Reale 12esimo e Di Russo 15esimo nelle prove del circuito europeo Cadetti

Frascati (Rm) – Un week-end insolitamente “tranquillo” per il Frascati Scherma. Non sono stati molti gli atleti del club tuscolano impegnati nello scorso fine settimana in gare nazionali e internazionali. In Italia l’unico ad essere sceso in pedana è stato lo spadista Davide Stella, presente ai nastri di partenza della prova di qualificazione zonale Open che si è tenuta a Cascia. Per l’atleta del Frascati Scherma è arrivato un 135esimo posto finale che comunque ne ha arricchito il bagaglio di esperienza. Altri tesserati del club frascatano sono stati impegnati tra Strasburgo (Francia), Eislingen (Germania), Budapest (Ungheria) e Copenaghen (Danimarca). In terra transalpina era in programma una tappa del circuito europeo Under 23 di sciabola e non sono arrivati piazzamenti particolarmente brillanti né per Vally Giovannelli (28esima) nella prova femminile, né per Lorenzo Ottaviani (solo 40esimo) nella prova maschile. Il miglior risultato dell’intero week-end del Frascati Scherma, invece, lo ha ottenuto in Germania il giovane Leonardo Reale, capace di piazzarsi al dodicesimo posto della prova individuale del circuito europeo Cadetti di sciabola. Più indietro gli altri partecipanti: Matteo Ottaviani si è fermato al 73esimo posto, Tiziano Tomassetti al 78esimo, Andrea Roussier Fusco al 175esimo e infine Valerio Reale al 210imo. Nell’ambito di questa gara è stata fatta anche una prova a squadre in cui i fratelli Leonardo e Valerio Reale si sono piazzati ottavi, mentre Ottaviani, Tomassetti e Roussier Fusco si sono fermati al 27esimo posto. Un altro discreto risultato internazionale è arrivato da Budapest dove si è tenuta una prova del circuito europeo Cadetti di fioretto: si tratta del 15esimo posto di Manfredi Di Russo nella gara maschile, mentre in quella femminile Mariavittoria Berretta ha concluso al 33esimo posto. Sempre nel circuito europeo Cadetti, ma di spada, si è tenuta una prova a Copenaghen dove Luigi Minetti si è piazzato 151esimo e Niccolò Pizzuti 166esimo.




Paolucci vince a squadre nella tappa di Coppa del Mondo paralimpica

Frascati (Rm) – Altro successo internazionale per Gianmarco Paolucci. L’atleta paralimpico del Frascati Scherma ha trionfato nella prova di Coppa del Mondo a squadre di sciabola che si è tenuta a Egen (in Olanda). La squadra italiana (che assieme a Paolucci ha annoverato anche Edoardo Giordan e Matteo Dei Rossi) ha battuto in finale la Germania e si è aggiudicata la gara. Nella prova a squadre di spada, Paolucci ha dato il suo contributo nella conquista del terzo posto finale. Lo stesso atleta frascatano ha ottenuto un bel quinto posto individuale nella prova di sciabola della categoria B, mentre meno brillante è stato il 17esimo posto della gara di spada. Tornando in Italia, sono arrivate buone notizie anche dalla prima prova Open disputata a Carrara, in Toscana. Ben cinque i podi con due trionfi: nella sciabola maschile il più bravo di tutti è stato Riccardo Nuccio, mentre nel fioretto maschile è stato Guillaume Bianchi a sbaragliare la concorrenza. Nella gara di sciabola maschile in cui ha trionfato Nuccio, bisogna segnalare anche il nono posto di Michele Gallo, il decimo di Lorenzo Ottaviani, il 12esimo di Lupo Veccia Scavalli e poi a seguire i piazzamenti di Leonardo Tocci (19), Flavio Vinci (22), Giovanni Roussier Fusco (26), Alessandro Perugini (36), Matteo Ottaviani (53), Andrea Roussier Fusco (71) e Tiziano Tomassetti (81). Nella gara di fioretto maschile vinta da Bianchi, ottima prestazione anche per Damiano Rosatelli che ha concluso al terzo posto, poi bene anche Carlos Llavador che ha terminato quinto. Più indietro Federico Pistorio (12esimo), Guilherme Toldo (14), Federico Colamarco (25), Mattia Raimondi (27), Giuseppe Franzoni (29), Joel Ciani (46), Edoardo Gabrielli (54), Tommaso Archilei (61), Gianmarco Gridelli (65), Manfredi Di Russo (92), Lorenzo Gabrielli (106), Alexander Milano (108) e Adriano Genovese (111). Nel fioretto femminile podi anche per Camilla Mancini e Alice Volpi, rispettivamente seconda e terza. Più indietro Valentina De Costanzo (11esima), Francesca Palumbo (17), Claudia Memoli (20), Elena Tangherlini (23), Margherita Lorenzi (25), Serena Puglia (26), Ludovica Genovese (29), Mariavittoria Berretta (32) e Guia Di Russo (43). Infine nella sciabola femminile si è piazzata al nono posto Sofia Ciaraglia con Chiara Mormile decima e Benedetta Baldini 11esima, più indietro Vally Giovannelli (20), Lucia Lucarini (29), Manuela Spica (31), Amelia Giovannelli (39), Siria Mantegna (42), Flaminia Prearo (46) e Francesca Porzio (62).




