Oppo Find X2, il nuovo smartphone 5G di fascia alta

Oppo svela Find X2 il suo nuovo smartphone top di gamma dal palco
virtuale di YouTube. Il nuovo dispositivo arriverà in Italia solo nella
versione 5G più performante e costosa (oltre i mille euro): la Pro. Il Find X2
Pro punta a conquistare già dallo schermo, Amoled curvo molto ampio, da 6,7
pollici, con frequenza di aggiornamento a 120Hz e campionamento tocco a 240Hz,
che si candida per la fruizione di videogiochi e contenuti multimediali grazie
anche alla calibrazione professionale dei colori. Nel display, un foro ospita
la fotocamera frontale da 32 megapixel. Sulla scocca – in ceramica nera o in
eco-pelle arancione – trova posto un comparto fotografico che si pone come uno
dei punti di forza del dispositivo. Il sensore principale è un 48 megapixel
targato Sony, cui si affiancano un ultra grandangolare da 48mp e un
teleobiettivo da 13mp che supporta lo zoom ibrido 10X. Il comparto punta anche
sulla qualità dei video, in modo simile all’Oppo Reno 2 del 2019, grazie alle
tecnologie di stabilizzazione. Nel cuore del dispositivo “batte” un processore
Snapdragon 865, il più recente e performante di Qualcomm, coadiuvato da 12 GB
di Ram e 512 GB di memoria interna. Si tratta della configurazione più potente
dello smartphone, che arriverà in Italia l’8 maggio a un prezzo di circa 1.200
euro. La batteria, da 4260 mAh con ricarica veloce da 65W, promette di
ricaricare completamente lo smartphone in 38 minuti. A svelare il Find X2 Pro è
Michael Tran, a capo del marketing di Oppo in Europa occidentale, che nel corso
della presentazione ha evidenziato la scommessa sui mercati europei, dove
l’azienda cinese è entrata nel 2018 e nel 2019 ha registrato un incremento del
200% nelle vendite di smartphone. Tran ha annunciato l’ingresso di Oppo in
cinque nuovi Paesi del Vecchio Continente: Germania, Belgio, Irlanda,
Portogallo e Romania.

F.P.L.




Governo disattento e un popolo incapace di essere comunità: si salvi chi può

Un governo disattento che si lascia sfuggire un decreto cosi epocale. E un qualcuno che fa uscire quel decreto prima ancora che venga firmato, probabilmente preso dalla solita foga della corsa a chi fa prima a pubblicare.

Conseguenza? Un popolo del sud che abbandona il nord per tornarsene a casa, scordando nel panico totale il senso civico, l’amore per gli altri e per sé stessi.

E così diventiamo un popolo incapace di essere comunità. E ora cosa si fa? Servirebbe un governo con pieni poteri militari si, un governo per salvare il salvabile. Noi italiani dobbiamo forse, in questi casi, essere governati solo attraverso un autoritarismo forte? ‪E i noborders che dicono di fronte al rischio di morte? Forse si deve usare la frontiera, e tornare alla Nazione e allo Stato?

“La nostra Costituzione non prevede né l’uso dello stato d’assedio né quello di stato di eccezione, che consenta di sospenderla. Per cui per agire bisogna per forza di cose uscire dalla Costituzione, cioè di fatto stracciarla.” Così il professor Marco Gervasoni in un suo post su facebook.

Se non siamo capaci di autodisciplinarci in un caso simile non credo si possano avere altre vie. Bisogna rivalutare la virtù del nazionalismo perché, ripeto, siamo un popolo incapace di senso civico e autodisciplina.

I nostri ospedali sono al collasso, le rianimazioni sono al collasso e si paventa una scelta aberrante tra chi ha priorità di vita.




I Bars di Access Consciounsness: un fenomeno che sta dilagando in tutto il mondo

Access Consciounsness è un sistema pragmatico di strumenti, tecniche e filosofie che promettono di creare cambiamenti dinamici in ogni area della vita, compreso il corpo.

