BRACCIANO, REINTEGRATO IL CONSIGLIERE ARMANDO TONDINELLI

Sulla questione incompatibilità è tuttora in corso il giudizio di fronte al giudice ordinario presso il Tribunale di Civitavecchia ex articolo 69 comma 5 del decreto legislativo.

 

Redazione

Bracciano (RM) – Nella seduta dell'8 novembre, il Consiglio comunale di Bracciano, all’unanimità, ha deliberato , in esecuzione della sentenza . 8566/2012 del Tar del Lazio il reintegro del dottor Armando Tondinelli nella funzione di Consigliere comunale. Ha inoltre dato atto che per effetto della stessa deliberazione “viene meno la surroga disposta a favore dell’architetto Patrizia Riccioni”. Nel provvedimento inoltre si dà atto che “in relazione alla problematica dell’incompatibilità del dottor Tondinelli, è tuttora in corso il giudizio proposto dallo stesso di fronte al giudice ordinario presso il Tribunale di Civitavecchia ex articolo 69 comma 5 del decreto legislativo 267/2000 e che avverso la sentenza del Tar del Lazio è stata deliberata la proposizione di ricorso in appello avanti al Consiglio di Stato”. La votazione è arrivata al termine di una articolata discussione tra i consiglieri comunali sulla questione citata di incompatibilità.

tabella PRECEDENTI:

09/11/2012 BRACCIANO, REINTEGRO CONSIGLIERE TONDINELLI: IL CONSIGLIO DI STATO BOCCIA LA RICHIESTA DEL COMUNE DI SOSPENSIVA A SENTENZA TAR
30/10/2012 BRACCIANO CASO REINTEGRO CONSIGLIERE TONDINELLI, MASSI CHIEDE L'ATTUAZIONE DELLA SENTENZA DEL TAR
22/10/2012 BRACCIANO, ALFREDO MASSI: "MALCOSTUME" IN ITALIA E "MALA DEMOCRAZIA" A BRACCIANO
18/10/2012 BRACCIANO, IL TAR LAZIO REINTEGRA IL CONSIGLIERE ARMANDO TONDINELLI
10/07/2012 BRACCIANO CONSIGLIO COMUNALE: PATRIZIA RICCIONI SUBENTRA AD ARMANDO TONDINELLI DICHIARATO INCOMPATIBILE
13/06/2012 BRACCIANO, CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA L'INCOMPATIBILITA' PER ARMANDO TONDINELLI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE



ROMA, EUR: GRANDE PARTECIPAZIONE AL CORTEO DEL MOVIMENTO STUDENTESCO NAZIONALE CONTRO IL GOVERNO

Stacchiotti (Msn): "Al Ministro Profumo chiediamo: cosa ha pensato per risolvere il problema dell’edilizia scolastica? Quali proposte per abbattere il caro libri? A quando la riforma della classe docente?"

 

Redazione

Roma – Cinquemila studenti degli istituti della zona Eur hanno manifestato, venerdì 9 novembre, contro il Governo. Gli studenti partiti dalle scuole Alberti, Vivona, Peano, Ruiz, De Pinedo, Cannizzaro, Primo Levi e Aristotele, si sonoriuniti a viale Bethooven. ‘Le scuole crollano, gli studenti no" questo lo striscione del Movimento Studentesco Nazionale, promotore del corteo. “Siamo stanchi di quello che sta succedendo in Italia. Le tasse aumentano, il nostro futuro sarà segnato dalla precarietà e nel mezzo del caos, nessuno si occupa fattivamente della scuola. – dichiara in una nota Edoardo Stacchiotti, rappresentante della Consulta per l’istituto ‘Alberti’ e militante del Movimento Studentesco Nazionale Roma. –  Cosa ha fatto il Ministro Profumo in questi mesi? – Prosegue la nota di Stacchiotti – L’unica proposta che ci ricordiamo è quella di eliminare l’ora di religione, proposta inutile davanti ai grandi problemi che stanno devastando le nostre scuole. Al Ministro Profumo chiediamo: cosa ha pensato per risolvere il problema dell’edilizia scolastica? Quali proposte per abbattere il caro libri? A quando la riforma della classe docente? Siamo stanchi di essere presi in giro, di attendere che qualcuno si dia una svegliata, e ci sembra che questo Ministro abbia meno risposte di noi. – Conclude la nota – La grande partecipazione alla manifestazione dimostra solo un grande fatto: non siamo passivi ed inermi come ci descrivono, ma siamo ribelli armati di speranza."

 




ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: SI COMPLICA LA POSIZIONE DEL FIDANZATO

Le immagini di videosorveglianza sarebbero state acquisite dagli inquirenti il giorno successivo la morte di Federica.

 

Chiara Rai

Anguillara (RM) – Tre nuovi elementi acquisiti complicano la posizione di Marco Di Muro, il ventitreenne ragazzo di Federica Mangiapelo la sedicenne trovata morta il primo novembre, giorno seguente la notte di Halloween, a Vigna di Valle, in riva al lago di Bracciano.

