Roma Whisky Festival, 2mila etichette per l’8 edizione: un fine settimana per gli appassionati dei distillati

ROMA – Torna questo week end un appuntamento che è ormai diventato un classico. Il Roma Whisky festival, giunto ormai all’ottava edizione, con oltre duemila etichette provenienti da tutto il mondo.

Sabato 2 marzo e domenica 3, al Salone delle Fontane, in via Ciro il Grande, all’Eur

Saranno presenti Masterclass, abbinamenti gastronomici azzardati, tra cui ostriche e un angolo gastronomico con un ventaglio che va dal salmone affumicato alle acciughe, dai formaggi ai prosciutti.

Noti già alcuni speaker per i seminari mixology, figure di spicco del bartending internazionale, tra cui Leonardo Leuci del Jerry Thomas Speakeasy, Gabriele Manfredi ex Oriole Bar di Londra e Filippo Sisti della rivelazione milanese Talea. Inoltre, i mini-corsi da 25 minuti sull’ABC del whisky per i neofiti curata dalla Whisky Academy del festival nella figura della Brand Ambassador Chiara Marinelli. Confermata l’area Cognac e Armagnac, l’area Cocktail Bar rappresentata da 4 note realtà romane (Jerry Thomas Speakeasy, Drink Kong, Argot e Freni e Frizioni).

“L’ottava edizione – sottolinea Andrea Fofi, direttore artistico della manifestazione -vuole essere l’edizione delle conferme nonché del preludio a futuri cambiamenti che apporteremo negli anni a venire per rafforzare il Brand RWF sul mercato.

La crescita della manifestazione, considerata ormai tra le più importanti a livello internazionale, è evidente e ne siamo fieri e felicissimi. Non possiamo non riconoscere lo sforzo e la fiducia riconosciutaci dalle aziende partecipanti e dal pubblico numerassimo che ci segue durante tutto il corso dell’anno nei nostri eventi e attività di formazione. Fiducia che di anno in anno tentiamo di ripagare attraverso la proposizione di nuovi contenuti: quest’anno ad esempio vi sarà una mostra dedicata all’architettura e al design nel mondo del whisky presentata dallo studio di architettura Threesixty Architecture di Glasgow, impegnato nella progettazione di una nuova distilleria a Edimburgo. Ma anche la presenza di nuovi ospiti internazionali, momenti di intrattenimento e attività promozionali e di comunicazione sempre più importanti”.




Anguillara Sabazia, cessione ad Acea gestione acquedotto: all’ex consorzio scoppia il caos

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Che fosse un incontro delicato lo si capiva facilmente, bastava leggere i molteplici post che dopo l’ultimo Consiglio comunale hanno circolato nei vari gruppi Facebook cittadini. La decisione di cedere ad Acea la gestione dell’acquedotto comunale, nonostante le rassicurazioni in politichese che gli amministratori hanno provato a dare ieri, non è stata digerita da una notevole fetta della popolazione di Anguillara Sabazia.

L’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale presso l’ex consorzio agrario, nella giornata di ieri, ha visto un consistente gruppo di oppositori, che si sono presentati con cartelli di disapprovazione e un paio di bandiere del comitato acqua pubblica, costituito ai tempi del referendum del 2011, opportunamente riesumate per l’occasione.

Anguillara Sabazia, 10 giorni di prognosi per la cittadina aggredita dalla consigliera comunale. Il Pd chiede l’intervento del sindaco

Sul merito della discussione c’è poco da commentare, l’amministrazione sostiene la scelta fatta in Consiglio comunale, dichiarando che l’ultimatum della Regione non dava loro spazio di trattativa, chi contestava tale scelta, (in primis l’ex sindaco Francesco Pizzorno, l’ex assessore Enrico Stronati e il consigliere regionale Emiliano Minnucci) sosteneva come le diffide giunte sono state diverse, ma un’amministrazione vicina ai cittadini deve respingerle.

