MARINO LAZIALE: IL SINDACO TRASFERITO AL CARCERE DI VELLETRI

Redazione

Marino Laziale (RM) –  “È ora che si chiuda questa pagina indecente. Abbiamo chiesto a tutte le autorità preposte, da mesi e in tutti i modi, di fare presto luce sui fatti e quindi restituire la parola ai cittadini. Caro Ministro, caro Prefetto, sciogliete subito il consiglio comunale di Marino” Così la nota di Sel Marino in merito alla notizia del trasferimento al carcere di Velletri del sindaco di Marino Fabio Silvagni. Silvagni si trovava agli arresti domiciliari dallo scorso 9 aprile con le accuse di corruzione e peculato nell'ambito dell'inchiesta denominata "Burger King". Al sindaco, è stata contestata la violazione delle prescrizioni della misura cautelare degli arresti domiciliari.ed è quindi stato trasferito nel carcere di Velletri. “A Marino, mentre l'estate avanza, – prosegue la nota di SEL Marino – la squallida telenovela di una amministrazione sempre più chiusa nel Palazzo, preoccupata, timorosa, inesistente e quindi di una città "bloccata" da mesi (quasi 4 e mezzo), continua. E ogni episodio ulteriore aggiunge danni su danni a città e cittadini e, verrebbe da dire, ridicolo al ridicolo. Il "Sindaco", ora, non è più agli arresti domiciliari…..ma proprio "al fresco"…..in carcere. Vista la stagione verrebbe da pensare ad una pessima battuta, ma è la triste e squallida verità. Chiediamo, ancora una volta, l’ennesima per quel che ci riguarda, al Ministro, al Prefetto, ancora una volta, di liberare Marino da questa ignobile farsa e quindi di sciogliere il Consiglio Comunale. Subito!!”

Il Partito della Rifondazione Comunista Marino, Circolo "Jago: "Sarebbe eufemistico dire che situazione politica nel nostro Comune, con il trasferimento di Fabio Silvagni nel carcere di Velletri, sia grave ed insostenibile. Questo è solo l'ultimo di una serie di fatti che getta discredito sul nostro Comune e che offende ed umilia tutta la cittadinanza. Con l'assenza forzosa del sindaco in questi quattro mesi la giunta ed la maggioranza nel consiglio comunale hanno evidenziato ancora di più la loro inadeguatezza bloccando di fatto Marino e dimostrandosi incapaci di assumersi qualsiasi responsabilità, come il caso dei rifugiati ha dimostrato.Solo gli interessi degli speculatori edilizi sembrano continuare ad avere una corsia preferenziale, sintomatico di quali siano i referenti di questa maggioranza.Come forza politica noi comunisti abbiamo agito per richiedere al prefetto lo scioglimento del Consiglio Comunale: siamo ancora in attesa di una decisione in merito, ma più passa il tempo minore è la fiducia che tale strada possa condurre ad una soluzione che riporti la normalità nella nostra città. Riteniamo che sia il momento di agire in maniera ancora più forte per riportare Marino ad una stabilità politica che da troppo tempo è latente. Per questo lanciamo la proposta, aperta a tutte le forze politiche e civiche, di avviare una raccolta di firme della cittadinanza per richiedere lo scioglimento del Consiglio Comunale e la caduta della Giunta. E' arrivato il momento di far finire la farsa che da troppi mesi si sta trascinando, con grave danno per la nostra città; è arrivato il momento che sia il popolo a riprendere la democrazia in mano e restituire a Marino un'amministrazione degna di questo nome".




MARINO LAZIALE, COMANDINI: "DELEGAZIONE A FRATTOCCHIE NON IDONEA PER I DISABILI"

Redazione

Marino Laziale (RM) – In Italia da alcuni anni esistono delle leggi a tutela delle persone disabili, come D.P.R. n. 503 del 24 luglio 1996. in cui si regolamentano le norme volte all’abbattimento delle barriere architettoniche per gli edifici pubblici esistenti, e di quelle da seguire per quelli di nuova costruzione o di trasformazione di quelli esistenti. La Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 (legge quadro sull'handicap). Alcuni commi della legge si occupano nello specifico delle barriere architettoniche, dove si deduce che le persone con disabilità in nessun caso possono essere escluse dal godimento di servizi, prestazioni e opportunità ordinariamente goduti da ogni cittadino.

In particolare tale legge 104/92 prevede:
– che il rilascio delle concessioni edilizie sia vincolato al rispetto della normativa in materia di barriere;
– siano dichiarate inagibili e inabitabili (e sanzionati i responsabili) le opere realizzate in edifici pubblici o aperti al pubblico in modo tale da compromettere l'accessibilità ai disabili;
– che siano adeguati i regolamenti edilizi comunali alle norme vigenti.

"Abbiamo più volte e pubblicamente affermato – dichiara il segretario Idv di Marino Laziale – che la delegazione a Vicolo del Divino Amore – prosegue il segretario Idv –  non era la più idonea per tanti motivi, per l’ubicazione, per la struttura stessa, il Partito Democratico come il movimento per il Cambiamento hanno preso migliaia di firme per tentare di far ragionare un amministrazione cieca. Nonostante le giuste rimostranze si è proceduto ad aprire quell’ufficio.Ci chiediamo quindi come possa essere a norma la nuova delegazione a Frattocchie, con alcuni servizi posti al secondo piano senza ascensore o montascale, in base a cosa si siano rilasciate le autorizzazioni, e come siano stati fatti gli opportuni controlli, e soprattutto se i tecnici responsabili abbiano fatto in toto il loro dovere. Molti dubbi che speriamo vengano fugati a breve termine.Ma non solo un problema di barriere architettoniche, ma anche di spazi piccoli  e caldi, che forse non rispettano le normative sulla metratura degli uffici pubblici e sulla privacy, ci auguriamo – conclude Comandini – che le autorità proposte dove andremo a fare un esposto, intervengano e celermente per appurare se sia tutto in regola o meno".

 




MARINO LAZIALE, PROTESTA IN PIAZZA CONTRO L'ARRIVO DEGLI IMMIGRATI

C.R.

La paura che arrivino gli immigrati a Marino non si placa. Diversi cittadini si sono ritrovati in piazza per contestare la decisione della Prefettura di trasferire un'ottantina di immigrati nelle palazzine popolari nel quartiere Paolina. Soltanto pochi giorni fa, 8 appartamenti destinati a 78 migranti sono stati distrutti. Nella notte ignoti hanno rotto i vetri e demolito tutto ciò che era all’interno: letti a castello, termosifoni, fornelli e mobilio. Ormai gli alloggi sono invivibili e adesso è probabile che l’arrivo degli extracomunitari, che a quest’ora sarebbero già stati trasferiti a Marino, sia momentaneamente rinviato. Anche se, da indiscrezioni, sembrerebbe che la Prefettura stia cercandosoluzioni diverse dopo che tutti gli appartamenti sono stati resi di fatto inagibili. Ciononostante l'ente territoriale abbia stigmatizzato "questi comportamenti improntati all’egoismo sociale, alla violenza, al razzismo, che rischiano di far ricadere sull’intera collettività locale, un’immagine fortemente negativa”.
Dunque, la situazione rimane incandescente e i residenti di via Cesare Colizza 55, a soli 30 chilometri da Roma, non intendono arretrare di un solo passo nonostante l'allarme sembrerebbe essersi affievolito. Marco Comandini è da sempre vicino ai residenti: "Vogliono soltanto vivere la loro vita tranquillamente – dice – queste palazzine non sono strutture idonee ad accogliere gli extracomunitari. Riteniamo necessario trovare soluzioni alternative"