Secondo quanto emerge dalle indagini  nella macchina di Marco, gli uomini del Ris di Roma avrebbero rinvenuto della sabbia, compatibile con quella del lungolago dove Federica è stata rinvenuta cadavere. Che ci faceva della sabbia in macchina? Ma non è tutto. Il fidanzato della ragazza, l’ultimo, al momento, ad averla vista in vita, sarebbe tornato a casa a Formello con gli abiti bagnati e avrebbe chiesto alla madre di lavarli. Ora, non è del tutto strano che un ragazzo dia gli abiti alla mamma per lavarli, soprattutto se bagnati. Quello che invece risulta singolare è il fatto che proprio la mattina di giovedì primo novembre, quando la giovane è stata ritrovata morta, il fidanzato pare abbia lavato anche la macchina, una utilitaria di colore blu posta sotto sequestro e sulla quale stanno lavorando i Ris in cerca, tra l’altro, di tracce biologiche e Dna.

Ora, è da capire se il ragazzo abbia l’abitudine di lavare spesso la sua auto o se, proprio, quel giovedì mattina ci sia stata una esigenza diversa: pulire le impronte di un litigio finito in disgrazia? Intanto, oltre al famoso messaggio Facebook inviato quella notte dove il ragazzo sottolineava: “abbiamo litigato, ma ti voglio bene”, spunta fuori un sms che Di Muro ha inviato a Federica poco dopo le tre del mattino: «Sono tornato a prenderti, ma tu non c'eri. Perché te ne sei andata?». Questo messaggio avvalorerebbe la versione del ragazzo, che è stato ascoltato dagli inquirenti ben cinque volte, il quale avrebbe asserito di aver lasciato Federica sotto la pioggia intorno alle tre del mattino, nei pressi della banca delle Marche sulla via Anguillarese. Dopodiché, si sarebbe allontanato per circa tre minuti: il tempo di riaccompagnare a casa l’amico di Federica, uscito assieme ai due per festeggiare Halloween. Ma tornato indietro dalla ragazza, quest’ultima si sarebbe già dileguata nel nulla fino al fotofinish del cadavere sulla riva.

La vicenda

Ancora avvolto nel giallo il caso di Federica Mangiapelo, la sedicenne trovata morta il primo novembre, giorno precedente la notte di Halloween,  a Vigna di Valle, in riva al lago di Bracciano nel Comune di Anguillara Sabazia. Federica indossava un giacchetto nero e un paio di fuseaux grigio scuro. Con sé avrebbe dovuto avere anche una borsa marrone con inserti bianchi e un cellulare nero.  Si cercano delle prove e si continuano a raccogliere testimonianze per arrivare a colmare un buco temporale pieno di misteri:  cosa avrebbe fatto e con chi avrebbe trascorso la ragazza le ultime ore precedenti al suo decesso, avvenuto presumibilmente tra le 4 e le 5 del mattino del primo novembre?

Finora ciò che emerge è una ricostruzione piena di lacune: E’ mercoledì 31 ottobre, Federica si prepara per trascorrere la “notte delle streghe” con il ragazzo, il ventitreenne Marco Di Muro cameriere in un ristorante alla Storta, e un suo amico vicino di casa. Esce dopo cena e sale in macchina di Marco. I tre vanno ad un locale sulla Cassia, Federica beve appena mezzo drink in compagnia e poi inizia a litigare con Marco, presumibilmente per motivi futili: una carezza non ricambiata. Finita la serata, Marco riprende la macchina, i tre montano a bordo e i due fidanzatini ricominciano a litigare. Sono quasi le tre del mattino, Marco anziché riaccompagnare Federica dal padre, la lascia sulla via Anguillarese a circa un chilometro da casa della mamma e pressappoco a sette chilometri dal lungolago di Vigna di Valle dove poi verrà trovata cadavere. Dunque il ragazzo lascia Federica sotto la pioggia all’altezza della banca delle Marche e riaccompagna l’amico della sedicenne a casa: passano circa tre minuti e Marco, lasciato l’altro minorenne, decide di tornare da Federica, per andargli incontro. Non la trova più lì.

L’indomani il corpo senza vita della sedicenne è sulla spiaggia. Di Muro, come alibi avrebbe un sms inviato alle tre del mattino circa alla ragazza dove dice di non averla trovata nel punto dove l’avrebbe lasciata. Ma sembrerebbe che questo sms, non sia mai arrivato a destinazione. Poi un messaggio su Facebook, poco dopo: “Anche se abbiamo litigato, ti voglio bene”. Perché Marco ha sottolineato il fatto di aver litigato? E perché ritornato a casa avrebbe chiesto alla madre di lavargli gli abiti? Poi avrebbe lavato anche la vettura il giorno seguente, mentre un passante, alle otto circa del mattino, trovava il cadavedere di Federica in riva al lago.