Fondato da Gary Douglas nel 1990 ed espanso negli ultimi 11 anni insieme al dott. Dain Heer, lo scopo di Access è creare un mondo di consapevolezza ed unità.

CLICCARE SULLA FOTO PER SEGUIRE LA VIDEO INTERVISTA

La dr.ssa Valeria De Luca ospite a Officina Stampa del 5/3/2020

I BARS si riferiscono a “barre di energia” che secondo Access Consciounsness tutti quanti abbiamo nel nostro corpo e più specificamente nella zona della testa.

Si tratterebbe di 32 barre di energia che scorrono attraverso ed intorno alla nostra testa ed immagazzinano tutti i componenti elettromagnetici di ogni pensiero, idea, attitudine, decisione e credenza che abbiamo avuto su ogni cosa.

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 5/3/2020

Ci sarebbero quindi Barre per: Guarigione, Benessere, Corpo, Consapevolezza, Creatività, Potere, Invecchiamento, Sesso, Soldi e così via.




Noi, ai tempi del coronavirus… [La riflessione]

“Noi ai tempi del coronavirus”, noi all’epoca dell’informazione flash, delle notizie che viaggiano a livello globale ed in tempo reale, noi che eravamo abituati a credere di avere ‘Il Tutto’ sotto il nostro controllo e sicuri di poter monitorare con un click la vita degli altri, fino a quando solo poche settimane fa all’improvviso è arrivato “Lo Tsumani” della Sanità, il Covid-19. Il coronavirus che fino al 12 gennaio era conosciuto solo agli addetti ai lavori, insieme alla parola “Covid-19” dal 23 al 29 febbraio 2020 sono state fra le parole più cliccate su Google.

All’improvviso la nostra visione antropocentrica viene messa in discussione da un nemico infinitamente piccolo, ma infinitamente grande, tanto che sta tenendo banco in tutto il mondo.

È stato definito “Il Cigno nero” un evento inaspettato che ha cancellato “con un battito d’ali” certezze che avevamo, nel giro di un paio di settimane la nostra vita, le nostre abitudini sono state cambiate da un nemico inaspettato.

Questo è un momento storico difficile, surreale, strano e delicato, il governo italiano chiede agli italiani di essere responsabili del proprio destino e delle persone che ci circondano, ma difficile da accettare per molti, di voler essere accentrati da qualcosa che sembrava fino a poco tempo fa debellato, all’improvviso la nostra presunzione sembra incredibilmente messa in discussione.




Nemi, omissione di atti d’ufficio: sindaco a processo

L’accusa per il primo cittadino di Nemi è quella di omissione di atti d’ufficio per aver omesso di adottare senza ritardo provvedimenti contingibili ed urgenti in materia di igiene e sanità volti a tutelare la salute pubblica

NEMI (RM) – Rinviato al 15 giugno 2020 il dibattimento al Tribunale di Velletri che vede il sindaco di Nemi Alberto Bertucci opporsi al decreto penale che lo ha condannato a 6 mesi di reclusione diminuiti a quattro, con pena detentiva sostituita con 30 mila euro di multa diminuita a 17 mila euro. Alla fine 4 mesi di reclusione sostituiti con 17 mila euro di multa.

La vicenda
che vede il sindaco opporsi alla condanna ridotta a 4 mesi di reclusione
convertiti in 17 mila euro di multa risale al 2013 quando su questo quotidiano venivano
formulati degli interrogativi in merito a problemi di inquinamento nell’acqua
erogata dalla fontanella di piazza De Santis, situata nel quartiere “Le Colombe”
nella parte alta del paese dopo che la fontanella veniva chiusa per due giorni per
poi tornare a scorrere sebbene inquinata.