MARINO LAZIALE: CASE DEVASTATE IMMIGRATI RIMANDATI

di Chiara Rai
Marino Laziale (RM)
– La rabbia per l’arrivo degli immigrati a Marino è diventata furia incontrollabile tanto che nella notte scorsa 8 appartamenti destinati ai 78 migranti sono stati distrutti. Nella notte ignoti hanno rotto i vetri e demolito tutto ciò che era all’interno: letti a castello, termosifoni, fornelli e mobilio. Il fotofinish è uno scenario di degrado che fa da cornice ad una zona priva d’illuminazione pubblica e marciapiedi. Ormai gli alloggi sono invivibili e adesso è probabile che l’arrivo degli extracomunitari, che a quest’ora sarebbero già stati trasferiti a Marino, sia momentaneamente rinviato. La situazione è incandescente in via Cesare Colizza 55, a soli 30 chilometri da Roma. Ieri, oltre un centinaio di cittadini, perlopiù inquilini delle vicine palazzine, hanno protestato per l’intera giornata presidiati dalla polizia in tenuta antisommossa.

Le persone sono stremate, preoccupate anche perché si trovano tra l’incudine e il martello: da una parte non vogliono passare per razzisti e dall’altra sono convinti che trasferire questi immigrati in un condominio dove vivono famiglie con bambini, donne in gravidanza e anziani non sia una soluzione accettabile. Nel quartiere risiedono perlopiù giovani coppie che all’incirca l’anno scorso hanno acquistato gli appartamenti del complesso di edilizia popolare: si tratta di cinque palazzine di cui tre sono state vendute. In totale sono 24 appartamenti di cui 8 destinati all’accoglienza dei profughi. Le abitazioni sono state affittate dalla società proprietaria Flavia Srl, alla cooperativa RTI Tre Fontane-Senis Hospes che si è aggiudicata un bando di gara del ministero degli Interni. Francesca, una giovane inquilina è seriamente preoccupata: “Abbiamo investito i risparmi sulla nostra prima casa e adesso ci troviamo costretti a convivere con 78 immigrati che si accamperanno per le scale e negli spazi dove i bambini adesso giocano in serenità. Abbiamo paura”. Gianmarco è un altro inquilino che protesta in strada: “Il prefetto ci deve ascoltare, non può permettere che la nostra vita venga sconvolta, saremo costretti a mettere al sicuro le nostre donne e i nostri figli e ciononostante non sopporteremo a lungo l’incubo di una convivenza insostenibile”.

Marco Comandini si appella al Prefetto affinché trovi una collocazione alternativa: “E’ importante provare a ragionare su altre destinazioni – dice – qui non si tratta di razzismo ma di totale mancanza di sicurezza”. Anche il consigliere regionale FI ed ex sindaco di Marino, Adriano Palozzi si dice contrario alla destinazione dei 78 migranti nella località di Paolina: “Oltre ad essere una scelta illogicamente calata dall'alto e per nulla condivisa con comunità e amministrazione locale – dice Palozzi – quella della Prefettura di Roma è una decisione totalmente sbagliata pure nella sostanza”. Intanto, il Comune di Marino ha scritto al prefetto Gabrielli, comunicando l’inidoneità degli immobili. Inoltre, il senatore Fi Gasparri ha presentato ieri una interrogazione urgente al ministro Alfano al fine di sospendere il trasferimento.
 




MARINO LAZIALE: PARTE LA MOBILITAZIONE PER CHIEDERE LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE

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Redazione
Marino Laziale (RM) – Unione di Centrosinistra (Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Socialista, circolo PD Boville, Nuovo Riformismo Avanti, Liberazione in Corso), Movimento per il Cambiamento, Rifondazione Comunista, Partito Comunista d’Italia e i Consiglieri comunali Eleonora Di Giulio, Enrico Iozzi, Adolfo Tammaro, Carlo Colizza, Marco Cacciatore e Anna Paterna si sono incontrati ieri sera, 29 aprile, su invito aperto delle varie componenti dell’Unione di Centrosinistra. L’incontro, avvenuto a Marino Laziale presso la sede del PSI, ha portato alla definizione di una serie di iniziative unitarie da intraprendere immediatamente vista la gravissima situazione politico amministrativa in atto e concretizzatesi con il recente arresto di Fabio Silvagni sindaco di Marino Laziale.

