dal 1977 al 1983 – Sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura e Foreste dal 1983 al 1987 – Sottosegretario al Ministero delle Partecipazioni Statali nella X° Legislatura)

Marino Laziale – Mancano ancora due mesi alle elezioni Comunali  ma a Marino, dallo scorso mese di Ottobre, è in corso una massiccia e ripetuta invasione di manifesti a colori molto costosi, che sarebbe utile si sapesse con quali soldi vengono pagati.

Manifesti di persone, partiti, liste civiche che hanno amministrato Marino ininterrottamente dal 2006 producendo  i disastri che sono sotto gli occhi di tutti. Basta dare uno sguardo all’Ospedale San Giuseppe, che è a rischio chiusura, e al complesso edilizio di Costa Caselle, divenuto ormai il monumento della vergogna. Questi signori, mancando di rispetto alla intelligenza dei cittadini, anziché rendere conto dei misfatti provocati, lanciano manifesti con parole vuote e senza senso, tipo: “Per voi, con voi, vicino a voi” oppure: “Non spegnere la speranza,accendi il futuro”. Ancora: “Senza tema di essere smentiti” e via farneticando.

Quello della lista Palozzi: “ Il progresso richiede continuità”, è gravemente offensivo, visto che Lui – Adriano Palozzi – quando si è insediato otto anni fa ha trovato una città ancora viva che ora è ridotta allo stremo. Potrà riprendersi solo se segnerà una forte discontinuità.

Un Comune importante come Marino, inserito nella città Metropolitana, nel XXI° secolo per prosperare e garantire qualità di vita ai suoi cittadini avrebbe dovuto impiegare tutte le sue energie a sostegno delle attività produttive, dall’agricoltura,al commercio, all’artigianato,al terziario,alla conservazione dell’ambiente, delle tradizioni, della gastronomia, del turismo ,delle attività culturali e della valorizzazione del patrimonio storico e artistico potendo contare anche su un notevole nucleo di poeti,pittori e scultori marinesi. Adriano Palozzi invece, e i suoi eredi,  hanno impegnato tutto il loro tempo e le loro scarse capacità su una massiccia cementificazione che non ha tenuto conto neppure delle aree verdi,  dei servizi e delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria imposte dalla Legge n.1444/68 e dalle NTA allegate al PRG, sicché nelle zone di completamento del PRG in luogo di 150-200 abitanti-ettaro sono state rilasciate concessioni edilizie per insediare fino a 1000 abitanti-ettaro.

Ove dovessero attuarsi il Masterplan su via del Divino Amore per 22.500 abitanti e altre 18 lottizzazioni, la viticultura marinese scomparirebbe per sempre. Una tradizione millenaria, sulla quale Marino per secoli ha fondato la sua economia e lo sviluppo della sua civiltà, verrebbe cancellata per sempre.

Una prospettiva da The Day After. Altro che progresso nella continuità. Altro che futuro da accendere. Se questi signori dovessero vincere le elezioni all’orizzonte di Marino ci sarebbe solo buio pesto. Per  evitare una prospettiva così catastrofica io mi batterò perché le elezioni le vinca Eleonora Di Giulio, una donna di grandi capacità manageriali, dimostrate sia nell’attività libero professionale che nelle responsabilità  nelle strutture di importanti enti Statali.




MARINO LAZIALE PRIMARIE PD, COMANDINI (IDV): IL VINCITORE E' IL CENTRODESTRA

di Marco Comandini segretario IDV Marino (RM)

Marino Laziale (RM) – Le elezioni primarie sono state purtroppo una catastrofe annunciata, dall’esito prevedibile, denunciavamo possibili brogli ed inquinamenti delle votazioni, eravamo stati rassicurati anche dalla dirigenza provinciale del PD, e puntualmente questi fatti si sono accertati e verificati, noi ne abbiamo preso atto,  e la Commissione a garanzia l’unico organo, ufficiale e sovrano ne ha decretato l’annullamento esaminando i ricorsi. Il PD provinciale ha ritenuto di prendere un'altra decisione rompendo tavolo e partito, seguendo altre logiche, violando gli accordi, scritti e presi a livello locale, ce ne faremo una ragione, del resto come visto anche alle elezioni romane questo non rappresenta per il PD una novità e cioè il fatto di non rispettare gli impegni, ricordiamo che vi è per quei fatti una causa in corso; ma noi di certo non possiamo far finta di nulla sull’emergenza democratica che abbiamo visto e cioè truppe cammellate organizzate dalla destra. Neanche nei film di mafia, neanche nelle cronache più squallide, si assiste a scenari simili, neppure in “Cetto La Qualunque” abbiamo visto un candidato (di destra) che voleva scegliersi il suo avversario. La realtà che supera la più grottesca fantasia.