ANGUILLARA, CESSIONE DEL SERVIZIO IDRICO AD ACEA: E' SCONTRO TRA REGIONE E COMUNE

Le prime discussioni animate ci sono state quando il consigliere regionale Minnucci ha contestato il consigliere comunale di maggioranza De Rosa, restando su toni decisi, ma accettabili.

Il limite è stato superato una prima volta quando, in risposta alle contestazioni del pubblico, il consigliere comunale di maggioranza Massimo Pierdomenico, che non era seduto al tavolo dell’amministrazione ma posizionato ai lati della sala, si è rivolto ai contestatori mandandoli a quel paese (in maniera meno eufemistica), e appellandoli con termini ben poco edificanti.

Dopo questo episodio, e l’inevitabile aumento delle contestazioni, l’impressione è stata che i rappresentanti dell’amministrazione non erano assolutamente in grado di gestire l’assemblea, con un dialogo tra sordi che è continuato senza che nessuno avesse l’intenzione di ascoltare minimamente quanto detto dalla fazione opposta.

Un altro episodio increscioso, infine, è accaduto dopo il termine della riunione, fuori dall’ex consorzio quando, da quanto raccontano alcuni testimoni, durante un alterco tra una rappresentante del comitato acqua pubblica e la consigliera comunale Menghini, quest’ultima avrebbe alzato le mani colpendo l’altra donna e provocandole una ferita al labbro.

Due episodi, quelli compiuti dai consiglieri comunali, che se da una parte denunciano l’estremo nervosismo di questa amministrazione, che ad ogni provvedimento vede sfaldarsi quel consenso che portò la sindaca Sabrina Anselmo all’epoca ancora in quota M5s a battere il dottor Antonio Pizzigallo in quota centrodestra al ballottaggio, non possono non essere oggetto di una profonda riflessione da parte della prima cittadina.

La sindaca Anselmo non può non prendere seri provvedimenti nei confronti dei suoi consiglieri, rei di minare la già non solidissima credibilità di questa maggioranza. Indipendentemente dalla diverse visioni politiche, la sindaca dovrebbe applicare delle sanzioni ai consiglieri, per dimostrare di essere al servizio di tutta la cittadinanza, se invece difende le azioni dei suoi, rischia di diventarne complice.

Ecco la nota del Comitato Acqua Pubblica Lago Bracciano

“Ieri ad Anguillara – scrivono in una nota dal Comitato Acqua Pubblica Lago Bracciano – come comunicato nel nostro precedente post, si è svolta l’assemblea cittadina convocata dall’amministrazione comunale ove avrebbe “spiegato” alla cittadinanza con il suo stile primitivo che la caratterizza, il motivo della vergognosa cessione del servizio idrico ad Acea. L’amministrazione comunale ha messo in scena una pièce teatrale ridicola, indecente e offensiva nei confronti della cittadinanza. Ieri abbiamo assistito ad uno show pietoso di una classe politica, livorosa, incapace di confrontarsi in modo urbano e democratico con chi manifesta il dissenso nei confronti di questa indecente armata Brancaleone che in modo arrogante, ha cercato di governare una cittadina e che in questi anni ha solo fatto danni, causati da ignoranza e incapacità a guidare la macchina amministrativa. Ieri abbiamo visto una penosa performance di pseudo politici che non avendo una gran proprietà di linguaggio e ignare di come gestire situazioni di confronto hanno risposto ai cittadini che esprimevano il loro disaccordo con atteggiamenti da bulli e con la bava alla bocca. Ieri la nostra classe politica ha mostrato la vera natura, senza ormai più veli, l’arroganza, la prepotenza, la strafottenza che li connota è emersa nella pienezza della sua miseria umana. Ieri il pessimo spettacolo, come tutte rappresentazioni ha avuto il suo colpo di scena, una cittadina, un’attivista, una donna che negli ultimi 30 anni ha condotto ad Anguillara Sabazia battaglie per la difesa del territorio, dell’ambiente, una nostra cara amica Nadia Gonella è stata aggredita fisicamente da una consigliera grillina Maria Letizia Menghini che, incapace di dare spiegazioni ha risposto con la violenza fisica, Nadia Gonella è stata picchiata dalla Maria Letizia Menghini ed ha riportato 10 giorni di prognosi. Ieri abbiamo assistito ad inqualificabile ed inammissibile esibizione della violenza esercitata da persone che ricoprono cariche istituzioni, che dovrebbero essere d’esempio, che dovrebbero usare tutti gli strumenti civili e democratici nei dibattiti pubblici, invece ieri e non soltanto, sono rappresentanti rabbiosi di bassezze umane. Rivendichiamo il diritto come cittadini a manifestare in modo civile e democratico il nostro dissenso, condanniamo invece ogni forma di violenza, offesa e istigazione alla violenza e allo scontro sociale che questa amministrazione ha sempre alimentato in ogni forma. Ci sentiamo profondamente offesi e solidali con Nadia Gonella. Ci sentiamo profondamente distanti tra chi ci rappresenta, complici di questo distacco tra base sociale e politica, politica che alimenta sentimenti di odio e risentimento. Chiediamo le dimissioni della consigliera Menghini. Chiediamo ai cittadini di Anguillara di ritornare sulla piazza per tornare ad essere sindaci di noi stessi e della nostra comunità”.

