ROMA AURELIO, LITIGA CON LA CONVIVENTE E PRENDE IN OSTAGGIO IL FIGLIO DI POCHI MESI

Redazione

Roma – Quando gli agenti sono arrivati in via della Cava Aurelia, una donna in forte stato di agitazione gli è andata incontro chiedendo il loro aiuto.

La 36enne italiana,  all’ennesima lite con l’ex convivente, ha deciso di far intervenire la Polizia.

L.P. cittadino romeno di 37 anni, dopo essersi allontanato da casa per trenta giorni, si è ripresentato nella tarda mattinata di ieri all’ ex convivente inscenando l’ennesima discussione.

Gli agenti del commissariato Aurelio, diretto dal dr. Fabrizio Calzoni, sono intervenuti dopo pochi minuti in seguito ad una richiesta di intervento pervenuta al 113 e che segnalava una violenta lite in strada.

La situazione è sembrata subito preoccupante con la donna che con il passeggino si è diretta verso i poliziotti e l’ex convivente che urlava e la minacciava. 

Alla vista degli uomini in divisa i due  si sono apparentemente tranquillizzati: i poliziotti hanno parlato con entrambi cercando di far tornare la calma ed aiutarli a chiarirsi.

Ma mentre erano intenti a conversare, L.P., con un gesto fulmineo, ha prelevato il bambino di pochi mesi dal passeggino e dopo averlo preso in braccio ha cercato di allontanarsi. Quando uno degli agenti lo ha inseguito ed ha cercato di avvicinarsi all’uomo per riportarlo alla calma, questi ha infilato la mano nella tasca dei pantaloni estraendo un oggetto metallico, mimando il gesto di ferire il figlio.

Il poliziotto ha quindi instaurato una sorta di trattativa con l’uomo che ormai aveva preso in ostaggio il bambino.

E mentre questi tentava di farlo ragionare, ha permesso all’altro agente prima di aggirarlo, ed una volta giunto alle sue spalle, di bloccarlo.

Il minore è stato subito preso in consegna dal poliziotto, mentre l’uomo ha reagito colpendo con calci e pugni l’altro agente cercando di guadagnarsi la fuga.

Al termine di una colluttazione è stato bloccato e arrestato per il reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

I poliziotti hanno poi recuperato il mazzo di chiavi che l’uomo aveva lasciato cadere in terra e con le quali aveva minacciato di ferire il minore.




ROMA PROVINCIA: UN RICCO PROGRAMMA PER "TENIAMOLI D'OCCHIO"

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Redazione

Lazio – Parte lunedi 22 ottobre alle ore 21.00, dal cinema Virgilio di Bracciano, con Et in terra pax di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, la prima edizione di TENIAMOLI D’OCCHIO, progetto di promozione cinematografica ideato e realizzato da La rete degli spettatori in collaborazione con la provincia di Roma, assessorato alle politiche culturale e con il patrocinio della Roma Lazio Film Commission. La manifestazione farà tappa nelle sale cinematografiche di Grottaferrata (cinema Alfellini), Tivoli (cinema Giuseppetti), Tolfa (Teatro Claudio) e Bracciano (Cinema Virgilio) per sensibilizzare il pubblico della provincia di Roma verso il cinema italiano di qualità e per sostenere le sale dei piccolo centri cittadini in difficoltà contro lo strapotere dei multisala. Venti le proiezioni previste, con il meglio della cinematografia italiana d’autore delle ultime stagioni rappresentata dagli autori e dagli interpreti. Ospiti della manifestazione saranno: Matteo Botrugno, Giorgia Cecere, Guido Chiesa, Roberto Citran, Daniele Coluccini, Ivan Cotroneo, Claudio Cupellini, Gaetano Di Vaio, Filippo Gravino, Valerio Jalongo, Francesco Pamphili, Marco Pettenello, Marco Pozzi, Paola Randi, Michele Rho, Marina Spada, Matteo Torre e Luca Vendruscolo.

