ROMA, TIBURTINO – TORRE MAURA. STRANIERI: TRE NUOVI SPORTELLI DI MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE

Ferrante: “Dal diretto contatto con la realtà della Asl Roma B è emersa la necessità di attivare strategie per promuovere la salute dei cittadini stranieri"

 

Redazione

Roma – Facilitare l’accesso alla sanità romana per i cittadini stranieri. Assistendoli soprattutto nella comprensione linguistica e nell’orientamento ai servizi socio-sanitari. E’ l’obiettivo primario del progetto sperimentale “Artemide”, che prevede la partenza – a gennaio 2013 – di sportelli di mediazione linguistica e culturale presso il pronto soccorso, percorso ostetrico-ginecologico e percorso pediatrico, dell’ospedale “Sandro Pertini” (via dei Monti Tiburtini 385) e nei consultori familiari di via di Pietralata 497 e di via delle Canapiglie 88, a Torre Maura.
 
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione IntegrA/Azione in collaborazione con la Asl Roma B e cofinanziata dall’Unione europea e dal ministero dell’Interno, include altri servizi che ricadono in un’area – Municipi V, VII, VIII e X – con altissima presenza di cittadini extracomunitari (circa 80mila sui 297mila dell’intera città metropolitana). Sono in corso di realizzazione guide di educazione sanitaria in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo e arabo), in particolare sui temi dell’allattamento al seno, della crescita del neonato e dell’assistenza della donna nel periodo di gestazione; sarà diffusa la pubblicazione “Guida Salute”, realizzata dalla stessa Fondazione con la collaborazione dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata e patrocinata dal ministero della Cooperazione; sono stati attivati corsi di formazione rivolti a mediatori culturali e operatori socio-sanitari per alimentare il dialogo interculturale e migliorare l’efficacia della cura; è stata tradotta modulistica presente presso le strutture sanitarie della zona.
 
I mediatori, da gennaio, saranno impegnati per 30 ore a settimana per ognuno dei due consultori e per 40 ore presso il punto di accoglienza del pronto soccorso del Sandro Pertini. Qui, oltre all’opera di mediazione linguistico-culturale, sarà attivo un servizio di orientamento per l’utenza. Tutto gratuitamente.
 
“Dal diretto contatto con la realtà della Asl Roma B è emersa la necessità di attivare strategie per promuovere la salute dei cittadini stranieri – racconta Francesco Ferrante, vicepresidente di Fondazione IntegrA/Azione e responsabile del progetto. “I problemi emersi vanno dalle difficoltà comunicative tra personale e utenza straniera, che includono anche l’assenza dei moduli di consenso informato multilingue, alla mancanza di collegamenti tra sanità e comunità straniere per la promozione di servizi o per la diffusione di campagne sanitarie. Eppure, per fare un esempio, l’anno scorso ben il 57% delle donne che hanno usufruito dei consultori erano straniere”.
 
Il progetto “Artemide” sarà presentato lunedì 26 novembre 2012, dalle ore 10,30, presso l’aula magna dell’ospedale “Sandro Pertini”, in via dei Monti Tiburtini 385, Roma.
 




CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO

Gli ultimi colpi di coda della Giunta Polverini.

 

Angelo Parca

Fiano (RM) – Dal primo dicembre si fermerà definitivamente il servizio di trasporto pubblico gestito dalla Damibus Srl nei Comuni di Fiano Romano e Capena. “Tale sospensione è determinata dal fatto che, nonostante tutte le promesse fatte dall’Assessore Regionale alle Infrastrutture e lavori pubblici, politiche della mobilità e trasporti  Luca Malcotti  a mezzo stampa, – dichiara Claudio D’Amico legale rappresentante della Damibus –  a tutt’oggi non abbiamo percepito le nostre spettanze che riguardano oltre il 2012 anche il bimestre Novembre e Dicembre 2011.”

La Damibus lo scorso mese di ottobre aveva già annunciato che avrebbe interrotto il servizio a partire dal 1 novembre, [ FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.] ma a seguito delle rassicurazioni dell’assessore regionale Luca Malcotti il servizio fu ripreso il 3 novembre, dopo soli due giorni di interruzione. “Non abbiamo i soldi per pagare il gasolio, assicurazione e stipendi" incalza D’amico il quale, mercoledì 21 novembre, ha inviato la comunicazione della sospensione del servizio ai Comuni di Capena e Fiano ed  a tutti gli Enti preposti.  Oltre ai gravi disagi che dovrà vivere la popolazione dei due comuni, 20 dipendenti della Damibus resteranno senza lavoro.  

tabella PRECEDENTI:

26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.

