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Esteri

Zelensky e la pace a intermittenza: il Cremlino accusa Kiev di contraddizioni

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Mosca attende proposte concrete dall’Ucraina ma denuncia posizioni ambigue. Peskov: “Zelensky cambia linea, difficile trovare un accordo”. Sul tavolo anche un possibile vertice Putin-Trump per trattare la fine del conflitto

Il Cremlino si aspetta che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presenti, prima o poi, proposte concrete per la risoluzione del conflitto. Lo ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, sottolineando come le posizioni espresse finora dal leader ucraino appaiano “contraddittorie”.

Intanto, Mosca guarda con interesse a un possibile vertice tra Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo Peskov, per un incontro di questo tipo “sarà necessario un lavoro di preparazione adeguato”. “È stato compiuto un passo molto importante verso la creazione delle condizioni per un trattato di pace – ha aggiunto il portavoce del Cremlino, citato dall’agenzia TASS – ed entrambe le parti, Russia e Stati Uniti, hanno dimostrato la volontà politica necessaria per avanzare in questa direzione”.

Il tema di un possibile summit tra i due leader è tornato alla ribalta dopo l’invito di Putin a Trump per un incontro a Mosca. Tuttavia, né la data né il luogo di un eventuale vertice sono stati ancora definiti. Nel frattempo, funzionari russi e statunitensi hanno avviato colloqui a Riyadh, in Arabia Saudita, per esplorare soluzioni diplomatiche alla crisi ucraina. Assente al tavolo l’Ucraina, una scelta che ha suscitato preoccupazione da parte del presidente Zelensky.

Peskov ha ribadito che Mosca è favorevole a un accordo di pace, ma non accetterà soluzioni imposte dall’esterno. “La strategia di Zelensky di cercare di costringere la Russia alla pace è un errore fatale che potrebbe avere conseguenze per Kiev”, ha dichiarato. La Russia continua a chiedere il riconoscimento della propria sovranità su alcuni territori e la rinuncia di Kiev all’adesione alla NATO, condizioni finora respinte dall’Ucraina.

Il quadro diplomatico resta complesso, con il Cremlino che insiste sulla necessità di un confronto diretto tra Mosca e Washington per trovare una soluzione duratura al conflitto.