CASALESI NELLA TRAPPOLA DIA: CONFISCATI BENI PER 90 MILIONI TRA LAZIO E CAMPANIA

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

st1:*{behavior:url(#ieooui) } /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Frosinone – La Dia mette in ginocchio i Casalesi. Beni per un valore di 90 milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Napoli in Lazio e Campania ad aziende e personaggi che ruotano attorno al clan dei Casalesi.

La confisca è stata disposta dal Tribunale di Frosinone ed è una delle più grosse ai danni delle organizzazioni camorristiche che operano nel Lazio. Fra i beni confiscati sono presenti società, mobili registrati, beni, immobili, due ditte individuali, 28 terreni, 26 fabbricati, 19 veicoli, molti di lusso e 114 conti correnti, rapporti finanziari e depositi. I beni erano stati sequestrati già il 15 marzo del 2011, a Gennaro De Angelis, 69 anni, Aladino Saidi, 35 anni e ad Antonio Di Gabriele, 67enne.

Le zone colpite oggetto di confisca sono Castrocielo (Frosinone), Cassino (Frosinone), Campoli Appennino (Frosinone), Sora (Frosinone), Arce (Frosinone), Rocca di Mezzo (L’Aquila), Gaeta (Latina), Arpino (Frosinone) e Roma. Gennaro De Angelis, familiare di Schiavone, ha rappresentato per un lungo periodo di tempo il punto di riferimento del clan dei Casalesi nel basso Lazio. Numerosi i capi d’accusa rivolti contro l’uomo e cioè: estorsione, truffa, riciclaggio, ricettazione e, soprattutto, import da altri Paesi UE di autovetture, con l’evasione dell’Iva.

La confisca di beni conclude l'operazione «Verde Bottiglia», che prende il nome da una Jaguar di quel colore regalata al boss Francesco Schiavone, soprannominato «Sandokan», appassionato di quel tipo di vetture di lusso.




ROMA, VIAGGIO MISTERIOSO ALLA RICERCA DELLA FELICITA'

Redazione

Roma – Happiness is a butterfly, which, when pursued, is always beyond our grasp, but which, if you will sit down quietly, may alight upon you. Nathaniel Hawthorne