 




LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO: COTRAL E LA SINDROME DEL TERSICOREO

Chiara Rai

Roma – Minaccio o non minaccio? Intanto finisco sui giornali e poi chi vivrà vedrà. Le cose non funzionano, voglio rassicurazioni… allora sai che c’è? Se non parlo con Renata, beh, mi dimetto.

Poche ore dopo… 

E’ tutto a posto, “stiamo uniti”, le cose si sistemeranno me lo ha garantito lui che si trova al timone. Non mi dimetto più.

Più o meno la dinamica è stata questa, una sorta di yoyo acrobatico da parte di chi, di acrobazie ne ha fatte e ne continua a fare. Se si pensa a come possa essere riuscito a guadagnare una fiche di circa 40 mila euro annui per proporre un balletto che finisce come il tormentone di Morandi a Sanremo: “stiamo uniti”…. mentre la barca affonda. Ma questa digressione è solo frutto di immagini impresse nella mia mente: vedo il tersicoreo che piroetta sui disservizi altrui e intanto si aggrappa con tutta la sua forza ha chi ha le braccia più lunghe. Fantasie a parte, meglio concentrarsi sulle ultime Cotral. A proposito pubblichiamo con piacere la nota  del segretario del Partito dei Comunisti Italiani di Marino Maurizio Aversa

Ecco la nota:

"La destra di governo ha fallito nel Paese, per questo le dimissioni di Berlusconi che si è accontentato di subire una politica di destra fatta per conto terzi da Monti. La destra delle eccellenze e delle novità ha fallito (anche per pesanti interventi della magistratura per quanto riguarda la Questione Morale) in Lombardia e nel Lazio. La destra, ora raggiunge il ridicolo con balletti e ragionamenti fuori da ogni valenza di protesta e proposta. Infatti, l’esempio concreto ce lo sta dando in questi giorni la schermaglia tra il consigliere Giovanni Libanori e Renata Polverini e Adriano Palozzi. Il dato di fatto di partenza è una sorta di “lamentazione” nei giorni scorsi del consigliere del Cotral Lazio che riassumendo tuona così: qui non va bene, se non mi ascolta Polverini e non si cambia registro io me ne vado.

Giustamente, il consigliere del PD Tonino D’Annibale gli risponde per le rime: “Una dichiarazione di fallimento su tutta la linea che conferma lo sfacelo della politica regionale sul trasporto pubblico locale tenuta in due anni e mezzo di malgoverno firmato dalla Polverini e da un assessore regionale esautorato e scaricato dalla Presidente dimissionaria (leggasi Lollobrigida). Cercare di addossare le colpe di quello che non si è riusciti a fare in trenta mesi alla vecchia amministrazione è una foglia di fico che rivela, ancora di più, la pochezza delle risorse e dei mezzi messi in campo dalla Giunta di centrodestra. Le congiunture economiche sono l’alibi perfetto  per giustificare la propria inadeguatezza. L’azienda è sul baratro, asfissiata da centinaia di milioni di debito con le banche e incapace di fornire un servizio adeguato a causa delle corse che saltano quotidianamente e dei 400 mezzi fermi ogni giorno.”. A questo punto, sorpresa e ridicolaggine, in queste ore, con un altro intervento pubblico, lo stesso Libanori tiene a precisare che ha ricevuto assicurazioni da Palozzi che d’ora in avanti andrà tutto bene, quindi non si dimette piu’ . Ma la decenza no? Il balletto apparente mostra che un signore, non si sa perché ha richiesto un confronto chiarificatore con la Polverini e che per risposta ha ricevuto (da un sottoposto della Polverini stessa) una grande rassicurazione positiva! Il balletto sostanziale mostra che un consigliere che ha avanzato aspre e dure critiche alla linea di condotta del Cotral (fino a volersi dimettere) ha ricevuto per risposta dal conduttore del Cotral stesso ampia rassicurazione! Si invitano i cittadini, soprattutto se pendolari e se lavoratori Cotral, a trovare le differenze tra tutto ciò ed una vignetta ridicola che sta avvolgendo la destra di governo, di potere e di poltrona su se stessa. Noi, da Marino, possiamo solo segnalare che un presidente (non legittimamente eletto) Cotral fa male il suo lavoro perché (poverino) è anche oberato dal lavoro di Sindaco. E che fa male il Sindaco a Marino perché oberato dal lavoro di presidente Cotral. Sicuramente è agile negli spostamenti e nell’incasso degli emolumenti pubblici."