L’incontro ha portato a concordare quanto segue:
–          chiedere al Prefetto e al Ministro dell’Interno l’immediato scioglimento del Consiglio Comunale di Marino;
–          presentare nel prossimo Consiglio Comunale del 4 maggio 2015 la mozione di sfiducia del Sindaco;
–          in attesa dello scioglimento del Consiglio Comunale proseguire la puntuale verifica dei fatti, degli atti e dei provvedimenti amministrativi;
–          rendere partecipe tutta la cittadinanza delle iniziative intraprese e da intraprendere attraverso una assemblea pubblica di prossima convocazione.

Queste le decisioni condivise che già dal prossimo consiglio comunale verranno perseguite con decisione e unità di intenti per il bene del comune di Marino Laziale e di tutti i cittadini. 




MARINO LAZIALE: ARRESTATO IL SINDACO FABIO SILVAGNI


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Redazione
Marino Laziale
–  È un vero terremoto quello che ha travolto il Comune di Marino Laziale ai Castelli Romani dove nelle prime ore di questa mattina il sindaco Fabio Silvagni è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo di Castelgandolfo, diretti dal tenente Alessandro Iacovelli, insieme ad altre quattro persone. A finire agli arresti domiciliari col primo cittadino, eletto nel maggio del 2014, anche un dipendente comunale, il 56enne B.S., tre imprenditori tra i quali anche un agente della polizia stradale di Albano Laziale.

Un altro filone delle indagini condotte dai carabinieri porta ad un episodio di corruzione. Al sindaco Fabio Silvagni ed al dipendente comunale B.S. viene contestato l’incasso di un versamento del 3% su 100.000 euro eseguito dall’imprenditore marinese G.F. di 73 anni (anche lui ai domiciliari) che quest’ultimo avrebbe ricevuto come pagamento da parte del Comune per alcuni lavori edili svolti in passato. Pagamento che sarebbe stato favorito proprio dai due arrestati. Sono in corso accertamenti su lavori pubblici già eseguiti, finalizzati a verificare la regolarità delle relative procedure di appalto ed eventualmente se queste venissero in qualche modo "pilotate" in favore di imprenditori amici.

L'accusa.
Al sindaco ed agli altri arrestati vengono contestati a vario titolo, in un'inchiesta durata mesi e suddivisa in almeno 4 filoni, principalmente i reati di corruzione e peculato. Il filone principale conduce alle illecite autorizzazioni per il cambio di destinazione d’uso di un terreno di 2200 metri quadri sulla via Nettunense passato da area artigianale ad area commerciale. In cambio il sindaco avrebbe ottenuto, per proprio tornaconto elettorale, l’assunzione di 14 dipendenti da lui indicati ma anche somme in denaro da destinare ad eventi organizzati dal Comune. A Fabio Silvagni la Procura di Velletri contesta anche l'induzione indebita a corrispondere “utilità a pubblico ufficiale” sollecitando i vari imprenditori locali interessati ad ottenere permessi di costruire, a versare all'Amministrazione Comunale la somma di euro 1.200 da utilizzare per finanziare le iniziative del Comune, in particolare feste e sagre, prospettando loro la mancata concessione dei permessi in caso di rifiuto al versamento. Anche in questo caso lo scopo del sindaco sarebbe quello di accrescere il proprio consenso elettorale. Al sindaco viene infine contestato il reato di peculato poiché accusato di essersi, in più occasioni, appropriato per usi personali e con la complicità di alcuni dipendenti della Multiservizi dei Castelli di Marino Spa, di carburante per la sua autovettura personale. Per il Comune di Marino un terremoto dalla portata ancora non pienamente comprensibile.

Commissariamento alle porte. L’ombra del commissariamento si allunga su palazzo Colonna ed anche se fino a questo momento il sindaco Silvagni non ha rassegnato le proprie dimissioni, ad avere “diritto di parola” in merito è il prefetto. In queste ore a guidare l’Amministrazione marinese c’è comunque il vicesindaco Fabrizio De Santis, già reggente tra il 2013 e il 2014 dopo le dimissioni dell’ex sindaco e neo consigliere regionale Adriano Palozzi.