Duole constatare che Il vero vincitore di queste buffonesche primarie è il centrodestra, che è riuscito nell’obiettivo di creare una spaccatura, organizzando una scientifica e consistente partecipazione, che solo un cieco o un finto cieco può far finta di non vedere, e questo non puo’ essere confutato da nessun manifesto o articolo di giornale, noi ne abbiamo preso atto e ci siamo mossi di conseguenza. E questo non lo deve certificare un notaio né un magistrato, perché è sotto gli occhi di tutti, basterebbe solo vedere chi è venuto a votare le primarie solo pochi giorni fa, firmando un documento di appartenenza al centrosinistra ed oggi far parte delle liste del centrodestra. Come IDV chiediamo che questa gente venga evidenziata con nome e cognome su un manifesto pubblico in modo che tutti i cittadini si possano rendere conto di questa vergogna. Di come i veri elettori de centrosinistra siano stati truffati. Le nostre primarie ricordo erano aperte solo a persone di centrosinistra.

Bene hanno fatto partiti liste e comitati, anche quelli che non appoggiavano la Di Giulio ad annullare le primarie, perché è bene sottolineare che queste sono state annullate dalla commissione e da membri che non erano schierati tutti da una parte. E su questo accetto, carte alla mano, ogni confronto pubblico. Ben ha fatto anche SEL a denunciare questo. Il candidato di centrosinistra lo sceglie il centrosinistra.
Quanto all’analisi del Pdci locale, che fa della propaganda spicciola non suffragata né dai numeri né dalla politica ricordiamo brevemente che un partito che a livello locale prende alle ultime amministrative il 12,86% e che ha subito una fortissima emorragia in termini di consensi con le dimissioni di buona parte della classe dirigente, di certo, non è né può essere il fulcro né la guida di nessun centrosinistra. Né può esserlo in particolare dopo la presa in giro sulla mozione 21/2013 che in regione non è mai giunta a traguardo e che ha ripercussioni anche a Marino.

Nonostante questo il tavolo di centrosinistra ha retto, si sono formate altre liste civiche che concorreranno insieme a noi, e che hanno concordato di convergere su Eleonora Di Giulio come Sindaco con un programma comune, una donna preparata politicamente e professionalmente, un punto di unione e convergenza su una figura nuova, intorno a lei una squadra giovane e motivata, che saprà far veicolare le nostre idee, casa per casa, nel segno del vero rinnnovamento, quello che passa per la legalità e trasparenza, per la cultura del merito, quella che avversa la destra qualunquista ed antidemocratica, proprio quella destra che vuole vincere a tutti i costi anche con colpi bassi, per questo quindi abbiamo deciso di stare nell’UNIONE DI CENTROSINISTRA. 
 




MARINO LOTTIZZAZIONE DIVINO AMORE: SANTARELLI METTE K.O. L'ASSESSORE BARTOLONI

"Se questa è la qualità che hanno espresso le giunte di centrodestra di Palozzi, i buchi e le falle che verranno accertati dopo il 25 maggio 2014 saranno sorprese amare per i cittadini di Marino".

 

Riceviamo e pubblichiamo dall'On. Giulio Santarelli

Marino Laziale (RM) – Le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore all’Urbanistica del Comune di Marino sulla intricata e illegale lottizzazione del Divino Amore sono sconcertanti. Con le sue dichiarazioni Bartoloni smentisce la vulgata di “politico capace”.

Dalle sue parole si evince che pur essendo il proponente delle delibere comunali riguardanti quella lottizzazione egli non ha minimamente contezza delle leggi e norme di legge violate pur di rendere possibile un progetto vietato non solo dalle leggi statali e regionali ma anche dagli strumenti di pianificazione urbanistica del Comune, della Provincia e della Regione.

Le leggi violate sono le seguenti: la Legge Urbanistica n.1150/42, le Leggi Regionali n.8 del 1972, la n.72/75, la n.28/80, la n.24/98, i Vincoli Archelogici del PTP n.9, i Vincoli di Verde Agricolo del PRG della Provincia di Roma. Il D.LSG. 267/2000,al quale fa riferimento la Delibera n.37 del Consiglio Comunale di Marino del 3/08/2011 (il cui proponente è l’Assessore all’Urbanistica e quindi Bartoloni), legge sull’Ordinamento degli Enti Locali totalmente estranea alla materia urbanistica e sulla quale il Comune di Marino ha accettato di ancorare il Progetto di lottizzazione su richiesta della Ecovillage, falsa l’intero procedimento dato che le Varianti ai PRG debbono seguire la stessa procedura dei PRG prevista dalla legge 1150/42. Ma la Legge 267 oltre ad essere estranea alla materia urbanistica, è stata anch’essa violata, perché l’art.34, richiamato dalla delibera n.37 del Consiglio Comunale, è stato del tutto ignorato poiché la conferenza dei Servizi di tutti i soggetti pubblici interessati,che per legge deve esprimere il parere unanime, non è stata neppure convocata. Anche la delibera n.16 del 15 febbraio 2013 la Giunta Regionale ha approvato il Programma integrato di intervento (alias lottizzazione in Variante al PRG) presenta molti vizi di legittimità: primo, perché è proposta dalla Presidente della Giunta, anziché come recita l’art. 7 della L.R. n.8/72, che attribuisce la competenza all’Assessore all’Urbanistica della Regione, e al disposto Legislativo che impone ad una Giunta dimissionaria (la Polverini aveva dato le dimissioni nel settembre 2012) di deliberare solo su questioni di ordinaria amministrazione ricorrendo i motivi della urgenza e indifferibilità del tutto assenti per una lottizzazione.

