Cultura e Spettacoli
Anguillara, l’attrice Paola Lorenzoni: “Bisogna trovarli i soldi per la Cultura”
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6 anni fail
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riceviamo e pubblichiamo una lettera al giornale da parte dell’attrice Paola Lorenzoni. Lorenzoni è arrivata ad Anguillara con tanta voglia di portare una ventata di cultura grazie al suo personale bagaglio professionale e artistico. Nella nota che ci ha inviato, vedremo come è andato questo tentativo e i motivi del naufragio di un progetto culturale e artistico che Lorenzoni stessa definisce di valore. Di seguito la nota dell’attrice:
L’arrivo ad Anguillara
Dal 2015 ho cominciato a frequentare Anguillara assiduamente con l’intento di trasferirmi da Roma dove ho abitato per tantissimi anni pur essendo di origine maremmana, e di realizzare “Il teatro del lago”.
La volontà di dialogare con l’amministrazione
A fine mandato incontrai l’ex Sindaco Pizzorno per parlare proprio di questo, poi cominciai a farmi un idea della situazione e a conoscere sia professionisti che amatori del territorio.
Svolgo la mia professione di attrice e di direttore artistico e organizzativo di rassegne e teatri in varie regioni d’Italia da circa trent’anni, ed essendomi innamorata di questo lago e di questo paese, ho sentito il desiderio di creare valore anche qui con le mie competenze, insieme a chi desideri partecipare ad una bella attività teatrale di qualità, di formazione e produzione.
L’incontro con Anselmo e Normando
L’amministrazione è cambiata ma non il mio desiderio di realizzare il mio progetto per Anguillara. Così, sono stata accolta a braccia aperte dell’assessore alla Cultura Normando poi anche dal Sindaco Anselmo, ci siamo incontrate più volte, e per tre letture pubbliche a titolo gratuito ho collaborato con l’amministrazione.
Ho scelto Anguillara per far debuttare lo spettacolo di teatro civile Mondo Sciascia- il potere è altrove, prodotto dalla mia associazione culturale. L’Esclusiva in collaborazione con la Proloco che pagò il service per la prima rappresentazione.
Il disincanto
Mi dicevano tutti che Anguillara non è per la cultura , compresa la Proloco, che dovrebbe essere al servizio del Comune e del bene comune , e che dovrebbe organizzare feste ed altri eventi avvalendosi di persone che potrebbero occuparsi della programmazione con più competenze.
La proposta
Mi sono quindi proposta al comune come coordinatrice e proponente di spettacoli con interpreti di chiara fama e non a titolo gratuito, per tirar su dal punto di vista di spettacoli, eventi culturali , enogastronomia e turismo questo luogo, mettendomi a disposizione e collaborativa con tutti.
Sembrava che ci fosse un certo interesse, poi invece il vuoto totale.
L’indifferenza
Negazione e indifferenza, addirittura dopo che mi fu chiesto di cercare una rosa di cantanti e di attori mi hanno fatto rispondere da un tecnico che collabora con la Proloco che potevo abolire le mie ricerche e disimpegnarli, semplicemente perché l’amministrazione non ha soldi e che avrebbero fatto piccole cose tra di loro, tanto non avevano interesse ne al teatro ne ad altro.
Non mi è mai capitato di assistere ad un totale azzeramento e afasia, anche in territori diffidenti e non ricchi ho trovato sempre un apertura, mi chiedo perché in un paese così bello e turistico dove si dovrebbe assolutamente offrire attrazioni e cultura di qualità, c’è il completo abbandono e la desolazione totale.
Cultura e arte volano per il turismo
Bisogna trovarli i soldi per la cultura e il turismo, non si deve pensare solo ad approvare Piani Integrati o difendersi dalle cause legali, serve altro, altrimenti ecco l’effetto: un centro storico abbandonato. Una gestione scriteriata di questo patrimonio a favore di una speculazione edilizia senza ritegno e reiterata nel tempo, ha annientato ogni forma di possibile evoluzione civica cancellando nel corso degli anni tutti i luoghi di aggregazione sociale e culturale.
E’ venuto fuori un bel paese fantasma, dove convivono 2mila Anguillarini doc e 20 mila forestieri che in gran parte sono pendolari ed utilizzano Anguillara come un grande dormitorio.
Noi artisti siamo convinti che questo paese abbia una evidente vocazione turistica ma dobbiamo batterci tutti insieme senza timore per far capire a chi amministra che la vera ricchezza è quella che determina il bene comune, la valorizzazione delle bellezze di cui Anguillara è ricca, a cominciare dai tanti talenti presenti sul territorio, che devono essere coinvolti e non lasciati ai margini.
Questo luogo si può emancipare grazie all’arte, alla cultura ed allo spettacolo di qualità, ciò che metterebbe in moto quel processo virtuoso che in pochi anni lo porterebbe ai livelli dei comuni più belli e frequentati d’Italia con un guadagno enorme per tutta la comunità.
Lo diceva anche Angela Zucconi che dal rifiorire del centro storico poi rinascerà Anguillara. Per non parlare delle altre zone. Fatevi dare i soldi dagli enti, dai privati, inventatevi quello che volete , ma per realizzare una rinascita di Anguillara occorre dare qualità e cose belle ed è importante che chiunque amministri, dialoghi e deleghi e si affidi a competenti anche se anguillaresi per dirigere e organizzare, che si occupino di fare quello che chi fa altro nella vita non può fare.
I progetti di quest’anno
Quest’anno creerò una piccola ma significativa stagione teatrale e musicale di qualità per contribuire da privato e, mi auguro che con il sostegno dei tanti amatori del territorio si possa rilanciare questo luogo, ed offrire qualcosa di bello per tutte le persone che lo desiderano e per i giovani.
Spero che il progetto multifunzionale del “teatro del lago” si realizzi, che si riapra il teatrino delle scuole e che si crei un cinema ed una rassegna estiva di teatro e di musica di qualità.
Io sono in grado di farlo, insieme a tante persone del luogo capaci e disponibili e mi auguro di essere messa nelle condizioni di realizzare per il bene comune di questo paese, tutto quello che va fatto e che in parte ho scritto.
Paola Lorenzoni
Chi è Paola Lorenzoni?
Paola Lorenzoni, attrice e autrice di teatro , ha studiato alla Scuola Internazionale dell’ Attore diretta da Alessandro Fersen e svolge da anni il suo lavoro ricoprendo ruoli di primaria importanza passando con duttilità dalla commedia al teatro borghese, a quello d’ impegno civile, e ai classici.
Tra le sue interpretazioni ricordiamo:
Eloisa in Eloisa e il suo Maestro testo e regia di Mario Prosperi , Lisistrata di Aristofane con lo Stabile di Catania , Nascita e Morte della Massaia dal romanzo di Paola Masino e Le sedie di Ionesco regia di Andrea Buscemi, Teresa di Liseaux in Le rose hanno spine Testo vincitore
Giubileo 2000, Le pillole d’Ercole regia di Maurizio Nichetti , La fiaccola sotto il moggio nel ruolo di Angizia regia Massimo Belli, L’Esclusa dall’omonimo romanzo di Luigi Pirandello regia Sergio Basile, Todo Modo nel ruolo della moglie del Ministro , Lina Battiferri, condominio femminile dai testi di Franca Valeri, e recentemente ha portato in scena lo spettacolo ideato con Alberto Bevilacqua , Il curioso delle donne.
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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile
“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”
Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.
Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.
Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.
L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.
Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.
Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.