Un periodo di 39 giorni quelli intercorsi tra la comunicazione inoltrata al Comune di Nemi dalla ASL Roma H e ARPA Lazio in cui la fontanella è rimasta accessibile a tutti

Gli uffici della Asl Roma H e dell’Arpa Lazio comunicavano per ben due volte – 1 luglio del 2013 e 15 luglio del 2013 – al Comune di Nemi la non conformità rispetto ai parametri microbiologici di legge – valori irregolari per Coliformi totali ed Escherichia Coli – dell’acqua destinata al consumo umano erogata dalla fontanella pubblica di piazza De Santis. E dal Comune veniva emessa l’ordinanza di chiusura, a firma del vice Sindaco Edy Palazzi, il 7 agosto 2013.

Il 14 agosto 2013 la fontanella risulta nuovamente aperta e sul posto intervengono carabinieri e polizia locale

Il 14 agosto 2013 nonostante il divieto la fontanella risulta aperta

Il 14 agosto del 2013 le persone hanno creduto che l’acqua della fontana fosse tornata potabile in quanto quest’ultima risultava nuovamente aperta. Sul posto intervenivano il 15 agosto mattina i Carabinieri di Nemi insieme alla Polizia locale che dopo aver accertato il fatto che la fontanella era tornata aperta nonostante fosse ancora in vigore l’ordinanza di chiusura provvedevano a chiudere nuovamente la fontanella quindi ad apporre un avviso di non potabilità.

L’avviso di non potabilità affisso sulla fontana il 15 agosto del 2013

“La responsabilità dell’imputato – Alberto Bertucci Ndr. – può evincersi dagli elementi fino ad ora acquisiti, senza necessità di ulteriori indagini”. Questo quanto rilevato dal Pm dott. Giuseppe Strangio nella richiesta di decreto penale di condanna poi confermato dal Giudice.

La vicenda all’epoca dei fatti è stata denunciata in Procura dall’Associazione Assotutela, presieduta da Michel Emi Maritato

Nell’esposto di Assotutela si evidenziava il fatto che l’amministrazione comunale di Nemi, pur messa a conoscenza che l’acqua fosse “non potabile” non informava in alcun modo la cittadinanza di non bere l’acqua della fontanella, esponendo così la collettività a gravissimi rischi per la salute.

La riapertura della fontanella

La fontanella è stata poi riaperta dopo altri prelievi effettuati nella seconda metà dell’agosto 2013 da Acea e Arpa Lazio che ne attestavano il ritorno ai valori normali. Quindi la ASL Roma H dava il via libera al sindaco di emettere altra ordinanza per disporre la riapertura dell’acqua presso la fontanella.

Il decreto penale di condanna

Il decreto penale di condanna è attivabile tout court in caso di reati perseguibili d’ufficio. Per i reati perseguibili a querela, è necessaria la presenza della condizione di procedibilità (non è più possibile opposizione al rito da parte del querelante, Cfr. Corte Cost., sentenza n. 23/2015).

Altro presupposto inderogabile, è che sia concretamente possibile applicare solo una pena pecuniaria (multa o ammenda), direttamente, o in sostituzione ai sensi degli artt. 53 e ss. L. n. 689/1981, oggi in combinato con il co. 1 bis dell’art. 459 c.p.p.

Ulteriori elementi indispensabili, sono rappresentati dall’assenza di un motivo di proscioglimento ai sensi dell’art. 129 c.p.p., e dalla non necessità di applicare una misura di sicurezza personale.

L’altro requisito previsto all’art. 459 c.p.p., è rappresentato dal termine per la richiesta fissato entro sei mesi dall’iscrizione dell’indagato nel registro delle notizie di reato. Tale termine è derogabile in quanto da ritenersi ordinatorio.

L’opposizione
al decreto penale di condanna

Con
l’opposizione devono essere chiesti, a pena di inammissibilità, i riti
alternativi dell’oblazione, del patteggiamento, del giudizio abbreviato o della
messa alla prova (sono necessari anche i relativi avvisi di facoltà, cfr. da
ultimo Corte Cost., sentenza n. 201/2016); in caso di mera opposizione si avrà
il giudizio immediato.