Rise Above, via libera a Reggio Calabria per 89 migranti

La nave Rise Above è arrivata stamane al porto di Reggio Calabria, dove ha attraccato al molo di ponente. La nave è stata scortata da 2 motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Tra poco inizieranno le operazioni di sbarco degli 89 migranti a bordo.
Da giorni la nave della ong Mission Lifeline si trovava davanti alla costa orientale della Sicilia in attesa dell’assegnazione di un porto. Cosa che è avvenuta ieri sera. Secondo quanto si è appreso, i migranti sbarcheranno tutti, a differenza della Geo Barents e Humanity 1 a Catania, perché quello della Rise Above è considerato come un evento Sar, cioé un salvataggio in mare in caso di naufragio (Search and rescue)

Cresce intanto la tensione nel porto di Catania sulla Humanity 1 e sulla Geo Barents, le due navi delle Ong con il loro “carico residuale” a bordo, ossia i migranti che non sono stati considerati in condizione di fragilità e ai quali è stato impedito di sbarcare. E cresce lo scontro politico sulla gestione dei flussi migratori, con l’opposizione che attacca “l’inumanità” del governo e Matteo Salvini che replica: “Questi sono viaggi organizzati, bisogna stroncare questo traffico di esseri umani”. Parole cui fa seguito la precisazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi su quella che è la linea del Viminale. “Ci stiamo comportando con umanità ma anche con fermezza sui nostri principi e in tal senso impronteremo le prossime azioni. Stiamo lavorando sia sui tavoli europei che nazionali” sottolinea il ministro ribadendo che l’Italia non farà “mancare a nessuno l’assistenza umanitaria”, con i migranti rimasti a bordo delle navi che sono “costantemente monitorati”. Ed inoltre, aggiunge, “stiamo accogliendo anche altre navi che arrivano con eventi Sar”.

 Il riferimento, oltre alla Rise Aboce, è ai 500 migranti salvati al largo della Sicilia da due motovedette e un rimorchiatore italiani e già sbarcati a Pozzallo ed Augusta. Resta invece ancora in acque internazionali la Ocean Viking, con 234 a bordo, che nei giorni scorsi ha chiesto un porto sicuro anche a Spagna, Grecia e Francia. La situazione a bordo delle due navi a Catania però peggiora di ora in ora. Sulla Humanity 1, dice la ong, per la “fase depressiva” che stanno attraversando, un gran numero dei 34 naufraghi che ha cominciato a mangiare poco o saltare i pasti. Dalla Geo Barents, invece, in due si sono buttati a mare, seguiti da un giovane che ha tentato di soccorrerli: i tre sono stati riporti sul molo 10 dove è ormeggiata la nave di Msf. Juan Matias Gil, capo missione della Geo Barents, lancia l’allarme “a bordo la situazione è molto tesa, le persone non capiscono perché gli altri sono sbarcati e loro no. Non possiamo dare loro risposte e allora l’ansia cresce, i conflitti crescono. Si buttano in acqua, una situazione che purtroppo vedremo molto spesso”. I due che si sono buttati sono un siriano e un egiziano. “Non voglio risalire a bordo – ha raccontato uno dei due ai volontari delle Ong – se mi rispediscono in Libia voi mi salverete di nuovo”.

La tensione si manifesta anche sui cartelli realizzati dai superstiti, con pezzi di cartone su cui hanno scritto ‘Help Us’, esponendoli all’esterno della nave e lanciando una sorta di sos: “aiutateci”, urlano in inglese. Uno scontro legale si aprirà a giorni nelle aule giudiziarie: i legali di Humanity 1 hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento notificato al comandante di lasciare il porto di Catania, ma senza una ‘scadenza’ temporale, e uno al Tribunale civile affinché il giudice disponga lo sbarco immediato delle persone a bordo in quanto profughi. E potrebbe esserci anche un intervento della giustizia: è stato presentato, infatti, un ricorso dei legali della Humanity 1 al Tribunale civile di Catania con cui si chiede al giudice di ordinare lo sbarco immediato dei 34 migranti rimasti ancora a bordo. E’ stato inviato con il metodo telematico dal legale della ong tedesca, l’avvocato Riccardo Camporicco. 