Lo stesso Presidente Zingaretti in campagna elettorale aveva dichiarato che in caso di vittoria avrebbe annullato le delibere approvate dalla Polverini dopo il mese di settembre. L’oggetto della delibera regionale richiama la legge regionale n.22/97, ma questa legge, all’art. 1 comma 2, concerne i Programmi Attuativi dei PRG e NON in Variante agli stessi come il caso della Ecovillage. La L.R. n.72/75, tra le “ Leggi viste” della Delibera Regionale è sufficiente da sola ad ANNULLARE la lottizzazione perché fissa un limite massimo all’incremento della popolazione residente del 30%.

Negli otto anni della Giunta Palozzi i permessi a costruire sono stati rilasciati per un numero di stanze per circa 20.000 abitanti anziché 11.200 comprensivi dei 4.000 dei nuclei abusivi, e quindi l’incremento realizzato a Marino in questi anni del 30%, come avrebbe dovuto essere, supera invece il 65% e se dovesse essere attuata anche questa lottizzazione arriveremmo al 100% degli abitanti.

Nella dichiarazione di Bartoloni c’è poi un riferimento a dir poco stupefacente, perché l’ACEA non avrebbe ancora certificato la disponibilità di acqua potabile per i 12.500 abitanti. Questo spiega perché la conferenza dei servizi dell’art.34 del D. Legisl. 267/2000 non è stata convocata: in quella sede, infatti, sarebbe stato impossibile esprimere il parere favorevole. E’ triste constatare che un Assessore del Comune che pure ha una buona reputazione, parli di un progetto-monstre balbettando la sua incompetenza. Quanto alla questione-spauracchio, delle penali da pagare se non si fa la lottizzazione chee gli amministratori di centrodestra riecheggiano ogni volta che si scopre che hanno combinato guai per la loro incompetenza per non dire di peggio, Bartoloni stia tranquillo: la lottizzazione del Divino Amore non ha di legale neppure una virgola, e in questi casi più che penali a carico del Comune è il Comune che dovrebbe chiedere il risarcimento dei danni.

Se questa è la qualità che hanno espresso le giunte di centrodestra di Palozzi, i buchi e le falle che verranno accertati dopo il 25 maggio 2014 saranno sorprese amare per i cittadini di Marino.

p.s. la prossima settimana partiti, associazioni e comitati di cittadini, alternativi al centrodestra e che, indipendentemente dal risultato inquinato delle primarie del centrosinistra, si riconoscono nella candidatura di un centrosinistra autentico rappresentato da Eleonora di Giulio, spediranno al Presidente della Regione una Istanza-Diffida per invitarlo a revocare la Delibera della Giunta Regionale n.16 del 15 febbraio 2013.
 




CIAMPINO – MARINO LAZIALE: E' RISSA TRA PALOZZI E COMANDINI

di Ivan Galea

Ciampino – Marino Laziale: La campagna elettorale, si può ben vedere ha già assunto i toni accesi nelle due città dei Castelli Romani, dove a usare i toni della vecchia politica d'assalto sono Marco Comandini Membro esecutivo Regionale IDV e Adriano Palozzi, ex sindaco di Marino e consigliere regionale Forza Italia. Si parla della permanenza in multiservizi di Comandini nei confronti del quale l'accusa è di militare in Forza Italia e di avere cambiamenti facili di tessera, mentre a Palozzi gli si attribuisce un bel flop su tutti i fronti. Ecco le note: 

Adriano Palozzi

E’ penoso assistere ancora una volta alla lotta contri i mulini a vento di Marco Comandini. Il coordinatore cittadino dell’Idv di Marino continua, infatti, a straparlare dimostrando di non conoscere minimamente il contesto politico ciampinese particolarmente controverso per diversi aspetti.

Comandini fa nuovamente cilecca quando afferma che è mio interesse creare spaccature nel centrosinistra nei vari Comuni. Tutt’altro, il mio obiettivo fondamentale è quello di dare avvio ad un percorso di formazione di una coalizione di moderati ampia sul modello di quella che per anni ha funzionato a Marino. Una coalizione di Moderati che guardi solamente al bene comune della città al di là di futili preconcetti ideologici.

Un po’ come sta accadendo anche a Ciampino, dove nella persona del socialista Mauro Testa, Forza Italia, Idv e le altre forze alleate hanno trovato il candidato ideale per riconquistare un Municipio malgovernato e totalmente dimenticato dal centrosinistra. Testa è l’uomo che racchiude in toto i principi di buongoverno, trasparenza e onestà di cui la città di Ciampino oggi necessita e ai quali anche l’Idv non può rinunciare. Comandini, quindi, faccia un passo indietro e non si addentri in questioni di morale. Non è la persona più adatta visto che del trasformismo ne ha fatto quasi una virtù: gli ricordo, infatti, che rimase dentro Forza Italia fino al 2008, fino a quando cioè il partito gli garantì uno stipendio come componente del Cda dell’Asp, e che, costretto ad alzarsi da quella poltrona, decise di dirottarsi sul centrosinistra, trovando accoglienza nell’Idv. Non meritano considerazione le esternazioni di chi, fino ad oggi, ha inteso la politica funzionale solo ai propri interessi”. 