Per qualcuno è questione di chimica, un fatto di neuroni. Per altri è l’appagamento di un bisogno, fisico, biologico. Tensione trascendente, o semplice sinapsi. Sete di verità o paradiso artificiale: raggiunto con farmaci, droghe, sesso. Fonte di paradossi, squilibrata, relativa. La ricerca (scientifica) della felicità è un viaggio misterioso e appassionante attraverso le neuroscienze, la psicologia, la religione, l’antropologia, la sociologia. Che finisce per portarci al centro di noi stessi. Perché se tutta la nostra esistenza è tesa a massimizzare la totalità del piacere e della realizzazione personale, la domanda di fondo è: come arrivarci? Esiste una formula della felicità?
L’ottava edizione del Festival delle scienze, in programma da giovedì 17 a domenica 20 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, va a indagare un’idea radicata nella nostra esperienza fin dall’antichità della storia umana. Che non riguarda solo il singolo individuo: perché la felicità è anche un problema politico ed economico, influenza le decisioni, è l’obiettivo di fondo, il sottointeso di ogni azione. Ma che cos’è davvero questo concetto, che viene sancito come un diritto in alcune Costituzioni e anche nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti?
Il Festival delle Scienze – prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura – sarà un’avventura attraverso lectio magistralis, incontri, dibattiti, caffè scientifici, eventi per le scuole, mostre, spettacoli, con i grandi nomi della ricerca scientifica italiana e internazionale. Ma anche con filosofi, storici della scienza, scrittori, esperti, che indagheranno il significato profondo della più urgente domanda personale che ogni essere umano deve affrontare. Quali sono, dunque, i comportamenti che ci portano alla felicità? Quali sono le sue basi nel nostro cervello? Come varia attraverso le culture? Esiste per gli animali? Possiamo mettere la felicità al centro delle nostre decisioni politiche?
La felicità non è solo un concetto astratto: è anche un importante indicatore economico. Perché lo sviluppo non è solo legato al reddito, ma alla qualità della vita. È su questi temi che rifletterà l’economista indiano Amartya Sen, premio Nobel per l’Economia nel 1998 durante l’atteso incontro che affronterà il tema del rapporto tra felicità e disuguaglianze, venerdì 18 gennaio alle 21 in sala Petrassi. Sen, infatti, ha teorizzato in Lo sviluppo è libertà (Mondadori) un approccio radicalmente nuovo, spiegando come il livello di reddito non sia più un indicatore sufficiente per analizzare il benessere dei popoli. Il concetto di felicità è, in ogni caso, relativo. E varia a seconda delle culture e degli individui, come racconterà John Helliwell tracciando una geografia della felicità, venerdì 18 gennaio alle 18 in sala Petrassi.
Ad inaugurare ufficialmente il Festival, giovedì 17 gennaio alle 18 in sala Petrassi, saranno Mark Williamson, direttore di Action for Happiness, e Sonam Phuntsho del Centre for Bhutan Studies, che spiegheranno come la felicità si possa misurare. E incoraggiare.
Ma da dove nasce, davvero, la felicità? A tracciare la sua storia sarà Darrin McMahon, autore di Storia della felicità (Garzanti), venerdì 18 gennaio alle 16 in sala Petrassi. Di certo, è anche una questione di democrazia, come spiegheranno il giurista Gustavo Zagrebelsky e il direttore di “la Repubblica” Ezio Mauro giovedì 17 gennaio alle 21 in sala Petrassi. E di filosofia, come racconterà domenica 20 gennaio alle 15 in sala Petrassi Dan Haybron dell’Università di Saint Louis in un dialogo con il filosofo Salvatore Natoli. Nella stessa giornata, alle 17 in sala Petrassi, lo psicologo Thomas Bien e il chimico Pier Luigi Luisi si confronteranno su buddismo e scienza.
E cos’è che fa scaturire questa sensazione? La felicità è legata al sesso, si chiede Gillian Einstein dell’Università di Toronto, sabato 19 gennaio alle 18 in sala Petrassi? Quali sono i circuiti cerebrali del piacere, si interroga David Linden, autore di La bussola del piacere (Codice Edizioni), sabato 19 gennaio alle 11 (sala Petrassi)? Paul Bloom, professore di Psicologia e Scienze Cognitive all’Università di Yale, spiegherà invece come funziona il piacere domenica 20 gennaio alle 11 in sala Petrassi. Mentre Davide Coero Borga racconterà nel ciclo di incontri La scienza del piacere, in sala Ospiti, come la scienza sia entrata in camera da letto tra sex toys (venerdì 18 gennaio alle 22.30) e tuppersex ( sabato 19 gennaio alle 19 e alle 22.30 con Maria Letizia Festa Giordani) e dialogherà di amore animale e sessualità umana con l’etologa Laura Beani domenica 20 gennaio alle 19.
La filosofia del consumo è in grado di appagare i nostri bisogni? Perché, dunque, vogliamo quello che non ci serve? Su questo tema rifletteranno Juliet Schor e Lauren Anderson domenica 20 gennaio alle 19 in sala Petrassi. Con Dal big bang alla civiltà in sei immagini la felicità diventa spettacolo domenica 20 gennaio alle 21 al Teatro Studio con Amedeo Balbi e Antonio Pascale. Quanto al legame tra felicità e piaceri, ci si interrogherà anche ai fornelli: con le lezioni di cucina di Carmelo Chiaramonte Morso, sesso e felicità, sabato 19 gennaio alle 21 al Teatro Studio, alla scoperta della letteratura gastronomica afrodisiaca. Perché la felicità è una faccenda seria, eppure la ricetta per arrivarci potrebbe anche consistere nel riderci su. Come farà Sora Cesira, nel suo spettacolo Felicità sabato 19 gennaio alle 21 in Sala Sinopoli: la prima esperienza dal vivo della blogger più famosa d’Italia. Ed è anche legata al gioco, ci racconterà Davide Coero Borga durante la presentazione del libro La scienza del giocattolaio (Codice) giovedì 17 gennaio alle 19 in sala Ospiti.
Il piacere? Un placebo. O un modo per rinforzare il sistema immunitario. Perché la felicità fa bene alla salute, e infatti sarà questo il tema al centro dei quattro caffè scientifici al BArt caffetteria dell’Auditorium dal 17 al 20 gennaio alle 18.15, a cura di Andrea Grignolio. Giovedì 17 Fabrizio Benedetti spiegherà come funziona L’effetto placebo: come parole e rituali attivano i centri del piacere, mentre venerdì 18 Gilberto Corbellini affronterà il tema Religione e medicina: dalle strategie della superstizione e della cura alla scienza della prevenzione delle malattie e promozione della salute. Felici si vive meglio, e più a lungo: ne parleranno Claudio Franceschi sabato 19 gennaio in Centenari e felici: immunologia, stress e longevità e Alberto Mantovani domenica 20 con Dialogo sopra i due massimi sistemi biologici: il cervello e le difese immunitarie.
Incontro dopo incontro, proveremo a cercarla, a trovare una sede di questa felicità. Il cervello, forse? Saranno Shimon Edelman, professore di Psicologia alla Cornell University, e Daniel Nettle, professore di Scienze Comportamentali alla Newcastle University, a indagare la mente, sabato 19 gennaio alle 16 in sala Petrassi. Per provare a capire se questo pervasivo oggetto dell’indagine umana è il frutto di una reazione chimica, o è qualcosa di più profondo dentro di noi. E che cosa, davvero, ci può insegnare una scienza della felicità.




ROMA, ENRICO MENTANA IN ROTTA CON LA MOGLIE

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4


Isabella Giannini


Roma – Proprio Enrico Mentana che non ama il gossip c’è finito in mezzo grazie a Twitter.


