Regione siciliana, polemiche stipendi Ars: si dimette l’assessore con delega ai rifiuti Vincenzo Figuccia

PALERMO – Inizia nel peggiore dei modi la nuova giunta del Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci che ieri ha perso l’assessore Udc ai rifiuti Vincenzo Figuccia dimessosi con un lapidario sms inviato dopo un polemico scontro con il presidente dell’Ars Miccichè. Il giovane assessore eletto con il resto della giunta solamente il 29 Novembre era entrato in polemica martedì scorso contestando vivacemente la decisione di Miccichè di non bloccare il tetto degli stipendi dei funzionari dell’Ars.

Lo scontro aveva suscitato delle preoccupazioni all’interno degli assetti della giunta da subito a favore di Miccichè isolando Figuccia

Un documento suggerito da Miccichè stesso e redatto da Alessandro Aricò (Diventerà Bellissima); Giuseppe Milazzo (Forza Italia); Margherita La Rocca Ruvolo (Udc); Antonio Catalfamo (Fratelli D’Italia); Carmelo Pullara (Popolari e Atuonomisti) invitava il giovane assessore ad “occuparsi di rifiuti evitando di alimentare polemiche strumentali che non erano all’ordine del giorno”.

Il presidente stesso Nello Musumeci ha assunto un tono perentorio utilizzando addirittura un motto fascista “Lavorare e tacere” fomentando in poche parole la decisione di dimissioni di Figuccia avvenuta poche ore dopo e rilasciando poche parole che dicono tutto: “Oggi più che mai sento di essere un uomo libero e da tale condizione continuo a portare avanti le mie idee, rimanendo fedele al mandato degli elettori che mi hanno votato per tutelare la posizione dei cittadini, di chi soffre, di chi vive una condizione di difficoltà economica e di chi è lontano dai palazzi dorati”.

Non sono mancate le polemiche del PD che ironizza parlando di “perdita di pezzi in luna di miele”. Non è certamente un buon inizio e la delega ai rifiuti, da sempre una delle più difficili e rognose, potrebbe essere assegnata ad un tecnico in via provvisoria. Figuccia stesso incalza la sua posizione con ferma convinzione: “La mia maggioranza è la gente che ha creduto in un’azione di cambiamento e di discontinuità. Ci sono tante aspettative verso questo governo, che sono certo non verranno disattese, ma non posso non tenere conto degli accadimenti politici, consumatisi nelle ultime ventiquattro ore, che ledono la dignità dei cittadini siciliani, consegnano un’immagine inopportuna e distorta e che rendono impossibile la prosecuzione del mandato di assessore all’energia e ai servizi di pubblica utilità, conferitomi dal presidente Musumeci”. E riguardo alle sue dimissioni: “Si tratta di una decisione maturata dopo profonda e attenta riflessione, ponderata su aspetti di carattere politico e supportata da valutazioni di natura tecnica e personale. Per queste ragioni ho deciso di rassegnare le mie irrevocabili dimissioni, rimanendo garante e anello di congiunzione fra i cittadini e i luoghi deputati a legiferare per il cambiamento”. Conclude il giovane assessore ottimista verso il suo futuro e quello della Sicilia intera: “Continuerò a lavorare per le reali priorità di questa terra, in linea con i percorsi concreti che il presidente Musumeci sono certo sarà capace di creare con il conforto, il sostegno e la condivisione dei siciliani che meritano di sognare e, soprattutto, di avere un futuro migliore”.
Paolino Canzoneri