La Rete degli spettatori è un progetto del movimento dei 100 autori finalizzato alla valorizzazione del linguaggio cinematografico e audiovisivo e alla crescita culturale del pubblico italiano, grazie alla realizzazione di una rete nazionale di sale, scuole e università che garantiscano a ciascun spettatore la sua libertà di scelta. Il progetto gode del patrocinio dei comuni di Bracciano, Grottaferrata, Tivoli e Tolfa. Si ringrazia della collaborazione la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia e il comune di Allumiere.

 

 

A seguire il programma della manifestazione:

 

22 ottobre Bracciano                        ET IN TERRA PAX di M. Botrugno e D. Coluccini

ospiti Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, registi

 

23 ottobre Grottaferrata                   CAVALLI di Michele Rho                                               

ospite Michele Rho, regista

 

24 ottobre Tivoli                               LA SCUOLA E’ FINITA di Valerio Jalongo                 

ospite Valerio Jalongo, regista

 

26 ottobre Tolfa                 UNA VITA TRANQUILLA di Claudio Cupellini        

Ospiti Claudio Cupellini e Filippo Gravino, regista e sceneggiatore

 

29 ottobre Bracciano                        LA KRIPTONYTE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo              

ospite Ivan Cotroneo, regista

 

30 ottobre Grottaferrata                   IL MIO DOMANI di Marina Spada

ospite , produttore Francesco Pamphili

 

 

 

31 ottobre Tivoli                               ET IN TERRA PAX di M. Botrugno e D. Coluccini   

Ospite Matteo Botrugno, regista                   

 

5 novembre Bracciano                     LA BAS – EDUCAZIONE CRIMINALE di Guido Lombardi

ospiti Gaetano Di vaio, produttore e Jean Claude Lopez, critico cinematografico

 

6 novembre Grottaferrata                LA SCUOLA E’ FINITA di Valerio Jalongo 

Ospite Valerio Jalongo, regista

 

7 novembre Tivoli                            IL PRIMO INCARICO di Giorgia Cecere                                     

ospite Giorgia Cecere, regista

 

9 novembre  Tolfa                             CAVALLI di Michele Rho                               

ospite Michele Rho, regista

 

12 novembre Bracciano                   IO SONO LI di Andrea Segre                                                         

Ospite Marco Pettenello, sceneggiatore

 

13 novembre Grottaferrata              LA BAS – EDUCAZIONE CRIMINALE  di Guido Lombardi

Ospite Gaetano Di Vaio, produttore

 

14 novembre Tivoli                          BORIS di M. Torre, G. Ciarrapico e L. Vendruscolo                                                

Ospiti Mattia Torre, Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, registi

 

16 novembre Tolfa                            IO SONO LI di Andrea Segre                                                         

ospite Roberto Citran, attore

 

19 novembre Bracciano                   MALEDIMIELE di Marco Pozzi                                   

Ospite Marco Pozzi, regista

 

20 novembre Grottaferrata              INTO PARADISO di Paola Randi                                 

Ospite Paola Randi, regista

 

21 novembre Tivoli                          IO SONO CON TE di Guido Chiesa                               

Ospite Guido Chiesa, regista

 

23 novembre Tolfa                            LA KRIPTONYTE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo              

Ospite Ivan Cotroneo, regista

 

30 novembre Tolfa                            IL MIO DOMANI di Marina Spada                               

Ospite Marina Spada, regista

 

 

LAZIO REGIONE, LA GRANDE ABBUFFATA: UNA DIVAGAZIONE SUL TEMA

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Emanuel Galea

“… il sottosuolo di Roma non smette mai di riservare sorprese, è come se l’antica urbe gloriosa e splendida spingesse verso l’alto le fondamenta della città moderna per ritrovare ancora la luce del giorno”. ( inizia così un breve  saggio apparso su – quotidiano d’arte)

Il saggio si riferisce alla gloriosa storia custodita nei sotterranei delle Domus Romane di Palazzo Valentini a Via IV Novembre, sede della Provincia di Roma.