Silvio Rossi




Roma, semaforo verde per la sesta edizione di Showrum: una domenica dedicata al distillato da canna da zucchero, con molte certezze e alcune novità

ROMA – Tutto pronto, nella cornice dell’hotel A-Roma Lifestyle, per la sesta edizione di Showrum, la manifestazione dedicata al distillato caraibico, che anno dopo anno incontra un interesse crescente nel pubblico capitolino e non solo. L’appuntamento è per domenica 30 settembre, presso il A-Roma Lifestyle Hotel, in via Giorgio Zoega, 59, presso la valle dei casali, dalle 14:00 alle 21:00.

Grandi aspettative da parte degli organizzatori

dopo le 3.500 presenze dello scorso anno, un successo che si cerca di incrementare, anche grazie al maggior numero di brand presenti, circa ottanta, raddoppiando quasi la scelta rispetto allo scorso anno. Per la presentazione dell’evento, la distilleria venezuelana Diplomatico ha presentato le bottiglie del prodotto “single vintage”, un Rum invecchiato 13 anni in botte, selezionato in base alle sue qualità, uno dei prodotti di maggiore pregio del proprio repertorio.

“Non è solo una fiera – ci dice l’organizzatore Leonardo Pinto – noi nella rassegna cerchiamo soprattutto di incrementare la conoscenza del prodotto, cerchiamo di far avere una consapevolezza maggiore alle persone che vengono”. Per questo motivo, sono previsti all’interno della manifestazione sono stati creati dei percorsi divisi per tipologia di prodotto, per consentire un migliore orientamento nella scelta del prodotto da degustare.
Durante la kermesse ci sarà, così come avvenuto negli scorsi anni, lo Showrum tasting competition, una gara che premia i migliori prodotti divisi per tipologia. L’unica competizione di questo tipo in Italia.

Silvio Rossi

 




Roma, Papa Confetti premia Martina Di Maria, miss Venere 2018

ROMA – “Siamo contenti per Martina, le auguriamo tutto il bene possibile per il suo futuro. – questa la prima dichiarazione di Claudio Papa, titolare dell’azienda Dolceamaro, proprietaria dei brand Papa Confetti e Cuorenero – Spero che la vittoria di Catania sia solo la prima di una lunga serie di successi”.

Papa confetti ha sponsorizzato la finale regionale nel Lazio del concorso Miss Venere, nella serata che ha visto Martina di Maria conquistare il diritto a partecipare alla finale nazionale, che si è svolta lo scorso 26 agosto a Catania, e che ha visto Martina vincere il titolo nazionale, al cospetto di sessanta concorrenti da tutta Italia”.
Ventitreenne, bionda, occhi celesti, Martina ha sbaragliato la concorrenza, battendo la palermitana Sofia Bianchi e la messinese Aurora Di Giglio, che hanno conquistato le piazze d’onore e rispettivamente le fasce di Miss Eleganza e di Miss Cinema.

