UNIONI CIVILI: SCONTRO TRA RENZI E ALFANO. PREMIER AVVERTE: "NO A FURORE IDEOLOGICO"

Redazione

Tensione nella maggioranza sul tema delle unioni civili dopo il nulla di fatto nel vertice fra Renzi ed Alfano. Il ddl è stato incardinato domani in Aula al Senato. Il Pd insiste nel chiedere che il testo sia portato in aula al Senato subito dopo l'approvazione delle riforme, e darà libertà di coscienza. Ap dice no, Giovanardi scrive a Grasso: 'Non forzare i tempi'. Fermo sulle sue posizioni Alfano: no all'adottabilita' dei figli perche' 'i bambini hanno diritto a una mamma e a un papa' e con i bambini non si scherza'. Approvata intanto alla Camera la legge sulla cittadinanza tra le proteste della Lega. La norma va al Senato.

Libertà di coscienza – Braccio di ferro nella maggioranza sulle Unioni civili: Il Pd accelera e chiede la calendarizzazione prima della legge di stabilità, Ap fa sapere che voterà no. Dopo lo scontro di ieri con Angelino Alfano il premier Matteo Renzi accelera e auspica l'approdo in Aula nelle prossime ore, avverte: "no al furore ideologico" e rivendica libertà di coscienza. Sul provvedimento potrebbero arrivare i voti del Movimento cinque stelle. Su temi come la 'stepchild adoption', l'adozione del figlio del partner, "sulla quale ci sono opinioni diverse anche nel Pd, non si può dire 'o così o pomì': non ci sarà una posizione del governo su alcuni punti che vengono lasciati alla libertà di coscienza. Ma c'è una posizione dei partiti di governo perché la legge si faccia subito. Credo che in settimana sarà in Aula". Lo dice Matteo Renzi a Rtl 102.5. "Sul 95% della legge sulle unioni civili c'è l'accordo di tutti", assicura. "Spero – sottolinea – che si possa discutere delle unioni civili senza toni di furore ideologico ma cercando di trovare un punto di sintesi. L'importante è che la legge si faccia. Credo che, nonostante le differenze, ci sia spazio per trovare un punto di intesa". "Sono un argomento che divide profondamente tanto che siamo l'unico Paese in Europa senza una legge. La posizione del Pd è iniziare a discutere di questa legge in Aula, dandoci tempi per arrivare alla conclusione in Senato".

Cittadinanza: Camera, ok a legge, passa al Senato – Sì dell'Aula della Camera alla nuova legge sulla cittadinanza. Il testo, approvato con 310 sì, 66 no e 83 astenuti, passa al Senato. I deputati della Lega hanno urlato "Vergogna!". Quelli del Pd hanno applaudito. Al voto finale si sono astenuti i deputati M5S, mentre contro il testo hanno votato quelli di Lega, Fdi e Fi. "Questa legge rappresenta un tassello fondamentale per il futuro del nostro Paese. Una norma di civiltà che riconosce a chi è nato e cresciuto in Italia di essere cittadino italiano". Lo dice nell'Aula della Camera Khalid Chaouki del Pd in dichiarazione di voto sulla legge sulla cittadinanza. Chaouki ricorda la propria esperienza di immigrato e quella della sua famiglia "che ha lavorato per il bene di questo Paese". E dice che la legge "rappresenta l'inizio di un percorso di civiltà e di diritti. Non siamo per nessuna scorciatoia demagogica", ha concluso ringraziando i presidenti Mattarella e Napolitano. "Oggi Pd, Sel, Ncd e Movimento 5 Stelle hanno svenduto il Paese e la nostra cultura per accaparrarsi nuovi elettori. La Lega Nord dice no allo Ius soli". Lo scrive su twitter il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga.