‘Ndrangheta a Rocca di Papa, tre arresti: colpo al clan Molè

ROCCA DI PAPA (RM) – La ‘ndrangheta calabrese è arrivata fino a Rocca di Papa, ai Castelli Romani. Tre persone sono state arrestate questa mattina dalla squadra mobile della polizia con le accuse di intestazione fittizia di beni e trasferimento fraudolento di valori finalizzato ad eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali.

L’indagine “Gioia Tauro ai Castelli”, coordinata dalla dda della procura di Roma, ha svelato la penetrazione della cosca Molè in importanti strutture ricettive a Rocca di Papa. Gli agenti della sezione criminalità organizzata della squadra mobile, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, hanno inoltre sequestrato beni, società, ditte ed immobili, sia nel Lazio che in Calabria, per un valore di circa quattro milioni.

Stando a quanto accertato dagli investigatori, Agostino si sarebbe avvalso del figlio Francesco per schermare la proprietà e la piena disponibilità della società “il Casale srl”, (le cui quote sono state oggi sottoposte a sequestro preventivo assieme alla ditta ‘Il Redentore’ di Maria Luppino, più altri immobili) al fine di sottrarla a possibili ‘aggressioni’ da parte dell’autorità giudiziaria.

Sempre Agostino, tramite l’intermediazione del cognato Mazzaferro, avrebbe ottenuto, attraverso un contratto di comodato di azienda commerciale, la conduzione di un’attività di ristorazione e bed & breakfast a Rocca di Papa. Nel caso specifico, è Francesco Cosoleto stipulare un contratto con la società “La regina del bosco srl” in forza del quale ha acquisito la disponibilità di una struttura ricettizia – composta da hotel e ristorante – che aveva la stessa denominazione. Completati tutti i lavori di ammodernamento, la struttura è stata poi inaugurata nel maggio di 3 anni fa con il nome di “Ristorante albergo Il Redentore”.

Sono numerose le intercettazioni tra i protagonisti della vicenda dalle quali emerge chiaramente che Agostino Cosoleto è il ‘dominus’ dell’operazione e l’effettivo titolare e gestore della società “il Casale”, mentre il figlio Francesco è risultato un mero dipendente, in tutto subordinato alle direttive del padre. Ed è fittizia, a parere di chi indaga, anche l’intestazione a Maria Luppino della struttura alberghiera ‘Il Redentore




Castelli Romani, Asl Rm6: ecco perché il centro vaccinale si è spostato da Rocca di Papa a Grottaferrata

CASTELLI ROMANI (RM) – “La Asl Roma 6 sta portando avanti una politica di riqualificazione dei servizi, con l’obiettivo di assicurare ai cittadini la migliore assistenza possibile, la massima efficienza e una maggiore accessibilità”, dice il direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda. “Queste sono le uniche finalità del trasferimento del centro vaccinale da Rocca di Papa a Grottaferrata. Una scelta dettata da una duplice esigenza: una razionalizzazione delle risorse e quindi una diversa allocazione del personale resa indispensabile dal nuovo piano vaccinale, che ha aumentato notevolmente il carico di lavoro; il dovere di garantire sempre spazi idonei e rispondenti ai migliori standard strutturali e organizzativi”.

Efficientamento e razionalizzazione hanno permesso all’azienda sanitaria dei Castelli di raggiungere un ottimo risultato in termini di salute pubblica: la copertura vaccinale della Asl Roma 6 è arrivata al 98%.

Precisiamo che il consultorio che aveva sede nel presidio di Rocca di Papa è stato chiuso quasi due anni fa, a causa dell’esiguo numero di prestazioni. Sin da allora, la popolazione di Rocca di Papa ha avuto a disposizione il consultorio di Grottaferrata, che garantisce un servizio ancora più efficiente, all’interno di una struttura dalla capienza idonea, e un’équipe completa, composta da ostetrica, psicologa, assistente sociale, infermiera, ginecologo e pediatra.

Oltre a vari servizi, fra cui i gruppi di accompagnamento alla nascita per le donne in gravidanza, le operatrici del consultorio di Grottaferrata continueranno a garantire presso le scuole medie del Comune di Rocca di Papa gli incontri di educazione alla salute e all’affettività rivolti agli alunni delle classi terze. Fra i temi affrontati, adozione di stili di vita sani, prevenzione contro fumo e obesità, bullismo, contraccezione, contrasto alla violenza di genere.

Sono previste visite da parte delle scolaresche di Rocca di Papa al consultorio di Grottaferrata, durante le quali i ragazzi potranno conoscere l’équipe e svolgere un ulteriore incontro sulla gestione delle emozioni.




Rocca di Papa, spostamento centro vaccinale: sindaco contro “leoni da tastiera”

ROCCA DI PAPA (RM) – Il sindaco di Rocca di Papa interviene sulla polemica innescatasi sui social riguardo la comunicazione dell’ASL Roma 6 relativa lo spostamento del centro vaccinale da Rocca di Papa a Grottaferrata.

