Atletico Roma VI (calcio), il dt Petricone: “Under 17 e Under 16 possono essere protagoniste”
Roma – Ha cominciato a muovere i suoi primi passi l’Atletico Roma VI. La neonata società del presidente Luigi Paoletti e del suo vice Pietro Buccella ha aperto le danze di questa stagione lo scorso primo settembre con l’avvio della preparazione per tre dei gruppi del club capitolino che fa attività nell’impianto di via di Tor Bella Monaca 497. “Emozione e ambizione, c’mon Lions” è lo slogan scelto dalla società per lanciare questa annata e per cercare di tenere fede a questo impegno l’Atletico Roma VI ha affidato la direzione tecnica dei suoi gruppi a un personaggio di spicco come Roberto Petricone, calciatore professionista che in carriera ha vestito le maglie (tra le altre) di Lazio, Rondinella, Lodigiani e Astrea, ha allenato per 24 anni e da sei ricopre il ruolo di direttore tecnico (lo ha fatto alla Lupa Castelli Romani e fino all’anno scorso alla Roma VIII). “Conosco Paoletti e Buccella da tempo, sono persone che sanno di calcio e quindi improntare un discorso con loro è stato semplice. Sono convinto che questa società abbia margini di crescita importanti: l’Atletico Roma VI si vuole dotare nel prossimo futuro anche di un’Under 19 e di una prima squadra che sia formata in gran parte dai ragazzi del settore giovanile. “Quest’anno avremo sicuramente tre gruppi dell’agonistica e poi stiamo valutando di formare anche un gruppo Under 14. Inoltre avremo pure un gruppo Esordienti 2009”. Petricone presenta i tre gruppi attuali dell’agonistica dell’Atletico Roma VI che ovviamente partiranno dalla categoria provinciale: “L’Under 17 sarà guidata da Cristian Silvestri, l’Under 16 da Elio Pecoraro e l’Under 15 da Gianluca Lancia. Le prime due formazioni hanno l’ossatura e i tecnici dei vecchi gruppi della Roma VIII: abbiamo grande fiducia nelle potenzialità di questi ragazzi e ci sono tutti i presupposti per vivere una stagione da protagonisti. L’Under 16 ha già vinto il campionato due anni fa e anche l’Under 17 sarà molto competitiva. Nell’Under 15 abbiamo dovuto ricostruire, ma siamo riusciti comunque ad allestire un gruppo interessante che può regalare delle soddisfazioni”.
Pediatri e ginecologi si appellano al ministero: “Vaccinare donne in gravidanza e bambini, rischi gravi per loro non immunizzati”
Appello al Ministero della Salute da parte di neonatologi, pediatri e ginecologi per accelerare la vaccinazione anti-Covid delle donne in gravidanza ed in allattamento e dei bambini di età superiore ai 12 anni: “Sono infatti possibili rischi gravi anche per queste categorie”, avvertono gli esperti. I vaccini a mRNA, sottolineano le associazioni di specialisti in una nota, sono “assolutamente sicuri sia per le donne in gravidanza, sia per le donne che allattano.
In alcuni centri di riferimento nel mondo (come a Parigi, in Israele, in Belgio, in Irlanda, negli USA) la vaccinazione in gravidanza viene offerta di routine. Non esistono controindicazioni diverse dal resto della popolazione alla vaccinazione”. Il vaccino, inoltre, “non influisce sulla fertilità della donna, né vi è alcun motivo per rimandare una gravidanza”. Queste indicazioni, precisano, sono fornite anche in Italia dall’ultima Circolare del Ministero della Salute del 4 agosto e ribadite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in un documento del 25 giugno. Per questo, la Società Italiana di Neonatologia (SIN), la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), la Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), la Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI), la Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP), l’Associazione Ginecologi Territoriali (AGITE) e la Società Europea di Rianimazione Pediatrica e Neonatale (ESPNIC) fanno appello al Ministero della Salute e a tutte le istituzioni perché “sia promossa il più possibile la vaccinazione delle donne in gravidanza ed in allattamento oltreché dei bambini di età superiore ai 12 anni (e più piccoli quando vaccini dedicati saranno disponibili)”. Chiedono inoltre che si instauri un coordinamento centralizzato, come in altri Paesi Europei, per la vaccinazione di queste categorie al fine di evitare disparità a livello locale e regionale, e che l’informazione su questi temi sia veicolata in maniera scientificamente valida e con la adeguata competenza specialistica.