Sequestro. I carabinieri hanno provveduto al sequestro del punto vendita di un noto marchio operante nell’ambito della ristorazione con annesso parco giochi – una struttura da tre milioni di euro – e la medesima struttura, aperta nei mesi scorsi, da controlli sarebbe risultata non conforme al Piano generale del Comune di Marino. Nell’ambito del medesimo filone sono stati arrestati anche due imprenditori. Il primo è il finanziatore del punto vendita, il 43enne D.B., operante a livello nazionale con la propria società nel settore dei servizi per i grandi eventi e per lo spettacolo di alto livello. Le società facenti capo al 43enne, una con sede nella zona sud di Roma ed una a Milano, sono state oggetto di perquisizioni da parte degli stessi carabinieri e degli uomini del 1° gruppo di Roma della Guardia di Finanza. Domiciliari anche per il 40enne G.T., agente della polizia stradale di Albano Laziale in aspettativa per malattia da molti mesi, che risultava l’amministratore unico della società che gestiva il punto vendita. Sono in corso ulteriori indagini a carico della medesima società per verificare altre concessioni ottenute in ambito nazionale.
 




MARINO LAZIALE: DAL NO TIR FRATTOCCHIE ALLA CEMENTIFICAZIONE DEL DIVINO AMORE

Redazione

Marino Laziale (RM) – Duri commenti sia durante gli incontri pubblici sia in aula consigliare a Marino da parte del cons. Adolfo Tammaro del Movimento per il Cambiamento. La bocciatura da parte della maggioranza di Silvagni della Mozione del M5S sul traffico pesante a via del Divino Amore, fermamente supportata invece da tutta l’opposizione, e l’assenza di risposte scritte durante il Consiglio da parte del dirigente Stefano Petrini sulla speculazione cementizia al Divino Amore sono i cardini dei commenti svolti del consigliere civico di opposizione.

“Durante il Consiglio comunale scorso” ha dichiarato Adolfo Tammaro “ho ricordato a tutti che alla riunione organizzata dal Comitato NO TIR Frattocchie il 25 febbraio era presente un rappresentante dell'associazione delle Famiglie vittime della strada. Questa persona – evidentemente con una qualche tragedia della strada alle spalle – ha messo in evidenza che secondo la sua esperienza dietro la grande maggioranza degli incidenti stradali gravi ci sono colpe della politica. Ad esempio, ha messo subito in risalto lo schifo dei lavori iniziati per fini elettorali dei marciapiedi sulla Nettunense e lasciati lì a metà, con gravissimi rischi per l’incolumità dei Cittadini. Nella stessa riunione del NO TIR una cittadina ha raccontato di essere viva per miracolo essendo stata travolta da un TIR. Stante questa premessa il Sindaco non può chiedere aiuto all'opposizione e tentare di diminuire le sue enormi responsabilità. Il problema deve essere affrontato come emergenza di salute pubblica e questa è tutta una competenza del Sindaco. Se servono azioni più forti siamo pronti come opposizione. Sono anni che sul Divino Amore lottiamo contro le istituzioni, a cominciare dal Comune di Marino, per evitare lo scempio che si vuole portare avanti. Con che faccia la maggioranza di Silvagni parla ipocritamente di appoggio al Comitato NO TIR su via del Divino Amore e poi ha approvato un aumento di popolazione su quella strada di oltre 12.500 abitanti? Si rende conto di che mole di traffico di tutti i tipi si abbatterà su quella stessa via percorsa oggi da 350 TIR al giorno? E che dire della gravità delle “mezze risposte” fornite dall’amministrazione sulla mia interrogazione sulla speculazione del Divino Amore, che è stata pensata per motivi clientelari e di interessi di pochi contro tutti gli altri cittadini. Da una parte la maggioranza di Silvagni apparentemente – davanti all’assemblea No TIR – si muove a favore della popolazione, dall'altra da anni si muove per rendere la vita di quelle persone ancora più invivibile di oggi, continuando a governare solo per le clientele e le parentopoli coltivate nel tempo”.
 