L’inchiesta della procura di Civitavecchia ha indagato Di Muro, l’ultimo ad avere visto Federica in vita, iscrivendolo nel registro degli indagati «in conseguenza di un altro reato», e comunque come atto dovuto per permettere agli inquirenti di acquisire altre prove anche all’interno dell’abitacolo della macchina del ragazzo. Poche le certezze rispetto a una dinamica che fa di questo caso un giallo agghiacciante: l’autopsia stabilisce che Federica non ha subito violenze, non è annegata, ma sarebbe morta per cause naturali, quindi per arresto cardiocircolatorio. I primi risultati dell’esame tossicologico proverebbero inoltre che Federica non era ubriaca. Ma allora come è morta e cosa le è successo nelle ore precedenti al decesso? Secondo le testimonianze finora acquisite, sarebbe stata vista sull’Anguillarese all’altezza della Banca delle Marche, intorno alle tre. Un altro testimone ha dichiarato che Federica intorno alle quattro camminava da sola sotto la pioggia sul lungolago. Ma se fosse stata a piedi e da sola, la sua immagine sarebbe immortalata dall’unica telecamera attiva sulla strada che porta a Vigna di Valle. Eppure, dai primi dati emersi sarebbero passate solo automobili quella notte. Nelle immagini registrate dalle telecamere del ristorante “La Caletta” ci potrebbe essere una buona porzione di “verità” che cercano gli inquirenti e aspettano con ansia i genitori e l’intera cittadina. Le immagini di videosorveglianza sarebbero state acquisite dagli inquirenti il giorno successivo la morte di Federica, quasi subito. Dunque oltre alle videocamere, le ricerche sono concentrate nel lago per rinvenire la borsetta di Federica, ci saranno altre immersioni nei prossimi giorni per continuare a raccogliere elementi di un caso che rimane ancora un fitto mistero.

tabella PRECEDENTI:

09/11/2012 ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: LE IMMAGINI DELLE TELECAMERE PUNTATE SULLA STRADA QUELLA NOTTE AL VAGLIO DEL RIS

08/11/2012 ANGUILLARA, INDAGINI CASO FEDERICA MANGIAPELO: INDAGATO IL FIDANZATO

07/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO: PROSEGUONO GLI INTERROGATORI. ANCORA NESSUN INDAGATO

07/11/2012 ANGUILLARA, L'ADDIO AL "PICCOLO ANGELO"

05/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO, INTERROGATIVI E ACCUSE AL RAGAZZO DI FEDERICA: INTANTO UN BAGNO DI FOLLA IN PIAZZA

04/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO: DA LUNEDI' POMERIGGIO LA SALMA IN CHIESA PER L'ULTIMO ADDIO

03/11/2012 ANGUILLARA, MORTE DI FEDERICA MANGIAPELO: PARLANO LO ZIO MASSIMO E IL SINDACO PIZZORNO

03/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO, CITTADINANZA ANCORA PIU' STRETTA ATTORNO AL PICCOLO ANGELO BIONDO

02/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO, MAMMA ROSSELLA E PAPA' GIGI: "LOTTEREMO PER AVERE GIUSTIZIA"

02/11/2012 ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: SI ATTENDE RISULTATO AUTOPSIA
 
01/11/2012 ANGUILLARA, CASO CADAVERE A VIGNA DI VALLE: IL CORPO DI FEDERICA IN ATTESA DELL'AUTOPSIA
 
01/11/2012 ANGUILLARA, RAGAZZA MORTA A VIGNA DI VALLE: I RACCONTI DEI CONOSCENTI E IL RETROSCENA FAMILIARE



ANGUILLARA, NON E' DISCREZIONE DEI CAPO AREA RISPETTARE LE REGOLE

[ DELIBERA 291 DEL 2006 ]

[DELIBERA 117 DEL 2012 ]

 

La delibera 291 del 2006 stabilisce che le domande di patrocinio devono essere trasmesse di norma almeno 20 giorni prima della data della manifestazione

 

Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Criteri, modalità e luoghi, riguardanti qualsiasi deliberazione della Giunta comunale non lasciano spazio ad interpretazioni. Il Segretario Generale fissa la data dell’esecutività secondo norma. E’ fatto obbligo a chiunque di rispettare e di eseguire.

Ad Anguillara questo principio talvolta viene meno. Infatti l’esecutività della norma non si attiene al dettato della stessa delibera, ma si assoggetta al potere discrezionale del capo area.

La delibera di Giunta comunale n. 291 del 7 novembre 2006 avente come oggetto “atto d’indirizzo per la concessione del patrocinio comunale”, è una deliberazione tutt’oggi in vigore, che determina i criteri e le modalità, nonché le forme di pubblicità per la concessione del patrocinio del Comune di Anguillara Sabazia ad iniziative e manifestazioni di particolare valore culturale, scientifico, sociale, educativo, sportivo, ambientale  ed economico promosse da soggetti pubblici e privati, che si svolgono di regola all’interno del territorio cittadino: convegni, congressi, seminari, ricerche, indagini conoscitive, corsi, attività di formazione, mostre, rassegne,concorsi, premi, manifestazioni dello spettacolo, pubblicazioni, video prodotti multimediali.

Al paragrafo 7 di questa delibera viene specificato: Le domande di patrocinio devono essere trasmesse al Comune di norma almeno 20 giorni prima della data di svolgimento dell’iniziativa.

Nella delibera di Giunta comunale n. 117 dello scorso 11 ottobre 2012  avente come oggetto “patrocinio e autorizzazione 12° festa del fungo”, si legge tra l’altro: Visto la richiesta di autorizzazione inviata in data 4 ottobre 2012 dall’associazione Micologia Sabazia per la “12° Festa del Fungo, che si svolgerà in Piazza del Molo in data 20 e 21 ottobre p.v.  La Giunta, in data 11 ottobre, dichiara quindi la deliberazione immediatamente esecutiva.