Roma, San Paolo: i cittadini bonificano il parco inaugurato e poi dimenticato dalla sindaca Raggi
Una prima bonifica in attesa che il Comune si decida finalmente a farsi carico della manutenzione del giardino pubblico
ROMA – Grandi pulizie per parco Edoardo Valentini, nel quartiere capitolino di San Paolo, che dopo essere stato inaugurato in pompa magna dall’amministrazione di Virginia Raggi due anni fa è stato letteralmente abbandonato all’incuria e al degrado diventando una vera e propria discarica a cielo aperto.
Ieri alcuni volontari armati di mascherine, guanti, sacconi per la spazzatura e soprattutto di tanta buona volontà a voler restituire un’area verde pubblica e letteralmente dimenticata dall’amministrazione comunale pentastellata alla cittadinanza hanno effettuato una prima bonifica dell’area in attesa che il Comune si decida finalmente a farsi carico della manutenzione del giardino pubblico.
“Il parco – hanno spiegato Paolo Barbato e Gerardo Casarelli – corrisponde all’area di superficie del parcheggio interrato gestito fino a qualche mese fa dall’amministratore del condominio Autorimessa Viale Giustiniano Imperatore. Ora che da diversi mesi è terminato il periodo di manutenzione a carico del condominio, il parco non è formalmente tornato in consegna al Comune di Roma e così il degrado lo sta divorando ed è uno scempio”.
A inoltrare la richiesta di poter fare opera di pulizia volontaria è stato il consigliere e presidente del gruppo capitolino di Forza Italia all’assemblea capitolina Marcello De Vito: “Inaugurano un parco e poi si scordano di acquisirlo al patrimonio – ha detto De Vito – un altro assurdo paradosso. Ricordo alla sindaca Raggi che è meglio che si sbrighi a metterlo in sicurezza altrimenti sarà da annoverare come l’ennesima vergogna di una città finita nell’abbandono più totale”.
In uno degli ingressi dell’area verde, dove prima c’erano anche i giochi per i bambini, oggi devastati, spuntano fuori anche vecchi forni, elettrodomestici, parti dello scivolo devastato: “Ancora una volta – dicono Alessia Ferrazzoli e Maria Grazia Ciccioli – ci mettiamo a pulire ma è veramente uno scandalo che nessuno si occupi di questa questione. Ora si tratta di una emergenza igienico – sanitaria che va arginata”.
Genzano, pienone per Walter Veltroni!
Walter Veltroni racconta Aldo Moro e la prima Repubblica: “Una pagina oscura e piena di errori” Gran pienone a Parco Sforza Cesarini per la prima data del “Parco dei libri”, organizzato da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati e Fondazione De Cultura in collaborazione con il Sistema Castelli Romani e il Comune di Genzano. Alla presenza delle autorità, tra cui il Sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti, l’Assessore alla Cultura Giulia Briziarelli, il direttore dell’SCR Giacomo Tortorici, Guido Ciarla in qualità di organizzatore ha dato il benvenuto ai presenti e a Walter Veltroni, autore del libro “Il caso Moro e la prima Repubblica” (Solferino). Veltroni, che ha dialogato con Roberto Ippolito, ha operato un’accurata ricerca sulle vicende di quegli anni terribili: una riflessione a mente fredda, alla ricerca delle responsabilità dello Stato e di chi ha fatto di tutto per depistare e portare alla morte di uno statista che dava fastidio. Il progetto di Moro, che era quello di legittimare il PCI di Berlinguer consentendo un’alternanza governativa, non dava garanzie visto anche il seguito elettorale dei comunisti e della DC che insieme superavano il 70% dei suffragi (in un tempo storico dove a votare andavano in tantissimi e non esisteva quasi l’astensione). Interviste, ricostruzioni, testimonianze a personaggi che hanno vissuto quegli anni fanno del libro di Veltroni un prezioso documento per ripercorrere episodi vergognosi della storia repubblicana. Intervistato prima dell’evento, Walter Veltroni ha rilasciato alcune dichiarazioni rispondendo a qualche curiosità, come quella riguardante la metodologia di lavoro che ha condotto alla pubblicazione del volume: “il libro è nato dal bisogno di ritornare su uno dei momenti tra i più drammatici e carichi di significato della storia italiana. Col rapimento Moro cambia la storia del Paese, e ci sono tanti buchi e tante contraddizioni da disvelare. Ho raccolto nel libro le interviste fatte ai protagonisti nel tempo, da Martelli a Occhetto, da Rognoni a Tortorella, insieme a un saggio introduttivo e a un’intervista che feci a Prospero Gallinari, che si dice abbia sparato su Moro. Tra nuove rivelazioni