I riti
richiesti con l’opposizione vengono vagliati dal GIP (anche la messa alla
prova, Cfr. Cass. Pen., sez. I, sentenza n. 7955/2017), mentre il giudizio
immediato spetta al tribunale dibattimentale, sempre dopo aver revocato (anche
implicitamente) il decreto penale di condanna opposto. Non è richiesto
preventivo invio di avviso ai sensi dell’art. 415 bis c.p.p. (Cfr. Cass. Pen.,
sez. IV, sentenza n. 1794/2009).

Il mezzo di
impugnazione de quo, può essere oggetto di rinuncia, dalla parte personalmente,
dal difensore munito di apposita procura speciale, o con atto nelle forme di
cui all’art. 589 c.p.p. (per quest’ultima ipotesi, cfr. Cass. Pen., sez. I,
sentenza n. 20276/2010); in tale caso il giudice, se la rinuncia è avvenuta
prima dell’apertura del dibattimento e comunque prima della revoca del decreto
penale opposto (cfr. Cass. Pen., sez. IV, sent. n. 47505/2008), dichiarerà con
ordinanza l’inammissibilità sopravvenuta dell’opposizione e l’esecutività del
decreto penale originariamente opposto, con condanna alle spese del
procedimento “chiuso”.




Coronavirus, Nicola Zingaretti positivo al test del coronavirus

Il Presidente della Regione Lazio è risultato positivo al test per il coronavirus. Zingaretti attraverso un videomessaggio ha fatto sapere di stare comunque bene e che nei prossimi giorni resterà a casa in quarantena volontaria da dove continuerà a seguire il lavoro che c’è da fare.

https://www.facebook.com/nicolazingaretti/videos/2262479274054078/

“I medici mi hanno detto che sono positivo al coronavirus“. Lo ha annunciato, con un videomessaggio su Facebook, Nicola Zingaretti. “Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni – ha aggiunto il segretario del Pd – . Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto”.




Associazioni matrioska, come fermarle e come stanarle – 2° video puntata

di Cristiana Zarneri

Associazioni matrioska, come fermarle e come stanarle – 2 video puntata




Coronavirus: Malta, Thailandia e Maldive chiudono all’Italia

Turisti italiani ancora nel mirino dei Paesi stranieri per il rischio Coronavirus: dopo Phuket, in Thailandia, anche Penang, in Malesia, ha negato l’attracco alla nave da crociera Costa Fortuna. La nave con a bordo 173 connazionali, tutti in buona salute, sta facendo ora rotta verso Singapore. Sotto osservazione in particolare 64 passeggeri, quelli che hanno trascorso le ultime due settimane in Italia. “La situazione sanitaria a bordo – precisa Costa in una nota – non presenta alcuna criticità e non ci sono casi sospetti fra gli ospiti italiani o di altre nazionalità. Costa Crociere e’ ovviamente rammaricata per questa decisione inattesa che richiede una ulteriore modifica all’itinerario della nave”. La società sottolinea infine come “in uno scenario in continua evoluzione, la tutela della salute e della sicurezza dei propri ospiti e’ una priorità assoluta”.

Ieri sera, le Maldive, “nell’ambito delle misure adottate per la prevenzione del contagio da Covid-19, hanno annunciato il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia a partire dalla mezzanotte di sabato 7 marzo”. E’ quanto si legge sul sito Viaggiare Sicuri curato dalla Farnesina. Le autorità locali, secondo quanto riferito, “hanno disposto inoltre il divieto di sbarco per le navi da crociera”.