Il fatto di per sé potrebbe apparire di irrilevante importanza. Ci si chiede: Se la delibera 291 del 2006 stabilisce che le domande vanno presentate 20 giorni prima della data di svolgimento delle iniziative da patrocinare, perché la domanda dell’associazione, presentata il 4 ottobre per un evento previsto per il 20 ottobre – 16 giorni prima dell’evento – non è stata respinta? Si badi bene: nessuno ha nulla contro l’associazione Micologia Sabazia e tantomeno contro la festa del fungo. Ma appare quantomeno singolare che un organo amministrativo che prima stabilisce una regola sia poi il primo a non rispettarla, creando così un vulnus. Un domani, il primo che presenterà una richiesta di patrocinio 15 o 10 giorni prima dell’evento chi avrà il coraggio di respingerla?

 




BRACCIANO, 6 COMMISSIONI DA 5 MEMBRI CIASCUNA: UNA SQUADRA A SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Organismi espressione della maggioranza e della minoranza

 

Redazione

Bracciano (RM) – Sei commissioni da cinque membri ciascuna per complessivi trenta membri. Una squadra a supporto dell’attività dell’amministrazione comunale. Sono già operative da qualche tempo, dopo la loro nomina da parte del Consiglio comunale all’unanimità,  le sei commissioni consiliari consultive.  Ogni commissione vede tre membri espressione della maggioranza e due della minoranza. Al loro interno le commissioni hanno proceduto alla nomina del presidente. Commissione Sport, Turismo, Spettacoli, Pubblica Istruzione, Cultura e Sviluppo Economico: Luigia de Michele (Presidente), Mario Negretti, Sandra Pedroni, Anna Grazia Bernardini, Anna Sassi. Commissione Socio-assistenziale, pari opportunità, partecipazione e gemellaggi: Stefania Lanzi (Presidente), Andrea Serralessandri, Valentina Magliani, Antonio Di Martino, Roberta Alimenti. Commissione Polizia Locale, Sicurezza, Trasporti e Viabilità Mauro Donato (Presidente), Amedeo Lanucara, Valentino Furnari, Marioclaudio Perugini, Marco Bolognin. Commissione Lavori Pubblico: Federico Bresciani, Valentina Di Benedetto, Carlo Marziali, Marco Teodori, Arianna Marchionne. Commissione Economia e Finanza, Tributi e Patrimonio, Personale e Affari generali: Roberto Giorgetti (Presidente), Massimo Lombardo, Simonetta D’Orazio, Fabrizio Cherubini, Marcello Pezzillo Iacono. Commissione Ambiente, Territorio, Urbanistica: Giorgio Sigillò (Presidente), Ivan Cristadoro, Mauro Carloni, Margherita Moreno, Arturo Caudullo. “E’ interesse dell’amministrazione comunale – commenta  il sindaco Giuliano Sala – ricercare il massimo coinvolgimento delle commissioni che di volta in volta verranno ascoltate sulle tematiche specifiche. L’auspicio è che si possa fare un lavoro condiviso e partecipato mirato a supportare al meglio l’attività dell’amministrazione comunale”. Le commissioni consiliari consultive, regolate da apposito regolamento, possono presentare proposte che saranno poi vagliate dall’amministrazione comunale.

 




CIAMPINO, SCANDALO IMPIANTO SUPERGA: IL MOVIMENTO ENERGIA PLURALE AUSPICA DIMISSIONI DI MASSA

Redazione

Ciampino (RM) – "In relazione alle voci, recentemente confermate da un imbarazzato comunicato del sindaco, relative al ristorante “Superghino”, a quanto pare realizzato abusivamente all’interno di un impianto sportivo comunale affidato in gestione ad una associazione facente capo ad un consigliere comunale del PD, ci sembra che questa faccenda si vada allargando a macchia d’olio e che l’amministrazione comunale sia un pochino in imbarazzo. – Dichiara attravesro una nota Massimo Zito coordinatore provinciale di Roma del movimento politico civico "Energia Plurale – L’assessore Verini si trova ancora una volta al centro dell’attenzione – prosegue la nota di Zito – e lo stesso si può dire per l’assessore Sisti mentre il sindaco Simone Lupi sembra in difficoltà…. Considerato che il sindaco, la giunta e tutto il consiglio comunale hanno organizzato cene e banchetti in un immobile costruito (non da dieci anni ma un anno fa) abusivamente su un terreno comunale all’interno di un impianto sportivo comunale affidato inspiegabilmente in gestione ad una associazione debitrice per alcune decine di migliaia di euro nei confronti del comune… Insomma, mangiavano, tutti o quasi tutti in quel locale senza che nessuno si domandasse come fosse comparso… Pare proprio che i rappresentanti del Popolo ciampinese siano stati in massa contagiati dal virus di Scajoliana memoria la cui diffusione sta assumendo sempre più dimensioni pandemiche a tutti i livelli della classe politica italiana: quello delle cose che succedono a loro insaputa. – La nota conclude – Da quanto sopra, a prescindere dalle conseguenze amministrative e penali che potrà avere questa vicenda l’unica opzione considerabile per sindaco, giunta e consiglio comunale è quella delle dimissioni di massa, restituendo alla popolazione ciampinese il mandato così male da loro rappresentato.