La mala gestione dei fondi pubblici assegnati ai gruppi consiliari del Consiglio Regionale del Lazio e quello che al riguardo sta venendo fuori con prepotenza in questi giorni in altre Regioni della penisola, è come un macigno che vorrebbe spingere le fondamenta delle istituzioni giù, giù in basso, tanto da rischiare di seppellire storia, etica e morale sotto le antiche rovine dell’urbe.

Una manovra d’aula nella quale i gruppi consiliari, senza un minimo di finalizzazione utile e soprattutto senza effettivi controlli, si sono assegnati  quella somma ingente di denaro pubblico e hanno corrotto l’appetito ingordo di taluni consiglieri.

Il caso “coperchio Fiorito” che sta scoperchiando il pentolone della Regione Lazio scredita politici, partiti ed ahimè le istituzioni.

Le consultazioni elettorali sono prossime ed i partiti cercano l’acrobazia dell’ultimo momento. Si chiamano tutti fuori. Con quel consiglio regionale laziale, secondo le dichiarazioni di tutti, i partiti non hanno niente a che spartire. Parla la sinistra ed incolpa la destra, la destra coinvolge la sinistra ed i partitini satelliti ridono sotto i baffi, cercando di fare intendere che loro sono completamente estranei alla misera vicenda.

Non è così. C’erano tutti, il dito nella marmellata lo hanno messo tutti i gruppi, sono stati tutti zitti e consenzienti fino a che la pattuglia Radicale non ha messo online il proprio reddito. Nessuno più può chiamarsi fuori.

La responsabilità civile e penale è una cosa, mentre la responsabilità morale è un’altra. Per la prima se la vedono con la legge, per la seconda devono dare conto  ai cittadini. Una sincera risposta sarebbe che nessuno di quei signori presenti in quel consiglio dovrebbe ripresentarsi a chiedere il voto di fiducia.

Ritirarsi di buon ordine, lontani dalla vergogna che li insegue, liberi di riflettere e, se gli riesce di dimenticare. 

L’antica urbe gloriosa e splendida ritornerà a spingere verso l’alto le fondamenta della città moderna per ritrovare ancora la luce e l’aria pulita.




ROMA LAVORATORI A SAN GIOVANNI: "NO AD UN FUTURO PRECARIO"

Redazione

Oggi il sindacato Cgil in piazza San Giovanni a Roma per il lavoro, per dire 'no' – spiega il segretario Susanna Camusso – ''a una politica che sta determinando un progressivo impoverimento del paese''. ''Non si puo' dire a due generazioni – aggiunge il numero uno della Cgil – che il loro futuro e' la precarieta'''.

"Rispetto tutte le opinioni". Così il ministro del Lavoro Elsa Fornero, commenta entrando al convegno InNovaCamp la manifestazione della Cgil. "Ho rispetto per la manifestazione dei lavoratori. Lavoratori e sindacati, tutti coloro che vogliono parlare sanno che non mi sono mai tirata indietro. Il lavoro è la mia prima preoccupazione".

Nessun corteo, ma una piazza trasformata in un "agorà del lavoro" considerato l'unica chiave per uscire dalla crisi. Trenta stand, ventuno regionali e gli altri di categoria, riempiono la piazza, dominata dal palco su cui si alterneranno musica (Casa del Vento, Tosca, Eugenio Finardi) e storie e testimonianze di lavoratori, concluderà la manifestazione l'intervento, previsto per le 16-16,30, del segretario generale Susanna Camusso. Si tratta quindi di una no stop per il lavoro, partita adesso e che proseguirà fino alle 17,30. L'obiettivo della Cgil "é ricordare al Governo di mettere il 'lavoro prima di tutto'", lo slogan dell'iniziativa. La manifestazione è così anche l'occasione per dare voce e riunire le centinaia di vertenze.

"Non ho visto nessuno, non me ne sono accordo": così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha risposto in merito alla manifestazione della Cgil da un convegno che si tiene proprio accanto alla piazza della manifestazione, nell'Università Laterananse.