tabella PRECEDENTI:

19/11/2012 LAZIO COTRAL, 500 MILIONI DI EURO DA AVERE DALLA REGIONE: DISSERVIZI AL CAPOLINEA
12/11/2012 SERMONETA, DISAGI COTRAL: IL SINDACO SCRIVE AL PRESIDENTE PALOZZI
06/11/2012 RIETI DISSERVIZI COTRAL, LODOVISI (PD): "SI CONVOCHI URGENTEMENTE ASSEMBLEA AZIONISTI"
03/11/2012 RIETI, COTRAL: VIAGGIANO MEGLIO GLI ANIMALI DA MACELLO O I PENDOLARI?
07/10/2012 LAZIO PISANOPOLI E COTRAL: I CITTADINI HANNO CAPITO TUTTO SULLA NOMINA “INCOMPATIBILE” DEL PRESIDENTE PALOZZI AL COTRAL
02/10/2012 NEMI DISAGI COTRAL, PUNTUALIZZAZIONI DI GIOVANNI LIBANORI
02/10/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO, GIOVANNI LIBANORI: "IO HO RESO UN BUON SERVIZIO AI CITTADINI DI NEMI" (DICHIARAVA AD APRILE 2012)
26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA




ALBANO LAZIALE, 59 ENNE CON DOPPIO LAVORO: GESTORE DI SALAGIOCHI E DETENTORE DI COCAINA

Redazione

 

La notte di  lunedì 19 novembre, gli uomini della squadra anticrimine del Commissariato di Polizia di Albano Laziale, diretto dal dr. Massimo Fiore traevano in arresto il gestore 59 enne di una sala giochi, che per arrotondare deteneva al fine della cessione a terzi  cocaina.

Gli investigatori,  a seguito di mirate indagini partite sulla direttrice Albano – via Appia,

lunedì sera facevano irruzione presso la sua attività in Roma nei pressi di piazza dei Consoli, ove trovavano una prima conferma di quanto sospettato per la presenza di somme di denaro occultate in vari punti.

Da ciò partiva una più vasta operazione, con il supporto dei colleghi dei Commissariati di P.S. Tuscolano e Appio nonché di un equipaggio della Guardia di Finanza che interveniva con una unità cinofila, che portava a una prima  perquisizione dell’abitazione dichiarata dal predetto, dove venivano rinvenute altre somme di denaro tra la biancheria, non giustificate dallo stesso.

Gli operanti, non convinti delle dichiarazioni fornite circa la non disponibilità di sostanza stupefacente,  procedevano ad effettuare ulteriore perquisizione presso un magazzino di termoidraulica di proprietà del medesimo, che permetteva di rinvenire nel retro bottega sostanza stupefacente del tipo cocaina, per  grammi.18,  n.3 bilancini elettronici, 3 etti di sostanza da taglio e attrezzatura atta a confezionare dosi per la vendita.

A.P. veniva  tratto in arresto per  detenzione di sostanza stupefacente e processato per  direttissima  stamani dal  Tribunale di Roma che convalidava l’arresto condannandolo alla pena di dieci mesi di reclusione. 




ALBANO LAZIALE, VERSO UNA PIANIFICAZIONE URBANISTICA PARTECIPATA

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 Riceviamo e pubblichiamo

Nota del Coordinamento dei comitati di quartiere di Albano Laziale

Albano Laziale (Castelli Romani) – Nel numero di ottobre di Albano Team, il direttore Maurizio Bocci aveva lanciato un appello: “Salviamo il nostro territorio”. Un appello alla cittadinanza a far sentire la sua voce sul rischio di una ulteriore cementificazione della città di Albano Laziale a causa di ben 35 Patti Territoriali lasciati in eredità nel 2010 dalla precedente Amministrazione. L’appello è stato subito accolto dal Coordinamento dei comitati di quartiere che ha organizzato il convegno “Pianificazione Urbanistica Partecipata” che si è tenuto lo scorso 17 novembre presso la Sala Conferenze del Museo Civico di Albano Laziale.

Il tema dell’incontro era discutere di quali strumenti la città di Albano si può dotare per far sì che l’imprenditoria privata non sia più in grado (come ha fatto finora) di imporre scelte urbanistiche distruttive attraverso offerte all’Amministrazione comunale che ha una ridotta capacità di resistenza a causa del cronico disavanzo finanziario in cui versa.