e ricostruzioni si cerca di dare un senso”. Cosa ci manca di più, oggi, di Aldo Moro? Veltroni risponde associandolo all’altro grande leader che all’epoca era segretario del PCI: “Moro e Berlinguer erano due persone che avevano in testa un disegno per il Paese, hanno sfidato poteri forti e hanno sfidato la Guerra Fredda, gli USA e l’URSS. Mancano perché manca quell’idea di politica come strategia e non come rincorsa dell’ultimo tweet”. Impossibile non rimarcare le responsabilità oggettive di uno Stato che è apparso troppo indeciso, incerto: “lo Stato era una groviera”, ha detto Veltroni, “non riuscì a trovare Moro, fece una quantità infinita di errori, per incapacità o per dolo. È una pagina oscura”. Se questa ricerca abbia provocato in Veltroni (e potrà provocare, potenzialmente, nei lettori un cambio di opinione sul tema) è uno degli argomenti aperti: “sicuramente ho acquisito”, ha detto l’ex Sindaco di Roma, “la consapevolezza del fatto che una parte del mondo politico e soprattutto delle grandi potenze internazionali non voleva Moro vivo perché sarebbe stato per il vecchio potere più destabilizzante che da morto, ma lo hanno detto i consulenti americani e non io. Il loro obiettivo era lasciare che le cose andassero così”. Al termine dell’evento un lungo firma-copie. Per il “Parco dei libri” l’appuntamento si rinnova al 31 luglio, sabato, con Luca Manfredi (figlio del grande Nino) che sarà intervistato da Paolo Di Paolo. Rocco Della Corte
Terracina, preso terrorista evaso in Francia
Polizia di Stato ha rintracciato in un appartamento di Terracina (Lt) un quarantenne cittadino tunisino residente in Francia, evaso lo scorso 29 maggio da un centro psichiatrico di Bassens (FR) e entrato pochi giorni dopo nel territorio italiano. Il tunisino, ricercato in ambito Schengen, è indagato in quel Paese per apologia del terrorismo e minacce aggravate, nonché per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Lo straniero, tra l’altro, aveva anche esaltato l’operato di Mohamed Merah, l’autore degli attentati di Tolosa e Montauban del 2012 in cui rimasero uccise numerose persone ed era indicato dalle Autorità francesi quale soggetto pericoloso.
Alla sua individuazione si è giunti all’esito di una complessa attività investigativa condotta dalla Digos della Questura di Latina e da personale specializzato del Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Esterno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione/Ucigos, iniziata nel maggio scorso dopo che ne erano state riscontrate tracce di passaggio presso le stazioni ferroviarie di Genova, Roma e Napoli. Il 7 luglio scorso la Sala Operativa Internazionale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip), attiva H24 nei collegamenti con strutture di polizia estere, ha segnalato in tempo reale che lo straniero aveva inviato una serie di mail all’Ispettorato Generale di Polizia Nazionale transalpino contenenti minacce all’indirizzo dei “francesi e delle loro istituzioni” sostenendo altresì di voler “porre fine alla propria vita uccidendo la gente”.
Anguillara, 2 positivi dopo la serata al Malaspina: parte il tracciamento della Asl
Due positivi al Covid sono stati registrati dalla Asl Rm4 dopo la serata al Malaspina, il cocktail bar che lo scorso 26 giugno ha organizzato un evento. La serata è stata oggetto di attenzione dei consiglieri comunali di minoranza di Anguillara che hanno chiesto lumi all’amministrazione Pizzigallo riguardo i controlli sull’osservanza delle norme anti covid. Già lo scorso anno, intorno a ferragosto, il locale era stato al centro dell’attenzione da parte della Asl e dei media dopo che due ragazzi provenienti dalla Sardegna avevano frequentato il locale partecipando agli eventi organizzati e contagiando altri giovani.
Ora a distanza di una settimana, dopo una nota del Malaspina che di fatto accusava di strumentalizzazione politica i consiglieri che a ragione veduta si sono preoccupati di tutti quei giovani che ballavano attaccati fino all’alba, come testimoniato dal video pubblicato nel nostro precedente articolo, arriva la nota della Asl Rm4:
“
Asl Roma 4 avviso importante :
“In relazione alla positività al COVID-19 di 2 persone che nella serata del 26 giugno si sono recate presso il locale Malaspina di Anguillara Sabazia – Scrivono dall’azienda sanitaria – la Asl Roma 4 invita chiunque abbia frequentato il locale a sottoporsi a test antigenico rapido presso il drive in dell’ospedale Padre Pio di Bracciano.
Domani SABATO 3 LUGLIO.