Paura rientrata invece a Napoli dove un’altra motonave, la Majestic della compagnia Gnv, con a bordo 125 persone tra equipaggio e operai, è da un paio di giorni ancorata nel porto del capoluogo partenopeo. A bordo ci sono nove marinai entrati in contatto con un collega tunisino risultato positivo al virus nel corso di un viaggio tra Genova e Tunisi. Le autorità sanitarie li hanno sottoposti a controlli escludendo la presenza di sintomi da Covid 19. Sono stati tuttavia sottoposti in via precauzionale a isolamento per i prossimi dieci giorni.Via libera degli uffici sanitari, invece, per gli oltre cento componenti dell’equipaggio che potranno lasciare la nave. “I nove membri dell’equipaggio della Gnv Majestic stanno bene, non hanno sintomi, sono solo in isolamento precauzionale”, afferma Antonio Salzano, capo dell’ufficio Sanità Marittima di Napoli. “Non hanno sintomi e al momento non gli abbiamo fatto il tampone. Li abbiamo messi in isolamento per precauzione”. Per la nave – si precisa dalla compagnia armatrice, la Gnv con sede a Genova – la sosta a Napoli era già prevista per consentire ordinari lavori di manutenzione. Motivo per cui non si può parlare tecnicamente di blocco.

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha annunciato “controlli sanitari mirati” al confine con l’Italia. Inoltre, saranno interrotti i voli diretti dall’Austria verso gli aeroporti di Milano e Bologna. “La situazione è peggiorata in Iran, in Corea del Sud e in alcune regioni dell’Italia”, ha detto Kurz in una conferenza stampa. I controlli medici per le persone che entrano in Austria saranno effettuati su ordine dell’autorità sanitaria. Saranno stabiliti eventuali contatti con malati covid-19 e sarà rilevata la temperatura corporea. “Se necessario, tali misure saranno attuate dalla polizia con mezzi coercitivi”, in base al regolamento del ministero, scrive l’agenzia Apa.

Alla Costa Mediterranea a cui è stato impedito dal Madagascar lo scalo previsto a Nosy Be, è stato vietato l’attracco anche dalle Seychelles. “Non ci sono casi sospetti tra i passeggeri e i membri dell’equipaggio”. La Thailandia ha imposto restrizioni a causa del coronavirus allo sbarco di italiani che siano stati nel nostro Paese negli ultimi 14 giorni. La nave è ripartita verso la Malesia. In una nota Costa Crociere si dice rammaricata dall’improvviso cambiamento di itinerario e conferma che la sicurezza dei propri ospiti e membri dell’equipaggio è una assoluta priorità.

Le navi si confermano possibili focolai del virus: le autorità egiziane hanno annunciato di aver individuato 12 casi di coronavirus tra le persone (tutti egiziani) a bordo di una delle navi che effettuano crociere sul Nilo.

In Liguria intanto sono iniziate le operazioni di trasferimento dei 65 membri dell’equipaggio della motonave della Gnv Rhapsody che da alcuni giorni sono in isolamento fiduciario obbligatorio a bordo. I marittimi andranno in due strutture genovesi individuate dalla Protezione Civile e dalla Task Force sanitaria per l’emergenza Coronavirus.

Intanto il Governo di Malta ha negato l’attracco a una nave da crociera MSC Opera con a bordo duemila passeggeri. Lo rende noto il Times of Malta. Le autorità maltesi hanno negato l’autorizzazione a seguito di una protesta pubblica sui timori di infezione da coronavirus dopo l’allarme lanciato da un media locale su un ex passeggero austriaco sbarcato nei giorni scorsi e successivamente trovato positivo al Covid-19. Per Mcs, che ha deciso di modificare l’itinerario, “la verifica dei documenti sanitari della nave fatta dalle autorità maltesi” aveva confermato l’assenza di casi a bordo.

La nave da crociera Grand Princess proveniente dalle Hawaii è bloccata nel porto di San Francisco dopo che alcuni passeggeri e membri dell’equipaggio hanno mostrato sintomi del coronavirus. Le autorità hanno ritardato il rientro nel porto per effettuare i test sulle persone sospettate di avere contratto il virus




Anthony Peth, il conduttore Mediaset atteso all’Harry’s Bar per “Ci Vediamo a via Veneto”

Anthony Peth, conduttore del programma settimanale della rete Mediaset La5” Trend”, affiancato da due opinioniste fisse d’eccezione, Silvana Giacobini e Francesca Rocco, sara ospite alla trasmissione di Chiara Rai “Ci vediamo a via Veneto” il salotto della dolce vita, reso celebre anche dagli scatti del King of Paparazzi Rino Barillari.