   E le tensioni crescono anche tra governo e opposizione. “Chi è a bordo di quelle navi – insiste il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini – paga circa 3mila dollari, che diventano armi e droga per i trafficanti”. Per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, la “selezione tra i migranti” che possono scendere dalle navi “non è fatta in base ai loro interessi, ma a quelli degli scafisti che li portano”. A loro replica Giuseppe Conte. Il governo, dice il leader M5s “scoprirà presto che il tema dei flussi migratori”, va affrontato “senza facili slogan o esibizioni muscolari a danno di persone e famiglie disperate”. Parla invece di “ignavia” da parte dell’Italia e dell’Europa il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni mentre Magistratura democratica chiede che “il Governo ritiri immediatamente i suoi decreti, manifestamente illegittimi, e consenta lo sbarco a tutti”. E la Commissione Europea ribadisce che c’è il “dovere morale e legale di salvare le persone in mare, in base alle leggi internazionali” e che “bisogna minimizzare il tempo che passano in mare”.




Incidente sulla via dei Laghi: perde la vita motociclista di Grottaferrata

Un 32enne, M.D. di Grottaferrata, è morto in un incidente stradale avvenuto ieri, poco dopo le 13, lungo via dei Laghi. Il giovane stava viaggiando con la sua moto in direzione Velletri, quando si è scontrato con una Ford Kuga con a bordo 3 operai di Ostia, cittadini albanesi, che usciva da una stradina laterale. L’impatto per il motociclista è stato fatale. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, la polizia locale e i carabinieri di Marino, la strada è stata chiusa per i rilievi e la rimozione dei mezzi dalle 13 alle 16.30.




A Roma presentata la destinazione turistica Cuneese e la rassegna fieristico-gastronomica “Autunno con Gusto”

È in corso per il Cuneese la stagione dei colori, dei profumi, dei sapori. Autunno con gusto è la rassegna coordinata dall’ATL del Cuneese che, da più di vent’anni, calendarizza i principali eventi fieristico-gastronomici della provincia a beneficio di una sua valorizzazione e promozione attenta della cultura gastronomica di eccellenza.
 
Si tratta di appuntamenti che propongono i buoni prodotti della terra e dell’artigianato, che culminano nei sapori dei piatti cucinati dagli chef cuneesi, capaci di esaltare colori e profumi del territorio. “Un territorio, quello cuneese, davvero ricco di prelibatezze, che da settembre a dicembre ravvivano le tavole imbandite di sagre, locande e ristoranti.” commenta il Presidente dell’ATL del Cuneese, Mauro Bernardi.
 
A settembre sono i funghi del Cebano ad inaugurare la stagione, in abbinamento all’uva profumata del Monregalese e delle Colline Saluzzesi. Ed è così che, sul finir dell’estate, mani laboriose iniziano a raccogliere i frutti della terra: dalle patate di montagna alle erbe aromatiche, fino al variopinto mondo degli ortaggi e dei legumi di stagione: Aglio di Caraglio, Peperone Cuneo, Fagiolo Cuneo, Carota di San Rocco, Zucca di Piozzo, Porro Cervere, Cavolo di Margarita, Cece di Nucetto. Non mancano poi i frutti con le brillanti tonalità delle castagne e dei marroni, della Mela Rossa Cuneo, delle mele Golden, fino alle gustose varietà di Renetta grigia di Barge, alle nespole, alle Pere Madernassa e ai gustosi frutti antichi promossi ad Ormea e in Valle Tanaro. 
 
Le montagne di Cuneo parlano anche attraverso i formaggi, il prodotto che più di tutti sa raccontare la vita, le tradizioni, ma anche i profumi e la bellezza dell’arco alpino piemontese. Non è una novità che nel latte e nelle sue diverse lavorazioni si nascondano segreti antichi millenari con cui gli abitanti delle montagne riuscivano (e riescono) a trasformare l’abbondanza di latte profumato dell’estate in cibo sostanzioso per superare gli inverni rigidi. Così, ogni valle ha prodotto con il tempo il proprio formaggio tipico: dal Re dei formaggi, il Castelmagno, alla Raschera che racconta la storia degli sconfinati alpeggi delle Valli Monregalesi. Un ventaglio di proposte davvero infinito che, con nomi e forme diverse, racconta l’espressione di ogni singola vallata: dai formaggi stagionati o erborinati a quelli più freschi. Non solo latte vaccino, ma anche ovino, frutto dell’allevamento per lo più di piccole greggi e di una lavorazione artigianale meticolosa. 
 