“Abbiamo sposato volentieri l’idea di affiancare il nostro nome al concorso di bellezza – dichiara Papa – le ragazze che partecipano al concorso hanno sfilato, tra l’altro, con l’abito da sposa, un elemento che crea un giusto connubio con la nostra produzione di confetti”.
Per festeggiare la vittoria, Claudio Papa ha consegnato alla vincitrice un dono, con le dolcezze Papa e Dolceamaro, nella cornice dell’azienda agricola Terre di Veio, sulla via formellese, che ha messo a disposizione una location molto suggestiva, con piscina e vista sulla capitale.

Silvio Rossi




Ostia, il due settembre la corsa per l’ambiente

OSTIA (RM) – Una gara podistica per portare l’attenzione sulla pineta, e sugli episodi che negli scorsi anni hanno determinato danni ingenti al patrimonio arboreo. Non è certo la prima volta che il podismo pone l’attenzione su temi di interesse generale. Dalla più conosciuta “Race for the cure”, sono diverse le gare dedicate a temi sociali. Forse il fatto che sia uno sport di “sofferenza”, aumenta l’empatia tra i corridori e i temi su cui si vuole portare l’attenzione. Ci racconta la sua preparazione alla gara Pietro Renzi, un podista romano che, proprio per l’attenzione a questi temi, ha deciso di allenarsi proprio per dare voce a iniziative lodevoli. Lo abbiamo incontrato durante la preparazione della gara, dove ci ha raccontato la sua storia.

Silvio Rossi




Scuola, bullismo: serve fermezza!

Chi semina vento raccoglie tempesta. Un vecchio proverbio perfettamente adattabile alla situazione odierna della scuola italiana. Un susseguirsi di casi di bullismo, rivolto sia contro i compagni di classe che contro i professori, che sta gettando fango sull’intera istituzione scolastica. Non si intende certo affermare che determinati episodi nelle scuole italiane siano nuovi.

Ricordiamo perfettamente come anche negli anni settanta, la prevaricazione del più forte sul più debole si manifestava a volte nelle aule, certamente però non esisteva la rilevanza mediatica assunta dalla diffusione sistemica di foto e video che immortalano tali bravate. Oggi più di ieri è facile mostrare il meglio e il peggio di noi, ed è proprio quest’ultima modalità che spesso viene messa in evidenza nelle riprese amatoriali realizzate con gli smartphone. Senza limiti geografici, né di età. Recentemente sono stati evidenziati episodi a Lecce, Venezia, Lucca, Velletri.

Percosse e lesioni ai compagni di classe, o a ragazzi presi a caso da altre classi, alle medie come alle superiori

Insegnanti minacciati (“Ti sciolgo nell’acido” ha detto il ragazzo di Velletri alla sua prof), non c’è più limite al livello di violenza espressa in queste azioni. E davanti a tale tracotanza, la risposta delle istituzioni è sempre traballante. Se il Consiglio di Classe di Lucca, uno dei casi più eclatanti, ha proposto cinque sospensioni che avrebbero comportato la bocciatura, delle quali tre sono confermate dal Consiglio di Istituto, ecco che in tanti hanno iniziato a criticare “tanta durezza”. Tra le affermazioni pronunciate dai vari commentatori di professione si è sentito “Con queste punizioni rischiamo di allontanare questi ragazzi dalle scuole”. Chi si spertica nel voler recuperare tali pecorelle smarrite, si è mai chiesto invece come evitare che siano le vittime di bullismo a decidere di abbandonare gli studi a causa di tale atmosfera? Non prendere provvedimenti adeguati nei confronti dei bulli, non significa essere neutrali, ma schierarsi dalla loro parte contro chi ha subito le loro angherie.