Il convegno è iniziato con l’esposizione da parte dei giovani studenti in Achitettura del Laboratorio Urbanistico partecipato, Stefano Bocci e Giulia Iacopino, che hanno illustrato la situazione drammatica in cui versa Albano Laziale. “Nella nostra città 41.000 persone vivono in 24 kmq mentre a Frascati sulla stessa superficie ci vive la metà della gente. Negli ultimi dieci anni gli abitanti sono aumentati del 21% e oggi la densità abitativa praticamente identica a quella di Roma. Le cubature realizzate e previste (con i Patti territoriali e Cecchina 2) sono circa 5,7 milioni di metri cubi che possono ospitare oltre 70.000 abitanti, quindi 29.000 abitanti in più di quelli attuali. A livello di servizi per la comunità, rispetto agli standard urbanistici, ad Albano mancano 126.000 mq di verde pubblico (giardini, parchi giochi, etc.), 131.000 mq di spazi per l’istruzione (scuole, palestre, etc.), 11.000 mq di attrezzature collettive (mercati, biblioteche, musei, etc.), 41.000 mq di spazi per parcheggi. Insomma, dati da brivido, che dovrebbero indurre l’Amministrazione a concentrarsi nella realizzazione di servizi pubblici invece di nuove residenze abitative”.

La proposta, formulata dall’architetto Roberta De Marco, consiste nell’adozione  da parte  dell’Amministrazione comunale di una forma innovativa di Urbanistica Partecipata, in cui i progetti vengano discussi con la Consulta dei cittadini (prevista dallo Statuto comunale e Regolamento di Attuazione dello stesso), secondo un nuovo modello di pianificazione socio-territoriale, che trova i suoi precetti fondanti nei principi del Programma dell’ Agenda 21.

Particolarmente interessante è stato l’intervento dell’urbanista Paolo Berdini il quale ha  spiegato come l’attuale drammatica situazione economica dei Comuni sia figlia di scelte sciagurate dal punto di vista urbanistico. Le sue conclusioni sono drastiche : “Basta, è finita la cuccagna. Non possiamo continuare a far indebitare la popolazione italiana per far guadagnare un branco di speculatori edilizi e, siccome abbiamo costruito più del necessario, bisogna chiudere questo rubinetto. Ci deve essere una moratoria di almeno un anno delle nuove costruzioni in tutti i comuni. Ci fermiamo e incominciamo a vedere qual è il debito del nostro Comune, quali sono le esigenze dei cittadini, e quali sono i mezzi che abbiamo a disposizione per definire un futuro sostenibile per la nostra città.

Dobbiamo ripartire dall’intelligenza dei giovani e da una politica che tuteli il bene comune e non gli interessi dei privati. Per esempio, ad Albano ci sono sicuramente case o capannoni abbandonati o da ristrutturare. Allora ci vuole una regia pubblica che abbia a cuore le sorti della gente di quella città, che comincia a pensare al futuro di questa comunità, e decide di demolire questi edifici obsoleti e ne costruisce di nuovi, più funzionali”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere comunale Marco Guglielmo, presidente della Commissione Urbanistica, che ha sottolineato come ad Albano sia necessaria un’immediata inversione di tendenza. “L’amministrazione di cui faccio parte ha fermato lo scempio, bloccando un PRG che puntava dritto a 70 mila abitanti e uscendo dal Patto territoriale delle Colline romane. Ma è ora che viene la parte più bella e insieme più difficile. Ora tocca a noi, a questa maggioranza e a tutti i cittadini disegnare una città diversa, nuova, bella. Come riempire di contenuti questi aggettivi? Voltiamo pagina, da Albano. Dobbiamo dotarci di uno strumento urbanistico moderno, PRG o Piano strutturale che sia, che limiti la crescita abitativa, tenendola più lontana possibile dai 50 mila abitanti, che punti sul recupero delle cubature esistenti o sulle operazioni di edificazioni a volumi zero. Ci serve un regolamento edilizio innovativo, perché non conta solo quanto si costruisce ma anche come lo si fa. Lo strumento proposto dai Comitati di quartiere, l’attivazione dell’Agenda 21 locale mi sembra giusto e non dobbiamo indugiare ad attivarlo. Perché coinvolge cittadini, associazioni, forze del lavoro e produttive, perché crea partecipazione con un obiettivo chiaro e definito. Un piano di azione ambientale che sia il fulcro delle scelte per il territorio.”