E’ su twitter infatti che è partito il messaggio della separazione tra i due dopo un botta e risposta fitto e ruvido sotto capodanno. Il giornalista, dopo aver cinguettato un messaggio di auguri per il nuovo anno pieno di speranza per i giovani, aveva ricevuto una risposta decisamente "acidula" dalla moglie: "Belle parole, ma hai lasciato moglie e figli per festeggiare il capodanno con i tuoi amici vip".  


Michela Rocco di Torrepadula è la terza moglie di Mentana e ha twittato parecchio senza ricevere risposte da Mentana sui grandi temi come la separazione. La signora dopo diverse trattative sarebbe riuscita ad ottenere la conduzione del programma di cucina Su La 7 “Ti ci porto io”, condotto assieme allo chef Gianfranco Vissani, questo fatto avrebbe provocato non poche chiacchiere in ambito lavorativo e avrebbe raffreddato ancora di più il rapporto tra i due coniugi, ormai in crisi da un anno. I due erano sposati dal 2002 e hanno due figli, Giulio e Vittoria.  

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}




ROMA, PORTA MAGGIORE: PUSHER AGGREDISCE GLI AGENTI CON UN COLTELLO

Redazione

Roma – Sono stati i quotidiani controlli su strada della Polizia a far scattare l’arresto di un giovane pusher trovato con un panetto di 100 grammi di hashish.

E.A.S.A  25enne di origini egiziane, è stato arrestato ieri, dagli agenti del commissariato San Lorenzo diretto dalla dott.ssa Giovanna Petrocca, per i reati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale.

Nella serata di ieri, gli agenti hanno notato un giovane che dopo essere sceso da un tram alla vista della polizia tentava di nascondersi.

Gli agenti insospettiti hanno deciso di fermarlo per un controllo, ma l’egiziano si è dato alla fuga inseguito dai poliziotti.

L’uomo raggiunto dagli agenti ha cominciato a urlare minacciando gli agenti, e nel contempo ha estratto dalla tasca un coltello a serramanico e cercando di aprirlo lo puntandva contro gli agenti.

Raggiunto dai poliziotti l’uomo ha continuato ad aggredire gli agenti cercando di liberarsi, finchè non è stato bloccato  e messo in sicurezza.

Durate la colluttazione l’uomo faceva cadere dalle tasche del giubbotto un involucro, poi raccolto dagli agenti al cui interno vi era un panetto di 100 grammi di hashish.

Sequestrato anche il coltello a serramanico lungo 20 centimetri.

Alla fine, per l’egiziano sono scattate le manette.        




CLINI, DECRETO RIFIUTI: DA OGGI PARTE LA PROCEDURA. UTILIZZARE AL MEGLIO L'IMPIANTISTICA ESISTENTE

Bonessio (Verdi): “Da vertice politica obsoleta e inquinante tesa verso incenerimento anche in cementifici”

 

Redazione

Roma – Se gli enti locali si mostreranno inadempienti nei confronti delle indicazioni stabilite dal decreto per risolvere l'emergenza dei rifiuti a Roma nei termini stabiliti dal provvedimento incorreranno in sanzioni. Lo ha spiegato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, illustrando il decreto. E ha sottolineato che "c'é una responsabilità personale e in solido". In questo caso subentrerà il commissario che sarà Goffredo Sottile, in carica per sei mesi salvo proroga.

Entro il 25 gennaio prossimo i rifiuti urbani prodotti dai comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino e dallo Stato della Città del Vaticano dovranno essere trattati negli impianti del Lazio, nei limiti della capacità residua autorizzata dagli stessi, ha detto il ministro Clini, aggiungendo che il Lazio è autosufficiente per la raccolta dei rifiuti.

Il ministro dell'Ambiente ha quindi sottolineato che il decreto in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale potra' mostrare i primi risultati entro 60 giorni, da domani (8 gennaio) parte la procedura. ''Il percorso e le misure individuate dal decreto consentono di allineare la gestione dei rifiuti di Roma e del Lazio alle direttive europee e alle leggi nazionali utilizzando al meglio l'impiantistica esistente e programmata nella regione''.

''L'attuazione completa del decreto – ha proseguito il ministro – consentira' di riconsiderare la proroga di Malagrotta e la realizzazione di una discarica provvisoria a Monti dell'Ortaccio, perche' gran parte delle ragioni che hanno portato a queste decisioni saranno superate dai risultati del decreto''.

Clini ha aggiunto che ''secondo il decreto, solo in caso di necessita', e limitatamente alle quantita' che risulteranno dopo il riciclo e la piena utilizzazione degli impianti, potra' essere considerata la possibilita' di individuare aree idonee per discariche''.

Il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha spiegato Clini, si basa sulle previsioni della legge di stabilità, che in alcuni tabella prevedono che il ministro dell'Ambiente adotti dei provvedimenti per riportare alla normalità la gestione dei rifiuti di Roma, nel rispetto delle direttive europee e delle norme nazionali, che hanno al centro la raccolta differenziata come metodo principale e il recupero di materia e di energia oltre al piano utilizzo della capacità produttiva degli impianti di trattamento meccanico-biologico del Lazio. In questo modo è stata superata la normativa regionale secondo la quale ogni provincia doveva essere autosufficiente escludendo il trasferimento dai rifiuti da una provincia all'altra.