 Marco Comandini

Caro Palozzi a parte il fatto che per far parte di un partito bisogna esserne iscritti ed io non sono mai stato iscritto in Forza Italia, neanche simpatizzante. Come dico a tutti, se mi portano un pezzo di carta firmato da me in tal senso, vado alle autorità preposte per una querela.  Caro Palozzi se vogliamo esaminare cio’ che accadde alla Multiservizi, non Asp come dici, ben volentieri, di atti e nomine, di concorsi ed altro. Mi sembra anche di ricordare di una suocera famosa. Di certo la serietà di chi controllava dava fastidio. Come ben dovresti sapere, perché siamo tutti di Marino, di certo, non mi occorrono i 4 spiccetti della Multiservizi per campare.

Ma veniamo al nodo politico che più mi interessa: idv mai e poi mai stara’ insieme a Forza Italia, in qualsiasi comune, quindi cio’ che affermi è falso!!! occorre che ti metti l’anima in pace, l’operazione di equilibrismo politico non ti è riuscita. hai perso la tua battaglia ancor prima di cominciare. hai fatto un flop!!! idv non e’ in vendita. I tuoi attacchi di carattere personale denotano solo la pochezza argomentativa a mascherare il flop politico che hai fatto con un operazione, temeraria.

Ma poi, proprio tu che tra i tuoi sostenitori hai: Bartoloni, lamanna, Rapo, Moretti, Minotti  … hai il coraggio di attaccare me? Palozzi facci la cortesia, parla di politica, ammetti il tuo flop, ci fai più bella figura! Non insistere sull’irrealizzabile, è patetico!

 




CASTELLI ROMANI – MARINO LAZIALE: INCIDENTE FRONTALE SULLA VIA DEI LAGHI

Redazione 
Castelli Romani / Marino laziale (RM)
– Nuovo intervento della Polizia Locale di Marino quello di oggi, mercoledì 5 febbraio, al km. 8.600 della via dei Laghi (zona comprensorio “La Loggetta”) dove, alle ore 12 circa, una Fiat Croma guidata da un diciannovenne di Nemi diretta verso Roma, si è frontalmente scontrata, in curva, con un autocarro di portata 35qli proveniente dalla Capitale, con all’interno due giovani rumeni di 37 e 34 anni residenti a Cesano di Roma e Ostia.

L’urto, violentissimo, ha causato il ferimento di tutti e tre gli occupanti gli autoveicoli, trasportati d’urgenza al San Giuseppe di Albano per i trattamenti sanitari del caso.
«In un primo momento, considerata l’entità dell’incidente causato, probabilmente, dal manto stradale reso viscido dalla pioggia, anche se sono in corso ulteriori rilievi per accertare la realtà della dinamica – riferisce il comandante della Polizia Locale Alfredo Bertini – si pensava al soccorso dei feriti tramite eliambulanza, soprattutto quando i Vigili del Fuoco, si sono trovati costretti a tagliare le lamiere per estrarre le persone coinvolte nell’incidente».

Poi la decisione, viste le difficoltà di atterraggio, racconta ancora Bertini, di chiedere l’intervento dell’ambulanza.

Circoscritto dalla Polizia Locale il luogo dell’accaduto, con la chiusura al traffico, nella parte alta, in corrispondenza di via delle Barozze, grazie anche alla collaborazione della Municipale di Rocca di Papa. Mentre altre pattuglie della Polizia Locale di Marino, coordinate dal capitano Franco De Santis, hanno provveduto a disciplinare la circolazione nella parte bassa del tratto di provinciale teatro dello scontro frontale, bloccando l’accesso alla via dei Laghi in corrispondenza dell’incrocio Roma – Castel Gandolfo – Marino Grottaferrata.

Immediatamente informato, il vice sindaco Fabrizio De Santis insieme all’assessore alla Sicurezza Mauro Catenacci, ha manifestato rammarico per quanto accaduto. Comunicando attenzione e vicinanza nei confronti delle persone coinvolte dall’incidente, ha ringraziato i sanitari per quanto stanno facendo per loro, auspicando un esito positivo della vicenda. Nello stesso tempo, il vice sindaco si è positivamente espresso in merito all’ immediatezza operativa e di soccorso attivata dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia Locale «che, insieme alle altre Forze dell’Ordine, pur nella loro esiguità numerica, esprimono sempre al meglio capacità professionale e competenza, rappresentando punto fermo e importante riferimento per la nostra comunità».
 




MARINO LAZIALE, RIFIUTI E AMBIENTE: TUONA IL SEGRETARIO IDV MARCO COMANDINI

di Marco Comandini – Segretario Idv Marino Laziale

Marino Laziale (RM) – Dover intervenire e rispondere su temi ambientali e sulla nettezza urbana anche a chi diceva: ”che per la morfologia del territorio non poteva essere attuata la raccolta porta a porta”, mi prova imbarazzo e quasi offende la mia intelligenza, ma tant’è, proveremo ad argomentare anche a questi soggetti blateranti di querele e cause civili, (che aspetto ardentemente), evidentemente non potendo suffragare con dati le loro tesi. 

