ROMA TOR DE CENCI, IN CANTINA BARATTOLI DI POMODORI, CONSERVE E DROGA

Redazione 

Le indagini degli investigatori del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico, sono partite dalla morte per “overdose” di un tossicodipendente avvenuta la scorsa notte.

Per fare luce sull’accaduto, gli agenti hanno esaminato i trascorsi del deceduto, un 44enne romano con precedenti di Polizia.

Nel corso delle indagini, è emerso che in passato l’uomo era stato arrestato per rapina e porto abusivo di armi.

L’esame incrociato delle sue “frequentazioni”, con i tabulati del traffico telefonico del cellulare a lui in uso, hanno dato  il decisivo ”impulso” alle indagini.

Sono emerse infatti numerose telefonate verso l’utenza telefonica intestata a D.S.A., 59enne già noto alle Forze di Polizia, abitante nella zona di Tor di Cenci.

L’uomo è stato trovato dagli agenti nella sua camera da letto, mentre stava “rollando” uno spinello con della marijuana.

All’interno dell’appartamento, erano presenti anche i due figli dell’uomo, D.S. P., 38enne incensurato, e D.S. A., 35enne con numerosi precedenti, tra i quali spaccio e detenzione abusiva di armi.

In una cassetta di sicurezza, nella stanza del primo, i poliziotti hanno trovato oltre 2000 euro in contanti, in banconote da 10 e 20 euro, probabile provento dell’attività di spaccio, mentre nella camera del fratello c’era della sostanza da taglio.

La perquisizione dell’appartamento, effettuata con l’ausilio delle Unità cinofile, ha inoltre permesso di trovare e sottoporre a sequestro numerosi involucri contenenti sostanze stupefacenti, e precisamente marijuana e cocaina, che erano stati nascosti tra le fodere dei cuscini del divano, in salone.

Ulteriori “sorprese” hanno riservato agli investigatori le cantine, all’ultimo piano del palazzo.

All’interno di una, in uso a C. F., 59enne romana, con precedenti per reati connessi agli stupefacenti, gli agenti hanno trovato 3 panetti di hashish, materiale per il confezionamento delle dosi e alcuni contenitori in vetro con varie etichettature relative alla qualità o alla provenienza del contenuto.

In uno, erano state riposte alcune dosi di marijuana.

Sempre all’interno della cantina, è stata trovata anche una pistola semiautomatica in metallo del tipo in uso alle forze dell’ordine, verosimilmente una replica modificata mediante sostituzione della canna con una artigianale.

L’arma era completa di caricatore e 8 cartucce con ogiva in metallo. Gli agenti hanno trovato anche altri 16 proiettili con ogiva in metallo e 15 cartucce e con ogiva in piombo.

In altre cantine, sulla cui disponibilità sono in corso accertamenti da parte degli investigatori del Commissariato, sono state trovate altre dosi di sostanza stupefacente.

Sono in corso ulteriori indagini, in merito alle analogie riscontrate durante le operazioni di polizia giudiziaria, circa le modalità di confezionamento dello stupefacente sottoposto a sequestro.

Accompagnati negli uffici del Commissariato Esposizione, i 4 sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nei confronti della donna, le manette sono scattate anche per il reato di detenzione abusiva di arma modificata e relativo munizionamento.




NETTUNO, NASCONDEVA TUTTO IN CAMERA DA LETTO PER UN " COCA PIAGIAMA PARTY": ARRESTATO DALLA POLIZIA

Redazione 

E’ stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, dagli investigatori del Commissariato di Anzio, diretto dal dr. Fabrizio Mancini.

R.G. 29enne originario della provincia di Salerno, aveva preso in affitto una stanza in un appartamento in via Collalto Sabino, a Nettuno.

Sicuro di riuscire a gestire in tranquillità i suoi “loschi” traffici perché incensurato, aveva messo su una fiorente attività per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Dopo aver notato un certo via vai di giovani diretti all’appartamento in uso al 29enne, nella giornata di ieri gli agenti della Polizia hanno deciso di intervenire.