Un capitolo importante della gastronomia cuneese va dedicato alle carni che vedono nella razza bovina Piemontese la sua celebrazione massima, insieme al Cappone di Morozzo, alla Chiocciola di Borgo San Dalmazzo Helix Pomatia Alpina, all’Agnello Sambucano e ai gustosi salumi DOP. In abbinamento: i vini delle Colline Saluzzesi, il Dolcetto delle Langhe Monregalesi o le profumate birre artigianali. Una moltitudine di prodotti che dà vita a piatti ricchi e saporiti: primo tra tutti la Bagna Caôda che, con il tuo tradizionale fujot, esalta il suo sapore in abbinamento ad ortaggi crudi e cotti, alla polenta e al pane artigianale, come quello di Niella Tanaro e di Savigliano. 
 
Dall’abile lavoro manuale prendono forma gli agnolotti della tradizione ripieni di carne, le Ravioles della Valle Varaita, gli gnocchi, i Crouzet della Valle Stura, l’Ola al forno e la polenta: primi piatti ricchi e gustosi che caratterizzano ogni singola vallata del Cuneese, senza dimenticare il noto Fritto Misto. A coronare le tavole piemontesi, infine, la fantasia delle nonne, di pasticceri e fornai che hanno dato origine a dolci sfiziosi realizzati con prodotti locali e stagionali: dalle Paste di Meliga di Pamparato al Bônet, dalle Quaquare di Genola al Real Biscotto di Racconigi, fino alle galuperie di cioccolato quali i Cuneesi al Rhum o i Droneresi, fino al tradizionale panettone piemontese, preludio del Natale.
 
“Per la promozione dell’autunno fieristico-gastronomico 2022 del Cuneese – spiega Mauro Bernardi – l’ATL ha predisposto una tournée per la presentazione a giornalisti e operatori dei principali prodotti e delle sagre tradizionali. Siamo partiti con il Salone del Gusto di Torino con un incontro dedicato a giornalisti di settore. Qui abbiamo proposto la Bagna Caôda in abbinamento ai colorati ortaggi di stagione, il Prosciutto Crudo di Cuneo DOP, i formaggi di montagna Castelmagno DOP, Raschera DOP, Valcasotto ed un formaggio caprino della Val Tanaro accompagnati dal pane artigianale Patate e Porri De.Co. di Garessio. Seguono tre appuntamenti organizzati in collaborazione con Baladin, il Birrificio Agricolo Artigianale di Teo Musso, che ci ospita nelle sue sedi di Bologna, Roma e Genova. Concluderemo la tournée a Montecarlo, in occasione della nostra partecipazione al 25° Salone Montecarlo Gastronomie. Gli incontri propongono il racconto delle eccellenze del nostro territorio, a cura della Vice Presidente dell’ATL, voce storica di Radio Montecarlo, Gabriella Giordano in abbinamento ad una dimostrazione culinaria proposta dalle mani esperte di Alessandra Ingenetti, chef Slow Food membro dell’Associazione Cuochi della provincia Granda.  Roma ha dimostrato molta attenzione all’evento ed alle proposte di itinerari e soggiorni illustrati dai responsabili dell’Azienda Turistica Locale.
 
 




Al lavoro con il Covid: infermiera rinviata a giudizio dopo l’esposto di Codici

È finita in Tribunale l’incredibile vicenda dell’infermiera della Asl di Pontecitra che nel febbraio 2021 si recò al lavoro per diversi giorni nonostante fosse positiva al Covid. All’epoca il caso fece scalpore ed ora, in virtù dell’azione legale promossa dalle associazioni Codici, Codici Campania e Codici Salute, è approdato in aula, con il Tribunale di Nola che ha disposto il rinvio a giudizio della donna.
“Una storia gravissima – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché il comportamento dell’infermiera ha messo a rischio la salute di lavoratori e pazienti. Tutto ciò in un periodo difficilissimo sul fronte della pandemia”.
“Il caso fu denunciato dal sindacato – ricorda Giuseppe Ambrosio, Segretario di Codici Campania – e decidemmo di intervenire con un esposto vista la gravità delle contestazioni e le conseguenze di un atteggiamento sconsiderato. L’infermiera si era positivizzata il 3 febbraio ed è andata tranquillamente al lavoro fino al 10 febbraio, tra l’altro sembrerebbe senza indossare nemmeno la mascherina. In quel periodo ha messo a rischio la salute dei dipendenti ed anche dei pazienti. E parliamo di categorie deboli ed a rischio, come neonati, gestanti ed anziani. A scoprirla fu la Polizia Locale. I vigili urbani si erano recati presso la sua abitazione per un controllo, ma non la trovarono perché era al lavoro, nonostante la quarantena obbligatoria. Accogliamo positivamente il rinvio a giudizio disposto dal Tribunale. Ieri si è svolta un’udienza ed eravamo in aula per difendere chi, tra dipendenti e pazienti, ha visto mettere in pericolo la propria salute dal comportamento gravissimo dell’infermiera”.