Iniziamo a dire che secondo noi, gli impianti aerobici, sono di gran lunga preferibili ai “digestori anerobici”, prima di tutto perché chiudono il ciclo dei rifiuti, non necessitando di discariche o termovalorizzatori. Impianti che sono già utilizzati e positivamente in altre città delle nostre dimensioni in modo efficace efficiente ed economico. Impianti che non hanno contrindicazioni a livello ambientale e sulla salute. Essendo tutto svolto in maniera naturale seguendo il ciclo vitale dei prodotti, nel nostro caso dell’umido. Impianti che generano terriccio, molto richiesto perché di gran qualità in agricoltura.
I digestori anaerobici invece producono un rifiuto: il digestato che va portato in discarica, quindi non chiude il ciclo dei rifiuti.

Le nostre critiche ai digestori anaerobici, partono da studi e da esperienze empiriche, le critiche da noi mosse non sono altro che quelle fatte da illustri studiosi della materia, come il Prof. Mario Corti, docente di zootecnia di montagna all'università di Milano , il quale afferma che:” La co-digestione di matrici organiche di ogni tipo, animali e vegetali, di Forsu (Frazione Organica del rifiuto solido urbano) e – come succede già in alcuni paesi – dei fanghi di depurazione delle acque luride pone gravi rischi di contaminazione, in primo luogo biologica, a carico dei terreni agricoli utilizzati per la produzione di alimenti per gli animali e per l'uomo”. Sempre il Prof. Corti e non un becero dipietrista continua dicendo: “…aumentano le probabilità che in entrata ci siano substrati contaminati e, in uscita, quelle di contaminare una grande varietà di terreni agricoli. È proprio vero che la società della tarda modernità è la società del rischio. Rischio come presupposto di profitto, rischio negato, rischio gestito da esperti di parte cointeressati al business con le agenzie governative a rimorchio”. …e continua ancora:  “Funghi, batteri, virus non sono inattivati completamente né dal trattamento di digestione anaerobia né dalla pastorizzazione. I virus sono in gran parte inattivati ma ve ne sono non pochi resistenti al calore. Tra questi gli adenovirus e il virus dell'epatite A (Gerba et al. 2001). Monteith et al. (1986) hanno verificato che gli enterovirus e i parvovirus bovini sono resistenti ai trattamenti anaerobi mesofili e che il trattamento termofilo aerobio è di gran lunga più sicuro di quello anaerobio per inattivare questi virus. Derbyshire et al. (1986) hanno evidenziato come il trattamento di digestione anaerobia distrugga solo maggior parte dei parvovirus suini”…quindi non tutti creando fattori di rischio anche per l’uomo.

Ed ho citato solo alcune delle tante critiche rivolte ai “digestori anaerobici”. Se il centrodestra, o qualche consiglierucolo forzista, pensa di intimidirci, con minacce di querele o cause, è sulla cattiva strada, che ci intimidisca se puo’ con i contenuti, magari spiegandoci perché anche se fosse giusto per la nostra città ricorrere ad un “digestore anaerobico”, e per noi non lo è,  perché farne uno nuovo, quando ce n’è già uno a Velletri ed Ariccia che sono anche sovradimensionati. Che ci spieghino… “Cui Prodest”?

Oggi leggo dal candidato Silvagni, in un articolo online che il digestore anaerobico produce gas, gli ricordo che insieme al gas produce un rifiuto: il digestato cosa che omette sempre di dire, almeno a quanto leggo.
Sempre per la cronaca: che in mezzo ai pasti della mensa scolastica si sia ritrovato un bacarozzo, un pinguino o una figurina, non sposta i termini della questione, c’era qualcosa che non ci doveva essere. Mi vergognerei solo a ricordare un episodio come quello. E’ evidente che la supponenza e l’arroganza di questa destra è senza limiti.

 




MARINO: TRA RIFIUTI E ARRESTI RIFLETTORI ACCESI SULLA QUANTITA' DI DIFFERENZIATA RISPETTO ALLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI

di Mirko Laurenti (Sel), Maurizio Aversa (Pdci), Alessandro Corbelli (Usp)

Marino Laziale (RM) – Abbiamo letto sui media in queste ore attente ricostruzioni di svolgimento delle indagini a cura del NOE. Il Gip Massimo Battistini ha disposto vari provvedimenti cautelari.

Abbiamo in particolare visto che uno degli elementi di truffa è stato individuato tra la differenza fittizia registrata – secondo la ricostruzione accusatoria – solo sui rifiuti rispetto alla loro classificazione che, si desume, non sia quella reale rispetto a quella certificata e presente nelle fatture di pagamento.

Abbiamo letto di vari filoni di indagine, forse ancora soggette a sviluppi.

Non abbiamo letto, e per ora ne siamo lieti, di indagini coinvolgenti il comune di Marino. Un dubbio che abbiamo è che episodi violenti abnormi come quello della messa a fuoco di mezzi della NU della Multiservizi; ed altri atti contro i beni pubblici (bruciate alcune strutture stadio comunale); così come autovetture che prendono fuoco in piena notte sotto casa di consiglieri comunali; forse potrebbero essere valutati ai fini di indagine.