Al fine di non creare assembramenti preghiamo tutti i soggetti il cui cognome inizia con le lettere dalla A alla L di recarsi presso il drive in dalle ore 8.00 alle 13.00. Le persone con cognome che inizia da M a Z, dalle ore 13.30 alle 18.00″.
Asd Casilina, Formisano neo tecnico dell’Under 19: “Questa squadra può essere subito competitiva”
Roma – Dal primo di luglio si possono ufficializzare i nomi dei nuovi tecnici per la stagione 2021-22. In casa Asd Casilina non si è perso tempo: il patron Enrico Gagliarducci è ufficialmente presidente del club capitolino e il primo annuncio a livello di allenatori riguarda l’Under 19 provinciale, affidata alla saggia guida di mister Vincenzo Formisano. “Ho conosciuto Gagliarducci l’anno scorso a Borghesiana ed è nato subito un bel rapporto. E’ una persona molto seria, qualificata e capace, la stima tra di noi è reciproca e sono convinto che farà grandi cose per questo club. Quello del Casilina è un progetto affascinante che intende portare avanti valori molto seri come quello dell’educazione sportiva, poi vedremo quali saranno le risposte del campo. Qui, inoltre, ho ritrovato il direttore sportivo del settore agonistico Tonino Rovere con cui ci conosciamo da quindici anni: ha già lavorato tanto sulla rosa da mettermi a disposizione e sono convinto che ci potremo togliere parecchie soddisfazioni”. L’allenatore, che sarà affiancato dal vice Antonio Scaramozzino e dal preparatore atletico Mario Loreti, entra più nel dettaglio della conformazione della rosa: “La nostra Under 19 sarà formata da alcuni ragazzi del 2003 e poi da diversi elementi del 2004 che rappresentano il fulcro del progetto tecnico di questa categoria. Quest’anno il comitato ha proposto la novità dell’aumento dei fuoriquota per questa categoria: potranno giocare anche contemporaneamente sei ragazzi del 2002 e due del 2001, quindi i 2004 potrebbero avere delle difficoltà a giocare contro avversari più grandi. Ma siamo molto fiduciosi delle loro qualità e siamo convinto che possano fare una stagione da protagonisti, già nel prossimo campionato. L’altro obiettivo importante sarà quello di far crescere ragazzi che tra poco tempo potranno essere inseriti nell’organico della nostra prima squadra. Partiremo con la preparazione pre-campionato a settembre: l’ossatura della rosa è fatta, poi ovviamente ci faremo trovare pronti nel caso uscissero delle opportunità per puntellarla”.
Ariccia, intimidazioni alla consigliera Leggia. Guglielmino: “Atto vile contro una donna, mamma e professionista impegnata in politica”
Una intimidazione in stile mafioso è stata intentata alla consigliera comunale PD di Ariccia Giorgia La Leggia, avvocato e presidente del consorzio stradale Monte Gentile. La sua vettura è stata completamente riempita di benzina e rotto un finestrino dell’auto, è stato posizionato un cappio all’interno. Tanta la solidarietà arrivata da tanti rappresentanti politici locali. Non è mancato l’intervento del consigliere comunale della Lega Pina Guglielmino: “Intervengo su quanto è accaduto alla collega e amica consigliera di Ariccia, Giorgia La Leggia – dice Guglielmino – di cui ho appreso la notizia solo ieri in tarda serata. Intraprendere un percorso politico, per una donna, non è scelta facile, soprattutto se si è anche mamma ed impegnata con il lavoro. Dedicare del tempo alla propria città è un gesto di amore verso la collettività e verso le persone che credono nelle tue capacità. Quanto subito dalla consigliera La Leggia, rende il tutto ancora più complicato perché un atto di questa portata, rimette in discussione tutto, il tuo percorso, la tua vita privata e le tue priorità. Conoscendo Giorgia, immagino che questo atto vile non scalfirà la sua grinta e la sua voglia di fare, anzi, questo le darà più forza. Con queste poche ma sentite parole, esprimo la mia vicinanza e solidarietà a Giorgia”.
Lotta alle ecomafie e sicurezza ambientale, sanitaria, alimentare: l’Ancri accende i riflettori
Il Corretto ciclo di recupero dei rifiuti e loro possibile seconda vita, ripercussioni sulla sicurezza ambientale, sanitaria ed alimentare, transizione verso un’economia circolare, l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti attraverso la minimizzazione delle quantità che pervengono in discarica, bonifica e la messa in sicurezza delle discariche esistenti, la bonifica e la messa in sicurezza delle discariche abusive e dei cosiddetti siti orfani, riduzione dell’’impatto sul territorio degli inquinamenti, il risanamento delle aree critiche, controlli sugli impianti di gestione dei rifiuti, prevenzione e contrasto del traffico delle ecomafie.