L’intervista andrà in onda alle ore 18 di questo sabato 7 marzo dall’Harry’s Bar: il salotto della “Dolce Vita”

La conduttrice e giornalista Chiara Rai ha anticipato che Anthony
Peth ha accettato farsi intervistare nell’esclusivo salotto di via Veneto. È da
qualche tempo ormai che Chiara Rai incuriosisce il pubblico con nuove pagine di
cultura e attualità. A fare salotto sono grandi personaggi, dal mondo delle
istituzioni a quello dello spettacolo, che segnano la storia del nostro Paese.

Si tratta di interviste che solletichano la curiosità e la
voglia di conoscere episodi ancora inesplorati dei personaggi che siedono nel
salotto esclusivo romano. Una chiacchierata informale che prova ad aprire nuovi
scenari in tema di attualità.

La location è sicuramente esclusiva: il prestigioso salotto
dell’Harry’s Bar di Pietro Lepore, nel cuore di Roma.

Il locale più famoso della via della Dolce Vita, strada
conosciuta in tutto il mondo per essere diventata espressione dei grandi film
d’autore e red carpet di attori, registi italiani e celebrità che, anche grazie
agli scatti del King dei Paparazzi Rino Barillari, si sono affermati nel
panorama internazionale nonché centro di attività legate al cinema e alla
cronaca rosa d’eccellenza.

La ricetta delle interviste è semplice ma virale: ospiti
variegati che provengono da diverse realtà. La parola d’ordine è conoscere e
curiosare per acquisire notizie dietro l’angolo.

“Ci vediamo a via Veneto” è nata dall’idea di un gruppo di
giornalisti che intendono far parlare con maggiore intensità una strada che ha
regalato a Roma e al mondo tante emozioni.

Per il servizio in onda dalle ore 18 di sabato 7 marzo è dunque
atteso il poliedrico, simpatico e travolgente Anthony Peth, sardo di origine
che fieramente mantiene anche in tv il suo accento isolano.

Il conduttore parlerà
di sé, svelando anche qualche segreto e sogno nel cassetto
. Lo show che
conduce su La5, racconta elle ultime tendenze lifestyle. Il programma sta
avendo un grande successo di ascolti grazie alle grandi capacità comunicative
Anthony e delle sue punte di diamante  Silvana
Giacobini e Francesca Rocco. Il conduttore, prima di approdare a Trend, si è occupato
principalmente di cucina su La7, presentando per molti anni Gustibus.

Anthony Peth ha frequentato l’Università di Tor Vergata  a Roma laureandosi in Lettere indirizzo
Spettacolo e Specializzandosi in regia con votazione finale di 110 e lode. Da
sempre sogna di fare il regista o conduttore televisivo, anche se il cinema lo
attrae molto. Vincitore del David di Michelangelo nella categoria Spettacolo
nel 2012, nel 2013 riceve un secondo David, conseguendo, con quest’ultimo
premio, un piccolo primato in quanto in 16 edizioni del David non è mai stato
assegnata per due volte consecutive l’ambita statuetta.

Fin dal periodo degli studi universitari iniziano le varie
esperienze televisive, prima la partecipazione come uno dei protagonisti del
programma “Voglia” di Maurizio Costanzo, poi video-assist alla regia per la
fiction “Boris” e da li in poi una lunga carrellata di esperienze televisive
sia come conduttore che come regista.

Immediatamente successivo alla vittoria del David, è stato
scelto come testimonial di una serie di campagne pubblicitarie come quella
della Federazione Nazionale sulla Sicurezza o la rappresentanza del Made in
Italy nel Mondo con la Mejor ItaExpo.