A chiusura del convegno è intervenuto il presidente del Coordinamento dei Comitati di quartiere, Francesco Cinque, che ha sottolineato l’alto livello dei contenuti dei vari interventi e, nel contempo, ha evidenziato l’assenza dei vari esponenti politici locali. “Un'assenza assordante. Non è il caso di fare liste di assenti e presenti, ma certamente la classe politica di Albano, in generale, ancora una volta non ne esce bene. Per l'occasione non c'erano nastri da tagliare, strutture da inaugurare, eventi da presenziare. C'era da approfondire e studiare una proposta di cittadini e di professionisti che amano il territorio in cui risiedono e ne parlano come un patrimonio che appartiene alla Comunità. Si sappia che noi siamo intenzionati ad andare caparbiamente avanti su questa strada e accentueremo ancora di più la nostra azione. A chi si ritiene essere rappresentanti del popolo" (consiglieri, partiti, amministratori) scegliere da che parte stare.”

 

 

MARINO, OSPEDALE SAN GIUSEPPE: SEMPRE PIU' PROSSIMA LA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITA

Chiara Rai

Marino (RM) – Questa settimana è decisiva per salvare il tracollo del reparto di pediatria dell’ospedale San Giuseppe di Marino, punto di riferimento della cittadinanza marinese e dei Comuni limitrofi. A meno che non intervenga la Regione, il prossimo 5 dicembre resteranno in servizio solo quattro pediatri in quello che è considerato il “punto rosa” di eccellenza dei Castelli Romani. Di conseguenza non saranno garantiti più tutti i turni. La chiusura del punto nascita a causa anche della carenza di pediatri e ginecologi h24 è sempre più prossima.

Per questo motivo e agli annunci e slogan degli ultimi tempi, i politici locali si sono stretti attorno al problema senza distinzioni di colori e stanno mettendo in atto azioni per scongiurare la chiusura, cercando di seguire l’esempio della vicina cittadina di Subiaco dove tutte le forze politiche si sono unite per salvare il loro ospedale. Marco Comandini, segretario dell’Idv locale fa sapere, intanto, che lunedì si sono riuniti tutti gli esponenti politici di Marino insieme al sindaco Adriano Palozzi, tranne i Verdi, e hanno sottoscritto un documento condiviso dove sostanzialmente si richiede un incontro urgente con il commissario straordinario della Sanità laziale Bondi.

Raggiunto al telefono Stefano Cecchi, presidente del consiglio comunale di Marino, il quale si sta occupando della vicenda, garantisce che entro la mattinata del 21 novembre si avranno delle novità in merito. Nel frattempo, l’ultima comunicazione della Asl RmH di cui si hanno tracce è una lettera inviata alla Regione il 17 ottobre scorso per mezzo della quale faceva presente la situazione di allarme, evidenziando che molte professionalità nel reparto pediatria e ginecologia cesseranno il loro servizio, portando quindi  i servizi già fortemente in difficoltà di organico, in una situazione di collasso.

tabella PRECEDENTI:

26/10/2012 MARINO OSPEDALE SAN GIUSEPPE: NESSUN ALLARMISMO, VA TUTTO BENE… PAROLA DI SINDACO
25/10/2012 MARINO, OSPEDALE. DOPO LE PROMESSE ELETTORALI DELLA POLVERINI E DI PALOZZI: IL COLLASSO
15/07/2012 MARINO OSPEDALE SAN GIUSEPPE: CENTINAIA DI CITTADINI IN PIAZZA PER DIRE NO ALLA CHIUSURA
13/07/2012 MARINO SANITA', DOMANI 14 LUGLIO INCONTRO PUBBLICO A PIAZZA SAN BARNABA ORGANIZZATO DAL CENTROSINISTRA
13/06/2012 MARINO OSPEDALE, L'ITALIA DEI VALORI PRESENTA UN'INTERROGAZIONE ALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE
10/06/2012 MARINO, OSPEDALE SAN GIUSEPPE: ALLARME CHIUSURA REPARTI
25/05/2012 MARINO, OSPEDALE SAN GIUSEPPE. LA POLVERINI DICA UFFICIALMENTE SE CHIUDE.
24/05/2012 MARINO, MACIGNO SUL PRONTO SOCCORSO. FONDI SPOSTATI SU OSPEDALE DI VELLETRI.
22/05/2012 MARINO, SANITA': CHE FINE HA FATTO ONCOLOGIA?
30/04/2012 MARINO, RACCOLTA FIRME CONTRO LA MANCATA APERTURA DEL PRONTO SOCCORSO
03/04/2012 MARINO SANITA', SI SMANTELLA LA STRUTTURA IN VIA COSTA BATOCCHI



ROMA TRIGORIA: SEQUESTRATI 1.800 KG DI MERCE ALIMENTARE AVARIATA

Redazione

Roma – Si è conclusa nelle prime ore del pomeriggio con l’apposizione dei sigilli, un ‘operazione congiunta tra Polizia di Stato e Polizia Roma Capitale che questa mattina in via di Trigoria hanno individuato un vasto magazzino, di oltre 500 metri quadrati, in cui venivano stoccati i cibi avariati pronti per essere distribuiti.