Per il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, "manifestazioni" come quella di oggi della Cgil, "non sorprendono e devono essere considerate con grande attenzione". A margine del forum della Coldiretti a Cernobbio, Passera sottolinea che "stiamo chiaramente in un momento di grande difficoltà, questo è l'anno peggiore in cui si sono accumulate, come previsto, tante difficoltà".

La Rete degli Studenti Medi e l'Unione degli Universitari aderiscono alla manifestazione indetta dalla Cgil. "Saremo in piazza al fianco dei lavoratori per ribadire – spiega Daniele Lanni, Portavoce nazionale della Rete degli Studenti – che è necessario rimettere al centro dell'agenda politica dell'Italia la scuola, l'università e il lavoro. Perché è arrivato il momento in cui il Governo e le forze politiche del nostro Paese ascoltino le nostre voci e le nostre idee su queste questioni: l'impegno comune di studenti e lavoratori in questo senso è fondamentale. La condizione del diritto allo studio in Italia ha raggiunto ormai – continua Lanni – livelli drammatici. I costi di accesso al mondo della scuola e dell'università rappresentano ormai ostacoli invalicabili per moltissime famiglie italiane, e questo si traduce inevitabilmente in un danno per il futuro del Paese tutto". "Scenderemo in piazza – dichiara Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Udu – anche per ribadire il nostro secco no alle scelte di questo Governo di non rispettare la nostra Costituzione. Finanziando, con la Legge di Stabilità, 223 milioni di euro alle scuole private, si ledono palesemente gli tabella costituzionali che non prevedono oneri per lo Stato per le strutture private e che invece garantisce l'accesso ai livelli più alti della formazione ai meritevoli anche se privi di mezzi. Per questo chiediamo al Governo – conclude Orezzi – di destinare i 223 milioni al fondo per il diritto allo studio, perché la scusa della mancanza di soldi non regge più, è una questione di priorità di spesa ed è arrivato il momento che i giovani e il futuro di questo Paese tornino una priorità dell'agenda del Governo".

(Fonte:Ansa)

Nota di Francesco Scalia Pd

 “I dati diffusi dalla CGIL su disoccupazione, cassa integrazione e mobilità nella nostra regione sono allarmanti e richiedono un intervento urgente della politica e delle istituzioni”. Così Francesco Scalia commenta i dati pubblicati dalla CGIL regionale sullo stato dell’economia e del lavoro nel Lazio. “Secondo la CGIL – continua Scalia –  la regione ha superato 63 milioni di ore di cassa integrazione con una concentrazione del 75 per cento del totale su Roma e Frosinone. Le imprese non riescono a sopravvivere a questa crisi perché non ci sono misure di sostegno valide, ed è evidente che il governo Polverini non è stato capace di trovare soluzioni idonee. Dopo due anni e mezzo di totale immobilismo – conclude – è giunto il momento di affrontare questa crisi creando nuove opportunità di sviluppo e occupazione, e per iniziare abbiamo bisogno di un governo regionale in grado di creare contesti favorevoli per le nostre imprese, a partire dalla infrastrutture, dai servivi e dalla formazione, assicurando ai lavoratori della nostra provincia un futuro meno incerto”.





ROMA VIA DEL CORSO, POLVERINI SFRECCIA CONTROMANO IN AUTO BLU PER COMPRARE SCARPE GRIFFATE…SCOPPIA LA POLEMICA SUL WEB

Redazione

Ecco il commento che ha fatto incendiare ed indignare il web:


"Ore 19 circa. Via del Corso direzione piazza Venezia. Io in vespa in coda nel traffico. Improvvisamente una macchina-shuttle vetri neri sfreccia a sinistra. Per abbreviare i tempi fa tutta via del corso contro mano agevolata dal benestare di vigili vari. Incuriosita la seguo e vedo che il vigile birillo di piazza Venezia bl

occa il traffico da tutte le direzioni per assicurare il passaggio al macchinone. Mi accanisco. Sarà il Papa? Il macchinone incalza. Direzione via del teatro Marcello, a quell'ora – come da copione – tutti in diligente colonna fino alla Bocca della Verità. Ma Matrix se ne frega e via contromano anche qui. All'incrocio i vigili ossequiano! Allora è la Madonna. La seguo. Dove finisce la storia? Di fronte ad un negozio di scarpe. Chi scende? La Polverini, la quale alle 19.20 corredata di scorta e amichetta bionda, scende dal macchinone per ingresso trionfante da Boccanera a Testaccio. L'urgenza stavolta erano un paio di scarpe."