Sono questi i temi trattati nel corso dello speciale di approfondimento Monitor condiviso dalla presidenza dell’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Ancri) con l’Editore e il Direttore Generale di Italia7.
Nel corso della trasmissione condotta da Gaetano D’Arienzo sono emerse risposte significative di grande coesione interistituzionale per la sicurezza.
“I cittadini – ha detto il prefetto Francesco Tagliente – chiedono di essere garantiti nel diritto alla sicurezza della salute e gli operatori economici, i titolari delle attività commerciali ed imprenditoriali rivendicano il diritto di investire sul territorio senza timore di subire condizionamenti ambientali o una concorrenza sleale.
A fronte di queste richieste le istituzioni, le amministrazioni, gli enti istituzionali hanno il dovere di promuovere ogni consentita iniziativa legislativa, amministrativa ed operativa per garantire una risposta il più rispondente possibile alle aspettative della gente.
E dalle risposte ascoltate dai tanti ospiti eccellenti pel programma Monitor di Italia 7, i telespettatori hanno potuto cogliere lo spessore professionale e la determinazione istituzionale a fare il massimo per garantire la sicurezza anche sanitaria, ambientale e alimentare.
Sul punto il Prefetto Tagliente, ha chiarito che Il progetto “itinerari della sicurezza” avviato dall’ANCRI, insieme con l’ANFP, rientra nella più ampia campagna di comunicazione dell’ANCRI: “Viaggio tra i valori e i simboli della Repubblica” e “Decoro del Tricolore” con momenti di pubbliche riflessioni sui i grandi valori richiamati dalla Costituzione repubblicana. Per parlare e promuovere la cultura della sicurezza condivisa declinata alle emergenze del momento – ha proseguito Tagliente – l’ANCRI fa tappa virtuale nelle varie città e sui vari territori interessati dall’emergenza del momento, con una sua squadra di insigniti coniugando il sapere del mondo accademico della ricerca con quello operativo dei massimi esperti del settore.”
L’ing. Paolo Ghezzi, responsabile scientifico del Master in Gestione e controllo dell’Ambiente: economia circolare e management efficiente delle risorse (GECA) alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha evidenziato che il “sistema italiano nella gestione dei rifiuti, sia urbani che speciali, è generalmente trasparente e virtuoso anche se non è esente da storture e rischi di malagestio. Per questo è necessario intensificare gli sforzi per preservare la parte sana dell’imprenditoria del settore e che ne è sicuramente parte maggioritaria.
Per quanto riguarda i rifiuti urbani, a fianco di un’azione preventiva e di controllo puntuale da parte dei soggetti istituzionali è evidente la necessità di colmare il gap impiantistico che ancora caratterizza parte del nostro Paese anche al fine di raggiungere gli obiettivi di recupero imposti dall’Europa e limitare gli smaltimenti in discarica. Mancano, infatti, ancora diversi impianti ricollegabili al ciclo di gestione dei rifiuti urbani che risultano indispensabili per una corretta valorizzazione delle frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato: in primis impianti di valorizzazione della frazione organica.
Il recupero di materia -uno dei pilastri del pacchetto “economia circolare” – è prassi già ampiamente diffusa, anche per i rifiuti speciali ma esistono ampi spazi di intervento per prevenire gestioni poco virtuose sia nel settore pubblico, in particolare dei rifiuti indifferenziati, che in quello privato.
La gestione dei rifiuti è certamente un settore economicamente rilevante che, al pari di altri, può generare attenzioni indesiderate da cui la parte sana del sistema imprenditoriale deve prendere le distanze sapendo di dover mettere al centro del proprio operato la qualità, la trasparenza e il rispetto delle regole. Resto, comunque convinto, che il sistema nel suo complesso abbia anticorpi sviluppati per prevenire, accertare e reprimere le distorsioni messe in atto anche dalla criminalità organizzata ed auspico che il Paese, anche alla luce degli investimenti previsti nel settore della circolarità dal PNRR, possa incrementare le risorse umane dedicate al controllo e la loro professionalità.”
Il dott. Carlo Corazza responsabile e portavoce del Parlamento europeo in Italia, ha ricordato i grandi meriti dell’Unione Europea e in particolare del Parlamento Europeo a tutela dell’ambiente. Ma anche le politiche relative alla green economy ed all’economia circolare.