Albano Laziale, tutto pronto per la presentazione del primo centro polivalente per giovani e adulti affetti da autismo

A partire dalle 9.00 alla Sala Nobile di Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano Laziale
 
ALBANO LAZIALE (RM) – Dar vita a un Centro Polivalente per Giovani Adulti con disturbi dello spettro autistico ed altre disabilità con bisogni complessi. Un’idea innovativa pronta a diventare realtà. Questo il progetto, a carattere sperimentale e innovativo per i ragazzi, le famiglie e le istituzioni territoriali, al centro di un piano mirato alla piena inclusione sociale che verrà presentato venerdì prossimo a partire dalle 9.00 alla Sala Nobile di Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano Laziale.
 
Le attività del nuovo Centro che, come si come si legge nella deliberazione approvata lo scorso anno dalla Regione Lazio (N. 473 del 20 Luglio 2021) intende realizzare un autentico “cambio di paradigma con percorsi innovativi e partecipati di inclusione sociale della disabilità in età adulta”, saranno coordinate dalla Cooperativa Sociale Gnosis, responsabile del progetto e capofila della rete di cooperative sociali del territorio costituitasi in associazione temporanea di scopo (ATS) insieme ad altre cinque (Agricoltura Capodarco, Arcobaleno, Elma, La Castelluccia e Sorriso per Tutti).
 
Il progetto prevede anche un partenariato con diversi enti del Terzo Settore: associazione Arianna Onlus, Attivamente APS, Castelli Insieme, Polisportiva Ever Green, Famiglie e Gnosis Insieme, Insieme Contro i Pregiudizi, Make4Work, Valenza-neurodiversità-autismo-lavoro; con la cooperativa Vulcano, con la Fondazione Il Campo dell’Arte, con la SRL Demetra.
 
Si tratta di una sfida integrata che vede uniti i rappresentanti del Terzo settore in partenariato con la Asl Roma 6 e tutti i Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari dei Castelli Romani (Grottaferrata, Marino, Albano Laziale, Velletri) e del litorale (Pomezia, Nettuno) impegnati nell’attivazione di un Centro Polivalente diffuso con sedi e strutture di riferimento dislocate su tutta l’ampia fascia territoriale coinvolta.
 
A presentare l’iniziativa nel corso del convegno in programma ai Castelli Romani interverranno a portare saluti istituzionali e primi input alla giornata: Massimiliano Borelli, sindaco di Albano Laziale, Ornella Guglielmino, responsabile della Direzione Inclusione Sociale della Regione Lazio, Tiziana Biolghini, consigliera della Città Metropolitana con delega alle Pari Opportunità, Politica Sociale, Cultura, Partecipazione, Trasparenza e Anticorruzione, Marta Bonafoni, consigliera regionale del Lazio, membro VII Commissione Sanità, Politiche sociali, Integrazione sociosanitaria, Welfare, Chiara Mengarelli, consigliera del Comune Albano Laziale con delega ai Servizi Sanitari e Sociali, Cristiano Camponi, direttore generale Asl Roma 6, Simona Polizzano, dirigente del settore Servizi Sociali del Comune di Albano Laziale e Marco Marcocci, presidente Confcooperative Lazio.
 
Il secondo panel del convegno prevedrà quindi la presentazione specifica del progetto nelle sue numerose sfaccettature che saranno esplicate dalle cooperative sociali riunitesi nell’Ats (associazione temporanea di scopo) alla base dell’iniziativa e prevede gli interventi di Angela D’Agostino, presidente di Gnosis, cooperativa capofila, Salvatore Stingo di Agricoltura Capodarco, Cristian Nocco di Arcobaleno, Maria Pompa di Elma, Pier Francesco Milana in rappresentanza de La Castelluccia; Roberta Nuccitelli di Sorriso per Tutti.
 
Parteciperanno e porteranno il loro vitale contributo ai lavori anche Giorgio Di Dato, responsabile dell’associazione Make4work, la dottoressa Geni Lattanzio, responsabile scientifica del Progetto e la dottoressa Diana Di Pietro, direttore f.f. del Dipartimento Salute Mentale della Asl Roma 6.
 