“Ritengo opportuno chiarire alcuni punti”

Ha detto Emanuele Crestini primo cittadino di Rocca di Papa. “Il primo – prosegue il sindaco – è stato già ampiamente affrontato dal Direttore Generale dell’ASL Roma 6, Narciso Mostarda, il quale in un recente comunicato stampa ha spiegato che il trasferimento ha come obiettivo quello di “assicurare ai cittadini la migliore assistenza possibile, la massima efficienza e una maggiore accessibilità […] una scelta dettata da una duplice esigenza: una razionalizzazione delle risorse e […] il dovere di garantire sempre spazi idonei e rispondenti ai migliori standard strutturali e organizzativi.” Il centro di Grottaferrata presenta attrezzature e ambienti corrispondenti alle recenti normative regionali e garantirà prestazioni superiori rispetto a quelle finora erogate a Rocca di Papa.

Quindi, l’ASL non è stata costretta ad andarsene

Perché il Comune glielo ha chiesto (come qualche commentatore ha superficialmente o strumentalmente sostenuto), ma per migliorare i servizi forniti alla popolazione, anche di Rocca di Papa. I locali che ospitavano il centro vaccinale non rientrano fra quelli attualmente posti in vendita dall’Amministrazione. Quindi, non c’è alcuna connessione fra le due cose.

È sempre alta l’attenzione che l’attuale Amministrazione riserva nei confronti del sociale e delle prestazioni di servizi alla cittadinanza. Infatti, all’interno delle sedi preposte, stiamo elaborando e proponendo soluzioni che consentano di decentrare alcune sedi dell’ASL dove vengono erogate prestazioni socio-assistenziali, portandole anche a Rocca di Papa. Il vero problema, in questo caso, è che nel nostro paese non ci sono luoghi che rispettano gli standard richiesti dall’ASL per ospitare i loro centri. Ecco un altro elemento che fa parte dell’infausta eredità delle precedenti amministrazioni, caratterizzate da una miope gestione del patrimonio comunale, specialmente per quanto riguarda gli edifici pubblici.

In tutti i casi, mentre cerchiamo di cambiare le cose, gli operatori dell’ASL saranno sempre presenti sul nostro paese – così come dichiarato sempre dallo stesso Dirigente Generale – specialmente nelle scuole, con incontri e progetti sull’educazione alla salute, all’affettività, ai metodi contraccettivi, alla prevenzione contro il fumo, l’obesità, il bullismo e alla violenza di genere.

Ritengo che questi temi siano troppo delicati per essere tirati in ballo all’interno di annose faide politiche. Strumentalizzarli significa non comprenderne l’importanza per la nostra comunità. Perciò, specialmente quando si affrontano argomenti simili, invito tutti gli schieramenti politici ad adottare un approccio più coscienzioso e intellettualmente onesto nei confronti dei cittadini, invece di non perdere occasione per tentare di aizzare l’opinione pubblica contro l’attuale Amministrazione Comunale”.




Rocca di Papa, teatro: amore ed equivoci nello spettacolo di Enrico Maria Falconi

ROCCA DI PAPA (RM) -“E’ senza meno di più” il titolo dello spettacolo in programmazione al teatro di Rocca di Papa i prossimi 4 e 5 maggio alle 21. Scritto e diretto da Enrico Maria Falconi, attore, autore e regista e direttore artistico del Teatro di Rocca di Papa, che vede in scena 11 attori in una storia corale sull’amore e gli equivoci. Una vicenda in cui, come nella vita, la menzogna nasconde sempre una sottile verità.

Alla fine della sua storia d’amore con Maria, Luigi decide di diventare frate, e viene così mandato come missionario in Africa, nel mentre Maria accetta il corteggiamento dell’amico Marcello. Quando Luigi decide di tornare a Roma gli amici di una vita, pur di non dargli l’ennesima delusione, preferiscono non raccontargli che Maria si sposerà da lì a qualche giorno, anzi gli fanno credere che Lei non ha più trovato nessuno e che quindi ci sono ancora speranze per il loro amore. Da qui un susseguirsi di bugie, tra verità non dette e amori non rivelati, con Marinella l’amica del cuore di Maria e Lucia che tenterà in tutti i modi di orchestrare le verità non dette, con Nicola marito di Marinella con un passato difficile alle spalle ed un futuro da interprete tailandese che cercherà sempre di tener vivo l’amore della sua dolce Marinella, con Marcello che vuole regalare a Luigi una nuova verità non detta, con Laura ed Augusto che aspettano il loro primo figlio e si trovano dentro questa storia tra risate, botte e Roma dove piove sempre, con Antonio il ragazzino di casa che racconta le sue verità o forse sono le verità di tutti, ma in una storia disimparata a memoria c’e’ bisogno di qualcuno che la storia la conosce e la racconta e quindi conviene ascoltare la voce della coscienza, conviene ascoltare ciò che ha da dire Mamoska, e poi e poi c’e’ Francesca che sconvolge tutto o forse rivela tutto, ma soprattutto venite ad ascoltare le parole di Fra Filippo che conosce tutti e tutto sà di quel passato che riemerge, a poco a poco, un passato mai esaurito.