L’operazione ha avuto origine dal controllo degli agenti del Commissariato Spinaceto che hanno effettuato delle verifiche su alcuni furgoni frigoriferi parcheggiati nei pressi di un magazzino di generi alimentari.

La merce all’interno dei mezzi di trasporto è risultata in un pessimo stato di conservazione ed il controllo è stato esteso successivamente anche al magazzino.

Sono stati sequestrati 1800 kg di prosciutti, salami e formaggi di vario genere perché scaduti, in pessime condizioni igienico sanitarie o privi dell’etichetta, dalla quale è possibile risalire  alla data e al luogo di produzione.

La merce è stata destinata alla distruzione.

Ulteriori 1000 kg di alimenti, anche qui per lo più consistenti in carne e formaggi, sono stati posti sotto sequestro in attesa degli accertamenti analitici e dei prelievi che saranno operati dalla Asl Rm C nella giornata di domani.

E’ risultato invece completamente estraneo alla vicenda lo stabilimento di Tor Cervara che in un primo tempo sembrava connesso con gli illeciti di via di Trigoria.

La fattiva collaborazione tra il Commissariato Spinaceto e il XII Gruppo della Polizia Roma Capitale ha impedito che ingenti quantitativi di merce avariata, destinati alla distribuzione su Roma e Provincia anche attraverso la vendita nei mercatini e fiere, mettesse a rischio la salute dei consumatori.




FIUMICINO, PORTO TURISTICO. BONELLI (VERDI): REGIONE SI COSTITUISCA PARTE CIVILE

Redazione

Fiumicino (RM) – "Materiali scadenti, opere sovrastimate rispetto ai costi reali e resistenza nulla alle mareggiate, il tutto condito da una concessione demaniale marittima di 90 anni. Ecco gli ingredienti che rendevano il Porto turistico di Fiumicino un'opera strategica solo ed esclusivamente per l'ennesima cricca". Lo afferma il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Come abbiamo più volte denunciato il porto turistico di Fiumicino era un'opera inutile e dannosa a poche centinaia di metri da un'altro porto turistico che avrebbe aggravato la situazione idrogeologica di una zona come quella dell'estuario del Tevere, già compromessa che avrebbe avuto bisogno di una bonifica e non di altro cemento".

"Un affare lucroso che avrebbe permesso un guadagno netto di 300 milioni di euro – la stessa cifra necessaria per la cura dei malati di Sla – su una commessa di 400, senza alcun controllo e senza gare d'appalto che è stato stroncato solo grazie all'intervento della magistratura – continua il leader ecologista -. Ora che si è scoperchiata la pentola di Fiumicino ci chiediamo quante sono in Italia le opere 'urgenti e indifferibili' realizzate con la stessa logica".

"E' doveroso, in un momento di crisi economica come quella di oggi, che le istituzioni avviino un controllo capillare di tutte le opere pubbliche e chiediamo che la Regione Lazio si costituisca come parte civile contro questa 'cricca' – conclude Bonelli -. Si proceda immediatamente all'annullamento dell'opera e al ripristino della costa di Fiumicino al più presto che non può essere l'ennesima cattedrale incompiuta e degradata".

tabella SIMILI:

20/11/2012 FIUMICINO, SEQUESTRO DEL PORTO TURISTICO. FDS-PRC: "OPERA INUTILE, INVASIVA E SPRECO DI DENARO PUBBLICO"

  20/03/2012 CIVITAVECCHIA PORTO TURISTICO, C'E' UN INCHIESTA PER CORRUZIONE

 




FIUMICINO, SEQUESTRO DEL PORTO TURISTICO. FDS-PRC: "OPERA INUTILE, INVASIVA E SPRECO DI DENARO PUBBLICO"

Fiumicino (RM) – “Lo diciamo fin dalla posa della prima pietra: il porto turistico di Fiumicino è un’opera inutile, invasiva rispetto all’ambiente e uno spreco di denaro. Una delle grandi opere di tipo speculativo che l’autorità del bacino del Tevere aveva dichiarato a elevato rischio idrogeologico, secondo quanto confermato anche da Legambiente e dal comitato Fiumicino resiste che ha avviato da subito una mobilitazione”. E’ quanto affermano Fabio Alberti, portavoce della Federazione della Sinistra di Roma e Massimo Santi, segretario Prc Fiumicino.