Così come potrebbe essere valutata la denuncia pubblica, fatta durante una conferenza stampa del 5 maggio 2011 a cura del Gruppo “Monsignor Grassi” e del consigliere Sandro Caracci (oggi commissario del Parco dei Castelli) con la presentazione di tabelle sullo smaltimento rifiuti.

In quelle tabelle, coincidendo proprio con quanto il NOE a scala grande ha appurato, si mostra la differenza numerica, con vere e proprie dichiarazioni false (fatte da assessori comunali) denunciate pubblicamente circa le quantità di differenziata e di produzione dei rifiuti.

Forse indagini ci sono state e l’esito è stato “nulla da rilevare”, nel qual caso ci aspetteremmo una tranquillizzante dichiarazione della amministrazione comunale che da otto anni continuativamente gestisce anche questo aspetto della vita organizzata cittadina.

Oppure potrebbe tranquillizzare tutti i marinesi lo stesso candidato sindaco del centrodestra che ha ispirato, guidato e determinato, in quanto capo della maggioranza, le politiche comunali in questo campo. Ben conoscendole, tra l’altro, perché professionalmente inserito nei gangli di direzione e organizzazione della NU della Multiservizi di Marino.

Oppure potrebbe anche tranquillizzare politicamente e amministrativamente una trasparente, immediata, forte dichiarazione di costituzione di parte civile da parte del comune di Marino nei confronti di Cerroni e Pontina Ambiente per i rapporti trascorsi di utenti eventualmente danneggiati.

Non sappiamo se ci sarà una presa di posizione che vada in questa direzione. Sappiamo per certo che nel pieno dello svolgimento della propria campagna elettorale, il candidato sindaco del centrodestra, non ha restituito ai cittadini convocati, il 20% in più di bolletta rifiuti che sono stati chiamati a pagare in questi anni per la miope scelta (e speriamo senz’altra motivazione occulta) di non fare la differenziata “porta a porta”.

Tranne che, ora, urlare contro le discariche e declamare la indispensabilità del porta a porta. Otto anni di disastri di politica dei rifiuti, non possono essere cancellati, dagli stessi (politicamente e personalmente) che li hanno determinati. I cittadini marinesi, prima che essere di destra o di sinistra, sono persone dotate di intelligenza e questa offesa al buon senso non la faranno passare.




MARINO LAZIALE: ELEZIONI SPECCHIO D'ITALIA… I CANDIDATI E L'INIZIO DELLA CONTA DEI LORO "CONTENUTI"

di Chiara Rai

Marino Laziale (RM) – Oggi ci si sposta ai Castelli Romani, nella città di Marino che sul piano delle elezioni amministrative può rappresentare uno dei tanti specchi d’Italia. In primavera si voterà il nuovo sindaco nella città castellana alle porte di Roma. Quello che si vede percorrendo la via Dei Laghi è uno scorcio dell’Italia speculista: c’è tanto di quel cemento a Marino che è molto difficile individuare delle aree verdi e, detto francamente, per un giornale come il nostro che abbraccia battaglie di salvaguardia dell’ambiente, questo scenario stride.

A Santa Maria delle Mole e dintorni ci sono innumerevoli appartamenti vuoti, diverse gru, tanti cartelli. Tutto frutto di una politica di cementificazione che non ripaga. Ma per fortuna ancora c’è il divino Amore, quello sì che è verde e non ancora sconvolto dalla colata da un milione di metri cubi di cemento che ha avuto il via libera dall'ultima giunta di Adriano Palozzi con il lasciapassare della Regione sotto la giunta di Renata Polverini.

Tutto questo tra i rumors dell’opposizione e le proteste e lo sdegno dei cittadini. Lo sdegno perché i soldi delle pensioni dei cittadini potrebbero finire per il mega progetto dell’ ”Eco Village”, cioè la colata di cui prima che con il prefisso “eco” di fronte è l’edulcorante ideale per la grossa pillola che vorrebbero far ingerire a coloro che guardano il panorama dei Castelli Romani, colline prima verdi e adesso tendenti al grigio.
Dietro la cementificazione del Divino Amore ci sarebbe un accordo – quadro con una società di Parnasi. Secondo "Il Fatto quotidiano", l’Inps cederebbe al costruttore il palazzo affittato alla Provincia del valore di 70 milioni di euro. Ma anche una quota delle nuove azioni Ecovillage per Parsitalia più 26 milioni da pagare cash, 18 dei quali in favore di Banca Imi del gruppo Intesa San Paolo, la banca che finanzia il progetto.

Adesso dopo due giunte di centrodestra si torna al voto. E la squadra dell’ex sindaco Adriano Palozzi (Nuova Coalizione dei Moderati, il cartello politico formato da Forza Italia, Udc, Nuovo Centrodestra, Api, Idee Nuove, Costruiamo il decentramento, Uniti per Marino, Movimento Aurora, Realtà Nuova Marino, Lista Fabio Silvagni Sindaco) si è riunita sotto il segno di Fabio Silvagni, lasciando abortire la ventata di freschezza ma forse scomodità che avrebbe portato l’attuale assessore alla Cultura Arianna Esposito.