Silvio Rossi




Anguillara Sabazia, il gruppo Folkloristico conquista il premio internazionale “Maison des Artistes”

 

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il gruppo folkloristico Città di Anguillara Sabazia ha ricevuto venerdì 13 aprile, nella prestigiosa Aula Magna dell’Università di Roma La Sapienza, il premio internazionale “Maison des Artistes”, conferito dall’omonima associazione presieduta dall’ingegner Vittorio Barbagiovanni, in un evento presentato dalla giornalista Paola Zanoni, consigliera di Maison del Artistes.




Anguillara, acquedotto di Ponton dell’Elce: la Asl ha comunicato che i valori sono tornati nella norma. Si attende l’ordinanza del sindaco

ANGUILLARA (RM) – Valori dell’arsenico nell’acqua rientrati nei parametri previsti per legge per l’acquedotto di Ponton dell’Elce ad Anguillara Sabazia.

La notizia è ancora ufficiosa, ma sembra che proprio oggi la Asl RM4 ha comunicato agli amministratori del Comune di Anguillara Sabazia il risultato del campione sull’acqua dell’acquedotto di Ponton dell’Elce effettuato lo scorso 8 marzo.

Dopo circa due mesi dal prelievo del 4 gennaio, quando il valore elevato di arsenico ha costretto la sindaca Sabrina Anselmo a emettere l’ordinanza di non potabilità, e quasi uno dal prelievo del 13 febbraio che confermava i valori fuori norma, la situazione è tornata nella norma. Ora si dovrà attendere l’ufficializzazione che avverrà con ordinanza del sindaco.

Una vicenda, questa, che ha visto dei tempi burocratici inaccettabili

A gennaio, tra l’accertamento del parametro fuori norma e l’ordinanza sono trascorsi dodici giorni, quando comunque i tempi tecnici per la realizzazione delle analisi di laboratorio sono inferiori alle 48 ore, tra le ultime misure e la comunicazione al Comune del ripristino della piena funzionalità dell’acquedotto, sono passati più di venti giorni.

A questo punto sarebbe auspicabile che Comune, Asl e cittadini chiedano alla Regione Lazio e al Ministero della Sanità di rivedere le norme per l’accertamento della qualità degli acquedotti, in maniera da costituire un canale più veloce a tutela dei cittadini.

Per il momento i residenti di Ponton dell’Elce attendono l’ordinanza del sindaco per poter tornare a usufruire di un servizio essenziale come quello dell’acqua potabile.

Silvio Rossi

Anguillara Sabazia, acqua non potabile a Ponton dell’Elce: è caos tra comunicazioni ufficiali e chiacchiere

 




Anguillara Sabazia, acqua non potabile a Ponton dell’Elce: è caos tra comunicazioni ufficiali e chiacchiere

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ad Anguillara da oltre due mesi l’acqua fornita dall’acquedotto di Ponton dell’Elce risulta “non potabile”. A stabilirlo l’ordinanza del sindaco Sabrina Anselmo del 16 gennaio che dispone il divieto di uso potabile a seguito delle analisi effettuate dall’Arpa il 4 gennaio e comunicate dalla Asl Roma 4 al Comune il 16 gennaio.

L’incertezza dei residenti tra chiacchiere e dati ufficiali

Un atto meramente formale, secondo alcuni membri dell’amministrazione comunale, in quanto il prelievo dell’Arpa sarebbe coinciso con lo stesso giorno in cui è stato effettuato un lavoro di manutenzione dell’impianto di potabilizzazione, che risultava non funzionante. Dal 16 gennaio ad oggi i residenti del quartiere vivono nell’incertezza di capire se l’acqua è tornata potabile oppure se vige ancora il divieto d’uso potabile. Incertezza causata soprattutto da chi asseriva: “L’acqua è potabile, si è dovuto emettere l’ordinanza perché nel momento che si sostituiva la pompa la Asl ha fatto i prelievi”. Affermazioni, queste ultime, smentite dalle successive analisi dell’acqua, effettuate sempre dall’unico organo deputato a farlo: l’Arpa Lazio. Il campionamento dell’acqua del pozzo di Ponton Dell’Elce fatto a febbraio da Arpa Lazio ha confermato che i valori dell’arsenico restano superiori ai limiti di legge.