"Roma ha fatto un bando di gara per trasferire all'estero i rifiuti che non riusciva a trattare negli impianti di altre province – ha ricordato Clini – quando l'ho detto al commissario europeo non ci credeva. Questo decreto non si occupa di discariche ma prevede esclusivamente che i rifiuti di Roma vengano conferiti in impianti meccanico-biologici che non sono utilizzati completamente o che sono in attesa di autorizzazione".

I rifiuti prodotti nella Provincia di Roma sono pari a 1,8 milioni di tonnellate l'anno, quantitativo che si riduce del 30% per la raccolta differenziata, arrivando a 1,3 milioni di tonnellate l'anno. Negli impianti di trattamento meccanico-biologico del Lazio autorizzati c'e una potenzialità residua per 930.000 tonnellate mentre gli impianti in corso di autorizzazione hanno una capacità disponibile di circa 850.000 tonnellate. Questo sta a dimostrare che nel Lazio c'é capacità sufficiente per lo smaltimento dei rifiuti prodotti nella provincia di Roma. Si tratta – ha precisato Clini – di dati ufficiali forniti dalla Regione Lazio e trasmessi il 24 dicembre scorso al ministero dell'Ambiente".

Nel corso della riunione il ministro ha sottolineato che "qualcuno ha contestato questi dati dicendo che non sono corretti. Ma se qualcuno li contestasse, significherebbe che sono falsi e su questo non si scherza. In questo caso procederei immediatamente per il reato di falso, rivolgendomi all'Autorità giudiziarie".

POLVERINI, 8GG PER VERIFICA IMPIANTI, SE NO PREFETTO

"Le amministrazioni hanno otto giorni per verificare la capacità degli impianti, altrimenti interverrà il prefetto con poteri sostitutivi". Lo ha detto la presidente dimissionaria della Regione Lazio, Renata Polverini, al termine del vertice al ministero dell'Ambiente. "Quindi – ha aggiunto – questa è una strada senza ritorno. Oggi si mette in moto il meccanismo che dovrebbe portare alla chiusura definitiva della fase di emergenza". Riguardo invece a quale tipo di rifiuto arriverà a Malagrotta, Polverini ha ricordato che "con il piano Clini dopo i 100 giorni della proroga non arriverà più il tal quale, anche perché è vietato".

ALEMANNO, A ROMA DIFFERENZIATA AL 30%

"Oggi ho certificato che negli ultimi 15 giorni di dicembre Roma ha raggiunto il 30% di raccolta differenziata quotidiana". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al termine del vertice al ministero dell'Ambiente.

"Oggi si è parlato anche della necessità di un sito definitivo: è compito del commissario trovarlo entro la provincia di Roma, cioé nell'Ato previsto dal piano rifiuti regionale", ha aggiunto il sindaco di Roma. "Il commissario deve fare quello che non ha fatto la Provincia – ha sottolineato Alemanno – cioé scegliere tra i diversi siti della provincia, compresi ovviamente quelli di Roma, quello meno impattante dal punto di vista ambientale. Questo doveva farlo Zingaretti – ha concluso – invece lo farà Sottile".

COMITATO ZINGARETTI, ALEMANNO E POLVERINI PATETICI

"Il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la dimissionaria presidente della Regione Lazio, Renata Polverini sono gli unici responsabili del fallimento del ciclo dei rifiuti a Roma. Come al solito il tragico duo utilizza un patetico scaricabarile per evitare di assumersi le proprie evidenti responsabilità". E' quanto si legge in una nota del Comitato Zingaretti, candidato del Pd alla Regione Lazio. "Ma i cittadini conoscono bene la verità – prosegue il comunicato – e alle prossime elezioni puniranno questa destra arruffona e clientelare che ha guidato il territorio romano e laziale con pessimi risultati in questi ultimi anni".

 

Bonessio (Verdi): “Da vertice politica obsoleta e inquinante tesa verso incenerimento anche in cementifici”

«Da ciò che emerge dal vertice per la questione rifiuti una cosa è chiara: il Ministro Clini sceglie senza alcun dubbio l'incenerimento. – afferma il Presidente dei Verdi del Lazio Nando Bonessio – Tra i compiti del nuovo "supercommissario" c'è il pieno utilizzo di tutti gli impianti Tmb del Lazio, il completamento delle autorizzazioni dei nuovi Tmb, tra cui probabilmente al Colle della Fagiolara e a Paliano, e il conseguente "recupero energetico dei Rifiuti Solidi Urbani" ossia l'incenerimento, magari anche negli altiforni dei cementifici, come del resto ha sempre fortemente sostenuto Clini. Il tutto per "riportare la gestione dei rifiuti del Lazio nell'ambito della normativa comunitaria e nazionale". Si tratta di una politica obsoleta e inquinante, alla quale si attacca in maniera posticcia una parvenza di sostenibilità in quanto si rimanda alla raccolta differenziata come progettato dal piano Conai e Ama che però al IV Municipio di Roma sta fallendo per le scelte inopportune della municipalizzata. Tra i compiti del commissario, tra le altre cose, non c'è nulla per la realizzazione dell'impiantistica necessaria al recupero con trattamento a freddo della differenziata con separazione della frazione organica, unica metodologica che garantirebbe sostenibilità ambientale e tutela della salute dei cittadini. Inutile dire che questo decreto, che sottoporremo a un'analisi accurata per verificarne nei minimi dettagli la legittimità rispetto alla normativa Ue e nazionale, è una resa incondizionata al partito dell'incenerimento, di cui è grande sponsor l'Avv. Cerroni che ha partecipato, ci piacerebbe sapere a quale titolo, al vertice».

