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Litorale

Tragedia a Nettuno, cade ultraleggero: morti due nuotatori

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Un ultraleggero è caduto a Nettuno, vicino Roma, nei pressi di via Avezzano. Le due vittime dell’incidente che ha coinvolto un ultraleggero erano due nuotatori.

Fabio Lombini, a Roma per un collegiale di allenamento, nuotava per la società In Sport Rane Rosse e il gruppo Sportivo Forlì Nuoto: arrivò anche in finale nei 200 stile libero ai Campionati europei in vasca corta di Copenaghen. Gioele Rossetti era tesserato con l’Aurelia nuoto.

Castelli Romani

La Regina (Asl Roma 6): Avviare un nuovo umanesimo, puntare sui Leu

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Il 20 marzo giornata studio con esperti in Medical Humanities

“Papa Francesco ci ha insegnato a rimettere al centro la persona e a darle dignità. Non possiamo non dare dignità a chi soffre, perché chi aspetta di essere visitato in corsia non è un numero ma una persona con le sue esperienze, le sue paure e anche le sue potenzialità”. Così Vincenzo Carlo La Regina, direttore sanitario della Asl Roma 6, spiega il cambio di prospettiva che accompagnerà il suo lavoro: “Andare verso un percorso di umanizzazione delle cure, che guarda ai Livelli essenziali di umanizzazione (Leu)”.

“Abbiamo bisogno del paziente nell’alleanza terapeutica per avere un’aderenza della terapia altrimenti rischiamo di non essere efficaci. Oggi c’è bisogno di coraggio- rimarca il medico- per avviare un nuovo umanesimo della salute. Dobbiamo ridefinire anche i percorsi al livello organizzativo partendo dalla sicurezza e creando un’interdipendenza tra umanizzazione e benessere organizzativo degli operatori. Abbiamo intitolato il piano della performance ‘Umanizzare le cure umanizzando l’organizzazione’ perché dobbiamo mettere in campo questa interdipendenza. È difficile riuscire se gli operatori non sono felici- sottolinea La Regina- basti pensare che negli Stati Uniti ci sono i master sulla felicità”.

Il progetto di umanizzazione delle cure nella Roma 6 è partito, quindi, da un percorso formativo all’interno dell’Unità operativa del rischio clinico e della sicurezza delle cure. “Abbiamo trovato 60 facilitatori in tutta l’azienda, e di questi 30 hanno aderito al processo e al progetto dell’umanizzazione delle cure. Il 20 marzo promuoveremo una grande iniziativa nella nostra azienda affinché si inizi un percorso vero e proprio verso i Livelli essenziali di umanizzazione (Leu). Dobbiamo abituarci a selezionare le classi dirigenti anche attraverso coloro che sono aderenti ai Leu. Se non immaginiamo una organizzazione che tenda a questo- afferma il direttore sanitario- è chiaro che non riusciremo a raggiungere l’obiettivo”.

Il 20 marzo la Asl Roma 6 avvierà un confronto con gli esperti in Medical Humanities. “Attraverso questa giornata diamo inizio a un piccolo processo culturale dove gli operatori che hanno deciso volontariamente e gratuitamente di intraprendere questo percorso, potranno aiutarci a verificare il livello di umanizzazione presente nei reparti. C’è un metodo sviluppato dall’Agenas nel 2011 che può essere utilizzato per verificare da 1 a 100 il livello di umanizzazione, dato che in alcuni reparti è difficilissimo anche visitare i pazienti al di là del Covid. Attraverso la somministrazione di questionari reparto per reparto potremo capire dove agire per elevare i Leu”.

Gli operatori coinvolti sono medici, infermieri, oss e tutti coloro che producono e forniscono assistenza. “Un mondo che deve cambiare modo di interagire con chi non è più un numero, ma è una persona con la sua dignità, le sue debolezze e le sue potenzialità. Dobbiamo rispettare quella persona che in quel momento è fragile” dice La Regina.