Nascosto in un borsone nella camera da letto, i poliziotti hanno trovato 433 grammi di cocaina, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Sopra un mobile in un altro appartamento sempre nella disponibilità di R.G., gli agenti hanno trovato un quaderno contenente nomi, cifre e numeri di telefono, riconducibili all’attività di spaccio e sul quale sono in corso indagini.

Accompagnato negli uffici del Commissariato, per il 29enne sono scattate le manette.

 




ROMA GIU' LE MANI DA CINECITTA', IL MINISTRO ORNAGHI: SU CINECITTA' STUDIOS SPA NON HO POTERI DIRIGISTICI

Redazione

I sen. Asciutti (PdL), Vita (PD), Pittoni (LNP), Sbarbati (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Milana (Terzo Polo:API-FLI) e Carlino (IdV) hanno poi rivolto una serie di domande riguardanti le prospettive di Cinecittá, con particolare riferimento alla promozione del cinema italiano.

Il Ministro per i beni e le attivitá culturali Ornaghi ha precisato in premessa che, mentre l'Istituto Luce Cinecittá srl è una societá interamente pubblica, Cinecittá Studios spa è invece una societá privata in cui il Dicastero è presente soltanto con una quota del 20 per cento. In tal senso, il Ministro intende svolgere il ruolo che tale condizione gli riserva, ma non può assumere atteggiamenti dirigistici. Peraltro, nel decennio successivo alla privatizzazione, si è registrato il raddoppio del fatturato ed è stata mantenuta intatta la quota di occupazione. Nell'attuale situazione di crisi e in attesa dei benefici che potranno derivare dall'introduzione di misure di tax credit, Cinecittá Studios spa ha avviato una riorganizzazione produttiva e societaria, anche con nuove partnership internazionali, il cui passaggio più delicato è rappresentato dalla trattativa sindacale che il Ministero seguirá con attenzione pur non essendo competente per interventi risolutivi. Quanto al piano di sviluppo immobiliare volto all'incremento delle strutture per le attivitá produttive, Cinecittá Studios spa ha presentato un proprio piano di valorizzazione che prevede la realizzazione di strutture ricettive per ospitare chi lavora nelle produzioni, un progetto molto ambizioso giá avallato dal precedente Ministro che ora sará attentamente verificato ma senza pregiudizi legati alla presunta sussistenza di intenti di speculazione edilizia, semmai alla ricerca della conferma che si tratta di una operazione ragionata ed equilibrata per lo sviluppo delle attivitá cinematografiche. Quanto agli aspetti più prettamente culturali, il Ministro ha richiamato il dato in incremento della produzione italiana di film nel 2011 e ricordato i lusinghieri successi conseguiti dal cinema italiano nei principali festival internazionali.

tabella PRECEDENTI:

22/06/2012 ROMA, GIU' LE MANI DA CINECITTA'




GROTTAFERRATA POSTE DI VIA VECCHIA MARINO, CRITICO IL SERVIZIO E FILE INTERMINABILI

 Riceviamo e pubblichiamo

Di seguito una nota dell’assessore alle Attività Produttive, Giovanni Guerisoli, che pone l’accento su un disservizio nell’Ufficio Postale di via Vecchia di Marino a Grottaferrata:

«Invierò una protesta formale alla direzione compartimentale delle poste italiane per le inaccettabili disfunzioni del servizio prestato dall’ufficio postale situato in via vecchia di marino che costringe gli utenti a file interminabili con un servizio assolutamente indecoroso.

Le poste italiane evidentemente attratte dal business degli investimenti finanziari sacrifica un servizo fondamentale per i cittadini sfruttando una condizione da monopolista non più coerente con i principi della sana concorrenza derivanti dalle caratteristiche del mercato comune europeo».




ROMA SAN BASILIO, IN TRE TRAVESTITI DA OPERAI PRONTI A SVALIGIARE UN APPARTAMENTO

Redazione 

“Camuffati” da operai, si sono introdotti in un condominio di via Cingolani, nella zona di San Basilio.

I tre, individuato un appartamento “idoneo”, si sono subito messi al lavoro sulla serratura, tentando di forzare la porta.

Ggaba Aleko, 35enne, Sharvashidze Fridon 37enne, e Khechinashvili Gocha, 39enne, tutti di nazionalità georgiana, sono stati sorpresi e arrestati per il reato di tentata rapina in concorso, dagli agenti dei Commissariati San Basilio e Fidene.