Il terzo panel vedrà quindi in scaletta gli interventi dei rappresentanti dei distretti socio-sanitari, referenti diretti sul territorio delle famiglie e dei pazienti primi ospiti del nuovo Centro. Interverranno Paola Capoleva, direttore f.f. UOC Integrazione Socio Sanitaria e welfare di comunità della Asl Rm 6, Alessandra Mascherini del Distretto Socio Sanitario Rm 6.1; Mauro Gasperini del Distretto Socio Sanitario Rm 6.2; Simona Campi del Distretto Socio Sanitario Rm 6.3; Vincenzo Renella del Distretto Socio Sanitario Rm 6.4; Maria Teresa Agostinelli del Distretto Socio Sanitario Rm 6.5; Angela Santaniello del Distretto Socio Sanitario Rm 6.6.
 
Sono previsti quindi gli interventi di famiglie e giovani e delle realtà del Terzo Settore, partner del progetto.
 
Le conclusioni sono affidate al dottor Bruno Pinkus, responsabile clinico dei progetti terapeutico-riabilitativi individualizzati di Gnosis.
 
I lavori, la cui conclusione è prevista per le 13,30 circa, saranno coordinati dal giornalista Daniele Priori.
 
L’evento sarà trasmesso in streaming sui canali social di Gnosis e tradotto nella lingua italiana dei segni (Lis). Seguirà un lunch organizzato dagli ospiti delle Comunità Gnosis presso il Work Lab di Piazza San Paolo n. 3 ad Albano Laziale.
 
 
 
 
 




Sicilia, ANBI: “Solo la casualità ha evitato una nuova tragedia idrogeologica”

Le esondazioni dei torrenti Bajano e Verderame, che hanno allagato nei giorni scorsi Trapani e dintorni, senza fortunatamente provocare vittime, sono solo gli ultimi episodi, in ordine di tempo, di una serie di eventi estremi,  che stanno caratterizzando questo inizio d’autunno soprattutto nel CentroSud, dove violenti nubifragi si accompagnano a periodi di caldo quasi estivo, caratterizzati da  alte temperature sia dell’aria che del mare. Nello specifico, l’evento del 13 Ottobre scorso, che ha provocato la tracimazione dei due corsi d’acqua, ha visto rovesciarsi sulla città siciliana, in sole 2 ore, 80 millimetri di pioggia, quando, non di rado, in un intero anno ne cadono a malapena mm. 300. Seppur spalmate nell’arco di 48 ore, quantità di pioggia, superiori ai 50 millimetri si sono registrate, negli stessi giorni, anche in altre località siciliane, quali Cesarò (mm.82,4), Caronia (mm. 65,4), Sciacca (mm.51,2 ), Salemi (mm. 51), confermando l’Isola fra i territori più “umidi” di un’ “Italia idricamente rovesciata”.

Solo il caso ha voluto che i nubifragi abbiano colpito la provincia di Trapani, dove solo l’1,2% degli abitanti vive in zone soggette a medio-alto rischio di allagamento e lo 0,8% in zone ad elevato o molto elevato rischio di frane (fonte: ISPRA).

Ben diverse sarebbero state le conseguenze, se l’evento estremo si  fosse abbattuto sulle province di Palermo (dove il medio-alto rischio idraulico interessa il 9,3% della popolazione ed il rischio frane tocca il 2,8% degli abitanti) o Messina, dove il medio-alto pericolo idrogeologico coinvolge il 9,7% degli abitanti, di cui il 2,4% è a rischio di frane.

“Tali dati – indica Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) al nuovo Governo – evidenziano, da un lato, la necessità di aumentare la resilienza delle comunità attraverso la realizzazione di adeguate infrastrutture, capaci di trattenere le ondate di piena, dall’altro, di provvedere celermente all’approvazione della legge contro l’eccessivo consumo di suolo, che giace da anni nei meandri parlamentari.”

L’attuale condizione idraulica conferma la visione profetica, espressa dal principe, Fabrizio Salina, ne “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa:   “…questo clima che c’infligge sei mesi di febbre a quaranta gradi; li conti, Chevalley, li conti: Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre; sei volte trenta giorni di sole a strapiombo sulle teste… e poi l’acqua che non c’è o che bisogna trasportare da tanto lontano che ogni sua goccia è pagata da una goccia di sudore; e dopo ancora le piogge, sempre tempestose che fanno impazzire i torrenti asciutti, che annegano bestie e uomini proprio lì dove una settimana prima le une e gli altri crepavano di sete…”.

“A 64 anni dalla pubblicazione del libro, nulla è cambiato” conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.