MARINO LAZIALE: MOZIONE M5S "NO TIR" RESPINTA DAL CONSIGLIO COMUNALE

Redazione

Marino Laziale (RM)
– Nel Consiglio Comunale del 27/02/2015, il M5S Città di Marino ha presentato una Mozione riguardante il passaggio di mezzi pesanti su Via del Divino Amore e Via Nettunense.

"Dopo aver risposto all’appello del Sindaco a condividere le manovre messe in campo dall’amministrazione, avanzato in occasione della cena del Comitato “No Tir” del 25/02/2015, – commentano dal M5s di Marino Laziale – volevamo dare ai cittadini un segno ufficiale di questa condivisione. Con la Mozione presentata dal M5S, il Sindaco e la Giunta si sarebbero impegnati istituzionalmente al fianco dei Cittadini, i quali avrebbero avuto in mano un documento di garanzia che poteva costituire una base di tutela nelle sedi deputate. Questo a salvaguardia dei cittadini dai  comportamenti dell’attuale Amministrazione e di quelle future che dovessero manifestarsi non in linea con quanto esposto nella Mozione e, eventualmente, ratificato dal Consiglio. A tal fine, perché il documento fosse comune a tutto il Consiglio, lo si è presentato manifestando immediatamente aperture al suo emendamento: in questo modo il Sindaco avrebbe potuto inserirvi tutte le manovre che aveva già espletato e quelle che la Giunta avrebbe messo in atto in futuro. Tuttavia – proseguono dal M5s di Marino Laziale – si obiettava alla Giunta, che fino ad ora non aveva coinvolto le Opposizioni, che in diritto amministrativo si ricorre per atti tipici ed imputabili ad un organo; questo ricorso non si espletava nel fatto che il Sindaco si sia recato dal Prefetto chiedendo la convocazione del Comitato per la  sicurezza stradale, che è e rimane un atto a discrezione del Prefetto stesso. Il Sindaco, in forza dell’art 54.4 del TUEL (D.Lgs. 267/2000), potrebbe anche ricorrere al blocco delle strade sul proprio territorio a mezzo di provvedimento urgente e contingibile. Tale prospettiva non era presente nella Mozione per non mettere in difficoltà la Giunta presso gli organi superiori. Tuttavia si ricordava al Sindaco che essa è un atto tipico a sua disposizione, che nel caso di inerzia degli organi superiori si potrà utilizzare anche in futuro. Preme a tal proposito sottolineare che ci sarà probabilmente bisogno di fare la “voce grossa” per vedere risolta la questione facendo breccia presso la competenza non concorrente, ma comunque suddivisa tra aspetti statali e regionali – ai sensi dell’art. 117 cost. Operativamente la Mozione sollecitava il Sindaco a richiedere, alla stessa stregua di quanto fatto dal IX Municipio presso la Provincia di Roma, la chiusura di via Nettunense al traffico dei mezzi pesanti così da disincentivarne il passaggio anche su via del Divino Amore. Per quanto la richiesta possa rimanere disattesa dall’Astral, Ente regionale competente su Via Nettunense, andrebbe comunque a porre la questione presso gli Organi competenti, con forza e a mezzo di un atto tipico, ai fini di una soluzione alternativa alla chiusura di Via Ardeatina. A dispetto di tutte le dichiarazioni dei primi giorni di Amministrazione, quando Sindaco e Giunta sembravano voler garantire piena apertura alle Opposizioni e considerando anche che, come M5S, abbiamo più volte dato adito alla nostra facoltà propositiva di indirizzo, oltre che al controllo a cui tuttavia non si è mai venuti meno, il Sindaco, la Giunta e la Maggioranza hanno risposto chiudendo le porte alla Mozione, rifiutandosi pertanto di consegnare in mano ai cittadini un atto tipico ed ufficiale, di impegno delle Istituzioni a favore della loro sicurezza ed incolumità. – I rappresentanti del M5s di Marino LAaziale concludono Il resto della Minoranza ha votato la Mozione. Si è concluso il dibattito in Aula consiliare facendo presente al Sindaco che il M5S Città di Marino rimane disponibile  per la partecipazione a tutti i Tavoli politici. Sperando che anche la questione “No Tir”, come i Rifiuti o gli emendamenti al Bilancio, non veda la Giunta cercare di far passare per “condivisione” decisioni prese in totale autonomia, arbitrariamente  elevate a norma e di fatto del tutto imposte, in barba ad ogni senso democratico cui si ispira l’Ordinamento".
 