tabella PRECEDENTI:

08/11/2012 CIAMPINO, RISTORANTE ABUSIVO IN VIA SUPERGA: IL TEMPO PUO' CURARE LE FERITE?
06/11/2012 CIAMPINO, ABUSO RISTORANTE VIA SUPERGA: E' POLEMICA


 




TARQUINIA, CONTINUA LA RACCOLTA DI FIRME PER LA PETIZIONE AL SINDACO DI CIVITAVECCHIA

Redazione

Tarquinia (VT) – Prosegue per la terza settimana la campagna di sottoscrizione per la petizione al sindaco di Civitavecchia. Oggi sabato 10 novembre in Piazza Cavour a Tarquinia dalle 16.00 alle 19.00 per raccogliere le firme a nome di tutto il Coordinamento delle associazioni ambientalisteMovimento No Coke, Forum ambientalista, Nessun Dorma, Medici per l’ambiente, Antidiscarica di Allumiere, Riprendiamoci il futuro, Piazza pulita, Italia Nostra per il rispetto delle prescrizioni a tutela della salute e dell’ambiente nel procedimento in corso dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) della centrale TVN.
Le petizione potranno firmarla tutti i cittadini dell’Alto Lazio, pertanto un occasione per i cittadini di Tarquinia di essere considerati nell’ambito del procedimento dell’AIA. Nella petizione si chiede al Sindaco di Civitavecchia, avv. Pietro Tidei che in sede di conferenza dei servizi per il rilascio dell’AIA della centrale di Torrevaldaliga Nord, pretenda la conferma delle prescrizioni del decreto Via 680/2003 (realizzazione parco serbatoi, allontanamento scarico della pescicoltura, sistema di manipolazione carbone in depressione etc.) nonché una esatta calendarizzazione per la celere ottemperanza delle stesse, che si evidenzia essere condizione imprescindibile all’esercizio dell’impianto e, avvalendosi dei poteri di cui al Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265, ponga, oltre ad altre che riterrà opportune, le sotto elencate prescrizioni a tutela della salute della popolazione :
–        Rispetto dei limiti emissivi per il monossido di carbonio (CO), come attesi con l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e prescritti nel BREF sui grandi impianti di combustione (Large Combustion Plants), di 50 mg/Nm3; 
–        Utilizzo di carbone con contenuto in zolfo non superiore allo 0,3% come prescritto dall‘art. 6 delle Norme di Attuazione del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Lazio;
–        Rispetto dei flussi di massa come prescritti ed autorizzati con Decreto MAP/2003, con particolare riferimento al quantitativo di carbone utilizzabile, anche al fine di non inficiare la riduzione della centrale da quattro a tre gruppi;
–        Rispetto delle ore di funzionamento come autorizzate con Decreto MAP/2003;
–        Adeguamento del rendimento dell’impianto a livelli previsti dal BREF LCP e fissati nell’intervallo tra il 43 e il 47%;
"Desecretazione e pubblicazione dei contenuti relativi alla scheda B della documentazione per la richiesta del rinnovo Aia e relativa a “Dati e notizie sull’impianto attuale” comprensiva dei risultati del monitoraggio in continuo delle emissioni al camino. – Dichiara il Portavoce del Coordinamento delle associazioni ambientaliste Marzia Marzoli – Tutte queste prescrizioni – conclude il portavoce – se rispettate porterebbero un beneficio enorme all’ambiente e alla salute, firma e fai firmare la petizione.

 




VALLEPIETRA, AL VIA LA SAGRA DEL FAGIOLONE E DELLO SCACCHIATO

Redazione

Vallepietra (RM) – A Vallepietra il 10 e 11 novembre prende il via la nona “Sagra del Fagiolone e dello Scacchiato” organizzata dal comune di Vallepietra in collaborazione con il “Consorzio Valle del Simbrivio” con il patrocinio della Provincia di Roma e del Parco regionale Naturale dei Monti Simbruini. Nel fuoriporta vallepietrano non ci si concederà solo una parentesi gastronomica con degustazioni di un menù dove si potranno scoprire i “Sapori di Vallepietra”; infatti, da non perdere sono le visite guidate dove si potrà ammirare un meraviglioso paesaggio e i luoghi storici del borgo di Vallepietra. Nonché visite nei campi alla conoscenza dei luoghi di produzione e delle terre in cui si coltiva il Fagiolone. Nella mattinata di domenica 11 novembre è previsto un momento informativo sullo stato di attuazione del progetto, teso alla valorizzazione dei fagioli della Valle del Simbrivio. Il progetto ha come promotori, oltre al Comune di Vallepietra, il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, l’Università La Tuscia di Viterbo, il Consorzio Valle del Simbrivio. Nel Corso della Tavola Rotonda verranno consegnati degli attestati di riconoscimento alle Coltivatrici e al Coltivatore più longevi di Vallepietra ed ad Operatori Economici che si impegnano a diffondere la cultura del mangiar bene e sano, con il fine di creare una Rete Qualificata di punti vendita dei Fagioli di Vallepietra e di altri prodotti tipici del Consorzio "Valle del Simbrivio". È previsto un mercatino di prodotti tipici e oggettistica. – La sagra avrà luogo all’interno di una tensostruttura allestita in Piazza Italia, indipendentemente dalle condizioni climatiche.

