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Siamo nell’epoca in cui noi docenti siamo chiamati a creare con i ragazzi lezioni partecipate e attive, scartando quel tradizionalismo fatto di gerarchie e posizioni asettiche.
All’interno del contesto classe bisognerebbe proporre il metodo della ricerca scientifica, apportando maggiore flessibilità rispetto a quella che si svolge nelle università o nei CNR.
Personalmente sto già sperimentando, nelle varie classi, questo metodo e sembra funzionare: gli studenti si sentono più coinvolti e sono interessati al nuovo approccio didattico.
La ricerca stimola il cooperative learning, il peer to peer e l’analisi costante di informazioni e dati.
Non solo si sviluppa un metodo scientifico utile a trovare soluzioni, ma anche la capacità di conoscere strumenti d’indagine (es. i questionari, i focus group etc …) prima sconosciuti.
Fare ricerca significa mettere in pratica un pensiero, ottenere dei risultati e sviluppare il problem solving.
In questo contesto avremo alunni più motivati a compiere una ricerca, ma soprattutto stimolati a fare collegamenti, trovare soluzioni, raccogliere dei dati e analizzarli.
La ricerca può essere condotta individualmente o in gruppo, ma in ambedue i casi ha un potenziale forte sui processi cognitivi dei ragazzi.
Lavorare in gruppo stimola la compartecipazione e la simmetria dei ruoli: dal porsi domande a delle ipotesi, alla scelta degli strumenti fino ad arrivare all’analisi dei dati.
Quest’ultima richiede attenzione e un’osservazione totale sui risultati.
I dati ottenuti possono dare luce a pensieri divergenti e a soluzioni diverse da quelle previste.
La ricerca sviluppa la “globalizzazione” del mondo dal suo interno.
Incentivare sempre più questo metodo può essere accattivante per gli studenti e per i docenti a raggiungere più tranquillamente gli obiettivi preposti.
Tale metodo l’ho personalmente sperimentato in un biennio delle scuole superiori e funziona molto bene soprattutto nelle materie umanistico-scientifiche come la geografia.
Lo scopo sta nell’imparare agendo sul campo, da tale concetto nasce la ricerca-azione.