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Redazione Lazio

COTRAL APRIAMO IL VASO DI PANDORA – QUARTA PARTE: ACCORDO MILIONARIO TRA VINCENZO SURACE, GIOVANNI LIBANORI E LA COMETA SRL

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Tempo di lettura 7 minuti Ma se l’Ad ha poteri di spesa fino a 700 mila euro perché firma un verbale insieme a Giovanni Libanori e all’amministratore delegato Cometa s.r.l.?

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di Chiara Rai

Cotral – L'inchiesta – La discrezionalità del consiglio di amministrazione Cotral SpA nell’attività gestionale è regolata dallo statuto della stessa quale società in house a totale partecipazione pubblica e prevede dei limiti ben precisi.

L’osservatore d’Italia si vuole soffermare su dei documenti che chiaramente dimostrano come chi è preposto a dare indirizzi politici subentri in realtà in decisioni gestionali di stretta competenza delle divisioni preposte all’interno di Cotral e indirizzi in merito a cifre molto alte. Cifre che addirittura non ritornano al gestore del contratto (DIVING – Divisione Ingegneria dell’azienda Cotral)  e conseguentemente non ritenute attestabili al pagamento.

Quanti soldi prenda la Cometa srl per le pulizie in Cotral è ormai un dato noto quanto altissimo.

Si pensi soltanto che il 9 maggio 2013 la Cometa Srl si è aggiudicata l’appalto per l'affidamento del  servizio  di pulizia degli autobus, delle sedi, dei  depositi  e  degli  impianti della Cotral S.p.A. per un importo di 8.999.641,81 piu' I.V.A.

Chiediamo ai fruitori dei mezzi, ovvero ai pendolari del Lazio, se gli risulta una efficiente pulizia degli autobus. Le cronache hanno quasi sempre smentito la presunta efficiente pulizia dei mezzi sui quali persino il Comitato dei Pendolari Reatini ha trovato addirittura delle zecche sui sedili.

Ma come detto poc’anzi non vogliamo disertare su un argomento abbastanza affrontato che è quello della pulizia dei mezzi, quanto piuttosto sul modus agendi dell’attuale Cda Cotral sia rispetto alla discrezionalità nel prendere iniziative di un certo peso in merito ad atti puramente gestionali che anche rispetto al sovente ricorso agli affidamenti diretti e alle proroghe che di certo non sono ben viste dal Collegio Sindacale che ha l’onere di controllare il Consiglio d’Amministrazione.  

La relazione del collegio sindacale in merito al bilancio al 31 dicembre 2012 dice tutto sul modus operandi di Cotral Spa e semina ancora più dubbi a questo punto sui documenti in nostro possesso e che suscitano dubbi circa i limiti di discrezionalità messi alla prova dall’Ad Vincenzo Surace e dal consigliere di amministrazione Giovanni Libanori nel firmare un verbale d’incontro il 22 dicembre 2011 che sostanzialmente avvalora un riconoscimento economico di circa 1 milione e 700 mila euro iva inclusa alla società Cometa srl.

Questa somma, addirittura emerge da conteggi presenti in una presunta perizia stilata dottor Salvidio, incaricato di redigere la stessa proprio dall’amministratore delegato Vincenzo Surace, della quale però non vi è traccia come allegato al verbale stesso.

Il dato importante è che questo riconoscimento economico viene messo in discussione, per quanto di competenza, dalla Divisione Ingegneria DIVING essendo, di fatto, il gestore del contratto con Cometa srl.

Ma la divisione ingegneria non solo non ha potuto verificare il contenuto della famosa perizia tecnica perché “non in possesso” e non allegata al famoso verbale firmato da Vincenzo Surace e Giovanni Libanori, ma addirittura nel parlare delle “effettive prestazioni rese” conferma che l’importo corrispondente che Cotral deve a Cometa Srl è di circa 535 mila euro iva inclusa anziché 1 milione e 700 mila euro iva inclusa e che per quanto riguarda altra fattura, di importo pari a 988 mila euro e rotti per la manodopera dal 1 marzo 2009 al 28 febbraio 2011, deve essere verificata.

Il responsabile DIVING in questione che di fatto non ha dato il benestare per l’intera cifra alla data del 21 febbraio 2012, fato vuole, è stato licenziato a marzo del 2012 e la Cometa successivamente è stata liquidata.

Chi ha autorizzato il pagamento?

Il 10 giugno del 2013, il collegio sindacale composto dall’avvocato Pasquale Improta, dal dottor Alessandro Morani e dal dottor Francesco Settimi si esprime in relazione al bilancio 2012.