 




Rocca di Papa, Piano Calcare: Il Comune contro i costruttori inadempienti

ROCCA DI PAPA (RM) – Il Piano Particolareggiato delle Calcare è una delle questioni urbanistiche più complesse che l’attuale giunta eredita dal passato. Il Piano in questione, che interessa la zona delle Calcare e di Valle San Lorenzo, venne approvato con la Delibera di Consiglio Comunale n. 3 del 21/2/2003 e prevedeva l’avvio dell’attività edificatoria in numerosi comparti.
Il Piano, ai fini del rilascio del titolo edificatorio, era subordinato alla stipula di una convenzione urbanistica tra il Comune di Rocca di Papa e i costruttori, con l’assunzione di obbligazioni secondo legge solo per questi ultimi. In particolare, erano tenuti a realizzare le opere pubbliche di urbanizzazione, come reti fognarie, illuminazione pubblica, marciapiedi e aree verdi.
Inoltre, hanno sottoscritto delle garanzie assicurative (delle fidejussioni) al Comune, per l’adempimento degli obblighi derivati dalla convenzione. La mancata consegna delle opere pubbliche entro il termine fissato comporterebbe l’escussione delle polizze, attraverso le quali il Comune avrebbe la possibilità di realizzarle. La scadenza fissata per questi lavori era di 10 anni, ma nel 2013 è stata prorogata per altri tre anni.
“In questi 13 anni, sarebbe stato dovere degli amministratori controllare quanto realizzato – chiosa l’assessore ai Lavori Pubblici, Gian Luca Zitelli anche se il buon senso avrebbe suggerito di non aspettare la scadenza del Piano per verificare lo stato dell’arte. Piuttosto, sarebbe stato più opportuno e responsabile monitorare costantemente lo sviluppo dei lavori, soprattutto per quanto riguarda le opere pubbliche. Confido nella collaborazione concreta del consigliere Ottavio Atripaldi, presidente della Commissione Consiliare Straordinaria Calcare.”
“Una delle priorità di questa Amministrazione è fare chiarezza sul Piano Particolareggiato delle Calcare – spiega il sindaco, Emanuele Crestini Dopo aver effettuato una ricognizione della situazione, alla luce di quanto emerso, assieme alla Giunta ho ritenuto necessario dare mandato agli uffici comunali competenti di attivarsi per l’escussione delle fidejussioni nei confronti dei costruttori inadempienti (Delibera di Giunta n. 53 del 13/4/2018), così come previsto dalla convenzione stipulata nel 2003. Come Amministrazione Comunale abbiamo il dovere di tutelare gli interessi della collettività; in questo caso si tratta di garantire servizi fondamentali ai cittadini, con particolare riferimento a quelli dell’area interessata.”



Rocca di Papa, tra approvazione bilancio e veleni incrociati: l’assessore Rossetti fa il punto

ROCCA DI PAPA (RM) – Approvato il Bilancio di previsione 2018 a Rocca di Papa con 9 voti favorevoli e 6 contrari. Un traguardo per la Giunta Crestini che arriva dopo un primo tentativo andato male per la bocciatura, da parte di otto consiglieri di minoranza, a un punto propedeutico del bilancio di previsione e in cui tre consiglieri di maggioranza, Lorenzo Romei, Roberta Carnevali e Massimiliano Calcagni erano passati all’opposizione.

Vincenzo Rossetti: “Il Bilancio di Previsione ha assunto il vero ruolo di programmazione della vita amministrativa di una Città”

“Il Consiglio Comunale di ieri è stato certamente importante, non solo per la preoccupazione dovuta ai numeri della maggioranza e della minoranza perchè questa è una cosa che nella dialettica politica è bene che ci sia. – Commenta Vincenzo Rossetti, assessore al Bilancio del Comune di Rocca di Papa – Ma era in ballo l’approvazione del Bilancio di previsione 2018/2020, – prosegue l’assessore – documento questo di importanza vitale. Oggi, con la nuova normativa, che non tutti conoscono, il Bilancio di Previsione ha assunto il vero ruolo di programmazione della vita amministrativa di una Città. E non è affatto vero che è stato avanzato lo spauracchio del Commissario Prefettizio come un danno per il Paese. Io sono stato il primo a dire che se fosse o dovesse venire un Commissario, che normalmente viene nominato dopo la caduta di una giunta e quasi sempre dopo la mancata approvazione di un bilancio, avrebbe trovato o troverebbe un Bilancio pronto ‘all’uso’; il Commissario, cioè, non dovrebbe preoccuparsi di fare quadrare i conti, perché anche lui deve avere i conti in ordine, ma dovrebbe amministrare e preoccuparsi di altri aspetti della vita quotidiana. Quali?”

Rossetti dopo aver ribadito i conti in ordine dell’Ente locale attraverso quello che ha definito un “bilancio pronto all’uso” punta il dito sulle passate amministrazioni e sulla delicata questione delle demolizioni

“Ritengo – aggiunge Rossetti – che uno dei suoi primari compiti – riferimento a un ipotetico Commissario Ndr. – sarebbe quello di far rispettare le ordinanze di demolizioni emesse dalla Procura della Repubblica, che vengono ancor prima della sentenza del Consiglio di Stato, la quale non ordina la demolizione, ma giudica sull’ operato del Comune negli anni passati.”