Quest’ultima ha sostituito Otello Bocci che nell’ultimo periodo non ha brillato per trasparenza e affidabilità: Chi non ricorda che l’assessorato di Bocci firmò un finanziamento di 5 mila euro all’associazione Bacco Jazz Festival ma tenne mai fede a quanto scritto e firmato lasciando i musicisti e l’organizzazione senza un euro? [ Articolo del 10/05/2013 MARINO: SITO AGGIORNATO E BENSERVITO A OTELLO BOCCI ] Si è finiti poi in Tribunale e il giudice di Pace di Albano ha intimato al Comune il pagamento ma l’ente ha pensato bene di presentare ricorso in appello. Insomma soldi ancora non se ne vedono ma forse se quest’associazione avesse avuto un altro appeal e altre aderenze sarebbe stato liquidato in un batter di ciglia. Marino specchio d’Italia.

Dicevamo che se vince il centrodestra si continua con la linea finora perseguita, cioè con il panorama di cui sopra.

Il Pd sembra brancolare alla ricerca del candidato perfetto ma per ora pare non esserci nulla all’orizzonte. La composizione della coalizione nascente di centrosinistra ampio (Pd, Sel, Pdci, Psi, Idv, Lista Onorati, Azione Cittadina, Assoc. Riformismo Avanti!, Unire la Società alla Politica, Comitato cittadino S.Maria delle Mole) è intenzionata, almeno fino ai prossimi giorni, a cercare di individuare una candidatura unitaria anche senza ricorrere alle primarie. Verosimilmente però, si giungerà alla adozione delle primarie perché alcuni protagonisti politici delle forze in campo, o in rappresentanza di parti delle forze in campo, sono potenziali candidati.

Così è per Emanuele Ciamberlano, capogruppo uscente Pd, sostenuto da una parte del Pd di Marino centro. Ciamberlano, da candidato “sostenuto ufficialmente dal Pd” nelle primarie della precedente consultazione amministrativa fu sconfitto.

E anche per Aldo Anellucci, presidente uscente della Banca San Barnaba di Marino, uscito sconfitto dalla battaglia per la presidenza della Banca, ed ora candidato sostenuto dal Pd astorriano (anche come candidato unitario a disposizione di tutti, ma non accettato) nelle eventuali primarie.

Poi c’è Marco Rapo, con il quale è intercorso con il giornale un puntuto dialogo: Rapo non ama essere presente sulla stampa, diciamo che si risente subito per qualsiasi critica venga avanzata. Rapo appare parzialmente favorevole nel sostenere Anellucci, egli stesso con Azione Cittadina, si pone a disposizione del Pd per essere sostenuto nelle primarie. [ Articolo del 30/07/2013 MARINO: COTTIMO PER POCHI INTIMI  – Articolo del 31/07/2013 MARCO RAPO: "L’OSSERVATORE LAZIALE, PRATICAMENTE MI ACCUSA DI REATO, EVIDENTEMENTE INSIEME ALL’ATTUALE AMMINISTRAZIONE. VEDIAMO COME PERCHÉ O PER CHI".Articolo del 31/07/2013 MARINO, CONSIDERAZIONI DEL DIRETTORE CHIARA RAI ALLA NOTA DEL CONSIGLIERE MARCO RAPO ]

Non manca anche la figura di Sergio Ambrogiani, consigliere uscente del Pd, che in caso di primarie ambisce a misurare il proprio consenso per la battaglia del consenso.

Sempre dal Pd, Eleonora Di Giulio, già sostenitrice di Rosa Perrone, è la candidatura di una parte del Pd delle frazioni per le primarie.

Ancora dalle frazioni, viene la candidatura, del leader del Comitato Cittadino, Alessandro Lioi.

Mentre, col sostegno di Idv e Onorati, potrebbe consolidarsi la candidatura del segretario Idv Marco Comandini. Ex amministratore della Mutiservizi nel 2006 – 2007. Coordinatore di centrosinistra da un anno e mezzo. Comandini è presente a Marino sui temi di carattere ambientale, soprattutto sulla problematica dei rifiuti. Insomma cittadino tra i cittadini sostenitore della qualità della vita attraverso una politica di salvaguardia.

Detto ciò, ci sono anche Sel e Pdci, che eventualmente accederanno alle primarie per “ancorare a sinistra” la coalizione e continuare a portare avanti la battaglia dello “stop cemento”.

Ci sono alternativamente le forti candidature politiche di Mirko Laurenti o di Maurizio Aversa. Il sostegno alla candidatura a sinistra verrebbe da buona fetta dell’associazionismo marinese; da buona parte del Pd di base; dalla sinistra non rappresentata in coalizione, da ambienti degli elettori che fecero il successo, la volta precedente delle amministrative, del consigliere Adolfo Tammaro; da molta parte, trasversale nel centrodestra e nel centrosinistra, che vogliono buttare a mare la politica del cemento mangia suolo e speculativo, per sostituirlo con una robusta attività edilizia fatta di recupero, ristrutturazione, riqualificazione, rigenerazione dell’esistente (come è nelle corde della politica urbanistica scelta da Nicola Zingaretti per la campagna elettorale che ha sostenuto ai Castelli Romani; confermata dal commissariamento del Parco dei Castelli romani con un uomo dallo stesso spessore qualitativo: Sandro Caracci).

