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Editoriali

La Silicon Valley contro Trump. Echi dittatoriali di un passato che ritorna

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di Paolino Canzoneri

"Stolto" è colui che dimostra una ridotta capacità mentale e intellettuale, e quindi, spesso, una grossolana ingenuità mancante di senso pratico, sciocco e indisponente. Cosi recita il vocabolario e se aggiungessimo anche razzista, sessista e omofobo forse riusciremmo a tracciare un perfetto identikit di un pericoloso "essere umano" che a pochi giorni dalla sua elezione a presidente degli Stati Uniti è riuscito a tirarsi dietro tutte le ire e le polemiche di mezzo pianeta terra che ha già dimostrato palesemente quanto persistano seri dubbi sul corretto spoglio elettorale  e sul conteggio effettivo dei voti a suo favore. Il Tycoon non ha perso tempo e fra propositi medioevali di innalzamento muri e chiusura di frontiere solo per alcune popolazioni legate a religioni ed etnìe diverse, ha suscitato una indignazione cosi elevata che lo colloca in tempi da record quale assoluto, peggiore ed indesiderato presidente degli Stati Uniti che si ricordi. Il volto triste e le lacrime di Hillary Clinton all'indomani della sua sconfitta elettorale ad oggi acquisiscono un valore e un significato ben lontano dalla semplice rabbia e delusione di  essere stata battuta alla corsa alla Casa Bianca; oggi leggiamo nel suo volto una totale delusione, rassegnazione e consapevolezza di un paese alla mercè di un capitalista ingordo e fascista interessato esclusivamente ai suoi biechi interessi miranti solamente alla salvaguardia della sua classe sociale e al perseguire intenti classisti nella "strafottenza" assoluta per la gente comune che vive la propria vita nelle difficoltà di inserimento ed integrazione in metropoli sempre più industrializzate dirette di corsa verso una automazione che proferisce e si inchina ad una sola fede: il dio danaro. Proteste e manifestazioni oramai si levano ad ogni ora del giorno e un coro di dissenso si leva praticamente da ogni categoria sociale perchè l'ignoranza viscerale del neo eletto lo porta a non capire quanto oramai il genere umano non sia altro che il risultato di generazioni di persone e famiglie integrate e mescolate ognuna con origini da ogni parte del mondo e il concetto di razza eletta di stirpe "puramente" americana è un concetto cosi errato e impossibile che aiuta anche l'individuo più distratto e più ostico a prendere immediata consapevolezza del livello di inadeguatezza che ci tocca vedere per un leader che sembra stia facendo di tutto per scrivere pagine di storia controverse e drammatiche. Piazze stracolme e proteste ovunque, i magistrati bloccano l'ordine anti islamici e dopo attori e artisti di carattere mondiale, personaggi fondamentali che manovrano la Silicon Valley hanno dimostrato chiaramente il loro dissenso totale senza tanti giri di parole. Personaggi che rappresentano e diriggono la comunicazione informatica e telematica a livello internazionale come Mark Zuckerberg fondatore del principale social network mondiale che ha ricordato come i propri parenti diretti provengano dalla Germania, Polonia ed Austria; non meno diretto è stato Sergey Brin nativo di Mosca e cofondatore del motore di ricerca Google che si è fatto fotografare con accanto ad un bambino iraniano bloccato all'aeroporto di San Francisco poco dopo la decisione del tycoon di fermare gli immigrati. E cosi anche Eion Musk il cofondatore di Paypal che rappresenta un flusso milionario giornaliero pazzesco; il fondatore della piattaforma Netflix Reed Hasting, Jack Dorsey cofondatore di Twitter, Satya Nadella amministratore delegato della Microsoft, Tim Cook amministratore delegato della Apple e molti molti altri..tutti dalle origini e mescolanze da ogni parte del mondo, islamico e non. Putroppo si assiste attoniti ad un presidente "imprenditore" che tende a gestire l'America come una propria azienda mostrando il pugno duro solamente a chi non rientra nei propri interessi e difatti sconcerta l'evidente blocco delle frontiere ritenuto necessario, a suo dire, per scongiurare l'infiltrarsi di pericolose cellule terroristiche ma poi nella sostanza appare disponibile e aperto con altri paesi altrettanto pericolosi con cui coltiva interessi ed affari. Il primo ventennio del nuovo secolo putroppo lascia la guida di una superpotenza all'ennesimo "dittatore" confermando un triste appuntamento periodico e storico  che si concluderà nel peggiore dei modi come lo è stato per Bokassa, Ceaucescu, Stalin, Mussolini, Hitler, Milošević e altri pazzi sanguinari da manicomio che dimostrano che l'umanità è da sempre incapace di imparare dai propri errori e che persegue fino allo stremo obiettivi meschini, schiavi del danaro e ciechi nell'oblio di una vita totalmente sbagliata e priva di valori.
 

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