Rossetti elogia la scelta del passaggio tra le fila della maggioranza del consigliere Danilo Romei

“Ieri, in Consiglio, – prosegue l’assessore – abbiamo assistito ad un altro cambiamento di fronte. Il Consigliere Romei (Danilo) ha pubblicamente dichiarato di voler sostenere la Giunta Crestini non solo con il proprio voto favorevole al Bilancio e a tutti gli altri atti, ma vuole (come in effetti è stato) passare nelle fila della maggioranza, cambiando anche la sua collocazione logistica. Un atto di coraggio e di scelta che non potrà che portare vantaggi a Rocca di Papa. Il Bilancio presentato è un bilancio estremamente tecnico, come del resto lo sono quelli di tutti i Comuni d’Italia e lo dico soprattutto nella mia qualità di Revisore dei Conti di vari Comuni. Ho cercato di fare capire ai Consiglieri di minoranza che oggi, soprattutto dopo le tragedie perpetrate negli ultimi anni, è rimasto ben poco spazio per erogare i servizi che merita una città che voglia definirsi tale”.

L’assessore al bilancio non ha risparmiato stafilettate verso la precedente Giunta

“Stiamo coprendo ancora i tanti debiti lasciati dalla precedente Giunta, – dice Rossetti – basti pensare che il primo gennaio di ogni anno e per i prossimi 27, ogni abitante di Rocca di Papa, neonati compresi, deve versare nelle casse del Comune, o non avere servizi corrispondenti all’importo di 16 euro. Il Mef ha ispezionato i conti e tutti gli atti compiuti dalla Giunta Boccia e ha interessato la Corte dei Conti di intervenire individuando i responsabili dei danni e l’ammontare del danno stesso. Ma ieri Boccia ha ben pensato, come fanno tutti i politici, di distrarre l’attenzione della città da questi aspetti, citando ancora una volta le accuse ricevute , con riferimenti anche alla sua posizione familiare. Sarà la Corte dei Conti a stabilire se e quali danni sono stati arrecati al Paese, ma intanto la relazione del MEF li ha anticipati. Si è poi fatta della ilarità sulla “aleatorietà” delle Entrate indicate in bilancio. Questa eventualità è stata dichiarata da un Revisore dei Conti che ho presentato agli altri membri della Commissione Bilancio durante i suoi lavori e lo stesso, alla domanda di cosa ne pensasse del bilancio ha espresso quello che è stato, strumentalmente travisato. Ha detto, cioè, che le entrate sono aleatorie. Ma come sanno tutti i consiglieri che hanno ricevuto gli atti allegati al bilancio il parere dei Revisori è stato positivo, senza riserve e senza suggerimenti!!! Ebbene, e lo possiamo sempre appurare, aggiungo io, tutte le Entrate degli Enti locali hanno la caratteristica dell’”aleatorietà” in quanto sono somme iscritte in bilancio che risentono della “sensibilità” del cittadino a sentirsi tale o a vivere da parassita e non pagare i tributi dovuti. La legge, che riguarda tutti i Comuni d’Italia grandi e piccoli e non solo Rocca di Papa, vuole che, proprio per questo atteggiamento della collettività, vengano blindate le entrate e che quindi la spesa non avvenga comunque e a prescindere dall’ effettivo incasso del tributi. Se prevedo che dall’IMU io abbia titolo (quindi non mi invento) di incassare 1000, devo appostare un Fondo Crediti Dubbia Esigibilità di una percentuale che varia da anno ad anno. Pensate nel 2020 tale percentuale sarà del 100% rispetto alle Entrate. Cosa significa questo? che se in cittadini non faranno il loro dovere, un Comune non avrà modo neanche di far funzionare un semaforo stradale. Pensiamo a questo e non alle chiacchiere strumentali”.

Rossetti ha riservato poi la conclusione delle sue considerazioni al consigliere Lorenzo Romeo e alla ex vice sindaca

“Un ultimo cenno lo voglio fare al consigliere Romei (Lorenzo), al quale, secondo lui, devo la mia nomina ad Assessore. Gli voglio ricordare che lui rappresenta, a differenza del sottoscritto, tutti quelli che lo hanno votato e anche quelli che non lo hanno votato e allora anziché strumentalizzare ogni cosa, si impegni davvero nella gestione della cosa pubblica con una opposizione costruttiva e non recriminando che il suo lavoro non lo può svolgere perché non gli hanno ancora consegnato la videoregistrazione dell’ultimo Consiglio Comunale, o che qualcuno lo ha minacciato di non so che cosa. Spero che le Autorità competenti, che sicuramente sono a conoscenza di queste accuse (e di quelle di Veronica Giannone che sono sulla stessa falsa riga) intervengano e magari chiedano anche a me qualche spiegazione. Io andrò in Procura”.




Rocca di Papa, l’ex vice sindaco Giannone in un esposto: “Affidamenti diretti a parenti di dirigenti”

ROCCA DI PAPA (RM) – A gennaio scorso è stato affidato un incarico al marito di una dirigente dell’Ufficio Urbanistica. Questo il contenuto di un esposto presentato il 19 marzo scorso alla Guardia di Finanza di Frascati dall’ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica di Rocca di Papa Veronica Giannone. L’attuale sindaco civico Emanuele Crestini le ha tolto le deleghe circa sei mesi e lei ha diffuso un video di denuncia sul “malaffare e corruzione” che ha colpito la cittadina castellana.