 

Il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi: “Le parole di Clini non ci garantiscono. ribadiamo il no ai rifiuti di Roma”  

“Le parole con cui il ministro Clini ha illustrato oggi pomeriggio (7 gennaio) il suo decreto non ci hanno né rassicurati né soddisfatti. Non consentiremo che i rifiuti della capitale possano essere indiscriminatamente riversati sulla nostra discarica e continueremo la nostra azione con ogni mezzo, compreso l’eventuale blocco della discarica stessa”. Lo afferma il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, a margine della riunione in cui oggi pomeriggio il ministro dell’ambiente, Corrado Clini, ha illustrato a operatori e istituzioni i contenuti del decreto sull’emergenza rifiuti.
Per il Comune di Latina era presente all’incontro il vice sindaco e assessore all’ambiente, Fabrizio Cirilli, su delega del sindaco, accompagnato dal dirigente comunale del settore. Per quanto riguarda la parte del provvedimento che interessa il territorio di Latina,  il vice sindaco Cirilli ha contestato al ministro due aspetti essenziali. In un punto del decreto, lo stesso prevede che entro otto giorni dalla sua emanazione il Commissario ai rifiuti provveda, previa diffida degli amministratori, all’attuazione dell’utilizzo delle capacità residue degli impianti di pre-trattamento dei rifiuti, prima che gli stessi siano conferiti in discarica. Su questo aspetto il vice sindaco Cirilli ha contestato al ministro il fatto che l’utilizzo degli impianti di pre-trattamento, che per la provincia di Latina è solo la RIDA di Aprilia, non fornisce garanzie che, una volta pre-trattati, i rifiuti tornino a Roma, anzi solleva forti dubbi sul fatto che gli stessi siano lasciati in discarica a Latina. “Su mandato e in sintonia con il sindaco Di Giorgi ho espresso le nostre posizioni. Il ministro Clini – afferma Cirilli- verbalmente ha assicurato che i rifiuti pre-trattati non resteranno a Latina ma non ha spiegato in base a quale meccanismo ciò dovrebbe accadere. E’ chiaro, che se i rifiuti tornassero a Roma si configurerebbe anche un danno erariale per un doppio trasporto. Ho fatto anche notare che già la provincia di Latina è in emergenza pre-trattamento perché  se tutti i comuni pontini si mettessero in regola, come ha fatto Latina, con il pre-trattamento presso RIDA, questo impianto sarebbe esaurito nelle sue capacità”.
Circa un secondo punto del decreto, quello in cui si prevede l’obbligo di chiudere entro 15 gironi in via ordinaria e non commissariale, tutte le istruttorie in atto relative a nuovi impianti, Cirilli ha commentato: “Su questo aspetto riteniamo che la norma urbanistica appena approvata dal Consiglio comunale di Latina possa rappresentare un argine efficace perché essa ha pieno titolo in quanto il decreto prevede la chiusura delle istruttorie non in via commissariale ma ordinaria e così le problematiche sollevate in quella delibera non possono essere ignorate”. “Nessuno si vuole sottrarre al principio di solidarietà – conclude il sindaco Di Giorgi – ma non si può penalizzare la comunità di Latina, chi, come noi, a prezzo di sacrifici, nei mesi scorsi si è messo in regola con il conferimento. Non lo possiamo accettare”.          

tabella PRECEDENTI:

07/01/2013 COLLEFERRO, RIFIUTI: IL SINDACO DICE NO ALLE IPOTESI DEL MINISTRO CLINI
03/01/2013 ROMA, IPOTESI RIFIUTI A BORGO MONTELLO: IL SINDACO DI LATINA SCRIVE A CLINI PER CONFERMARE LA NETTA CONTRARIETA’ DELLA CITTA’