 




NEMI, CACCIATORI SELEZIONATORI: UNA LETTERA SEGNALA AL SINDACO LE SPECIE DA ABBATTERE.

Redazione

Nemi (RM) – Una lettera ironica, trovata nella buca della posta e che circola da 2 giorni nel paese delle fragole. Fa sorridere, è una nota ironica, senza dubbio originale. Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicarla.

Ecco la trascrizione del testo della lettera:

"Nei giorni scorsi, sul quotidiano [ Omissis ], è stato pubblicato un articolo intitolato Al Parco di Nemi presto arriveranno cacciatori-selezionatori per tutelare le colture.

L’articolo riporta una esternazione del Sindaco Bertucci che dichiara: “Ci siamo uniti volentieri al Parco dei Castelli Romani, impegnato nella tutela della biodiversità, anche in questa iniziativa che porterà grande vantaggio all’attività agricola del territorio. Operativamente, sarà fatto presto un censimento degli animali distruttori per poi passare alla parte pratica del progetto”. Ora, il Sindaco Bertucci è oberato, anzi oberatissimo di lavoro (tanto che non trova il tempo per rispondere alle interrogazioni dei Consiglieri di minoranza) per cui, allo scopo di sollevarlo da sì gravoso incarico, abbiamo fatto un rapido censimento degli animali distruttori presenti nel Comune di Nemi da sottoporre ad abbattimento selettivo.

Si segnalano:

Macaca municipalis hirta ridens L. (Bertuccia dal capello riccio)
Specie autoctona dalle abitudini diurne, sovente anche notturne, ha percorso in lungo ed in largo il territorio nemese (conosce ogni via e ogni abitante – Oryctolagus penarus dixit) dispensando ampi sorrisi, baci e abbracci, strette di mano e promesse, tante promesse: negli ultimi tempi, causa le promesse da mantenere, ha assunto abitudini crepuscolari, con pericolosa deviazione del comportamento verso la forma istericus. Di elevata intelligenza e cultura, interviene nei più disparati convegni elargendo perle di saggezza. E’ affascinata dal Tricolore, tanto che si narra che indossi la Fascia anche per dormire; ama paludarsi con gessati in stile mafioso con cui si pavoneggia nelle varie occasioni *ufficiali  [* Il termine originale è stato sostituito]. Di norma non emette versi, fa gli occhioni e le faccette.

Oryctolagus penarus L. (Coniglio mannaro)
Specie alloctona dalle abitudini notturne, al massimo crepuscolari (tardo pomeriggio). Tende alla pinguedine poiché, in virtù degli Altissimi Incarichi *ufficiali  [* Il termine originale è stato sostituito] Filotranviari (mica cazzi!!), è autista munito: allo scopo di farlo sapere Urbi et Orbi fa tappa in tutti i bar dei Castelli dove ingurgita cappuccini in quantità industriali. Nelle notti di plenilunio, se è libero dagli incarichi di cui sopra, scorazza per il paese emettendo un verso angoscioso che getta nella più profonda disperazione la popolazione: Faremo, Faremo, Faremooooooo!!!!!

Anser anser colombarum minus L. (Ochetta delle Colombe)
Specie autoctona dalle abitudini diurne, si aggira per le stanze del *Palazzo [* Il termine originale è stato sostituito] alla perenne ricerca dell’acca perduta e del congiuntivo smarrito, emettendo sommessamente di tanto in tanto il verso, Sinanni,Sinanni!!,Sinanni!!, Sinanni!!??.

Canis lupus vigilantes funebris semperridens L. (Fido Braccio Destro)
Specie alloctona migrante (di comune in comune dei Castelli romani), percorre senza sosta le vie del paese, stazionando sovente in Piazza Roma (lato tabaccheria), da cui può osservare adorante, l’avita magione della Bertuccia dal capello riccio: è caratterizzato da un agitare vorticoso delle braccia e da uno strofinio energico delle mani. Quando si avvicina al malcapitato di turno proferendo con fare sussiegoso, Ciao Caro, tutto bene????, Provoca nell’interlocutore (per la componente funebris) un immediato moto delle mani verso le parti basse del corpo.

Sono stati avvistati anche il Gorilla Vinea magna L. (Gorilla di Vigna grande), l’Odobaemus avionis L. (Tricheco volante) e la Myrmica pazientissima ohm L. (Formica factotum). Per carità del lettore ci asteniamo dal descrivere le loro peculiari caratteristiche: segnaliamo solo l’assoluta immobilità e la mancanza di parola in occasione delle *sedute [* Il termine originale è stato sostituito], tanto da farle sembrare finte.