Campagnano di Roma, partecipata la conferenza sul Sindacalismo Rivoluzionario

CAMPAGNANO DI ROMA (RM) – Partecipata la conferenza sul tema “il Sindacalismo Rivoluzionario nel XXI Secolo – per andare più avanti ancora” organizzato da Confintesa Sanità Lazio che si è tenuta ieri a Campagnano di Roma. Relatori dell’evento, il Sindaco di Campagnano di Roma Alessio Nisi, il Segretario Generale del Sinlai Valerio Arenare, Il Segretario Regionale di Confintesa Sanità Lazio e Campania Alessio Minadeo, il Presidente Nazionale di Confintesa Massimo Visconti;  A moderare la conferenza, il Segretario Provinciale di Confintesa Sanità Roma Sandra Di Blasio .
 
I relatori hanno fatto un excursus sulla storia del Sindacalismo Rivoluzionario da Sorel alle lotte sindacali degli anni ’70 rimarcando l’importante figura di Filippo #Corridoni Padre del Sindacalismo Rivoluzionario in Italia a 107 anni dalla sua morte avvenuta il 23 ottobre 1915.
 
Durante la conferenza è emersa l’importanza di ritornare ad un tipo di sindacalismo meno burocratico e più di piazza dove il lavoratore è il vero protagonista della lotta sindacale e dove, il sindacalista, non è un impiegato, più dedito alla conta delle tessere che alla lotta sindacale, ma un lavoratore che si presta, con i sacrifici che ne conseguono, a schierarsi in prima linea a difesa dei lavoratori.
 
Il Segretario Generale Sinlai ha voluto usare come esempio l’enorme lavoro sindacale svolto dai sindacalisti di Confintesa Sanità per la stabilizzazione dei precari dell’Azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma definendolo:” Sindacato di altri tempi”, evidenziando che, la vittoria dei sindacalisti Confintesa, è stata ottenuta con sit in, proteste, inviando proposte, arrivando anche al tavolo di conciliazione con il Prefetto e non scendendo a compromessi con l’azienda, dimostrando, così, che il sindacalismo rivoluzionario può ancora esistere nel XXI Secolo.




Cantagiro 60esima edizione: vince la band XGiove

Una Finalissima strepitosa è andata in scena presso il Teatro Comunale di Fiuggi a conclusione della 60esima edizione de “Il Cantagiro”, con una lunga ed intensa serata che ha visto avvicendarsi sul palco gli artisti, gli ospiti speciali e tantissime sorprese ed iniziative per celebrare questo importante anniversario.
 
Sul palco, prima di iniziare, il saluto e l’in bocca al lupo di Alioska Baccarini, Sindaco di Fiuggi a tutti i finalisti presenti. Ad aggiudicarsi la meritata vittoria la band XGiove premiati da Dario Salvatori, seconda classificata Valentina Ambrosio premiata dal Patron Enzo De Carlo e terzo podio ex aequo per Elena D’Elia ed Alessio Caterini premiati da Francesca Alotta.
 
I vincitori dei premi speciali sono stati: nuovamente Alessio Caterini per il Premio “Sergio Bardotti” consegnato da Carmen Di Domenico e Valentina Ambrosio per il Premio “Little Tony” consegnato da Angelo Petruccetti; a seguire Keys per il Premio “Nuovo Imaie” consegnato da Isabeau e Marco Zingaretti; Elena D’Elia per il Premio “Roka” consegnato da Roberto Cannizzaro; Nicolò Filippucci per il Premio “Mio” consegnato da Elvino Echeoni; Mauro Cesaretti per il Premio “Radio Italia Anni 60” consegnato da Maurizio Guccini; Inciso per il Premio “Critica -2 Righe” consegnato da Lorenzo Echeoni.
 
Infine si è esibito il vincitore del Premio “Emozione”, Fabrizio Giannini con il brano “Paesaggi e Personaggi”.
 
La serata è stata condotta da Marco Zingaretti e Giulia Carla De Carlo, insieme alle incursioni del duo comico I Lolli, alias Matteo Buselli e Alessandro Pepe e alla presenza degli ospiti speciali Francesca Alotta, il giornalista e critico musicale Dario Salvatori, Isabeau regista e autrice di musical ed il cantante padovano Marc, che a breve pubblicherà un nuovo singolo in collaborazione con l’artista internazionale Macy Grey. Sul palco, anch’essi ospiti di riguardo, Alberto Giovinazzo – vincitore Cantagiro 2020 e Raffaella Carleo – vincitrice Cantagiro 2021.
 