Nella tarda mattinata di ieri, alcuni condomini hanno chiamato il 113, segnalando la presenza di estranei all’interno del palazzo.

Inviate dalla Sala Operativa, sul posto sono arrivate le pattuglie dei due Commisariati, che avendo notato il portone dello stabile aperto, si sono suddivisi i “compiti”.

Mentre i poliziotti del Commissariato San Basilio, sono entrati nel palazzo per controllare le scale, i colleghi del Commissariato di Fidene, sono rimasti in strada per bloccare le possibili vie di fuga.

Arrivati al quarto piano, i poliziotti hanno sorpreso due persone che, munite di cacciavite, stavano forzando la serratura di una porta.

Il terzo uomo, Khechinashvili che avrebbe dovuto fare da “palo” in prossimità della rampa, non ha fatto in tempo ad avvisare i complici ed è corso via salendo per le scale.

Gli altri due georgiani, ormai in trappola, hanno spintonato i poliziotti nel tentativo di scappare, ma sono stati bloccati.

Anche gli agenti del Commissariato di Fidene, sentito il trambusto, sono intervenuti bloccando il 39enne all’ultimo piano.

Davanti alla porta scassinata, i poliziotti hanno sequestrato un grosso borsone con un kit completo di attrezzi da scasso, composto da 2 chiavi inglesi, cacciaviti di varie lunghezze, ghiere di acciaio, coltelli e persino una pinzetta per le sopracciglia.

Un grosso cacciavite è stato anche trovato nelle tasche di uno dei tre.

I poliziotti hanno accertato che all’interno dell’appartamento vi era la proprietaria.

Accompagnati negli uffici del Commissariato San Basilio per ulteriori accertamenti, è emerso che a carico di Ggaba Aleko e Sharvashidze Fridon, è in atto l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria.

Per Ggaba Aleko, Sharvashidze Fridon e Khechinashvili Gocha, sono quindi scattate le manette

 

 




FRASCATI, E' STATA RITROVATA LA 26 ENNE ILARIA EVANGELISTA: "CHI L'HA VISTO" HA DATO L'ALLARME

Redazione

E’ stata ritrovata questa mattina dalla Polizia di Stato, Ilaria Evangelista, la giovane di 26 anni, che ieri si era allontanata dalla sua abitazione di Frascati.

A riconoscerla, nei pressi della Stazione Termini, sono stati gli agenti del Commissariato Viminale, che avevano visionato le immagini delle telecamere interne delle Stazioni metropolitane della Capitale.

Dalle immagini della fermata Anagnina, la donna è stata riconosciuta dai poliziotti mentre saliva su un convoglio diretto alla stazione Termini.

Identificata, è stata poi riaccompagnata a Frascati presso l’abitazione dei genitori.

 




FRASCATI – ROMA LINEA FERROVIARIA, RISCHIO IGIENICO – SANITARIO E DISAGI: PENDOLARI AL CAPOLINEA

Redazione 

 Il viaggio dei pendolari sulla linea Frascati-Roma assume sempre di più i contorni di un’odissea. I vagoni sporchi e sovraffollati, le corse soppresse, i bus-navetta sostitutivi in ritardo e dalla capienza insufficiente. "Disagi che si susseguono da tempo – denuncia Bruno Astorre, Vice presidente del Consiglio regionale del Lazio –  senza che la Regione Lazio sia ancora intervenuta per migliorare le condizioni di viaggio di chi è costretto a usufruire di quello che, più che un servizio, appare come un “disservizio” quotidiano. E, come se non bastasse, il costo di biglietti e abbonamenti è aumentato, certamente non in corrispondenza di un incremento della qualità offerta.

Mi permetto di ricordare all’assessore Francesco Lollobrigida che nei cassetti della sua scrivania giace ancora un’interrogazione a risposta scritta che ho presentato nel dicembre 2010 e sollecitato nel giugno dello scorso anno. Attendo ancora le sue osservazioni in merito. Le attendono – insieme ai fatti – soprattutto i viaggiatori tartassati".