Un nuovo umanesimo parte da un nuovo paradigma: agire sul modello culturale e alzare il livello delle persone che devono essere assistite a domicilio, “portandole al 10%. Il Pnrr ci viene incontro- conclude- il luogo di cura deve diventare la casa perché c’è tanta inappropriatezza nelle cure e la maggior parte delle patologie sono croniche, per cui la cronicità si deve risolvere sul territorio. Quella è già umanizzazione”.

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Castelli Romani

La ASL Roma 6 dice stop alle lunghe liste d’attesa: al via la formazione per la gestione innovativa

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Al via il corso di formazione sulla Gestione Innovativa delle liste d’attesa presso l’Ospedale dei Castelli organizzato dall’Unità Operativa Complessa (UOC) Formazione e Comunicazione Dipartimento del Territorio. Responsabili Scientifici il dottor Stefano Villani e il dottor Pierluigi Camboa. L’evento di approfondimento, iniziato oggi, terminerà giovedì14 marzo.
 
Presente il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina il quale si è complimentato per questo alto momento di formazione: “La Asl Roma 6 – ha detto il dottor La Regina – punta molto sul progetto di telemedicina della Asl Roma 6 come strumento di contrasto alle liste d’attesa a disposizione degli specialisti ambulatoriali. Inoltre, l’implementazione del Modello RAO (Registro delle Attività e dell’Assistenza Ospedaliera) per la gestione delle priorità cliniche offre una soluzione efficace per ottimizzare l’accesso alle cure sanitarie e garantire un trattamento tempestivo ai pazienti con maggiori necessità cliniche. Con il continuo sviluppo di tali modelli, è possibile migliorare ulteriormente l’efficienza e l’equità del sistema sanitario italiano. La Asl Roma 6 in questo sta facendo passi importanti”.
 
Di fatti, per affrontare efficacemente il problema delle liste d’attesa e garantire un accesso equo e tempestivo alle prestazioni specialistiche, molte regioni italiane hanno implementato il Modello RAO.
 
Si tratta di un sistema informatizzato progettato per monitorare e gestire le liste d’attesa, assegnando priorità ai pazienti in base alla gravità della loro condizione clinica e alle necessità di trattamento. Il sistema utilizza criteri clinici oggettivi per valutare l’urgenza delle prestazioni richieste e stabilire l’ordine di priorità per l’accesso ai servizi sanitari.
 
Relatori dell’evento di formazione: Dott.ssa Alfonsa Pannullo Dott. Alfredo Cuffari Dott. Antonio Magi Dott. Antonio Manieri Dott. Antonio Nigro Dott. Fernando Monteforte Dott.ssa Gabriella Lavalle Dott. Giovanni Convenga Dott. Giuliano Mariotti Dott. Pier Luigi Bartoletti Dott. Pierluigi Camboa Dott.ssa Speranza Iossa Dott. Stefano Villani​

 



 
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Litorale

Civitavecchia, 16enne si finge Carabiniere e tenta di truffare una anziana

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I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia hanno arrestato un 16enne italiano gravemente indiziato del reato di tentata truffa ai danni di un’anziana. Lo scorso pomeriggio, il minorenne avrebbe contattato la donna, una 82enne del posto, fingendosi un carabiniere, comunicandole dell’avvenuto arresto del nipote. Poco dopo, l’indagato si sarebbe presentato alla porta di casa dell’anziana chiedendo una somma di denaro per scagionare il nipote ma la 82enne non è caduta nel tranello. Notata la giovane età del ragazzo, L’arzilla “nonnina” ha vestito i panni del detective e gli ha prima chiesto di fornire un tesserino di riconoscimento e poi ha allertato la badante che ha contattato immediatamente il 112.
Accortosi della scaltrezza della donna, il 16enne ha tentato di allontanarsi ma è stato bloccato dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Civitavecchia che sono intervenuti immediatamente e lo hanno bloccato.
L’arresto è stato convalidato dal Tribunale dei Minori che ha disposto per il minore l’accompagnamento presso il Centro di Prima Accoglienza di Roma.



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