Nell’esposto di Giannone viene raccontato un fatto in particolare

La Regione Lazio ha stanziato al Comune di Rocca di Papa un contributo di circa 20 mila e 250 euro per un programma di indagini di microzonazione sismica e condizione limite dell’emergenza. A questi soldi il Comune contribuisce con altri 6 mila e 750 euro per un importo complessivo di 27 mila euro. Un cifra che prevede, una consultazione di almeno 5 ditte, sottolinea la Giannone nell’esposto, in quanto “gli affidamenti diretti sono previsti per incarichi inferiori a 10 mila euro”.

Il fatto

A luglio , vengono protocollate in Comune ben due manifestazioni d’interesse per l’affidamento di quell’incarico. La seconda proposta arriva dal marito della dirigente dell’ufficio Urbanistica Elisabetta Santangeli impiegata nello stesso settore interessato dall’affidamento dell’incarico. Il 6 novembre la Giunta, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Veronica Cimino, approva l’adesione al contributo e dà mandato al responsabile del settore Ambiente Luigi de Minicis di procedere all’affidamento dell’incarico. Il giorno dopo la delibera è la dirigente Santangeli a compilare nel suo ufficio la determina dirigenziale deliberata dalla Giunta che affiderà l’incarico a suo marito, il geologo Rocco Sarli. L’atto è stato firmato il 22 gennaio scorso dal responsabile del settore Ambiente Luigi de Minicis il quale con affidamento diretto ha conferito ufficialmente l’incarico al coniuge della dirigente Santangeli.

Le considerazioni dell’ex vice sindaco e assessore all’Urbanistica di Rocca di Papa Veronica Giannone a margine dell’esposto

In primis la singolarità del fatto che il sindaco Emanuele Crestini abbia ricevuto la manifestazione d’interesse dallo studio del marito della dirigente prima ancora la delibera di indirizzo della giunta e la determina di incarico. Poi che lo stesso signore è già stato destinatario di altri incarichi con affidamento diretto e di natura fiduciaria. E che, tra le altre evidenze, c’è una relazione del Ministero Economia e Finanza evidenzia un sistema collaudato di affidamento non in linea con trattato Ue e direttive comunitarie.

L’ex vicesindaco fa sapere di questo esposto poche ore prima del consiglio Comunale previsto per oggi sull’approvazione del bilancio

È il secondo tentativo di approvazione del bilancio dopo gli eventi dell’ultima seduta incandescente della settimana scorsa in cui c’è stato il passaggio all’opposizione dei tre consiglieri Lorenzo Romei, Roberta Carnevali e il presidente del consiglio Massimiliano Calcagni. E il bilancio non è stato approvato perché Crestini, dopo la bocciatura di otto consiglieri di minoranza a un punto propedeutico al bilancio di previsione, ha lasciato l’aula insieme ai suoi della maggioranza. Mancavano i numeri: 8 consiglieri contro 8 dell’opposizione che sarebbero stati nove se fosse stato presente Danilo Romei.

Giannone affonda sul sindaco

“Crestini ha detto che il Mef ha evidenziato molte irregolarità fra cui illegittimi affidamenti diretti di lavori pubblici, appalti dichiarati illegali. – Dice l’ex vice sindaco e assessore all’Urbanistica – La cosa sconcertante – prosegue Giannone – è che oggi il sindaco agisce sulla scia dei suoi predecessori. La determina incriminante che rifiutai di portare in Giunta come organo proponente, infatti rappresenta la perfetta continuità con un sistema politico che favorisce logiche personalistiche diviso tra i vecchi affari e nuovi appetiti, non solo dei politici, ma di tutti coloro che in quel sistema ci sguazzano da anni”.

La replica del sindaco Emanuele Crestini

“Non sono a conoscenza di casi come quelli a cui si riferisce. – Dice il sindaco di Rocca di Papa – Il “modus operandi” della nostra Amministrazione – prosegue Crestini – è basato sull’attenta osservanza delle leggi e delle norme che regolano la vita amministrativa dell’Ente comunale e che ne garantiscono non solo la piena legittimità, ma anche l’attuazione dei principi di trasparenza. La signora Veronica Giannone, che da quanto apprendo denuncerebbe delle irregolarità, si è segnalata da mesi per un ostruzionismo personale nei confronti di questa Amministrazione. Da rilevare che, dopo tanto tempo, le sue accuse e denunce hanno portato a un nulla di fatto. Giannone è stata vicesindaco, con responsabilità dirette e importanti per questa Amministrazione. Dal momento in cui sono stato costretto a rimuoverla dall’incarico, si è scagliata contro i suoi ex compagni politici. Un “modus operandi” visto tante volte, la cui psicologia ha alla base l’inconfessabile consapevolezza della sua incapacità, che lei vede riflessa negli altri. La politica – conclude il primo cittadino – è fatta di idee e impegno quotidiano. Per altri è solo una vetrina per le proprie manie di protagonismo”.

