Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente rivendicato i successi ottenuti nei primi 43 giorni della sua amministrazione, affermando di aver realizzato più di quanto molte altre amministrazioni abbiano fatto in 4 o 8 anni. Durante il suo discorso sullo stato dell’Unione, Trump ha sottolineato il ritorno dello “slancio dell’America”, evidenziando un aumento della fiducia nazionale e dell’ottimismo tra le piccole imprese. Ha inoltre menzionato la firma di quasi 100 ordini esecutivi e oltre 400 azioni esecutive nelle prime sei settimane di mandato.
Il discorso è stato caratterizzato da momenti di tensione con l’opposizione democratica, che ha interrotto il presidente quando ha menzionato la sua vittoria elettorale. In risposta, i parlamentari repubblicani hanno intonato cori di “USA, USA”. Le proteste sono proseguite fino all’intervento dello speaker della Camera, Mike Johnson, che ha minacciato di espellere i contestatori; tra questi, il deputato texano Al Green è stato scortato fuori dall’aula.
Trump ha ribadito il suo impegno nel contrastare il politicamente corretto, dichiarando: “Il nostro Paese non sarà più woke”. Ha inoltre ringraziato pubblicamente Elon Musk, presente in aula in giacca e cravatta, suscitando una standing ovation dai repubblicani e fischi dai democratici. Il presidente ha denunciato presunte spese inutili scoperte da Musk, tra cui fondi destinati all’enclave sovrana del Lesotho, in Sudafrica, “un Paese che nessuno ha mai sentito nominare”. Tuttavia, molti dei dati citati sono stati già smentiti o chiariti in precedenza.
In ambito internazionale, Trump ha ribadito l’intenzione di acquisire la Groenlandia, lasciando aperta la possibilità di utilizzare mezzi economici o militari per raggiungere l’obiettivo. Ha sottolineato il sostegno degli Stati Uniti al diritto dei groenlandesi all’autodeterminazione, affermando: “Sosteniamo fermamente il vostro diritto di determinare il vostro futuro. E se lo scegliete, vi diamo il benvenuto negli Stati Uniti d’America”.
Il discorso ha stabilito un nuovo primato, diventando il più lungo nella storia delle sessioni congiunte del Congresso americano, con una durata di un’ora e 40 minuti, superando il precedente record di 89 minuti stabilito da Bill Clinton nel 2000.
Parallelamente, si registrano sviluppi significativi riguardo ai negoziati di pace tra Russia e Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la disponibilità a partecipare a colloqui di pace sotto la guida degli Stati Uniti, aprendo la strada a possibili intese su questioni strategiche come le terre rare. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è offerto di ospitare i colloqui a Minsk, estendendo l’invito alle parti coinvolte. Tuttavia, permangono divergenze all’interno della comunità internazionale riguardo alle condizioni per una tregua. Il ministro della Difesa britannico, Luke Pollard, ha negato l’esistenza di un accordo su una tregua, affermando che una cessazione delle ostilità in Ucraina sarà possibile solo a determinate condizioni. Anche l’Unione Europea sta cercando di preparare il terreno per una negoziazione di pace tra Ucraina e Russia, con l’obiettivo di porre fine a un conflitto che dura da tre anni e ha alterato significativamente la sicurezza in Europa e a livello globale.