Purtroppo temiamo che nonostante il nostro impegno sarà abbattuto solo il Cinghiale (Sus scrofa). Siamo fermamente contrari a ciò, perché, al cospetto delle specie altamente perniciose per la Comunità descritte precedentemente, questo timoroso suino dalle abitudini notturne (che al massimo danneggia le macere e mangia i bulbi), è per Nemi il male minore: merita quindi, di vivere e prosperare indisturbato nella valle del lago.
L’amico del giaguaro, pardon, del cinghiale"
 




IL CONSENSO A MONTI

Ninnj Di Stefano Busà

Il consenso frettoloso quanto inspiegabile di Mario Monti è certamente il risultato di un rigetto viscerale alla politica berlusconiana, una sorta di esorcizzazione e di riadattamento all'idea di poter contare su una politica seria del  -fare-  tanto ventilata e opportunamente motivata da Berlusconi (prima versione). L'Italia avverte un grandissimo bisogno di adeguarsi alle riforme, di  realizzare misure di emergenza che mantengano l’allineamento all'Europa, ha l'esigenza  di un nuovo riscatto morale e istituzionale, di un salto di qualità, di una marcia in più che possa riscattare la politica divenuta marcia e collusa, dopo l'afflosciamento e il galleggiamento degli ultimi tempi dell'esecutivo Berlusconi. Pur di mandare il Cav. a casa, i partiti di sinistra e la stessa destra del buon Fini avrebbero venduto l'anima al diavolo. Oggi, bisogna leggere in chiave di avvicendamento fisiologico: l'entrata in scena di Monti è una sterzata a sinistra per evitare il vecchio governo, ma bisognerà valutarlo nei fatti, non nella speranza, giudicarlo dalle azioni di governo e non mi sembrano mosse ben azzeccate, sin dal suo primo esordio parlamentare. Intanto, l'esecutivo Monti, con tutto il suo enturage riflette un atto di illealtà verso il Popolo italiano, verso l'elettorato che si era democraticamente espresso,  il cui voto già espropriato del suo diritto di scelta, da un metodo poco ortodosso di veti incrociati, di congreghe tra capi-gruppo, arbitri decisionali degli eletti e di sotterfugi interscambiabili e di malapolitica perpetrati ai danni del popolo come quello del sistema di voto:"porcellum" definito così perfino dal suo stesso firmatario, si è visto ora espropriato del suo sacrosanto diritto di eleggere per scelta e non per imposizione. La ragione per cui Monti ha tutto questo credito tra il popolo italiano è soprattutto di ordine psicologico. Dopo quasi un ventennio di berlusconismo portato alle sue estreme conseguenze, soprattutto negli ultimi tempi, da un ostruzionismo di carattere patologico e spesso esacerbato da contrasti, quanto inficiato nelle forme di legalità istituzionali, (inammissibili da parte di un alleato come Fini). L'esecutivo di Berlusconi navigava in brutte acque, sul "filo del voto",ormai impossibilitato a svolgere le sue funzioni di rafforzamento alla spesa pubblica, tagli, riforme richieste dalla U.E, disoccupazione alle stelle, quindi esigenza di modifiche strutturali per la crescita e la riforma sul lavoro, per il sistema pensionistico etc. era divenuto una roccaforte contro il giustizialismo forsennato della magistratura di sinistra, inceppato già dai mille divieti di Bossi, che nutriva una coalizione d'interesse esclusivamente federalistica,  in funzione del voto della prossima campagna elettorale che gli avrebbe fruttato altri voti, non poteva più reggere. Il frutto condito con l'odio viscerale verso il cittadino di status mediocre, (borghese di ceto medio: Berlusconi che, dal  -nulla-  si era catapultato alle altissime vette, fino ad essere il 2° uomo più ricco d'Italia avevano ingenerato calunnie, malumori, invidie, polemiche a mai finire. Tutti sappiamo quanto l'odio sia meschino e crudele, mai obiettivo nei confronti di un uomo che, seppure impedito nell'espletamento del suo ruolo, tuttavia in tempi non sospetti, aveva dato il meglio di sé. Ma tant'è, si è portati a considerare solo il brutto degli ultimi tempi…  Ora si inneggia al tecnocrate Monti quale "salvatore" dell'Italia, ma di quale Italia stiamo parlando? Allo stato dei fatti, sta facendo le medesime mosse. Non porta avanti nulla dei tagli alla politica capitalistica e onerosa e alla spesa pubblica; ha escluso, eluso, volutamente “glissando sulla patrimoniale”, (anzi non l'ha posta tra le priorità del governo), non effettua la strategia di mercato nell’interesse dell’introito economico, utilizzando l'etere come deterrente: i canali di trasmissioni televisivi vengono dati gratuitamente e distribuiti tra Mediaset e Rai; non colpisce le fasce alte dei redditi o patrimoni immobiliari megagalattici, non fa pagare l'ICI al megastratosferico patrimonio immobiliare di proprietà della Chiesa. Senza pensare che poteva colpire il reato di tentativo di frode fiscale nei riguardi dei “Furbastri” di turno, il che, se andava bene, avrebbero occultato ingenti ricchezze, (tentativo di furto ai danni dello stato) passibile di galera… Poteva, ipso facto, con un decreto-legge “lampo” portare il rientro dei capitali dall'estero e tassarlo al  5/6%, invece  che all’ 1,1/5%, ma  se è egli stesso un magnate, come può colpire i suoi simili? Tassa il popolo e i pensionati, strozza la povera gente, i cassaintegrati, gli operai…a quelli sì, è facile prelevare gli ultimi spiccioli per il latte e il pane, i magnati se lo divorerebbero, perciò li teme. Intanto, aumentano le accise della benzina e lui resta inerte. In poche parole, sta facendo tutto quello che avrebbe potuto fare Berlusconi, Dov'è la differenza?  quest’ultimo (se non avesse dovuto scontrarsi  Fini e coi veti di Bossi, (il quale vede il territorio come terreno di caccia al voto, sperando di giungere al tanto sospirato "federalismo"), anche Berlusconi avrebbe potuto operare in tal verso e lo avrebbe fatto, se avesse avuto ancora  la maggioranza, questo ricordiamocelo quando si voterà… Dunque, apriamo gli occhi, guardiamo la realtà, che è quella di voler vedere a tutti i costi il bicchiere "mezzo pieno", perché assediati da una sete irrefrenabile, che è quella della speranza, dettata da fiducia cieca ed esasperata in "qualcuno o qualcosa" che ci dia una mano a salvarci dal baratro. Ma non sarà Monti, per quanto si cerchi di farlo passare per un governo tecnico, tale da non essere costretto a passare sotto la mannaia dell'elettorato, a fare il miracolo e…allora non potremo più fare la battaglia dell'odio personale per il ricco, ma solo per la nostra inadeguatezza a capire. Calunnie a mai finire. So per certo che Berlusconi ultima maniera si era afflosciato, quasi snaturalizzato, estraneato dal suo fervore iniziale. Ma sfido chiunque nei suoi panni: con le sentenze passate ingiudicate presso le preture di mezza Italia, con la giustizia che le dà la caccia come a un malfattore o un criminale, chiunque si sarebbe arenato nelle strettoie e nei labirinti subdoli di un potere occulto pronto a denigrarlo, a fare carte false per distruggerlo nella sua integrità morale, e istituzionale. Berlusconi, è vero, colpe ne ha a iosa. Non sarò qui a difenderlo, avrebbe dovuto avere più coraggio, più fiuto e non imbarcare un camicia nera che poi si è trasformato in un serpente "rosso". Col senno del "poi"…anche noi scorticheremo Monti, che non sarà affatto diverso dal precedente premier, se non nel fatidico "bunga bunga" e nella gogna mediatica che lo ha travolto. Monti non è un Santo, non sta realizzando nulla per la povera gente, non mettiamolo sull'altare, prima di constatarne la validità dell’operato e mi pare che come inizio non c'è malaccio…tutte tasse, sacrifici per il popolo e nulla in corrispettivo per i più abbienti.  Se questo doveva essere il suo rimedio, mi pare siamo messi piuttosto male. Non solo non rimedierà nulla, ma peggioreranno molte, troppe cose, perché il buon giorno si vede dal mattino, e sotto la pelle dell'orso quasi mai si ritrova l'agnello. Non dimentichiamo che proviene dall'elite, è anch'egli uno che si schiera per le fasce alte… non difenderà mai i deboli della società, perché le sue motivazioni sono connaturate con lui e non sono certamente di ceto basso…
 