  03/01/2013 ROMA, VALLE GALERIA: CASA DEL COMMISSARIO ALL'EMERGENZA RIFIUTI CIRCONDATA DALLA SPAZZATURA

03/01/2013 ROMA, DISCARICA MALAGROTTA E MONTI DELL'ORTACCIO. CLINI: LE DECISIONI PRESE DA SOTTILE SARANNO RICONSIDERATE
01/01/2013 MONTI DELL'ORTACCIO, DISCARICA: DUE CITTADINI SALGONO SU TRALICCIO ALTA TENSIONE PER PROTESTA
29/12/2012 LATINA, DISCARICA BORGO MONTELLO: IL SINDACO METTE I PUNTINI SULLE I RIGUARDO LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO CLINI
24/10/2012 ROMA, RIFIUTI: SOTTILE CONFERMA LA SCELTA DI MONTI DELL'ORTACCIO
15/09/2012 ROMA, MONTI DELL'ORTACCIO: IL CONSIGLIERE REGIONALE (PD) MARCO DI STEFANO CHIEDE RIUNIONE URGENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE APERTA AI CITTADINI, ALLA PRESENZA DEL PREFETTO SOTTILE
05/09/2012 ROMA RIFIUTI, ALEMANNO: SU VALLE GALERIA VALUTAZIONE TECNICA SENZA SCONTI
04/09/2012 ROMA, QUESTA SERA LA FIACCOLATA CONTRO LA DISCARICA PROVVISORIA A MONTI DELL'ORTACCIO
23/08/2012 ROMA RIFIUTI, RADICALI: "SU MONTI DELL’ORTACCIO C’È UN ACCORDO CERRONI-AMA?"
22/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA, IL COMUNE E LA PROVINCIA SI PRONUNCINO SULLA SCELTA DEL NUOVO SITO
21/08/2012 RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): “CLINI METTE ALLA BERLINA COMUNE E REGIONE”
20/08/2012 ROMA, IL MINISTRO CLINI BOCCIA LA CAPITALE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16/08/2012 MONTI DELL'ORTACCIO RIFIUTI, UN FORTE "NO" DI MEZZA ESTATE
14/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA: FUMATA BIANCA PER LA DISCARICA. MONTI DELL'ORTACCIO IL NUOVO SITO PROVVISORIO
04/05/2012 LAZIO RIFIUTI, MONTI ORTACCIO, RIANO E PIAN DELL'OLMO SITI IDEALI: PAROLA DI CERRONI
21/03/2012 ROMA RIFIUTI, VALENTINI (PD): “MOZIONE PER NO A DISCARICA MONTI DELL’ORTACCIO”

 




MARINO, ISPETTORE DI POLIZIA MASSACRATO DI BOTTE: INDIVIDUATI GLI AUTORI, UNO ACCIUFFATO ORA E' CACCIA AGLI ALTRI TRE

Redazione

Marino – Il cerchio si è chiuso: sono stati individuati gli autori del durissimo pestaggio subito dall’ispettore di Polizia in servizio presso il Comm.to “Viminale”, durante la notte di capodanno a Marino. 

Sono stati emessi dalla Procura di Velletri 4 provvedimenti di  fermo nei confronti di 4 italiani accusati di tentato omicidio; uno è stato già assicurato alla giustizia nelle prime ore di questa mattina.

Sono in corso le ricerche degli altri tre  in tutta la provincia di Roma.    

tabella PRECEDENTI:

03/01/2013 MARINO, ISPETTORE DI POLIZIA MASSACRATO DI BOTTE: INDIVIDUATI GLI AUTORI, UNO ACCIUFFATO ORA E' CACCIA AGLI ALTRI TRE



ROMA: DAL CENTRO, AL SALARIO FINO ALLA ROMANINA MAXI CONTROLLI DEL FINE SETTIMANA

Redazione

Entra alla Rinascente di via Salaria e dopo aver rubato una giacca di pelle, ha oltrepassato le barriere antitaccheggio che ha fatto scattare l’allarme alle casse.
Inseguito da un impiegato del negozio, l’uomo, un rumeno di 31 anni L.J. l’ha aggredito colpendolo ripetutamente con calci e pugni. La colluttazione è durata per vari minuti fino a quando alcuni testimoni hanno fermato una volante che stava pattugliando nella zona, raccontando ciò che stava accadendo.
Immediato è stato l’intervento dei poliziotti che sono riusciti a raggiungere i due e a bloccare lo straniero.
Accompagnato presso gli uffici del Commissariato Salario Parioli è stato arrestato per rapina.
L’impiegato soccorso, è stato medicato presso il vicino ospedale e guarirà in pochi giorni.
Il secondo arresto è avvenuto in zona Porta Maggiore.
Ha telefonato al 113 un cittadino straniero che passeggiando per strada ha riconosciuto uno degli autori della rapina subita qualche giorno prima.
Quando i poliziotti sono arrivati nei pressi di via l’Aquila, hanno visto un uomo di colore scappare seguito da un'altra persona, sono scesi dall’autovettura e dopo un breve inseguimento sono riusciti a fermarlo.
L’uomo ha reagito energicamente e ne è nata una colluttazione.
Alla fine i poliziotti anche se con fatica sono riusciti ad immobilizzarlo.
L’uomo M.I. un 18enne tunisino, riconosciuto senza ombra di dubbio quale l’autore della rapina nei confronti di un cittadino della Mauritania avvenuta il 26 dicembre nella quale dopo averlo ferito con un coltello alcuni stranieri gli avevano rubato 200 euro.
Il fermato è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato di Porta Maggiore dove è stato arrestato per la resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Dovrà rispondere anche della rapina per la quale è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
Un altro a finire in manette è T.R., un apolide di 40 anni con numerosi precedenti di
polizia.
Ha rubato un computer portatile al portiere di uno stabile in Lungotevere Arnaldo da Brescia. Rintracciato dai poliziotti, è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato Trevi Campo Marzio dove è stato arrestato per furto.
Dai successivi accertamenti è risultato essere sottoposto agli arresti domiciliari e per questo è stato denunciato per evasione all’Autorità Giudiziaria.
Ed è ancora una volante della polizia che ieri notte, durante uno dei controlli in zona Romanina, ha notato due persone che, dopo aver chiuso la portiera di un furgone, continuavano a guardarsi intorno. All’interno del furgone invece avevano intravisto una moto.
Insospettiti, i poliziotti hanno deciso così di controllare le due persone ma quando si sono avvicinati, queste hanno iniziato a scappare ma uno dei due è stato bloccato.
Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di scoprire che l’uomo D.V.R., un italiano di 50 anni, con vari precedenti di polizia, aveva appena rubato una moto parcheggiata nelle vicinanze e trasportata nel furgone con un carrellino che è stato trovato dagli agenti all’interno del mezzo.
Accompagnato presso il Commissariato Romanina l’uomo è stato arrestato per furto aggravato.
 