Renata Polverini contromano per lo shopping di lusso. Si accende l'indignazione sul web e la polemica politica. Ma anche questa volta la governatrice sembra avere le regole dalla sua parte: ''era la mia auto di scorta non un'auto blu e deve garantire la mia sicurezza tutto il giorno ma considerate le ultime notizie ne chiedo la sospensione'', fa sapere in serata dopo che per tutto il giorno l'auto che sfreccia impavida per condurla in un negozio chic era diventato un tormentone anche politico.

La governatrice dimissionaria del Lazio, gia' nella bufera da settimane per la questione delle elezioni, sarebbe stata 'pizzicata' ieri sera da una motociclista che avrebbe seguito la sua auto, di senso vietato in senso vietato, da via del Corso fino a Testaccio. Fino a vederla scendere sulla soglia di Boccanera, un negozio specializzato in scarpe delle griffe piu' prestigiose e non proprio a buon mercato. Insomma: dopo la giunta che ha approvato milioni di fondi in extremis, un po' di personale relax, anche se, secondo l'anonima testimone, a tutto gas per le vie del centro e contro il codice della strada.

La Polverini, e' noto, ama i vestiti firmati ed essere sempre elegante e all'ultima moda. E il racconto della 'cronista per caso', che incuriosita dal macchinone coi vetri oscurati l'avrebbe tallonato fino a destinazione, ha fatto il giro della rete rimbalzando tra giornali on line, Facebook e Twitter, incrementando gia' il ricco curriculum on line della governatrice dal video di Genzano alle canzoni ad hoc per lei.

Renata Polverini contromano per lo shopping extra lusso. Si accende l'indignazione sul web e la polemica politica. Ma anche questa volta la governatrice sembra avere le regole dalla sua parte: ''era la mia auto di scorta non un'auto blu e deve garantire la mia sicurezza tutto il giorno ma considerate le ultime notizie ne chiedo la sospensione'', fa sapere in serata dopo che per tutto il giorno l'auto che sfreccia impavida per condurla in un negozio chic era diventato un tormentone anche politico.




ROMA SAN GIOVANNI, RAPINA ARMATI DI COLTELLO AD UNA SALA SLOT: ARRESTATE DALLA POLIZIA TRE PERSONE.

Redazione

Con dei collant da donna calati sul capo sono entrati armati uno di un coltello e l’altro di uno svita bulloni all’interno di una sala giochi nel quartiere San Giovanni.

L’uomo armato di coltello si è subito diretto verso il titolare della sala giochi e lo ha minacciato mentre il complice, armato di uno svita bulloni si è avvicinato ad una cliente con il chiaro intento di costringere il responsabile a consegnare tutto il denaro contenuto nella cassa.

Obiettivo raggiunto.

Infatti il titolare sotto la minaccia di una lama di 13 centimetri e davanti alla scena dell’altro rapinatore che minaccia una cliente ha deciso di cedere.

Ha aperto quindi il box cassa ed ha consegnato ai due rapinatori la somma in esso contenuta oltre ad alcuni involucri sigillati con del nastro adesivo contenenti monete.

I due hanno abbandonato la sala giochi e sono saliti a bordo di una autovettura nella quale un complice li attendeva e si sono allontanati.

Alcuni testimoni sono riusciti però a rilevare alcuni numeri della targa della vettura ed il suo colore ed hanno immediatamente chiamato il 113.

Gli agenti del Reparto Volanti hanno effettuato un controllo nella zona ed hanno intercettato l’auto corrispondente alle descrizioni in Via Tuscolana poco dopo.