“Il sequestro del cantiere, per carenze strutturali e problemi di stabilità e sicurezza nell'intera opera che ha un valore stimato di circa 400 milioni di euro, è la prova provata di un sistema marcio che spesso si nasconde dietro la realizzazione di opere monumentali che niente hanno a che fare con lo sviluppo delle città   – afferma Santi – Per Fiumicino noi vogliamo altro: chiediamo in primo luogo una moratoria sulle grandi opere, una ridefinizione in termini partecipati di tutti gli interventi previsti, a partire dal raddoppio dell’aeroporto, e un modello di crescita basato sull’arte, sulla cultura e sulla tutela dei beni comuni”.

Francesco Caltagirone – conclude Alberti – non è nuovo a vicende di questo tipo. Già in passato è stato indagato e addirittura arrestato per un altro porto turistico, quello di Imperia. E’ giunto il momento, per Roma, di cambiare registro. E’ giunto il momento di liberare la città da quei poteri forti che in determinati ambienti politici hanno trovato terreno fertile”. 


tabella SIMILI:

20/03/2012 CIVITAVECCHIA PORTO TURISTICO, C'E' UN INCHIESTA PER CORRUZIONE


 




ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

[ RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI DEPOSITATA IL 19 NOVEMBRE AL COMUNE DI ALBANO RELATIVA LETTERA DI MANLIO CERRONI AL SINDACO NICOLA MARINI ]

 

Castri: "Riteniamo, a questo punto, che sia assolutamente necessario fugare ogni dubbio sul contenuto della missiva di Cerroni al sindaco di Albano Nicola Marini sia di fronte alla cittadinanza, sia di fronte alla stampa ed alla pubblica opinione"

 

Redazione

Albano (RM) – Ieri pomeriggio, lunedì 19 novembre 2012, note agenzie giornalistiche hanno battuto la notizia delle “dimissioni irrevocabili” dell’Amministratore Delegato Unico Francesco Rando della Società Pontina Ambiente srl (Gruppo Co.La.Ri.), di proprietà del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, per “difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti dalla Procura di Roma”. Già giovedì 18 ottobre 2012, e nei giorni a seguire, lo stesso Avvocato Manlio Cerroni era finito al centro d’un’indiscrezione giornalistica (cfr., articolo su L'Espresso di E. Fittipaldi del 25.10.2012) in cui si parlava di “gravi capi d’imputazione”ed, in modo particolare, di “associazione a delinquere, estorsione, truffa, traffico illecito di rifiuti: sono queste le ipotesi di reato di un’inchiesta segreta portata avanti dalla Procura di Roma che sta facendo tremare mezza città …”


A tal proposito, proprio ieri pomeriggio, il Comitato No Inc ha depositato all’Ufficio protocollo del Comune di Albano una richiesta di “accesso agli atti e copia” relativa ad una lettera che sarebbe stata inviata proprio dal monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, al Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, nei giorni immediatamente successivi al noto corteo contro l’inceneritore dei Castelli, sfilato lungo le vie di Albano Sabato  20 Ottobre.
La notizia della lettera è stata rivelata, di persona, dal portavoce ed addetto stampa del Sindaco, Dott. Luca Faenza, ad un noto e stimato rappresentante del No Inc, solo nel pomeriggio di giovedì 15 novembre, ai margini d’un incontro pubblico avvenuto presso Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano, tra rappresentanti del Comitato e Sindaco Marini. Nella lettera il magnate dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, avrebbe palesato tutto il suo disappunto per la partecipazione, al corteo contro l’inceneritore, di alcuni noti sindaci dei Comuni dei Castelli Romani. Comuni, come noto, che sversano i propri rifiuti indifferenziati proprio all’interno della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale), da settimane al centro delle reiterate e clamorose indiscrezioni giornalistiche.