 




NEMI, CONFLITTO D'INTERESSI TRA ENTE E SINDACO E ACQUISTO FIAT PANDA: COCCHI PRESENTA DUE INTERROGAZIONI

Redazione

Presentate due interrogazioni dal consigliere comunale d’opposizione Cinzia Cocchi. Una inerente il conflitto di interessi sorto tra l’Ente comunale e il sindaco Alberto Bertucci, a ragione del fatto che quest'ultimo è imputato di due reati, a suo tempo presuntivamente commessi contro il medesimo Comune quando era assessore in carica e vicesindaco, e quindi Cocchi chiede se,  a questo punto, il Comune intenda costituirsi parte civile al processo o meno. E qualora non intenda costituirsi, Cocchi chiede di saperne le motivazioni. L’altra interrogazione riguarda l’acquisto della Fiat Panda da assegnare all’ufficio vigilanza. Di seguito si riportano i testi delle due interrogazioni:

 OGGETTO:    interrogazione urgente con risposta orale e scritta

            La sottoscritta Consigliere Comunale Cinzia Cocchi

premesso

che il giorno 06.06.2012 si è svolta l'udienza preliminare del processo penale , nei confronti del Sindaco, sig. Alberto Bertucci e dei signori Giampaolo Miglietta, Mauro Cesaretti e Riccardo Schiaffini, in cui il Comune di Nemi risulta parte offesa (R.G.N.3085/11);

che il G.U.P. preso atto della sussistenza del conflitto di interessi sorto tra l’Ente Comunale e il Sindaco Alberto Bertucci, a cagione del fatto che quest'ultimo è imputato di due reati, a suo tempo presuntivamente commessi contro il medesimo Comune quando era Assessore in carica e vice-sindaco nella precedente Consiliatura, ha nominato il Vice Sindaco Edy Palazzi quale curatore speciale al fine di permettere l'esercizio della costituzione di parte civile del Comune di Nemi;

che la prossima udienza è fissata per il giorno 04.07.2012;

che con delibera di giunta n. 58 del 13.06.2012 è stato affidato un incarico all'Avv. Alessandra Capozzi di redigere un parere professionale in merito;

tutto quanto innanzi premesso la sottoscritta

chiede

di conoscere gli intendimenti dell'Ente in merito all'esercizio della costituzione di parte civile nel processo di cui sopra e, nel caso di decisione di non costituirsi, di conoscerne le motivazioni.

 

 ALTRA INTERROGAZIONE

Interrogazione urgente con risposta orale e scritta

La sottoscritta Consigliere Comunale Cinzia Cocchi

premesso che

con determinazione n°35 del 23 maggio 2012 il responsabile dell’Area vigilanza ha provveduto ad impegnare la somma di € 4.598,00 compresa l’Iva per l’acquisto dell’automezzo Fiat Panda targato CB920NX da assegnare all’Ufficio vigilanza, la quale risulta regolarmente utilizzata dagli Agenti della Polizia municipale

chiede

1)         di conoscere se gli Uffici preposti hanno provveduto ad eseguire una adeguata indagine al fine di verificare l’incongruenza derivante dalla differenza tra la data di immatricolazione (2007) e la targa, che presuppone come anno di immatricolazione il 2003;

2)         di conoscere, qualora fosse vero che l’autovettura è stata immatricolata per un utilizzo “di terzi da locare senza conducente” e quindi per il noleggio a breve o lungo termine, se gli Uffici preposti hanno proceduto ad una attenta verifica dello stato generale dell’auto e dei chilometri percorsi (33.300), che appaiono esigui in funzione sia dell’età che dell’utilizzo precedente dell’autovettura stessa;

3)         di conoscere, qualora esista, la durata della garanzia rilasciata dal venditore ed i termini della stessa;

4)         di conoscere i motivi per cui l’Ente non ha provveduto all’acquisto dell’autovettura dalla CONSIP, che offre al prezzo di € 7.932 (comprensivo di IVA, immatricolazione, messa su strada e consegna), una Fiat Panda 1.2 69 Cv Classic (euro 5) con garanzia due anni e chilometraggio illimitato.

tabella PRECEDENTI:

26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO

 




NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!

C.R.