I poliziotti hanno fermato l’auto con i tre occupanti recuperando l’intero bottino, circa 600 euro e sequestrando il coltello che era stato nascosto nel vano portaoggetti e la chiave svita bulloni che era stata appoggiata su uno dei due sedili posteriori.  

A qualche decina di metri dalla sede della sala slot i poliziotti hanno poi recuperato anche un cappello di paglia indossato da uno dei due rapinatori .

I tre rapinatori, Boffa Orazio,D ‘angelo Marco e Pescatori Diego, tutti romani e di età compresa tra i 20 e i 40 anni, sono stati accompagnati negli uffici del Commissariato San Giovanni ed arrestati per il reato di rapina aggravata a mano armata in concorso.

Tutti e tre annoverano dei precedenti di Polizia e gli investigatori vogliono fare luce su altri episodi avvenuti nella zona ed in particolare proprio in quella sala giochi.

Già nei giorni scorsi infatti sala slot era stata oggetto di altri episodi di rapina che i poliziotti stanno cercando di ricostruire anche esaminando le riprese effettuate dalle telecamere interne.




LANUVIO, DENUNCIATI I QUATTRO "TOMBAROLI" CHE HANNO SACCHEGGIATO IL SANTUARIO DI GIUNONE SOSPITIA

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Redazione

Quattro “tombaroli” attrezzati fino al collo hanno dato vita ad uno scavo clandestino di un deposito di ex voto nelle campagne tra Lanuvio e Genzano, collegato al santuario di Giunone Sospitia. Con loro avevano il metal detector, il geo-radar, le idropompe, i generatori di elettricità, badili e picconi. I finanzieri del gruppo tutela patrimonio archeologico del nucleo polizia tributaria di Roma hanno sorpreso i quattro furfanti, tutti italiani, mentre erano intenti alla profanazione di un santuario pieno di centinaia di manufatti e statue di dimensioni reali, correlate all'apparato devozionale di Giunone. I quattro sono stati denunciati e quasi contemporaneamente sono scattate le perquisizioni domiciliari nei loro confronti. Nelle loro case hanno recuperarato altro materiale storico-archeologico proveniente anche da altri siti sepolcrali di ambiente etrusco che avrebbero alimentato il circuito del collezionismo internazionale.




ROMA CASO EMANUELA ORLANDI, IL FRATELLO CHIEDE AL VATICANO DI APRIRE UN'INDAGINE INTERNA

Redazione

Non ha mai mollato e non mollerà mai il fratello di Emanuela Orlandi finché non avrà conosciuto la verità sulla scomparsa di sua sorella. Questa volta Pietro, chiede a gran voce che il Vaticano apra una indagine interna. come sempre in prima linea la trasmissione televisiva Chi l'ha visto?, sta aiutando Pietro a far conoscere le modalità di accesso alla petizione.

L'apertura di una indagine interna con l'istituzione di una commissione cardinalizia d'inchiesta analoga a quella istituita per il caso Vatileaks. A un anno dalla prima petizione per Emanuela Orlandi, il fratello Pietro lancia un secondo appello, chiedendo che Oltretevere si attivino strumenti concreti per far luce sulla vicenda. Alla petizione si potrà aderire dal sito creato per l'occasione, www.emanuelaorlandi.it, attivo da oggi. Questa volta il destinatario è il segretario di Stato Vaticano cardinal Tarcisio Bertone: "Eminenza,il rapimento della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, avvenuto nel lontano 1983, ha gettato ombre e dubbi sul comportamento del Vaticano, che nel corso di questi tre decenni non ha avuto il coraggio di abbattere quel muro di silenzi e di omertà eretto intorno a questa vicenda. Lo Stato Vaticano ha da sempre rinunciato alla ricerca di una sua innocente cittadina, suscitando lo sdegno di tantissime persone e di tutti quei sacerdoti che ogni giorno si impegnano perché la vita dei più deboli venga rispettata. E' l'ora di un segnale forte di cambiamento. Le chiediamo pertanto di adoperarsi affinché venga aperta un'indagine, interna allo Stato Vaticano, sul sequestro di Emanuela Orlandi, con la conseguente istituzione di una Commissione cardinalizia d'inchiesta che si impegni, con onestà e volontà, a far emergere la Verità su questa vergognosa e disumana storia. Che il sacrificio di Emanuela, viva o morta che sia, e il perenne martirio di una famiglia, servano ad un profondo e radicale cambiamento nelle coscienze di chi, ai vertici delle gerarchie ecclesiastiche, sta portando questa Chiesa sempre più lontana dall'insegnamento di Gesù". "La petizione – spiega Pietro Orlandi – verrà letta ufficialmente sabato 20 ottobre ad Osimo in occasione del primo festival di giornalismo d'inchiesta. La città marchigiana si è impegnata moltissimo per questa causa e dopodomani mi verrà consegnata la cittadinanza onoraria".