"Ma perché, ci chiediamo, il Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, ancora non ha reso pubblica la lettera? – Afferma Daniele Castri portavoce del movimento No Inc –  Eppure, – prosegue Castri –  proprio di recente, anche noti attivisti e giornalisti locali hanno denunciato, davanti la pubblica opinione e agli organi giudiziari competenti, le missive “critiche ed intimidatorie” ricevute dall’Avvocato Manlio Cerroni. Riteniamo, a questo punto, che sia assolutamente necessario fugare ogni dubbio sul contenuto della missiva sia di fronte alla cittadinanza, sia di fronte alla stampa ed alla pubblica opinione. – Il rappresentante dei No Inc conclude – Prima di tutto per rendere reali i principi di trasparenza e legalità su cui pretende di fondarsi l’attività dell’Amministrazione Marini. In secondo luogo, perché soltanto attraverso la  condivisione e la circolazione di questo genere di informazioni è possibile uscire, realmente, dal monopolio attuale di gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti ancora legato all’Avvocato Manlio Cerroni ed ancora basato su raccolta indifferenziata, discariche ed inceneritori."

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21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

 




RONCIGLIANO, DISCARICA: LA PROCURA DI ROMA INDAGA. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DELLA PONTINA AMBIENTE

Castri: "Riteniamo, a questo punto, che sia assolutamente necessario fugare ogni dubbio sul contenuto della missiva di Cerroni al sindaco di Albano Nicola Marini sia di fronte alla cittadinanza, sia di fronte alla stampa ed alla pubblica opinione"

 

Redazione

Albano (RM) – Ieri pomeriggio, lunedì 19 novembre 2012, note agenzie giornalistiche hanno battuto la notizia delle “dimissioni irrevocabili” dell’Amministratore Delegato Unico della Società Pontina Ambiente srl (Gruppo Co.La.Ri.), di proprietà del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, per “difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti dalla Procura di Roma”. Già giovedì 18 ottobre 2012, e nei giorni a seguire, lo stesso Avvocato Manlio Cerroni era finito al centro d’un’indiscrezione giornalistica (cfr., articolo su L'Espresso di E. Fittipaldi del 25.10.2012) in cui si parlava di “gravi capi d’imputazione”ed, in modo particolare, di “associazione a delinquere, estorsione, truffa, traffico illecito di rifiuti: sono queste le ipotesi di reato di un’inchiesta segreta portata avanti dalla Procura di Roma che sta facendo tremare mezza città …”


A tal proposito, proprio ieri pomeriggio, il Comitato No Inc ha depositato all’Ufficio protocollo del Comune di Albano una richiesta di “accesso agli atti e copia” relativa ad una lettera che sarebbe stata inviata proprio dal monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, al Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, nei giorni immediatamente successivi al noto corteo contro l’inceneritore dei Castelli, sfilato lungo le vie di Albano Sabato  20 Ottobre.
La notizia della lettera è stata rivelata, di persona, dal portavoce ed addetto stampa del Sindaco, Dott. Luca Faenza, ad un noto e stimato rappresentante del No Inc, solo nel pomeriggio di giovedì 15 novembre, ai margini d’un incontro pubblico avvenuto presso Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano, tra rappresentanti del Comitato e Sindaco Marini. Nella lettera il magnate dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, avrebbe palesato tutto il suo disappunto per la partecipazione, al corteo contro l’inceneritore, di alcuni noti sindaci dei Comuni dei Castelli Romani. Comuni, come noto, che sverzano i propri rifiuti indifferenziati proprio all’interno della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale), da settimane al centro delle reiterate e clamorose indiscrezioni giornalistiche.


"Ma perché, ci chiediamo, il Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, ancora non ha reso pubblica la lettera? – Afferma Daniele Castri portavoce del movimento No Inc –  Eppure, – prosegue Castri –  proprio di recente, anche noti attivisti e giornalisti locali hanno denunciato, davanti la pubblica opinione e agli organi giudiziari competenti, le missive “critiche ed intimidatorie” ricevute dall’Avvocato Manlio Cerroni. Riteniamo, a questo punto, che sia assolutamente necessario fugare ogni dubbio sul contenuto della missiva sia di fronte alla cittadinanza, sia di fronte alla stampa ed alla pubblica opinione. – Il rappresentante dei No Inc conclude – Prima di tutto per rendere reali i principi di trasparenza e legalità su cui pretende di fondarsi l’attività dell’Amministrazione Marini. In secondo luogo, perché soltanto attraverso la  condivisione e la circolazione di questo genere di informazioni è possibile uscire, realmente, dal monopolio attuale di gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti ancora legato all’Avvocato Manlio Cerroni ed ancora basato su raccolta indifferenziata, discariche ed inceneritori."