Fra le varie esperienze televisive in veste di regista
ricordiamo la fiction “Obiettivo Salvezza” prodotta da MamaFilm, scritta da
Simone Terranova protagonista nella serie con Matteo Branciamore, Ninni
Bruschetta, Fioretta Mari, Fabrizio Bracconeri, Andrea Roncato, Roberto
Ciufoli, Isabelle Adriani, Mario Cordova, Alessio di Clemente, Josafat Vagni,
Alessandro Borghi, Antonio Lange, Ciro Esposito e Claudia Galanti e la regia di
Spot pubblicitari e Videoclip Musicali. Fra le varie esperienze televisive come
conduttore ricordiamo il “Waka Show” , “Crazy”, “Tg..a chi?”e il reality
“Officina Moda e d’intorni” per la rete Sky. Di recente ha condotto il format
“Quelli che.. gli opinionisti” scritto da Gegia e Franco Bonafiglia per la rete
Gold. Attualmente al timone di “Ricominciamo da noi” , “Top Music” e
“Autodifesa” e alla regia del Sorridendo Film Festival presso Cinecittà Studios
e del Galà dell’arte per la Ricerca al Teatro Brancaccio.

Oltre ai David sono arrivati in due anni diversi
riconoscimenti nazionali:

Vincitore del premio Eccellenza al Talento Artistico
Emergente al Galà dell’arte, Vincitore del premio DocItaly della Regione Lazio
come “Giovane Promessa”, Vincitore del Premio “Domenico Aliquò” 2013 come
Professionista dello Spettacolo, Vincitore del premio “Rivelazione Televisiva
dell’anno” al Galà dei Cittadini del Comune di Roma, Vincitore del premio
“Eccellenza nello Spettacolo e nella Comunicazione” dall’arma dei Carabinieri,
Onorificenza come “Ambasciatore Televisivo dello Spettacolo per la Sicurezza
Italiana”.




Coronavirus, a quando il vaccino? L’intervista esclusiva alla virologa Gloria Taliani

Buone notizie dal mondo scientifico per quanto riguarda la definizione di un vaccino in grado di attivare le nostre difese immunitarie contro il nuovo coronavirus.

Una parte del virus infatti non cambia mai e finora si è ritrovata nelle mutazioni già avvenute. E proprio questa parte del virus  potrebbe essere usata come vaccino. 

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 5/3/2020

La scoperta arriva da uno studio italiano di prossima pubblicazione condotto da Massimo Ciccozzi, epidemiologo molecolare, direttore dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-medico di Roma, autore di diverse altre ricerche sul nuovo virus.

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE L’INTERVISTA ALLA PROF.SSA GLORIA TALIANI

L’intervista alla dottoressa Gloria Taliani professore ordinario di malattie infettive della Sapienza Università di Roma ad Officina Stampa del 5/3/2020

Il professor Ciccozzi insieme al suo team è infatti sulle tracce del coronavirus da diversi anni e ne conosce bene ormai l’evoluzione. Il nuovo coronavirus ha fatto finora due mutazioni importanti. Una che lo ha reso molto contagioso, più di quello della Sars, mentre l’altra mutazione lo ha reso meno letale.

La strada per arrivare al vaccino sembra dunque spianata e soprattutto più vicina grazie alla parte del virus, che è quella che stanno usando gli americani per creare un farmaco, che non cambia mai. Un vaccino che andrebbe sicuramente a coprire anche le piccole mutazioni che il virus normalmente fa.

Osservato in 3D l’intero meccanismo con cui il coronavirus forza le cellule umane per infettarle: il suo ‘piede di porco’ molecolare è stato fotografato mentre agisce sulla serratura della cellula, studiata per la prima volta nella sua interezza grazie alla tecnica da Nobel chiamata criomicroscopia elettronica. Il risultato, utile a sviluppare nuovi test diagnostici e farmaci contro Covid-19, è pubblicato su Science da Westlake University eTsinghua University, con il coordinamento di Qiang Zhou.