 




Rocca di Papa: governo Crestini verso le forche caudine del Consiglio comunale

ROCCA DI PAPA (RM) – Giornata decisiva quella di domani per il governo di Rocca di Papa. All’ordine del giorno del Consiglio comunale c’è l’approvazione, al secondo tentativo, del bilancio dopo gli eventi andati in scena nell’ultima seduta consiliare in cui c’è stato il passaggio all’opposizione dei tre consiglieri Lorenzo Romei, Roberta Carnevali e del presidente del consiglio Massimiliano Calcagni. E il bilancio non è stato approvato perché il sindaco Emanuele Crestini, dopo la bocciatura di otto consiglieri di minoranza a un punto propedeutico al bilancio di previsione, ha lasciato l’aula insieme ai suoi della maggioranza. È chiaro che non c’erano i numeri: 8 consiglieri di maggioranza contro 8 dell’opposizione che sarebbero stati nove se fosse stato presente Danilo Romei Adesso occorre attendere la seduta di domani per capire quale sarà il futuro della giunta Crestini.

 Nel frattempo l’assessore al Bilancio Vincenzo Rossetti ha sottolineato alcuni aspetti:

“Intanto – ha detto Rossetti – non ho paura di perdere nessuna poltrona e dico che qualora dovesse arrivare il commissario si troverebbe un bilancio sano, in equilibrio, come prevede la legge. Come cittadino non posso che dispiacermi se un organo istituzionale come il sindaco e la sua giunta dovessero decadere per motivi che prescindono dal bilancio in se e per sé. In ultimo – conclude Rossetti – ci sono rimasto male rispetto alle accuse di Romei che dice di essere stato minacciato da qualcuno che avrebbe voluto minare la sua libertà di mandato. Facesse i nomi, io non ci sto e annuncio che andrò in Procura perché non voglio essere coinvolto in situazioni poco chiare, laddove ci fossero ombre di minacce fatte da qualcuno a qualcun altro o presunte pressioni politiche”.

E l’ex vicesindaco Veronica Giannone, a cui l’attuale primo cittadino Emanuele Crestini ha tolto le deleghe sei mesi fa avverte:

“Il Consiglio è stato convocato per venerdi 13 aprile, – dice Giannone – una convocazione ex novo che fa superare i termini di legge fissati al 31 marzo come termine ultimo per approvare il bilancio previsionale. Ad oggi siamo già ben oltre i termini. Malgrado le smentite colleriche, pervenute dall’assessore al bilancio del Comune di Rocca di Papa sui social network, Vincenzo Rossetti, di fatto il bilancio non è stato approvato; a far data dal 1 aprile sarebbe dovuta infatti partire una diffida preventiva del Prefetto Paola Basilone. Una eventuale concessione di proroga oltre il 31 marzo, seppur ammissibile, chiarita anche in una nota del Ministero dell’Interno, rappresenta di fatto un conferimento oltre i termini”.

Botta e risposta tra ex sindaco e sindaco

L’ex sindaco Pasquale Boccia: “La maggioranza Crestini non ce l’ha più”

E in attesa del Consiglio comunale di domani è botta e risposta tra sindaco ed ex sindaco. “Crestini – ha detto Pasquale Boccia – non deve rispondere a Pasquale Boccia ma ai tre protagonisti della sua maggioranza che si sono fisicamente seduti tra i banchi dell’opposizione – chiaro riferimento da parte dell’ex primo cittadino a Massimiliano Calcagni, Lorenzo Romei e Roberta Carnevali. – E’ ovvio – ha aggiunto Boccia – che la maggioranza Crestini non ce l’ha più: quando i suoi ex consiglieri di maggioranza parlano di intimidazioni, pressioni, minacce fanno accuse pesanti ed il sindaco invece di pensare a questo pensa solo ad offendere e mistificare i fatti. Stavolta non finisce qui”.

Emanuele Crestini: “Accendere mutui era una pratica usuale per Boccia”

“Veniamo accusati di non essere in grado di amministrare il paese, ma forse ignora i quasi 3 milioni di euro, a fondo perduto, che già siamo riusciti a portare a Rocca di Papa, cifra che sarà investita nei prossimi mesi in numerosi progetti al servizio della cittadinanza. – Ha detto il primo cittadino di Rocca di Papa in risposta alle accuse lanciate dall’ex sindaco – Grazie alla competenza e all’impegno dell’Amministrazione, assistita dagli uffici comunali, stiamo per portare a compimento tutto ciò senza chiedere nessun prestito. Sottolineo questo aspetto – ha proseguito Emanuele Crestini – perché accendere mutui era una pratica usuale per Boccia. L’ex sindaco è arrivato a chiedere oltre 9 milioni di mutui per l’ordinaria amministrazione, condannando i cittadini a pagare questi debiti fino al 2044 (Delibere di Giunta n. 55/2013, n. 66/2014 e n. 124/2014). Un debito che rappresenta un grave fardello che pesa quotidianamente sulle scelte che il Comune è chiamato a prendere. Per questo abbiamo scelto di partire da qui, dalla riduzione del debito. A oggi, in meno di 2 anni, siamo riusciti ad abbassarlo di oltre 1.200.000 euro. E mentre stiamo cercando di risollevare Rocca di Papa dalle macerie, Boccia continua imperterrito a formulare le sue accuse dall’alto della sua “competenza”, spacciandosi per salvatore della patria. Ma a questo punto sorge spontanea una domanda: come mai Rocca di Papa è povera e distrutta? Forse, – ha concluso il sindaco – se avesse gestito bene i soldi dei cittadini, il nostro paese sarebbe un posto migliore. Migliore per tutti e non per pochi”.