Domani, finalmente si terrà il vero e proprio primo Consiglio comunale a Nemi perché finora c'è stata, come dire, qualche defaillance. Ironie a parte, è singolare notare che in occasione del secondo Consiglio comunale del sindaco Alberto Bertucci si riportano in due punti all'ordine del giorno che si sarebbero dovuti licenziare in occasione del primo d'insediamento che si è tenuto il 21/05/2012

  1. Esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e di incompatibilità del sindaco eletto direttamente e dei consiglieri comunali.
  2. Elezione del Presidente del Consiglio comunale e del Vicepresidente.

Il primo viene ripresentato con la "presa d'atto" delibera di Consiglio comunale n° 6 del 21/05/2012 e il secondo con la  "ratifica" della nomina del Presidente e nomina del Vicepresidente del Consiglio Comunale. Da quando in qua si prende atto della delibera di insediamento? E poi chi è che dovrebbe ratificare? Quale organo superiore avrà quest'onere?


A onor del vero, nel primo Consiglio comunale Il consigliere Cocchi aveva chiesto di approfondire i due argomenti in quanto trattati erroneamente. Ma il sindaco non l'ha autorizzata rifiutandosi di farle fare dichiarazioni di voto nel caso del primo punto e quindi di votare, nè di approfondire quanto previsto dallo statuto comunale ai fini dell'elezione del presidente del consiglio con almeno i 2/3 del dei voti a favore ( che non ci sono stati) e l'obbligo di eleggere il vicepresidente.  Il consigliere Cocchi ha fatto verbalizzare le sue istanze e quest'ultime sono agli atti. Se solo l'ex vicesindaco si fosse fidato di più dell'ex sindaco Cocchi non ci sarebbe stato bisogno neppure della prova generale.
 

Pertanto è da rilevare che nel Consiglio Comunale d'insediamento, non sono stati rispettati gli adempimenti previsti dal Testo Unico degli Enti Locali – D.lgs 267/2000, è stata solamente una "prova generale". Ci si augura che adesso arrivi finalmente la volta buona.




GROTTAFERRATA DEPURATORE VALLE MARCIANA, L'APPELLO: "CONSIGLIERI CHIEDETE LA SOSPENSIONE DELLA DELIBERA CHE APPROVA IL PROGETTO PRELIMINARE"

Riceviamo e pubblichiamo

da Associazione “U Lengehru Neru” – Redazione de “Il Piccolo Segno” di Grottaferrata – Sezione Castelli Romani di “Italia Nostra”

Egregi Consiglieri,

come Associazione “U Lengehru Neru”, Redazione de “Il Piccolo Segno” di Grottaferrata, sezione Castelli Romani di “Italia Nostra”, siamo impegnati in un’azione politica per impedire che venga realizzato il progetto del Nuovo Depuratore a Valle Marciana, nel nostro Comune. Lo scopo è quello di  salvaguardare uno degli ambienti più pregiati del nostro territorio, già profondamente segnato dalla realizzazione dell’attuale impianto di depurazione.

Il Consiglio Comunale ha approvato il progetto preliminare e la variante urbanistica con delibera n. 24 del 29 giugno 2011. Quell’approvazione è sembrata un atto frettoloso, quasi fosse imposto come un “atto dovuto”. Il progetto in questione contiene elementi che suscitano inquietanti interrogativi e preoccupazioni, in ordine sia agli aspetti tecnici, sia alle procedure seguite nella sua approvazione e aggiudicazione. Non solo, ma quel che è ancora più grave è il ripetersi , ancora una volta, della politica che ignora la partecipazione dei cittadini: il progetto è stato approvato in assenza di informazione e partecipazione diffusa ed effettiva dei  cittadini.  

Chiediamo che ogni Consigliere, al prossimo Consiglio Comunale, si faccia promotore della presentazione di una delibera di sospensione della precedente delibera 24/2011. Questa proposta di delibera è stata presentata al protocollo del Comune di Grottaferrata dal Consigliere Mauro Tomboletti e la alleghiamo alla presente.

L’approvazione di questo atto è finalizzata a riaprire il dibattito sul progetto, attraverso un processo partecipativo della cittadinanza per ricercare soluzioni tecniche migliori, e ce ne sono, per tutelare i legittimi interessi dell’ambiente e della comunità di Grottaferrata.