tabella PRECEDENTI:

19/05/2012 ROMA, CASO ORLANDI: CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA. QUESTA L’IPOTESI DI ACCUSA PER MONSIGNOR PIETRO VERGARI
24/04/2012 ROMA, VICENDA EMANUELA ORLANDI: ENTRO FINE MAGGIO APERTURA TOMBA DE PEDIS
01/04/2012 CASTEL GANDOLFO, ALESSIO CAMPI: IL CASTELLETTO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA E’ CASA NOSTRA
26/02/2012 ROMA ARRESTATO ENRICO NICOLETTI L'EX CASSIERE DELLA BANDA DELLA MAGLIANA



ROMA GUARDIA DI FINANZA, SMANTELLATA GROSSA RETE DI VENDITA ABBIGLIAMENTO SPORTIVO CONTRAFFATTO

Redazione

Dalle prime ore dell’alba, circa 100 Finanzieri del Comando Provinciale di Roma sono impegnati nell’esecuzione di numerose perquisizioni nei confronti di commercianti, prevalentemente cinesi, operanti nel cuore della Capitale.

Le indagini, condotte dai militari del Gruppo di Frascati, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, mirano allo smantellamento di una ben strutturata rete di vendita di capi di abbigliamento sportivi contraffatti.




ROMA CASTRO PRETORIO, 62 ENNE RESIDENTE IN SVIZZERA TENTA TRUFFA DA 385.000 EURO A SOCIETA’ PER LA FORNITURA DI ENERGIA.

Redazione

E’ costata la denuncia per il reato di tentata truffa e uso di atto falso, il tentativo posto in essere da un 62enne residente in Svizzera , di incassare la somma di 385000 euro per far ottenere una fideiussione bancaria.

Sono stati gli agenti del Commissariato di Castro Pretorio, diretto dal dr. Giuseppe Rubino, a bloccare l’uomo in seguito alla segnalazione di un avvocato, rappresentante legale di una Società per la fornitura di energia.

La vicenda ha origine qualche giorno fa quando l’avvocato, che riveste la carica di rappresentante legale di una società privata per la fornitura di energia, entra in contatto attraverso interposta persona con i titolari di una società finanziaria con sede a Lugano. L’esigenza della società per l’energia è quella di ottenere una fideiussione bancaria per il valore di 2,5 milioni di euro, da offrire in garanzia ai suoi fornitori.

Si instaura da subito una sorta di trattativa tra l’avvocato ed i titolari della società finanziaria che si offrono di “intercedere” con un noto istituto bancario la cui sede centrale si trova in centro a Roma, per far ottenere la “cospicua garanzia” ad un “costo molto vantaggioso”.

L’avvocato dopo essersi consultato con l’amministratore della società per l’energia, accetta la proposta.

Qualche scambio di email per definire i dettagli dell’operazione, verifiche sul sito ufficiale dell’istituto bancario, numeri di telefono e verifiche sull’appartenenza del referente alla banca.

Tutto sembra essere in ordine.

Solo più tardi però gli accertamenti effettuati dai poliziotti permetteranno di chiarire che in realtà una delle pagine del sito era assolutamente falsa, ed allestita ad arte dai truffatori per trarre in inganno le loro vittime.