“Il Collegio ha più volte segnalato che le osservazioni sostanzianti il controllo preventivo sono pervenute a ridosso immediato dell’adunanza del Consiglio e che qualche volta in corso di seduta, come si evince dai verbali consiliari approvati; a ciò non sono estranee le carenze e le tardività di istruttoria già segnalate.
Trattandosi molte volte di questioni complesse all’odg e che NON infrequentemente affondano le premesse in atti e anni precedenti, il Collegio lamenta l’estrema difficoltà di valutare “ictu oculi” la portata delle osservazioni del controllo analogo. Ciò soprattutto in ragione che il Cda di una società in house NON può avere rilevanti poteri gestionali e l’Ente pubblico (Regione Lazio) che non è terzo, deve poter esercitare maggiori poteri rispetto a quelli che il diritto societario riconosce alla maggioranza sociale (l’Ente è addirittura socio unico). Pertanto non è sempre agevole calibrare le eventuali modifiche alle proposte di delibera in base alla segnalazione del controllo preventivo pervenuto immediatamente a ridosso, se non a delibera in corso di discussione”.

Secondo statuto, l’amministratore delegato ha rilevanti poteri di spesa fino a 700 mila euro, dunque il Collegio ha un ruolo di controllo di legittimità sulle modalità con cui gli amministratori compiono le scelte di gestione.

Ma se l’Ad ha poteri di spesa fino a 700 mila euro perché firma un verbale insieme a Giovanni Libanori e all’amministratore delegato Cometa s.r.l. nel quale ci sia accorda per un eventuale riconoscimento economico pari a quasi 1 milione e 700 mila euro iva inclusa alla società di pulizie?

Perché viene chiesta una perizia tecnica esterna quando è disponibile il DIVING preposto a tali verifiche?

Il Consiglio di Stato sezione II parere del 18 aprile del 2007 n°456 e anche adunanza plenaria 3 marzo 2008 n°1 ha ribadito che per una società “in house” i requisiti individuati dalla Giurisprudenza comunitaria e nazionale impongono che:

–         Il Consiglio di Amministrazione della società “in house” NON DEVE AVERE RILEVANTI POTERI GESTIONALI e l’Ente pubblico deve poter esercitare maggiori poteri rispetto a quelli che il diritto societario riconosce alla maggioranza sociale

–         L’impresa non deve aver acquisito una vocazione commerciale che rende precario il controllo da parte dell’Ente pubblico.

–         Le decisioni più importanti devono essere sottoposte al vaglio dell’Ente affidante

Oltre a tutto ciò finora esposto Cotral si dimostra “insufficiente” sul nodo delicatissimo come quello delle gare e contratti. Certo è che, secondo il collegio sindacale, l’istituto della proroga così massicciamente utilizzato (49 proroghe rilevate soltanto nel 2012) si situa in un area di dubbia legittimità.

La perdita dell’esercizio nel 2012 è stata di circa 26 milioni di euro si sofferma proprio sulle modalità di gestione in house che non fanno presumere un risultato dell’esercizio 2014 sensibilmente diverso.
Dunque quando L’osservatore d’Italia ha dei dubbi sulla liceità del modus operandi del Cda, quest’ultimi non appaiono poi così infondati. Soprattutto se si accostano i pareri ai proclami del Cda Cotral, si riescono a registrare diverse incongruità.

Questi ragguardevoli quesiti sulla gestione dei soldi pubblici da parte della “politica” ancora non trovano risposte ma potrebbero essere certamente materiale utile in sedi più appropriate.

Non  dimentichiamo che gli  amministratori sono  chiamati  ad  "agire in modo informato" ed hanno al contempo il diritto individuale all'informazione.

Essi non potranno, in presunte altre sedi d’indagine, invocare la carenza di informazioni per alleviare le loro responsabilità.
Ma in merito al riconoscimento di questa cifra milionaria, non solo non c’è stata la possibilità per la divisione ingegneria di leggere la perizia, ma neppure c’è stata la possibilità da parte della stessa DIVING di poter gestire tale ingente riconoscimento economico alla Cometa tramite una approfondita verifica delle prestazioni effettive operate dalla stessa società di pulizie.

Evidentemente le deleghe date all’interno di Cotral spa ad un politico qual’è Giovanni Libanori consentono allo stesso di spaziare ad ampio spettro in ambiti e competenze di tale portata. Ciononostante Giovanni Libanori non sia un dirigente e neppure un tecnico bensì un ex iscritto UDC, fedelissimo sostenitore dell’ex vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti. Infatti, Giovanni Libanori, il cui curriculum dice essere diplomato al liceo e di possedere attestati di formazione professionale in materia assicurativa, è diventato membro del Consiglio di Amministrazione Cotral e dopo anche presidente della controllata Stl e poi ancora consigliere di maggioranza al Comune di Nemi in quota Udc, proprio con l’avvento di Luciano Ciocchetti in Regione e il cambio di guardia da Piero Marrazzo a Renata Polverini. Adesso la coppia Libanori – Ciocchetti dopo aver transitato per un breve periodo in altri partiti ha deciso di entrare in Forza Italia e per Giovanni Libanori può sostanzialmente dirsi un ritorno di fiamma.

Chissà quali altre poltrone sia in grado di riservare la politica in questo dato momento storico? Noi crediamo che il cerchio si stia stringendo e nell’era del dovere di trasparenza, i fatti fin qui narrati siano un ennesimo colpo di coda, seppur grosso e incancellabile, pur sempre la fine di un capitolo. 

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Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

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Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

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