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Latina

GAETA, CHI IMBRATTA RIDIPINGE: SANZIONE ESEMPLARE PER I GIOVANI VANDALI DEL VIRGILIO

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Tempo di lettura 2 minuti I giovani sono stati sanzionati con l'obbligo del ripristino dello stato dei luoghi, a proprie spese e con le proprie energie.

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Red. Cronaca

Gaeta – A Gaeta chi imbratta… ridipinge! Muniti di pittura e  pennelli durante la mattinata del 5 gennaio una decina di giovani si sono presentati davanti alla scuola Virgilio,  per adempiere alla sanzione ricevuta, a causa degli atti di vandalismo compiuti a danno dell'edificio pubblico. Colpevoli di avere imbrattato la facciata della scuola con frasi e disegni, alcuni volgari altri romantici, comunque impressi nel posto sbagliato, sono stati "condannati" a ridipingerne le mura dell'ingresso. Una sanzione con funzione educativa, quindi, la decisione del Comando di Polizia Locale concordata con i genitori dei ragazzi, tutti minorenni.

Ma veniamo ai fatti. Circa un mese fa l'Appuntato Scelto Giovanni Rispoli, l'Agente Scelto Silvia Sestito, l'Agente Scelto Li Donni Stefania della Polizia Locale di Gaeta hanno sorpreso i giovani, intenti a sporcare e imbrattare la facciata della Scuola Virgilio. I ragazzi, insieme ai genitori, sono stati convocati presso il Comando di Polizia Locale, diretto dal Vice Comandante Renzi. Dopo aver sentito i giovani rei ed essersi  confrontati sull'accaduto, sulla negatività del comportamento vandalico posto in essere, il Comando di Polizia Locale, in pieno accordo con i genitori, ha optato per una "punizione" esemplare con funzione altamente educativa, che instillasse nei ragazzi gocce di senso civico, di rispetto per il bene pubblico  e di amore per la città.

I giovani sono stati sanzionati con l'obbligo del ripristino dello stato dei luoghi, a proprie spese e con le proprie energie. Ripulire, da soli, sotto la supervisione di genitori ed agenti di Polizia Locale, la facciata della scuola dalle scritte e dai disegni,utilizzando pittura comprata con le proprie paghette: é quello che hanno fatto i ragazzi in mattinata. Inoltre, per accrescere il valore educativo della sanzione, i minori sono stati nominati tutori del bene pubblico in questione, ovvero dell'edificio scolastico Virgilio: dovranno prevenire nuovi atti vandalici contro la scuola.
Sincero plauso del Sindaco Cosmo Mitrano al Comando di Polizia Locale e agli agenti che non solo hanno scoperto i ragazzi in flagranza di reato, ma hanno sapientemente seguito tutto l'iter amministrativo sino ad arrivare alla supervisione della pulizia e pitturazione della facciata. Un plauso anche ai genitori che hanno collaborato con la Polizia Locale e consapevolmente contribuito a scrivere una pagina di educazione civica, insieme ai ragazzi che hanno portato a termine il lavoro con impegno e serietà.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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