Rocca di Papa, il sindaco: “Autovelox. Solo attacchi da mercenari politici”

ROCCA DI PAPA (RM) – L’attuale sindaco Crestini interviene con una nota: “Mariachiara Cecilia attacca l’Amministrazione solo perché non ha vinto la gara?”. Per 10 anni, dal 2007 al 2017, il servizio di autovelox nel nostro paese è stato affidato ad aziende sempre riconducibili ad un’unica persona: la signora Mariachiara Cecilia.

Per 10 anni, il Comune di Rocca di Papa ha incaricato queste società senza alcuna gara, senza alcun bando. Si è trattato di affidamenti diretti, che quasi mai garantiscono equità nel mercato e risparmi per le casse comunali. Incarichi che ammontano a circa 570.000 euro, se consideriamo solo gli ultimi 5 anni.

L’anno scorso, l’attuale Amministrazione Comunale ha ritenuto doveroso indire una gara pubblica, nella quale abbiamo richiesto anche l’utilizzo dei moderni “targa system” (controllo automatico dell’assicurazione e della revisione), oltre al classico autovelox fisso, così come riportato nel programma elettorale. Per la prima volta, il servizio non è stato affidato alle società riconducibili alla signora Cecilia. Il servizio è stato invece affidato a un’altra ditta, poiché ha presentato un progetto e delle garanzie più vantaggiose per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, con un notevole risparmio per le casse comunali. Questa dovrebbe essere la normalità, una procedura trasparente, che assicuri la legalità e che consenta a tutti gli imprenditori di partecipare.

Per 10 anni, la signora Cecilia non ha mai espresso pubblicamente le sue opinioni in merito alle previsioni di incasso riguardanti l’autovelox. Ma oggi le cose sono cambiate. Nelle ultime settimane si è impegnata in modo incessante nel contestare – attraverso la stampa locale e Facebook – ogni aspetto legato a questa gara, così come alle relative voci di bilancio. Tra le altre cose, sostiene che le entrate attese non sarebbero verosimili. Facciamo chiarezza su questo punto. L’importo nel bilancio di quest’anno ammonta a un totale di circa 2,6 milioni di euro, divisi nel seguente modo:

1,3 milioni di previsione per le sanzioni relative al 2018, in linea con gli anni precedenti (le nuove norme di bilancio impongono di inserire la cifra che ci si aspetta di elevare e non più solo le cifre che ci sia aspetta di incassare);
1,3 milioni di sanzioni già elevate nel 2015 e 2016, non pagate e da riscuotere.
A questi importi va detratto l’aggio del concessionario e applicato un fondo crediti di dubbia esigibilità, un fondo per far fronte al mancato incasso. Per un’azione di più prudente rispetto a quanto obbligati dalla legge e dai principi contabili, tenendo conto della percentuale di non riscossione degli ultimi 5 anni, abbiamo ritenuto di applicare un fondo del 75%, quindi le somme da incassare si abbassano notevolmente. Il tutto avallato anche dai Revisori dei Conti, che hanno accertato la solidità del bilancio che ci si appresta ad approvare.

Inoltre, la signora Cecilia afferma che i dispositivi “targa system” non sarebbero idonei per essere installati sulle le strade di Rocca di Papa. E allora sorge spontanea una domanda: come mai ha partecipato a tale gara, con una ditta a lei collegata, se ha ravvisato queste irregolarità? Se si fosse aggiudicata l’appalto, sarebbe stato tutto regolare?




Rocca di Papa, crisi governo Crestini: il Pd vicino ai cittadini. Giannone: “Romei coraggioso, adesso l’appello alla magistratura”

ROCCA DI PAPA (RM) – All’indomani del Consiglio comunale del 3 aprile 2018, il PD di Rocca di Papa rivendica il voto contrario espresso, punto per punto, sulle delibere che è stato possibile votare finché la maggioranza non ha fatto mancare il numero legale per la prosecuzione dei lavori: “Invitiamo il Sindaco Crestini e i Consiglieri comunali eletti con le sue liste – fa sapere Massimo Litta, segretario del Pd di Rocca di Papa – ad una profonda riflessione su quanto accaduto ieri perché, a dispetto delle voci che sono sempre circolate sino ad oggi, il PD è pronto a lavorare per Rocca di Papa soltanto a condizione che il Sindaco possa andare avanti con una propria maggioranza. In caso contrario, per quanto triste sia l’idea che arrivi un Commissario prefettizio nella nostra cittadina, è inevitabile che la parola torni ai cittadini”.

Martedì si è consumato un consiglio comunale di fuoco a Rocca di Papa: tre consiglieri di maggioranza si sono seduti all’opposizione, il bilancio non è stato approvato e il sindaco del Pd Emanuele Crestini ha interrotto la seduta lasciando l’aula consiliare ma non per cinque minuti, definitivamente.