Il Prefetto Stefano Laporta, presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente ha sottolineato che ”La transizione verso un’economia circolare richiede un cambiamento culturale e strutturale, oltre alla profonda revisione e innovazione dei modelli di produzione, distribuzione e consumo ed un’economia in cui i prodotti di oggi sono le risorse di domani e il valore dei materiali viene il più possibile mantenuto o recuperato. Il piano d’azione europeo per l’economia circolare ha infatti l’obiettivo di costruire un’Europa più pulita e competitiva, in stretta collaborazione con gli operatori economici, i consumatori, i cittadini e le organizzazioni della società civile, per accelerare il profondo cambiamento richiesto dal Green Deal europeo.”
Il conduttore si è collegato anche con ilsindaco del Comune di Bracciano Armando Tondinelli per avere il punto di vista di un amministratore sul problema dei rifiuti. Il sindaco ha dimostrato come l’economia circolare diventa concretezza nell’interesse dei cittadini non solo dal punto di vista ambientale ma anche monetario. Ha parlato del compostaggio di prossimità per evitare che il rifiuto organico possa essere portato in discarica. Ha parlato della differenziata spinta che ha consentito di trasformare il problema in risorsa. Ha fatto riferimento all’impulso alla raccolta differenziata passata dal 40 all’80% che gli ha permesso di abbassare la tassa ai cittadini.
L’Ing. Valeria Frittelloni, Responsabile del Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare dell’ISPRA ha sottolineato che “Tra il 2019 e 2020, nonostante le problematiche connesse all’emergenza sanitaria da Covid-19, il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente con il coordinamento di ISPRA, ha portato a termine 350 controlli su altrettanti impianti di gestione dei rifiuti. Di questi, circa il 56% ha interessato gli impianti in procedura semplificata (con particolare riguardo alle attività di stoccaggio e messa in riserva), circa il 28 % gli impianti di trattamento dei veicoli fuori uso e circa il 17% gli impianti di trattamento RAEE. Dalle verifiche condotte il 42% degli impianti sono risultati conformi”
L’Ing.Daniele Fortini Presidente di Reti Ambiente SPA gestore unico del ciclo rifiuti dell’ATO costa (Pisa, Livorno, Massa Carrara e Lucca) ha detto che la corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani consente già oggi il recupero di materia attraverso impianti dedicati e molto diffusi: carta, plastiche, alluminio, sono solo alcuni degli esempi di un sistema, anche consortile, capace di creare valore dalla Raccolta differenziata. Il problema serio, e aperto alle possibili gestioni poco virtuose, è legato alle percentuali, ancora significative, di rifiuto indifferenziato che solo in parte subisce pretrattamenti significativi. Là dove mancano impianti, anche le strategie di raccolta differenziata, hanno valore parziale.
Per il dott. Giuseppe Sardu Presidente di Acque Spa un’azienda che ha oltre 500 dipendenti, estesa in 55 Comuni in cinque aree provinciali (Pisa, Lucca, Pistoia, Firenze e Siena) la salvaguardia della risorsa idrica è fondamentale per la tutela ambientale e della salute dei cittadini. In questo senso la fitta rete di verifiche, che un gestore pubblico come Acque Spa affianca a quelli degli Enti di controllo istituzionali, contribuisce a garantire una adeguata qualità della risorsa.
Per il vice direttore del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini il settore dei rifiuti, come la sanità, porta tanti soldi. La criminalità si muove dove ci sono i soldi che arrivano dallo Stato e dove pagando delle tangenti e più facile riuscire ad ottenere gli appalti. E dove gli affari sono remunerativi, la criminalità cerca di appropriarsi di sfruttare il denaro pubblico per i propri interessi. Per le organizzazioni criminali tutto quello che gira intorno ai rifiuti diventa una merce preziosa.
Ha poi ricordato il problema dei rifiuti di Napoli ma anche di Roma diventato un caso anche per la gestione delle discariche. Tutto quello che deve essere fatto a livello di impianti e di tecnologia subisce un condizionamento che coinvolge anche la politica. Ha citato le difficolta ad aprire una nuova discarica o un nuovo impianto nella Capitale perché ognuno non vuole vicino casa.
Il Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario di Governo per la bonifica delle discariche abusive ha sottolineato che “L’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti attraverso la minimizzazione delle quantità che pervengono in discarica e quindi attraverso il riutilizzo, il recupero, i processi di end of waste e la diminuzione degli imballaggi, rappresentano le azioni virtuose al fine del raggiungimento della quota del 10% entro il 2030 quale quota limite da avviare in discarica prevista dalla recente direttiva UE; in questo contesto la bonifica e la messa in sicurezza delle discariche esistenti, ancorché di quelle abusive o dei cosiddetti siti orfani è attività indispensabile per diminuire l’impatto sul territorio degli inquinamenti, il risanamento dello stesso per gli altri utilizzi da parte delle collettività, e l’aumento del benessere per i cittadini”
Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza Ignazio Gibilaro, Comandante interregionale dell’Italia meridionale ha rimarcato come “la gestione del ciclo dei rifiuti rappresenti anche un comparto economico-produttivo di grande rilevanza; da ciò la necessità di assicurare una sua adeguata tutela, mediante mirate investigazioni economico-finanziarie volte al contrasto degli illeciti “appetiti” di una variegata serie di soggetti interessati ad infiltrarlo e condizionarlo per finalità illecite o criminali.”