MARINO LAZIALE: AL SAN GIUSEPPE OPERATIVO IL "DAY SURGERY"

 

LEGGI ANCHE: ATTO AZIENDALE ASL RMH: APPROVATO ALL'UNANIMITA' DALLA CONFERENZA DEI SINDACI

 

Redazione

Marino Laziale (RM) – Sarà operativo a partire dalla prossima settimana presso l’ospedale San Giuseppe di Marino il servizio di “day surgery” (chirurgia diurna), primo atto della rinascita del nosocomio marinese contenuta nel nuovo atto aziendale della Asl Rm H.
L’annuncio è stato dato ieri, 18 febbraio, dal direttore generale della Asl Rm H, dottor Fabrizio D’Alba al termine dell’assemblea dei sindaci svoltasi nell’aula consiliare del Comune di Velletri,nel corso della quale è stata votata all’unanimità la formulazione dell’atto aziendale Ausl Roma H contente le modifiche apportate in seguito alle osservazioni della Regione Lazio.

Sarà così contestuale, come aveva richiesto espressamente l’Amministrazione comunale di Marino, lo spostamento a Frascati del reparto di Medicina e l’arrivo dei nuovi servizi al San Giuseppe. Sempre la prossima settimana, infatti, saranno spostati a Marino i macchinari necessari alla senologia, primo passo verso lo sviluppo complessivo del polo oncologico.

Altro passaggio fondamentale sarà il via ai lavori per l’Unità Farmaci Antiblastici (Ufa), altro servizio caratterizzante della nuova stagione del San Giuseppe.
“Siamo davvero soddisfatti di questo documento e del percorso con il quale è stato approvato” ha commentato a latere l’assessore alla Sanità della Città di Marino, Tiziana Palozzi.
“Aver trovato il metodo di lavoro giusto con la dirigenza della Asl e con le amministrazioni del comprensorio è un passaggio importante che spianerà la strada verso un globale miglioramento del comparto sanitario dei Castelli Romani. E, non lo nego – ha concluso Palozzi –  dopo anni di amarezze e privazioni per il nostro ospedale è davvero una rinascita che stavolta sta iniziando davvero non sono più parole o progetti. E’ la realtà”.
“Siamo di fronte a una data storica e attesa da anni per la nostra città”  ha commentato il sindaco di Marino, Fabio Silvagni.
“Pensando al percorso di grande collaborazione con il direttore generale della Asl Rm H, Fabrizio D’Alba e alla reale concordia che si è via via creata in questi mesi con tutti i colleghi sindaci della Asl Rm H – ha detto – non posso non esultare e mettere a confronto nella memoria questi giorni di rinascita ai giorni dell’estate 2009 quando il nostro ospedale cominciava un’agonia che ha visto solo da pochi mesi il cambio di direzione che aspettavamo da anni”.
“Questo risultato che dalla prossima settimana sarà tangibile – ha aggiunto Silvagni – è figlio della buona amministrazione della Asl così come del nostro comune, grazie alla partecipazione di tutti i cittadini che non hanno smesso di far sentire le loro voci in difesa dell’ospedale. Non posso non pensare a quella manifestazione annunciata, promessa e realizzata il giorno dopo il primo Consiglio comunale di questa consiliatura che mi vede sindaco, come non posso dimenticare l’umiltà e la forza del direttore D’Alba che non si tirò indietro, ascoltò le rimostranze di noi amministratori e soprattutto rassicurò in prima persona i cittadini sul fatto che l’ospedale non avrebbe chiuso e così è stato. Un risultato del quale, per onestà e rispetto del vero, dobbiamo ringraziare due protagonisti della politica sovracomunale che ci hanno aiutato a vivere questo momento storico: il senatore Bruno Astorre e il  consigliere regionale Adriano Palozzi che in nome del diritto alla salute di tutti i cittadini dei Castelli hanno messo da parte le differenze puntando all’obiettivo più giusto.