L’incontro dovrà avvenire qualche giorno dopo. Tutto è stato stabilito nei minimi particolari.

Scelto il luogo, i rappresentanti della società per l’energia s’incontreranno con quelli della società finanziaria per consegnare loro un assegno del valore di 385.000 euro a garanzia, in cambio della bozza della fideiussione.

Successivamente, alla consegna del documento originale, riceveranno indietro l’assegno ed effettueranno un bonifico di pari importo, oltre a corrispondere un compenso per l’attività di intermediazione svolta dai due responsabili della finanziaria.

L’inconsueta rapidità con cui procede l’intero meccanismo burocratico, che richiede generalmente tempi maggiori, mette però in sospetto l’avvocato e l’amministratore della società che decidono di verificare che tutto sia in ordine.

Si recano quindi nella sede centrale dell’istituto bancario, e lì scoprono che in realtà non è stata aperta alcuna pratica fideiussoria e per la loro società non è stato aperto nessun credito di garanzia da parte della banca.

Temendo di rimanere vittime di una truffa, decidono di formalizzare una denuncia agli agenti del Commissariato di Castro Pretorio, che effettuano immediatamente delle verifiche e scoprono numerose incongruenze. 

In realtà il 62enne, originario di Modena, ed il suo socio sono dei truffatori.

Quando questi si presenta nel luogo convenuto per lo scambio, ad attenderlo ci sono anche i poliziotti coordinati da Giuseppe Rubino, che lo bloccano e lo accompagnano in Commissariato.

L’uomo deve ore rispondere di tentata truffa e uso di atto falso. 

Gli investigatori sono sulle tracce anche del complice e proseguono le indagini per verificare se altre persone possano essere cadute nella rete dei due truffatori entrando a far parte di un giro di affari che potrebbe ammontare a diversi milioni di euro.

La fideiussione bancaria infatti costituendo semplicemente una promessa unilaterale, si “completa” soltanto nel momento in cui il debitore esige “materialmente” il credito garantito dall’istituto bancario.

Gli investigatori vogliono quindi accertare se altri ignari clienti, siano convinti di aver regolarmente stipulato un contratto fideiussorio con un istituto bancario ma che in realtà siano invece in possesso di atti fideiussori assolutamente falsi.

 




ROMA, STALKER ROMANO CACCIA DI CASA LA COMPAGNA E MINACCIA DI TOGLIERLE LA FIGLIA.

Redazione

Aveva già allontanato da casa la compagna e la figlia, che quindi si erano trasferite nella casa della sorella di lui.

Ma, non soddisfatto, ieri mattina si è presentato sotto casa della sorella ed ha iniziato ad inveire contro la ex convivente, dicendole che sarebbe dovuta andare via anche da quella casa.

La donna allora, preoccupata dell’atteggiamento irruento dell’uomo, ha chiamato la Polizia.

Quando sono arrivati gli agenti della Volanti, diretti dal dott. Eugenio Ferraro, hanno trovato la donna molto agitata e preoccupata dalle continue minacce e dagli atti persecutori del suo ex compagno.

L’uomo però non si è fermato neanche di fronte alla Polizia.

Infatti, non solo ha continuato con le minacce alla donna, ma ha iniziato ad insultare e minacciare anche i poliziotti intervenuti.

Gli agenti hanno tentato in tutti i modi di calmarlo, ma lui di tutta risposta ha afferrato una bottiglia di vetro da terra, l’ha infranta e impugnando il collo ormai spezzato l’ha puntata prima verso la ex convivente e poi verso gli agenti.

I poliziotti hanno messo la donna al sicuro, dunque l’uomo si è puntato la bottiglia al collo minacciando di autolesionarsi, ma prontamente gli agenti sono riusciti a disarmarlo e bloccarlo.

Vista la pericolosità del suo comportamento C.M., romano di 35 anni già noto alle forze di polizia, è stato arrestato con l’accusa di minacce aggravate, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, nonché atti persecutori nei confronti della ex convivente.