Le rassicurazioni su facebook del consigliere di maggioranza Massimiliano De Rosa smentite dalle analisi dall’Arpa Lazio

Ma a creare ulteriore confusione sul fatto se bere o meno l’acqua di Ponton dell’Elce, nonostante permanga il divieto dell’ordinanza sindacale del 16 gennaio 2018, sono le dichiarazioni rilasciate su Facebook del consigliere di maggioranza Massimiliano De Rosa. Il 22 febbraio un cittadino di Ponton Dell’Elce formula per iscritto sul social Fb la seguente domanda: “A distanza di 50 giorni si possono avere informazioni sulla potabilità dell’acqua a Ponton Dell’Elce?”. La risposta arriva sempre su Facebook dal consigliere di maggioranza Massimiliano De Rosa il quale tra l’altro dice: “Comunque se può rasserenare le analisi private che abbiamo fatto fare dalla Hydrocon – laboratorio analisi privato ndr. – il 6/2 sono OK. Purtroppo per la revoca dell’ordinanza di non potabilità aspettiamo esito analisi Arpa”. La risposta dell’amministratore è molto chiara: ufficiosamente “è tutto OK” perché lo dice un laboratorio privato, quindi l’acqua non ha arsenico oltre i limiti di legge, ma ufficialmente si deve aspettare l’Arpa, che è l’unico organo deputato. Ma a smentire le analisi del laboratorio privato e quindi le rassicurazioni del consigliere sono i risultati del campionamento effettuato a febbraio dall’Arpa: La Asl ROMA4 scrive al presidente del Comitato di Quartiere Francesca Martini comunicando che le analisi effettuate il 13 febbraio hanno dato esito NON conforme per l’arsenico e che tale esito è stato comunicato al Sindaco.

Acqua non potabile e interruzioni del servizio idrico, un residente: “Siamo ormai allo sbando”

Una vera e propria doccia fredda per i cittadini del quartiere di Anguillara che ora dovranno attendere i risultati delle nuove analisi dell’Agenzia regionale effettuate lo scorso 8 marzo. Intanto ieri c’è stata l’ennesima interruzione del servizio idrico nel quartiere di Colle Sabazio dove i residenti non sono riusciti a contattare il Comune al fine di segnalare il disservizio. “Non si riesce ad avvisare nessuno – racconta una residente del luogo – perché i vigili non rispondono più al numero delle emergenze, non sappiamo chi dover avvisare. Siamo ormai allo sbando”.

Una macchina comunale da rivedere?

Silvia Silvestri, consigliere con delega all’Acqua Pubblica ha dichiarato che non era a conoscenza delle analisi del 13 febbraio da parte dell’Arpa, nonostante la comunicazione fosse stata recapitata all’ufficio comunale competente. A questo punto ci si interroga sul funzionamento della macchina comunale, perché se su un fattore importante come la salute pubblica le comunicazioni non vengono riportate ai responsabili, qualcosa da rivedere profondamente c’è sicuramente.

Silvio Rossi – Ivan Galea




Anguillara Sabazia, Stazione del Cinema: tutto esaurito per Carlo Verdone

 

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Un successo. Non può essere altrimenti definito l’incontro organizzato dalla biblioteca comunale di Anguillara Sabazia e dall’associazione “Lo sguardo di Handala”, presso la Stazione del cinema, nell’ex consorzio agrario, con l’attore e regista Carlo Verdone. La sala piena, gli applausi e le risate che sottolineavano i divertenti aneddoti che hanno ripercorso le tappe fondamentali della sua ormai quarantennale carriera, i selfie scattati dai ragazzi degli istituti Vian e Paciolo, ma anche da appassionati meno giovani, hanno caratterizzato questa giornata all’insegna del cinema di qualità.