Lorenzo Romei ha detto di aver ricevuto intimidazioni e pressioni estese anche ai propri familiari finalizzate a limitare l’attività politica: “La prossima volta che ci sarà un’intromissione volta a intimidire il nostro libero mandato – ha detto Romei – ci recheremo dalle autorità competenti”. Parole che di fatto hanno palesato l’uscita dalla maggioranza insieme alla conigliera Roberta Carnevali e al presidente del consiglio comunale Massimiliano Calcagni. Romei ha anche messo a verbale una lettera, che risale a circa un anno fa, firmata dal sindaco e da alcuni consiglieri di maggioranza, dove si chiedono le dimissioni del presidente.

Insomma le sue parole hanno risuonato alla stessa maniera del discorso fatto dall’ex vicesindaco Veronica Giannone alla quale Crestini ha tolto le deleghe: “Il bilancio di previsione – ha detto Veronica Giannone – uno step importante per un’amministrazione comunale si, ma questo verosimilmente non è il fatto più importante accaduto ieri in Consiglio Comunale. La comunicazione più significativa la fa un mio ex collega, Lorenzo Romei, il quale con coraggio ha dichiarato nell’assise comunale, di fatto rimarcando ciò che enunciai io con non poca fatica ai cittadini di Rocca di Papa prima che mi venissero revocate le deleghe dal Sindaco Crestini, di aver subito anch’esso minacce e pressioni in virtù del suo ruolo pubblico. Tutto ciò, un fatto che fa emergere una situazione gravissima, una rivelazione che va oltre la politica, oltre il buon senso e la ragionevolezza. Quello che voglio fare ancora una volta è un appello forte dritto e conciso alla Magistratura e alle forze dell’ordine anfinchè agiscano nell’immediatezza per ripristinare la legalità. Rocca di Papa ha bisogno di essere liberata”




Rocca di Papa: c’è aria di dimissioni. Non passa il bilancio e spuntano altre dichiarazioni shock

ROCCA DI PAPA (RM) – Consiglio Comunale critico a Rocca di Papa dove il sindaco Emanuele Crestini sembra in bilico. Ieri non è passato il bilancio e ci sono delle dichiarazioni del consigliere Lorenzo Romei che sembrano ricalcare quella della ex vicesindaco Veronica Giannone: anche lui avrebbe subito minacce e pressioni

Intanto in tarda serata sono arrivate le dichiarazioni del sindaco Emanuele Crestini che fa una sorta di appello alla “ragionevolezza” per il bene di Rocca di Papa. Ecco la nota del primo cittadino:

Una minoranza divisa e contrapposta fino a pochi giorni fa si è oggi raggrumata, in Consiglio Comunale, con un unico scopo: far cadere l’Amministrazione Comunale.

Il Consiglio di oggi era particolarmente importante. All’ordine del giorno c’era il bilancio, atto fondamentale per la vita amministrativa dell’ente comunale. E proprio questa occasione ha fatto unire la minoranza. Una compagine che ha fatto del basso tatticismo la sua bandiera, scegliendo di essere cieca rispetto ai risultati positivi già conseguiti dall’Amministrazione, così come ai progetti – già finanziati – che nei prossimi mesi e anni si realizzeranno a Rocca di Papa.

Dalle precedenti amministrazioni abbiamo ereditato un debito di 9.200.000 euro, un grave fardello che pesa quotidianamente sulle scelte che il Comune è chiamato a fare. Per questo abbiamo scelto di partire da qui, dalla riduzione del debito. A oggi, in soli 18 mesi, siamo riusciti ad abbassarlo di oltre 1.200.000 euro.

In questo periodo, siamo riusciti a ottenere quasi 3 milioni di euro di finanziamenti – a fondo perduto – un importo considerevole che sarà investito in numerosi progetti per garantire migliori servizi ai cittadini: rifacimento di strade, iniziative per il compostaggio domestico, sicurezza stradale…

Tutto questo senza chiedere prestiti, come si faceva prima. Ricordo, infatti, che Boccia firmò una richiesta di 9 milioni di euro, e non per investimenti sul paese, bensì per coprire la spese correnti, aumentando in questo modo i debiti dei cittadini, che dovranno pagare per i prossimi 30 anni.

Stiamo lavorando con impegno per la rinascita di Rocca di Papa, per una stabilità finanziaria, per un maggiore sostegno alle fasce più deboli della popolazione, per un rilancio dell’economia del paese.

Per questo motivo, tutti si devono assumere le proprie responsabilità. Soprattutto i consiglieri che vogliono bocciare le delibere propedeutiche al bilancio solamente per miope avventurismo e tornaconto personale immediato. Coloro che votano contro un bilancio solido, come dichiarato formalmente dai Revisori dei Conti, che ha espresso parere favorevole senza alcuna riserva. Questi consiglieri si devono prendere la responsabilità, davanti a tutti i cittadini, di farsi autori della distruzione di quanto fatto di buono in questi mesi e di quanto prospettato nell’immediato futuro. Questi consiglieri rischiano di riconsegnare il destino del nostro paese nelle mani di coloro che l’hanno affossato.

Mi sento in dovere di richiamare alla ragionevolezza i singoli consiglieri. Se si ha a cuore veramente il bene di Rocca di Papa, si lavora tutti insieme per il buon funzionamento del nostro Comune, che deve essere sempre anteposto agli interessi particolaristici