Lo studio arriva a pochi giorni di distanza da un’altra ricerca, pubblicata sempre su Science, con cui i ricercatori dell’Università del Texas ad Austin, insieme all’Istituto americano per la ricerca sulle malattie infettive (Niaid), avevano svelato la struttura 3D della proteina Spike con cui il coronavirus attacca le cellule. Questa sorta di piede di porco molecolare agisce forzando una specifica ‘toppa’ della cellula che si chiama recettore Ace-2: conoscere la sua struttura è essenziale per la lotta a Covid-19, ma finora nessuno era riuscito a fotografarla per intero.

I ricercatori cinesi hanno raggiunto questo obiettivo usando la criomicroscopia elettronica, una tecnica così rivoluzionaria per la visione delle molecole in 3D che i suoi inventori (Jacques Dubochet, Joachim Frank e Richard Henderson) sono stati insigniti del Premio Nobel per la Chimica nel 2017.

Già usata per studiare anche il virus Zika, la criomicroscopia elettronica ha permesso di immortalare l’intero recettore Ace-2 legato a una proteina di membrana che lo accompagna, chiamata BOAT1. Il complesso, che forma l’intera ‘serratura’ della cellula, è stato fotografato da solo e con il piede di porco del coronavirus in azione (cioè il dominio Rbd della proteina virale Spike).

“Il nostro risultato non fa soltanto luce sul meccanismo di infezione – scrivono gli autori – ma aiuterà anche lo sviluppo di nuove tecniche di identificazione del virus e potenziali terapie antivirali”.




Palermo, cinema Reale: dal 6 al 12 luglio la XV edizione di Sole e Luna Doc Film Festival

PALERMO – Si terrà dal 6 al 12 luglio al Complesso munumentale dello Spasimo, a Palermo, la XV edizione del Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di documentari organizzata dall’associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture che ogni anno propone al grande pubblico documentari provenienti da ogni parte del mondo, focalizzati su temi sociali, diritti umani, migrazioni, conoscenza di popoli e territori. Già centinaia i film arrivati all’indirizzo del concorso che si chiude il 15 marzo. Il bando è online sul sito www.solelunadoc.org. La call è aperta a lungometraggi e cortometraggi ultimati dopo il primo gennaio 2018, “con una particolare attenzione a documentari di creazione che trattino tematiche legate al sociale, ai diritti umani, alle questioni ambientali ed alle identità culturali e che siano capaci di stimolare una riflessione su realtà sconosciute o poco note”.

Dal 2006 sono oltre 125 mila gli spettatori che hanno partecipato al festival mentre l’archivio Sole Luna raccoglie 9 mila documentari provenienti da tutto il mondo. Dal 2014 Sole Luna Festival sviluppa parte delle sue attività anche a Treviso ed è il principale partner del Festival dei Diritti Umani di Milano. Il Festival è presieduto da Lucia Gotti Venturato, ideatrice della rassegna e si avvale della direzione artistica dei registi Chiara Andrich e Andrea Mura e della direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, docente di Antropologia nell’Università di Palermo.

L’ammissione al concorso sarà deliberata insindacabilmente da una commissione di selezione che tiene conto del valore contenutistico e artistico delle opere e del numero massimo di ore di proiezione nel programma del Festival. Entro il 15 maggio 2020 la segreteria del festival comunicherà i titoli selezionati per le categorie in concorso.

A giudicare i film ammessi sarà una giuria internazionale formata da registi e uomini e donne di cultura. La giuria internazionale assegnerà: il premio al miglior lungometraggio in concorso (3 mila euro); il premio al miglior cortometraggio (300 euro). Attribuirà inoltre menzioni speciali per: la migliore regia, la miglior fotografia, il miglior montaggio.

Previsti anche altri premi: il Premio delle Giurie delle scuole, il Premio Giuria Nuovi Italiani, il Premio Soundrivemotion alla miglior colonna sonora dei film in concorso, il Premio “Sole Luna, Un ponte tra le culture”, al film che meglio esprimerà i valori di solidarietà e comunicazione tra popoli, il Premio Rubino Rubini, dedicato alla memoria del cofondatore del Sole Luna Doc Film Festival, e il Premio del pubblico.