Gli onori di casa sono stati fatti dalla vice sindaca Sara Galea e dalla responsabile della biblioteca Maria Assunta Montori

L’attore regista ha intrattenuto un colloquio piacevole con Luigi Lozzi, che da anni ad Anguillara cura rassegne cinematografiche, particolarmente orientate alla proiezione di pellicole lontane dai circuiti Blockbuster. Nelle due ore di chiacchierata, Verdone ha ricordato la nascita dei primi personaggi quando era ancora ragazzo, la prima rappresentazione in un teatro del suo quartiere, i primi film.

Ampio spazio è stato dato ai suoi personaggi, dall’emigrante del film Bianco Rosso e Verdone, al Gallo Cedrone, a Don Alfio del suo film di esordio

Simpatico è stato anche il racconto dell’incontro con Sora Lella, la simpaticissima nonna in un paio di pellicole, avvenuto al bar sotto gli studi dell’emittente Radio Lazio dove l’anziana attrice conduceva una trasmissione radiofonica, dove esibiva tutta la sua ironia. Al termine dell’incontro, selfie di rito con i ragazzi degli istituti scolastici, che hanno partecipato a progetti di alternanza scuola lavoro in campo cinematografico, ed erano quindi particolarmente interessati ai racconti di Verdone.




16 marzo 1978, il giorno in cui siamo diventati adulti

Avevo quattordici anni. Ero troppo grande per non capire che qualcosa di terribile era successo, qualcosa che aveva indotto i miei professori a sospendere le lezioni. Facevo la terza media.

In terza media certi discorsi ancora non si fanno. Normalmente. Capii che ciò che era successo era più grave di altri attacchi che ero abituato a sentire in televisione. Più grave della morte dei fratelli Mattei, cinque anni prima, del quale mi ricordo il botto, avvenuto a meno di duecento metri da casa mia, che mi svegliò la notte. Ma non avevo una piena consapevolezza di quanto accaduto. Forse anche molti adulti non compresero esattamente ciò che potesse significare quella strage, figuriamoci cosa può comprendere un ragazzo di quattordici anni.  Un’età nella quale ancora non segui collettivi, assemblee, impegno politico, che giungerà l’anno successivo, con la frequentazione della scuola superiore.  A quell’età si pensava solo alla pallavolo, ai primi dischi acquistati, a crescere. Non si è certo maturi per capire a fondo l’attacco che è stato fatto al cuore dello stato.

Anche se, rispetto a molti ragazzi della mia età, mi ritenessi più informato della media, sapevo che Aldo Moro era stato Presidente del Consiglio e che fosse un importate politico democristiano, non potevo certo comprendere il valore simbolico di tale bersaglio.

Eppure qualcosa dentro, iniziava a maturare. Nella mia coscienza da adolescente, l’accostamento con altri episodi precedenti, dal giudice Occorsio, a Giorgiana Masi, Walter Rossi, o il Presidente della Confindustria tedesca, del quale francamente il nome non ho mai ricordato, e non interessa forse ricordare, ha fatto comprendere come la guerra dei terroristi riguardasse tutti noi.

Ma la consapevolezza di quanto, noi persone “normali” fossimo antagonisti ai distributori di morte l’ebbi solo tre anni dopo, nell’agosto dell’ottantuno, mentre ero in vacanza con un gruppo di amici, e sentimmo per radio la notizia dell’uccisione di Roberto Peci, per rappresaglia contro il pentimento del fratello Patrizio.

Un’esecuzione giunta 55 giorni dopo il rapimento, con 11 colpi d’arma da fuoco, proprio come nel caso dello statista. A dimostrazione che, nella folle logica dei brigatisti, lo Stato si identificava tanto in un leader politico, quanto in un operaio che aveva l’unica colpa di essere fratello di un “infame”, così come si è definito lui stesso in un libro autobiografico