Come si può dedurre, la serata è stata arricchita da tantissime emozioni non solo per i vincitori ma per tutta l’organizzazione e lo staff: Il Patron Enzo De Carlo ed il Direttore Generale Elvino Echeoni, visibilmente emozionati, hanno ringraziato tutti gli artisti, il pubblico, gli ospiti e gli sponsor oltre ad un ringraziamento speciale a tutta l’Amministrazione Comunale di Fiuggi, in particolar modo all’Assessore alla Cultura Dr.ssa Marina Tucciarelli (Vicesindaco) e all’Assessore al Turismo Dr.ssa Simona Girolami.
 
Non sono mancati i momenti di celebrazione per l’anniversario della sessantesima edizione, con tante sorprese, curiosità e ricordi; tra le iniziative speciali segnaliamo l’emissione di un “annullo filatelico” speciale di Poste Italiane realizzato appositamente con un disegno artistico del maestro e Direttore Generale Elvino Echeoni.
 
Un traguardo meritato che Il Cantagiro si è guadagnato grazie alla sua specifica identità, quella di un “festival canoro itinerante”, ispirato al Giro ciclistico d’Italia, che da oltre mezzo secolo porta alla ribalta le nuove voci del nostro panorama musicale, grazie al reclutamento di cantanti ed artisti in tutta Italia, da Nord a Sud. Lo spirito itinerante ed il coinvolgimento del pubblico sono stati da sempre il segno distintivo del concorso, che ha tenuto a battesimo tra i più grandi artisti italiani. Un’affascinante storia tra musica, costume e cultura, testimone di avvenimenti storici e sociali, che hanno accompagnato l’evoluzione del nostro paese.
 
 
E di certo la storia non finisce qui! L’appuntamento si rinnova il prossimo anno con altre festose ed allegre carovane in musica in giro per l’Italia!
 
 
 
 
 
 
 



Turismo, conclusa la 59esima edizione di TTG Travel Experience di Rimini

L’evento ha ospitato il debutto della Destinazione Lazio Meridionale D.M.O.
 
Appena conclusa la 59° edizione di TTG Travel Experience di Rimini, la manifestazione nazionale B2B di riferimento per la promo-commercializzazione del turismo mondiale in Italia e per la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo. L’evento ha ospitato il debutto della Destinazione Lazio Meridionale D.M.O., l’associazione di promo-commercializzazione turistica nata a cavallo delle province di Frosinone e Latina grazie all’impegno di Enti sia pubblici che privati. La delegazione partecipante era composta dal presidente Giorgio De Marchis e dal Destination Manager Stefano Soglia che hanno registrato un primo, fondamentale, interesse da parte degli operatori sulla proposta proveniente da questo territorio, tanto ricco e variegato.

Una tre giorni intensa che ha visto i due rappresentanti prendere parte ad una serie di appuntamenti in quella che figura tra le principali fiere di settore in Italia. Particolare risalto ha avuto infatti il panel tenuto in collaborazione con la D.M.O. Latium Experience, la presentazione è stata tenuta dai rispettivi Destination Manager: Stefano Soglia per la Destinazione Lazio Meridionale e Paola Cosimi per Latium Experience.

L’evento si è svolto nel segno della ripartenza, confortato dai dati diffusi dal Unwto World Tourism Barometer, secondo i quali il settore turistico ha recuperato quasi gli stessi numeri arrivi/presenze pre-pandemia, riflettendo la forte domanda repressa di viaggi internazionali e l’allentamento delle restrizioni di viaggio.

Lo staff della D.M.O., finanziata dalla Regione Lazio attraverso l’Avviso pubblico “Attuazione di interventi a sostegno delle destinazioni turistiche del Lazio” del 11/02/2021, ha espresso grande soddisfazione per l’accoglienza ricevuta e per aver ritrovato in loco alcuni degli associati all’appuntamento riminese volto a promuovere il turismo.

“Siamo in una fase molto importante sia per la nostra D.M.O. che per il turismo nazionale” -ha dichiarato il Presidente Giorgio De Marchis– “in questo periodo infatti stiamo ultimando gli strumenti utili agli operatori del turismo territoriale per garantire un posizionamento sul mercato in linea con i principali competitor. La strategia che stiamo portando avanti prevede un’azione tanto in linea con la proposta regionale, quanto integrata con le vicine D.M.O. di Latina e della Valle di Comino. L’impegno sinergico e la standardizzazione dei prodotti garantiranno ai tre territori a Sud di Roma di rimanere sul mercato con le proprie migliori proposte ben oltre la fine del progetto finanziato dalla Regione Lazio. L’esperienza a Rimini di questi giorni ci ha dimostrato concretamente che, sia a livello nazionale che estero, c’è grande interesse intorno ai territori emergenti come il nostro. È stato un piacere annunciare in un contesto tanto prestigioso che a breve presenteremo il brand e l’immagine coordinata della nostra destinazione, in un evento appositamente realizzato.”