ROMA E CASTELLI ROMANI SEMPRE PIU' UNA SOLA METROPOLI

Chiara Rai

Roma – Roma, Castelli e Metropoli ormai stanno diventando un unico corpo. Le infrastrutture  completate e i progetti in fase della realizzazione della Provincia di Roma ammorbidiscono la mobilità e alleggeriscono i nodi congestionati da e per la Capitale rispetto ad una metropoli allargata che si sta preparando alla fusione sia da un punto di vista legislativo con la costituzione della Città Metropolitana, il cui statuto dovrà essere approvato dal Campidoglio entro il 30 settembre del 2013, che dal punto di vista infrastrutturale.

Questo nuovo assetto rappresenterà la più popolosa provincia d'Italia e sarà realtà da gennaio 2014, con 121 comuni e 4 milioni e 400 mila abitanti su ben 5300 chilometri quadrati. Le arterie strategiche, nel frattempo, stanno pompando i muscoli: L’Ardeatina bis è stata completata e inaugurata ieri dal presidente Zingaretti e dall’assessore Marco Vincenzi alla presenza dei sindaci del territorio. Si tratta di una strada che collega la Nettunense con l’Ardeatina e si inserisce nel tessuto connettivo di un’area a forte vocazione industriale, artigianale e dei servizi.

L’Amministrazione Zingaretti ha investito circa 7 milioni di euro per costruire quest’arteria, lunga 2,5 km e larga 10,5 metri, e cinque nuove rotatorie. L’Ardeatina bis infiocchetta in maniera strategica un sistema infrastrutturale che comprende alcune radiali all’area romana come Appia, Pontina Nettunense, Laurentina e Ardeatina e le trasversali Divino Amore, Albano e Torvajanica, Cancelliera, nonché i nodi ferroviari di S. Palomba e Campoleone della linea ferroviaria Roma-Napoli. In questo ambito, l’articolazione viaria composta da Nettunense, Divino Amore, Ardeatina, Ardeatina bis, Nettunense sarà chiamata ad assumere un ruolo diverso rispetto al passato e cioè di cerniera trasversale, lasciando a Pontina, Appia e Laurentina, tutte strade a quattro corsie con banchine laterali, il ruolo di penetrazione verso la Capitale. Altra opera mastodontica in fase di realizzazione è il “Nodo Squarciarelli” per il quale la Provincia ha investito 4,3 milioni di euro oltre a all’ampliamento della Laviniense per 2,7 milioni, l’ampliamento Ardeatina per 14 milioni, l’ampliamento Cancelliera per 8 milioni. In realtà Squarciarelli comprende un complesso di interventi infrastrutturali superiori ai 20 milioni di euro promossi nel 2008 dalla Regione. Questo insieme di cantieri serve per ampliare le strade esistenti o costruire nuove arterie destinate a fungere da tangenziali esterne ai principali Comuni della metropoli. L’obiettivo è decongestionare i centri abitati di Marino, Grottaferrata, Ciampino e Rocca di Papa e far confluire il traffico veicolare in direzione della Capitale verso strade alternative. Diviso in quattro stralci funzionali, l’opera è in fase di avanzata realizzazione: il collegamento Rocca di Papa con Marino e Anagnina, è appaltato dalla Regione Lazio. La Provincia di Roma è invece impegnata a realizzare un asse viario tangenziale all’abitato di Marino per un importo di 4,3 milioni di euro.
 




ROMA, RISCHIO CHIUSURA SAN FILIPPO NERI: OCCUPATI REPARTI DI CARDIOCHIRURGIA E NEUROCHIRURGIA

Redazione

Occupati i due reparti 'tagliati' del San Filippo Neri. "Questo pomeriggio – sostiene il segretario provinciale della Uil, Paolo Dominici- il Commissario Bondi potrebbe formulare lo scellerato decreto taglia Ospedali.