E sono certo – ha concluso il sindaco – che di tutto questo sarà ben lieto anche il fondatore del nostro ospedale, il professor Mario Giordani che, prima di lasciarci, ha incoraggiato la battaglia dei cittadini per la salvaguardia del San Giuseppe. Il pensiero mio e di tutta Marino oggi, in questa bella giornata, va certamente anche a lui”.    




MARINO LAZIALE: ARRESTATA DALLA POLIZIA GIOVANE 26ENNE ROMANA

Redazione

Marino Laziale (RM) – Alle 11.30 di sabato gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Marino, diretto dal dr. Valter Di Forti, nell’ambito dei servizi predisposti per contrastare il fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti all’interno delle discoteche, hanno effettuato un mirato servizio di osservazione nel comune di Ciampino dove, era stata segnalata la presenza di una giovane donna, indicata quale abituale spacciatrice di sostanze psicotrope di vario tipo.
Il servizio di osservazione ha consentito di individuare la ragazza, successivamente identificata per S. C., romana 26enne, che è stata bloccata mentre era in compagnia di altri due coetanei.
Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata in possesso di 15 grammi di “MDA” e 50 pasticche di ecstasy nascoste all’interno della sua borsa.
La successiva perquisizione eseguita nell’abitazione della ragazza, ha consentito di sequestrare 30 grammi di sostanza stupefacente comunemente denominata “shaboo”, e ulteriori 40 gr. di “MDA” oltre a 20 gr. di hashish, materiale per il confezionamento e un bilancino elettronico.
La S. C. è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Accompagnata in data di ieri dinanzi l Tribunale di Velletri, il giudice convalidato l’arresto, l’ha sottoposta alla misura degli arresti domiciliari.




MARINO LAZIALE: L’ANPI RICORDA CON UN LIBRO IL 2 FEBBRAIO 1944

Redazione

Marino Laziale (RM) – Per ricordare il tragico evento del bombardamento del 2 Febbraio 1944, nel corso del quale morirono centinaia di marinesi e il centro storico fu devastato, la Sezione “Aurelio Del Gobbo” dell’A.NPI di Marino Laziale giovedì 5 Febbraio 2015, alle ore 17, nella Sala convegni di piazza Lepanto a Marino Laziale, ha promosso la presentazione di un libro tratto dal diario manoscritto di Anita Caracci, una ragazza marinese all’epoca diciottenne, che descrisse gli avvenimenti bellici dall’autunno del 1943 alla liberazione dell’esercito alleato il 4 giugno 1944. Il curatore del libro Ugo Onorati ha dichiarato: “Si tratta di un ritrovamento di eccezionale importanza per la comunità marinese. Finora l’unico documento narrativo di quei tragici momenti è stato il celebre libro “Marino sotto le bombe” di Zaccaria Negroni. Con la pubblicazione del “Diario” di Anita Caracci disponiamo di un altro documento storico diretto di grande interesse. L’autrice era una ragazza che appuntò su un diario personale ciò che accadde a lei, alla sua famiglia e alla sua città durante quei tragici mesi che sconvolsero la vita di un’intera comunità. Il manoscritto lo abbiamo trovato presso l’archivio del Museo della Resistenza in via Tasso. Dopo averlo letto siamo risaliti ai parenti e ai discendenti dell’autrice, quindi abbiamo provveduto a trascriverlo e a farlo stampare”. Alla manifestazione di giovedì saranno presenti, oltre al presidente provinciale dell’ANPI di Roma, Ernesto Nassi, e a quello della sezione di Marino, Nilo Rizzo, anche i famigliari dell’autrice. Al termine della presentazione sa