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Latina

GAETA, CAPPELLA SAN FRANCESCO: AL VIA LA GARA D'APPALTO IN CONCESSIONE PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DI 1000 LOCULI

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Tempo di lettura 3 minuti Oltre ai loculi anche 1000 ossari e più di 40 cappelle familiari

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Redazione

Gaeta (LT) – Più di 1000 ossari, 1000 loculi,  più di 40  cappelle familiari per un investimento complessivo che supera i tre milioni di euro: questi i grandi numeri dell'operazione di riqualificazione del Cimitero di Via Garibaldi che vede impegnata l'attuale Amministrazione comunale.

Con l'avviso pubblico del 3 febbraio scorso, il governo cittadino ha dato il via ad un'opera di notevole rilevanza sociale, attesa da anni, e divenuta della massima urgenza in considerazione dell'emergenza loculi esistente a Gaeta. E' stata infatti indetta la gara d'appalto per l'affidamento della concessione di lavori pubblici relativi alla ricostruzione e gestione economico – funzionale della Cappella di S. Francesco d'Assisi, e per il restauro della Cappella  Orazione e Morte, nel Cimitero di Via Garibaldi.

"Abbiamo optato per l’appalto in concessione – spiega il Sindaco Cosmo Mitrano – poiché con tale sistema il Comune resta proprietario della struttura, mentre l’impresa aggiudicataria gestisce la Cappella fornendo le concessioni trentennali dei loculi, degli ossari e delle cappelle familiari ai privati cittadini, nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria e Cimiteriale. I servizi cimiteriali potranno essere eseguiti al massimo delle tariffe approvate  con il suddetto Regolamento, quindi tariffe calmierate dal Comune. Mentre le concessioni trentennali dovranno prevedere la corresponsione massima  di 3.000 euro per singolo loculo, indifferentemente per i livelli di collocazione;  di 1.200 euro ciascuno per gli ossari; di 32.000 euro per le cappelle familiari. Ribadisco si tratta di valori massimi perché il prezzo é uno dei parametri al ribasso nella gara d'appalto,  insieme ai tempi di costruzione ( massimo 18 mesi), ai tempi di concessione ( massimo 30 anni). L’impresa aggiudicataria tra l’altro dovrà assumersi, oltre al rischio di costruzione, anche il rischio di domanda, riferito all’utilizzo dell’opera ”.

Questa importante opera sarà realizzata integralmente con capitali privati senza alcuna compartecipazione finanziaria del Comune. La ditta che si aggiudicherà l'appalto procederà, unicamente con fondi propri dunque, alla progettazione definitiva ed esecutiva e alla ricostruzione della Cappella di San Francesco avendo come riferimento il progetto preliminare comunale, con possibilità di proporre varianti migliorative. In controprestazione la ditta aggiudicataria ha la gestione economico finanziaria delle cellette, dei loculi, delle cappelle, per un periodo massimo di trent' anni, attenendosi alle disposizioni e alle tariffe previste nel Regolamento Cimiteriale Comunale, e proponendo nella sua offerta tariffe in riduzione. La ditta per tutto il periodo della concessione deve provvedere, inoltre, alla manutenzione ordinaria e straordinaria della Cappella, e dei relativi  impianti; al servizio luci votive; ai servizi di pulizia, gestione ascensori, funzionalità parti comuni,  e approvvigionamento energetico. Alla scadenza del contratto di concessione, salvo rinnovo a titolo oneroso, i manufatti cimiteriali realizzati tornano nella disponibilità del Comune.

“La nuova Cappella San Francesco – tiene a precisare l’Assessore ai Servizi Cimiteriali Alessandro Vona – dovrà essere realizzata nello stesso lotto occupato dal vecchio manufatto, abbattuto alcuni anni fa in quanto pericolante e fatiscente. Bisognerà rispettare la sagoma della Cappella preesistente e mantenerne la conformazione formale, architettonica  e decorativa  della facciata principale crollata. Anche se in realtà si tratterà di un’opera di demolizione e ricostruzione,  essa sarà a tutti gli effetti una nuova costruzione e quindi dovrà garantire standard odierni di dimensionamento, sicurezza e fruibilità”.
Il bando di gara prevede, inoltre, che la ditta vincitrice provveda, sempre con capitali propri,  alla progettazione definitiva ed esecutiva, e alla realizzazione dei lavori di restauro e risanamento conservativo della Cappella Monumentale Cimiteriale della Nobile Confraternita Orazione e Morte", sulla base del progetto preliminare del Comune, con la possibilità di apportare migliorie.  "In tal modo –  sottolinea il Sindaco Mitrano – il cimitero cittadino recupera, a costo zero per il Comune, una Cappella di valore storico – monumentale, attualmente chiusa perché fatiscente,  lasciata per anni nell'incuria e nel degrado".

Le ditte interessate a partecipare alla gara d'appalto dovranno far pervenire la documentazione richiesta nelle modalità previste, entro le ore 12 del 14 aprile 2015, presso l'Ufficio Protocollo del Comune di Gaeta.
Il bando pubblico, il disciplinare di gara e lo schema di contratto sono scaricabili dal sito web del Comune di Gaeta – sezione Albo Pretorio.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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