COLLEFERRO, LUNEDÌ SI RICORDANO GLI EROI DI NASSIRIYA

Redazione

Colleferro (RM) – Lunedì prossimo 12 novembre ricorre l’anniversario dell’attacco terroristico alla base militare italiana a Nassiriya. Anche in questa nona ricorrenza l’Amministrazione comunale, come ogni vanno, vuole commemorare le vittime ricordando il drammatico evento con una cerimonia che si terrà nella piazza intitolata proprio ai caduti di Nassiriya. Il sindaco Mario Cacciotti ricorderà i diciannove connazionali, fra militari, carabinieri e civili, morti nell’attentato portato a segno da un gruppo di terroristi islamici. Era il 12 novembre del 2003 quando le due palazzine in cui risiedevano i carabinieri e i militari del contingente italiano furono colpite dal terribile attacco kamikaze. “Come negli anni addietro – dice il sindaco Mario Cacciotti – ricorderemo la triste sorte di quei nostri eroi, un sacrificio che non possiamo dimenticare. Essi sono caduti sotto un fuoco nemico, nel compimento del loro dovere, al servizio della Patria, mentre si impegnavano a prestare aiuto alla popolazione di un Paese martoriato dalla guerra. Proprio perché è sempre vivo in noi il loro ricordo, saremo lì anche quest’anno, come negli anni a venire, nella piazza che abbiamo intitolato a loro nome, affinché non venga dispersa la memoria di una grande tragedia, che ha suscitato enorme commozione in tutti gli italiani”. La cerimonia,  alla quale sono invitati tutti i cittadini, avrà inizio alle ore 11. Vi parteciperanno i giovani delle scuole, le forze dell’ordine, i rappresentanti delle numerose associazioni locali. Il sindaco deporrà una corona d’alloro ai piedi della scultura posta in ricordo del tragico avvenimento e a sottolineare la solennità della cerimonia verrà suonato il silenzio d’ordinanza.