Sull’azione di contrasto alle mafie il Prefetto Francesco Tagliente, rispondendo ad una domanda del conduttore Gaetano D’Arienzo “se da prefetto di Pisa dal 2012 al 2014 aveva percepito il pericolo infiltrazioni mafiose in Toscana, ha risposto che “conoscendo la realtà economica della Toscana, (avendo fatto il Questore a Firenze per ben 3 anni e mezzo), quando è arrivato a Pisa, una delle sue prime attenzioni professionali è stata proprio quella della difesa e protezione della economia legale. Dopo appena 16 giorni dal suo insediamento ha chiesto e ottenuto l’istituzione di un desk antimafia preso la Procura Distrettuale di Firenze, in analogia a quanto già fatto a Roma due anni prima nel 2011.
Finalità di quel tavolo – ha precisato Tagliente – era quello di consentire di raccogliere valutare anche “i sentito dire, i parlottii, i pettegolezzi, i chiacchiericci” ritenuti insufficienti per una informativa di reato.
Questo naturalmente risale a 8 10 anni fa – ha sottolineato l’ex Prefetto di Pisa – nel frattempo sono cambiate tante cose anche dal punto di vista normativo. Peraltro sono stati istituiti nuovi organismi come il Servizio Centrale Anticrimine, diretto dal Dirigente Superiore della Polizia di Stato Giuseppe Linares, che si occupa della lotta economica alle mafie, coordinando tutte le attività di prevenzione e sequestro dei beni da parte dei Questori, E recentemente Ministero dell’Interno è stato istituito anche l’Organismo Permanente di Monitoraggio chiamato a fare una ricognizione e prevenzione a tutto campo dell’infiltrazione mafiosa nell’economia.”
Il Dirigente superiore della Polizia di Stato Giuseppe Linares Direttore del Servizio Centrale Anticrimine che si occupa della lotta economica alle mafie ha ricordato che “L’amministrazione della Pubblica Sicurezza indirizza il contrasto alla economia illegale che talora può infiltrare il ciclo dei rifiuti in una nuova prospettiva che vada oltre le tradizionali indagini giudiziarie finalizzate al giudizio penale per il reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (per cui era stata in origine prevista la confisca penale del prezzo e del prodotto del reato oltre che quella dei proventi).
Occorre, favorire l’utilizzo di tutti gli strumenti normativi allo stato vigenti per il contrasto alle organizzazioni criminali spesso di stampo mafioso interessate al tema del trattamento illecito dei rifiuti: raramente veniva attivato lo strumento del sequestro di prevenzione previsto dalla normativa antimafia, che, peraltro consente, di estendere gli accertamenti a una serie di soggetti direttamente o indirettamente collegati all’imprenditore.
L’attivazione delle prerogative del Questore sulle indagini patrimoniali antimafia del questore consente di anticipare le investigazioni finalizzate alla ablazione alla soglia più prossima possibile della investigazione giudiziaria delle procure, anche con la soluzione della “proposta congiunta” Questore / procuratore.
Una strategia di controllo sulle risorse economiche illecite accumulate ossia quindi sulla provvista illegalmente accumulata che viene ottenuta nelle manipolazione illecita delle varie fasi del ciclo dei rifiuti (spesso attraverso una frode sistemica sulla pubblica fornitura sulla filiera …stoccaggio.. sversamento e trattamento) e reimpiegata in attività di impresa (che viene così contaminata geneticamente si dice in giurisprudenza)
Si opera attraverso gli strumenti di ablazione previsti dal codice antimafia e che puntano alla neutralizzazione della pericolosità nell’ordine pubblico economico e al ripristino della libera concorrenza nel settore dei rifiuti.”