Adesso L’osservatore d’Italia monitorerà le battaglie di contenuto e darà spazio alla sostanza più che l’apparenza e soprattutto alla lealtà e bontà delle promesse che gli aspiranti sindaci faranno ai cittadini.

In questi primi giorni dell’anno, a proposito di contenuti, evidenziamo la presa di posizione di Pdci-Sel (sostenuti da molti nella coalizione) per imporre subito un intervento attivo “politico-amministrativo” da parte del presidente della Regione Lazio Zingaretti, “la Regione Lazio – si legge in una nota della coalizione – che sin dall’insediamento della giunta Zingaretti ha mostrato attenzione e sensibilità verso scelte di tutela del territorio e ripristino della “legalità”, deve proseguire su quella strada fermando definitivamente i progetti speculativi nel marinese. In particolare per quel che riguarda l’area cosiddetta del “Divino Amore”, ci aspettiamo che il Presidente Zingaretti prosegua ancor più decisamente verso la revoca di tutti quegli atti che su quelle aree ha indebitamente varato la Polverini e la sua Giunta, quando già era ampiamente esaurito il mandato di governo Regionale. Ci aspettiamo che Zingaretti, così come fatto sin qui, sottolinei con decisione la necessità di cambiare passo e ristabilire, anche a Marino, la legalità e il rispetto delle norme urbanistiche tese alla difesa e alla tutela della vivibilità e del territorio. E’ chiaro che solo così facendo si potrà dare seguito ai già tanti buoni propositi mostrati: dai pronunciamenti pre e post campagna elettorale dello stesso Nicola Zingaretti e della sua maggioranza, alle prese di posizione pubbliche di dirigenti del Centrosinistra locale, regionale e addirittura nazionale, e fino alla mozione già depositata in Consiglio regionale da alcuni consiglieri del più rappresentativo partito della maggioranza che sostiene Zingaretti e che va in modo inequivocabile verso quella direzione. E’ chiaro che solo così facendo potremo dire di aver dato una prima visibile sterzata verso quel cambiamento così necessario a Marino, dopo otto anni di devastante Governo delle Destre”.




MARINO, VITTORIA MICUCCI HA COMPIUTO 100 ANNI. GLI AUGURI DELLA COMUNITA' MARINESE

Redazione

Ancora una festa per una «nonnina centenaria» marinese. Domenica 5 agosto il quartiere di Borgo Garibaldi, in una cerimonia religiosa officiata da don Adriano Paganelli presso la chiesa della Madonna delle Grazie, si è riunito intorno a Vittoria Micucci per festeggiare insieme il traguardo dei suoi «100 anni».  Qui nonna Rina ha ricevuto i complimenti affettuosi da parte della comunità di Marino e dei suoi familiari, stretti intorno a lei in un corale abbraccio.  A porgerle omaggio unitamente agli auguri più fervidi da parte del sindaco Adriano Palozzi e dell’Amministrazione comunale, il consigliere Umberto Minotti, accompagnato dal consigliere di minoranza Emanuele Ciamberlano,coniugato con una delle sue nipoti.  A Rina Micucci, la nonnina di For de Porta festeggiata e coccolata dagli abbracci dei figli Gianfranco, Marcello ed Elisa,dei nipoti e pronipoti, una pergamena con un pensiero a lei dedicato dal Sindaco e un omaggio floreale.  Classe 1912, originaria di Porto San Giorgio (Ascoli Piceno) nonna Rina è arrivata a Marino poco più che adolescente andando ad abitare a Villa Sara con i genitori presso i Conti Cruciani, anch’essi marchigiani. Papà Alessandro vi svolgeva, infatti, il ruolo di giardiniere.  Qui conobbe Giovanni Campri, quello che sarebbe diventato suo marito e che sposò per procura mentre era combattente nella guerra d’Africa, attendendo poi il suo ritorno per undici anni.  «Con nostro padre – raccontano i figli – 55 anni fa aprì il Bar a For de Porta divenendo per i residenti nel quartiere Rina la barista. Con la sua pazienza e generosità, ha preparato e servito migliaia di caffè mentre, da splendida mamma qual è ancora oggi, ci seguiva con grande affetto e attenzione nella crescita, impostando la nostra educazione all’insegna dei valori di integrità, serietà e impegno che hanno caratterizzato la sua vita».  «Con la sua gioia di vivere, la forza di carattere, la disponibilità e il modo affettuoso di rapportarsi con tutti – dicono gli abitanti del quartiere a lei più vicini – la sentiamo un po’ la nostra nonnina a cui siamo affezionati».  Cento anni, un traguardo che segna con gioia il trascorrere della vita. Alla simpatica nonna Rina che, visibilmente commossa dalla cerimonia organizzata in suo onore ha commentato «Più di così non si poteva fare», tantissimi auguri di buon compleanno dall’Amministrazione Comunale di Marino!