La situazione è esplosiva, le aziende polveriere. Annunciamo che al San Filippo Neri intanto la UIL FPL sta occupando, per difenderli dalla chiusura, i reparti di cardiochirurgia e di neurochirurgia che rappresentano oltre il 60% dei posti letto che si vogliono tagliare.

(Fonte:Ansa)

tabella PRECEDENTI:

14/12/2012 ROMA, PRESIDIO PERMANENTE AL SAN FILIPPO NERI: E' BRACCIO DI FERRO SUI DATI FORNITI DALL'ASP
10/12/2012 ROMA SANITA', RISCHIO CHIUSURA SAN FILIPPO NERI: I LAVORATORI SCRIVONO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
07/12/2012 ROMA CHIUSURA S.FILIPPO NERI, CTO, OFTALMICO, FORLANINI – PAOLO DOMINICI (UIL FPL): “PRONTI ALLE BARRICATE”.



ROCCA DI PAPA: RUBATI I CAVI ELETTRICI DELLA STELLA COMETA

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

 Redazione

Rocca di Papa – “Stanotte qualcuno ha voluto spegnere il segno che contraddistingue le festività natalizie di Rocca di Papa – è il commento del primo cittadino Pasquale Boccia -. Il segno che, per tradizione consolidata, grandi e piccini aspettano, da tutti i luoghi di Roma e Provincia dai quali si riesce a vedere, ricordando a tutti che la nostra Città esiste, spera in momenti migliori e crede ancora di potercela fare! È questo il messaggio che, con sensibile sforzo e senza pesare sulle casse vuote del Comune, insieme e grazie a cittadini volontari e generosi, abbiamo voluto fortemente dare.

Io stesso ancora stento a crederci, ma ignobili mani hanno rubato i cavi che alimentano l’illuminazione della nostra stella cometa che anche quest’anno, malgrado il momento tragico che la crisi europea e italiana ci impone, eravamo riusciti a far brillare.

Sporgeremo querela contro gli ignoti che hanno perpetrato il furto e danneggiato la proprietà pubblica  e verso i quali non va alcuna comprensione, perché il momento è difficile per tutti, ma non giustifica coloro i quali perdono di vista i principi alla base di qualsiasi ordinamento civile.

Intensificheremo il controllo sul territorio e metteremo in campo tutte le azioni per arginare atti scellerati come questo. Abbiamo già profuso ulteriori sforzi per riaccendere la stella, che tornerà a brillare con fierezza già da stasera, e con essa anche la speranza di tutti quelli che, come me, ancora credono che si possa ancora fare bene, malgrado tutto”.




ROMA, TRASTEVERE: 36 ENNE ROMANO IN AFFIDO AI SERVIZI SOCIALI PRENDE A PUGNI E TRASCINA PER TERRA DONNA

Redazione

Roma – E’ stato necessario “l’incrocio” con i dati dei controlli effettuati dalla Polizia a Palermo e giorni di serrate indagini per consentire agli investigatori del Commissariato Monteverde, diretto dal dr. Mario Viola, di individuare il responsabile di un tentativo di rapina avvenuto a Trastevere.

L’undici novembre scorso infatti, alle 2.30 di notte, una pattuglia del Commissariato Trastevere è stata inviata dalla sala operativa della Questura in viale Trastevere, a seguito di una segnalazione per un tentativo di rapina ai danni di una donna.

Gli agenti giunti sul luogo segnalato hanno contattato la vittima, una cittadina ucraina di 49 anni, la quale ha riferito che poco prima, mentre stava camminando in via Cesare Pascarella, era stata dapprima avvicinata e successivamente aggredita da un uomo che aveva tentato di sottrarle la borsa.

Era stata la strenua resistenza della ragazza, nonostante fosse stata colpita al volto da un pugno e trascinata a terra, a far desistere l’uomo ed a farlo scappare a bordo di un’autovettura.

Ma il numero di targa del veicolo con il quale l’uomo era fuggito è stato trascritto parzialmente da un testimone. Questo elemento si è rilevato determinante per il proseguo dell’indagine.

Infatti gli accertamenti svolti presso la banca dati interforze dagli agenti hanno permesso di risalire, oltre che all’identità della proprietaria, anche ad un episodio accaduto in precedenza, rivelatosi poi fondamentale.

Nell’agosto del 2011, la stessa macchina venne fermata per un controllo a Palermo da una volante della Questura.

A bordo dell’ autovettura, assieme alla proprietaria, venne identificato anche S.F., romano di 36 anni, con diversi precedenti di Polizia, attualmente in regime di affidamento in prova ai servizi sociali perché resosi responsabile, con altri, di un furto aggravato in un magazzino.

Sono state quindi mostrate le foto dell’uomo alla vittima e al testimone i quali hanno immediatamente riconosciuto l’uomo come l’autore del tentativo di rapina.

Al termine degli accertamenti, ad S.F. l’Ufficio di Sorveglianza di Roma ha sospeso la misura alternativa al regime di detenzione e pertanto l’uomo è stato associato presso la Casa circondariale di Civitavecchia.