Il Presidente dell’ANCRI Tommaso Bove dopo aver ascoltato con particolare interesse e ammirazione gli autorevoli relatori molti dei quali soci ANCRI ( Ing. Paolo Ghezzi, Prefetto Francesco Tagliente, Generali Ignazio Gibilaro e Giuseppa Vadalà) ha ringraziato l’Editore Giovanni Sciscione, il Direttore Generale della TV Italia 7 Fabrizio Manfredini e il conduttore e Gaetano D’Arienzo per aver ospitato un momento di riflessione così importante per la salute dei nostri concittadini, argomento peraltro espressamente previsto tra le finalità statutarie dell’ANCRI. “Mi sento privilegiato – ha concluso il presidente Tommaso Bove – di condividere temi di così alto spessore sociale con rappresentanti di vertice delle nostre istituzioni”
Endometriosi, Califano (Pd): iniziato l’iter per la proposta di legge in Regione Lazio
È iniziato in commissione sanità l’iter della proposta di legge sull’Endometriosi a firma della consigliera regionale Michela Califano.
“Parliamo – spiega la consigliera regionale dem – di una patologia ginecologica molto invalidante che coinvolge oltre 750mila donne nel Lazio, 3 milioni in Italia, di cui si parla purtroppo ancora molto poco. Una patologia che può pregiudicare ogni ambito della vita di una donna: lavoro, rapporti sociali e di coppia, maternità”.
“Cuore della legge è diffondere la conoscenza e la consapevolezza dell’endometriosi. La diagnosi infatti, essendo ancora poco conosciuta dalle donne che ne sono affette, rischia di essere sempre molto tardiva pregiudicando i percorsi terapeutici”.
Quella presentata dalla consigliera Califano è la prima proposta di legge in materia di endometriosi nella Regione Lazio.
La Consigliera regionale Michela Califano insieme al Prof. Fiorenzo De Cicco Nardone ospiti di Chiara Rai a Officina Stampa del 3/2/2021 per l’approfondimento sulla proposta di legge regionale sull’endometriosi
“La Pl – continua Califano – ha anche l’obiettivo di migliorare le cure, incentivare la ricerca, favorire la prevenzione e la conoscenza dell’endometriosi attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative utili non solo ai medici ma anche alle pazienti”.
La legge prevede l’istituzione di un registro regionale elettronico e di una piattaforma digitale per raccogliere e mettere in comune dati e informazioni sulla malattia, sui sintomi e sulle conseguenze. La piattaforma digitale consentirebbe alle pazienti e ai ricercatori di implementare la raccolta e l’analisi indipendente e controllata dei dati, compresi quelli rappresentativi dei bisogni delle pazienti, per indirizzare al meglio i percorsi di ricerca.
“A tal fine – conclude la consigliera regionae Califano – è previsto anche un piano di formazione del personale medico-sanitario, diretto all’utilizzo da parte di questi di tecnologie innovative, per la cura, la prevenzione, la diagnosi precoce della malattia e per una interazione diretta tra medico e paziente. Per le più giovani, la proposta di legge prevede l’utilizzo di strumenti tecnologici di supporto attraverso cui si possa prendere piena conoscenza della malattia e cercare risposte immediate. La proposta di legge istituisce inoltre anche la Settimana regionale dell’endometriosi in concomitanza con giornata mondiale dell’endometriosi, il 28 marzo, per informare e a sensibilizzare cittadini e istituzioni verso questa tematica di rilevante importanza”.
“Voglio ringraziare il professor Fiorenzo De Cicco Nardone, un luminare in materia, per avermi accompagnato in questo percorso, a tutto il mio staff per l’impegno profuso per realizzare la proposta di legge e a tutti i colleghi che oggi hanno iniziato a studiare questo documento molto importante per le pazienti”.
Sant’Angelo Romano: non si ferma all’alt dei carabinieri e scappa con la droga in auto
Sant’Angelo Romano (RM) – I Carabinieri della Stazione di Sant’Angelo romano hanno arrestato un cittadino bulgaro di 24 anni, per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente.
Nel corso di un posto di controllo finalizzato alla verifica delle prescrizioni anti-covid e al controllo del territorio, i militari hanno intimato l’alt ad un’auto con il 24enne alla guida.
L’uomo, ha ignorato il segnale di arresto dei militari e si è dato alla fuga. Da qui ne è nato un inseguimento per le vie del paese. Solo il sangue freddo dei Carabinieri ha consentito di evitare il peggio fino a quando, con l’ausilio di altri equipaggi nel frattempo intervenuti, sono riusciti a bloccare il fuggitivo.
La conseguente perquisizione del veicolo ha spiegato il motivo della fuga: il giovane bulgaro aveva con sé un consistente quantitativo di marjuana e non voleva assolutamente che gli venisse sequestrato.
Il 24enne è stato ammanettato ed è stato contravvenzionato al codice della strada.
Messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli, il giovane bulgaro verrà giudicato nei prossimi giorni e, nel frattempo, rimarrà agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.