Come Associazioni promotrici di questa azione abbiamo indetto per martedì prossimo 26 giugno alle ore 17,00 presso il teatro del Sacro Cuore una assemblea cittadina dove presenteremo un dossier sull’intera vicenda e alla quale Vi invitiamo a partecipare e a prendere pubblicamente impegno per la presentazione della deliberazione.    

 


 



LAZIO LEGAMBIENTE, UNA INFRAZIONE SU 20 E' SUL MARE DEL LAZIO

Redazione


Una illegalità su venti ai danni del mare italiano si compie nel Lazio. Collezionando 1,8 infrazioni per ognuno dei 361,5 chilometri di costa, la nostra regione ne assomma 659, pari al 5% del totale italiano, con 762 tra denunce e arresti e 196 sequestri, e si piazza all'ottavo posto nella classifica nazionale “Mare Monstrum 2012” di Legambiente, basata sul lavoro delle Forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto –migliorando di una posizione rispetto allo scorso anno quando era settimo con 732 infrazioni.

Sul fronte dell'abusivismo edilizio in aree demaniali calano le infrazioni accertate, che nel 2011 sono state 141, ma cresce molto il peso degli abusi nel Lazio rispetto al totale nazionale dall'1,8% al 4,4%, con un totale di 202 persone denunciate o arrestate e 69 sequestri. Nel 2011 sono stati molteplici i casi di indagini, abusi e sequestri, soprattutto nell'area romana. Il caso più eclatante è certamente quello del ribattezzato "Porto della discordia" a Fiumicino (Rm) – oggetto di un' indagine condotta dal Procuratore di Civitavecchia Amendola e dai suoi sostituti – che al momento non hanno iscritto nessuno nel registro degli indagati e stanno vagliando le possibili ipotesi di reato. Ma intanto per ben due volte l'indagine ha già portato la polizia giudiziaria ad acquisire nella sede del Comune gli atti dell'appalto. Altre vicende hanno riguardato una lottizzazione abusiva alla luce del sole su un'area di quattro ettari a Pomezia (Rm), con un'indagine condotta dalla Procura di Velletri, che ha anche disposto ad Ardea (Rm) il sequestro di un'area agricola di circa 35 mila metri quadri sulla quale sono stati realizzati 168 manufatti destinati ad abitazioni civili. Dopo l'abbattimento dei 21 scheletri di villette all'Isola dei Ciurli a Fondi (Lt), vecchi e nuovi ecomostri continuano a deturpare la provincia di Latina, colpa della forte presenza della criminalità organizzata che sta trasformando il sud del Lazio in una nuova frontiera criminale, con tanto di proiettili recapitati all'ex Questore di Latina, al capo della Squadra Mobile, Tatarelli, e al sostituto procuratore Miliano: sigilli a San Felice Circeo a una villa del valore di 400 mila euro a quanto pare senza nessuna concessione, sequestro a Sabaudia di 10 ettari di terreno agricolo, dove secondo l'accusa venivano sversati fanghi biologici; a Formia, sigilli a 16 appartamenti del valore di circa cinque milioni di euro sorti in violazione dei piani territoriali a due passi dal mare dello splendido Golfo, in località Acquatraversa. Ferme le ruspe di fronte a diversi ecomostri, primo tra tutti le 285 unità abitative della lottizzazione abusiva Bella Farnia a Sabaudia in attesa del giudizio della Cassazione, così come i dieci villini della lottizzazione abusiva nella piana di Sant'Agostino a Gaeta (Lt) e gli abusi del camping Santa Anastasia di Fondi, come i casi già noti del parcheggio sulla spiaggia a Lavinio (Rm) abbandonato da molti anni.

“Pericolose illegalità e veri e propri reati su abusivismo e mare inquinato compromettono il fragile equilibrio del nostro mare – afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – Sull'abusivismo edilizio, esclusa Ardea che sta compiendo un lavoro importante nonostante si segnalano comunque nuovi casi di abusi, non si vede da troppo tempo una ruspa in azione per gli abbattimenti e la Regione non ha riattivato il sostegno ai Comuni con il fondo di rotazione, né i poteri sostitutivi. Piccole e grandi criminalità si vincono con gli abbattimenti. Le forze dell'ordine e le procure lavorano molto, ma serve poi il colpo finale dei Comuni. Così come sulla depurazione preoccupano le illegalità legate spesso alla mala gestione degli impianti e agli scarichi illeciti che portano poi alle macchie scure che i cittadini trovano in mare come anche di recente; anche in questo caso serve un rilancio del piano della qualità delle acque della Regione Lazio, che ha perso però per il debito della sanità molti degli investimenti sul fronte delle fognature e della depurazione.”

Sul fronte del mare inquinato il Lazio si piazza, infatti, all'undicesimo posto: tra scarichi illegali e cattive depurazioni, il mare laziale è vittima di 103 infrazioni all'anno, il 3,9% del totale nazionale, e 128 sono state le persone denunciate o arrestate mentre i sequestri sono stati 69. Da segnalare il caso di una lavanderia industriale a Fondi: dopo le denunce di Legambiente circa i cattivi odori provenienti dal Fosso San Giovanni e le evidenti schiume biancastre, la Provincia di Latina ha sospeso l’autorizzazione allo scarico per le acque industriali. La depurazione migliora nella nostra regione, anche se i numeri sono ancora molto preoccupanti, visto che solo il 65,4% degli abitanti equivalenti serviti effettivi (AES) ha impianti di depurazione delle acque reflue urbane con trattamento secondario e terziario. Tra i capoluoghi le peggiori performance si registrano a Frosinone, dove l'efficienza è ferma all'80%, Rieti all'83% e Latina all'84%; a Roma l'efficienza tocca il 90%, ma i numeri in ballo sono molto grandi e quindi c'è molto da fare, mentre Viterbo si attesta al 95%. Non migliora la situazione per quanto riguarda la pesca di frodo, per la quale il Lazio scala la classifica e si piazza al quinto posto quadruplicando in pratica le infrazioni accertate fino a 240, il 5% del totale nazionale, con 250 tra denunce e arresti e 9 sequestri effettuati, con 1.206 kg totali di sequestri, dei quali 694 kg sono stati di molluschi e 462 kg di pesce. E il Lazio entra ancora nella top ten per le violazioni al codice della navigazione, stabile al sesto posto rispetto alla classifica 2011: le infrazioni al codice sono state 175, con 182 denunce e arresti e 50 sequestri.

“Nel Lazio continuano a essere troppi i casi di illegalità che si abbattono sull'ecosistema marino – ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazi – i dati rimangono preoccupanti sia per l'abusivismo che per la depurazione, ma anche per la pesca di frodo e le infrazioni al codice della navigazione. Se da un lato servono nuove politiche regionali per tutelare una delle risorse più importanti sul fronte ambientale ma anche su quello economico, dall'altro è altrettanto importante il ruolo dei cittadini, sentinelle che possono segnalare i casi di illeciti sul mare alla nostra Goletta Verde che tra pochi giorni arriverà nel Lazio.”

Il Rapporto è ricco di altre segnalazioni: sul fronte dei ripascimenti, ad esempio, si evince che i più importanti sono stati realizzati proprio lungo le coste del Lazio, attingendo alle ingenti riserve identificate sulla piattaforma dalla Regione, con prelievi di sabbia dai fondali marini che hanno superato i 7 milioni di metri cubi di sedimenti; torna anche ad evidenziarsi il muro invalicabile lungo 17,5 chilometri che occupa il litorale del Lido di Ostia, con tanto di discoteche, ristoranti e palestre, piuttosto impenetrabile all’accesso gratuito alla battigia. Per monitorare tutto ciò, torna la Goletta Verde di Legambiente, con la XXVII edizione della campagna di monitoraggio ed informazione sullo stato di salute del mare e delle coste, realizzata anche con il contributo di COOU Consorzio Obbligatorio Oli Usati. Le tappe laziali di quest’anno saranno Ostia (5 luglio), Ardea (6 luglio) con serata in porto ad Anzio, Ponza (7 luglio), Fondi (8 luglio) con serata in porto a Gaeta.