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Redazione Lazio

LAZIO, IL GRUPPO SAN RAFFAELE TOGLIE LE TENDE DA QUESTA REGIONE E ADDEBITA LE RESPONSABILITA' ALLA POLVERINI

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Tempo di lettura 4 minuti Duemila licenziati e ben 13 strutture chiuse per mancanza dei pagamenti dalla Regione che deve alla San Raffaele ben 250 milioni di euro.

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Ecco le strutture del San Raffaele nel Lazio che chiuderanno, cosi' come annunciato dal Gruppo: Monte Compatri, Cassino, Pisana, Rocca Di Papa, Trevignano, Sabaudia, Flaminia, Villa Buon Respiro Viterbo, Termini, Tuscolana, Velletri

 

Chiara Rai

Il San Raffaele dice addio al lazio e non  risparmia polemiche con la governatrice della Regione Renata Polverini. Duemila licenziati e ben 13 strutture chiuse per mancanza dei pagamenti dalla Regione che deve alla San Raffaele ben 250 milioni di euro. Due anni senza  soldi, hanno portato a questa drastica decisione:"Nostro malgrado, entro le prossime 48 ore – si legge nel comunicato diffuso dal gruppo – saremo obbligati alla chiusura di circa 12 strutture sanitarie, con la conseguente dimissione di 2.098 pazienti e la cessazione di 2.074 rapporti di lavoro in essere. Visti i vani, ancorché titanici, sforzi, anche da parte dei sindacati, degli ultimi 18 mesi, San Raffaele ringrazia la presidente Polverini e i suoi dirigenti, ovviamente in ferie, pur in questa situazione critica, per tutto ciò che hanno fatto per migliorare l'assistenza alle migliaia di pazienti della regione Lazio, che a noi si affidano, e per le migliaia di lavoratori direttamente ed indirettamente dipendenti da questo Gruppo". Certamente i provvedimenti regionali non hanno aiutato il gruppo a rimanere i piedi: sono stati tagliati 400 posti letto, abbattute del 25% le tariffe e richiesto l'incremento di 300 unità lavorative. Inoltre da oltre 24 mesi il Gruppo, che vanta nei confronti della Regione Lazio crediti per 250 milioni di euro, non riceve pagamenti e da oltre 6 mesi non riceve acconti. Esiste poi un contenzioso per ulteriori 250 milioni di Euro".Prendiamo atto con  rammarico che la Governatrice Polverini, forse troppo distratta nella presentazione di libri in quel di Capalbio, non parla dei malati, ma evidentemente non avendo notizie precise della situazione dai suoi dirigenti ed uffici  peraltro chiusi per ferie, fornisce errate risposte a quanto da noi comunicato. Dopo la prima nota del Gruppo ne e' seguita poi un'altra dove il San Raffaele risponde direttamente alla Polverini: "in riferimento all’affermazione che i nostri crediti siano afferenti tutti alla precedente amministrazione – si legge –  si evidenza come oltre a non corrispondere al vero, la situazione debitoria regionale (a prescindere da chi governa) era a lei ben nota tanto da farne oggetto principale della sua campagna elettorale. Quanto alla presente gestione regionale invitiamo la Presidente Polverini a documentarsi meglio. Diciamo solo che se fosse stata personalmente presente alle innumerevoli giornate di confronto, a cui siamo stati costretti inutilmente con i suoi funzionari e dirigenti, forse si sarebbe meglio resa conto della reale situazione. Quanto al riferimento alla Magistratura non ci risulta affatto l’esistenza di un provvedimento di divieto nei nostri confronti alla certificazione e liquidazione dei crediti e ci riserviamo ogni iniziativa al riguardo a nostra tutela. Nessun dirigente di questo Gruppo ha mai subito condanne o è stato rinviato a giudizio e rammentiamo a noi stessi che in questo paese vale la presunzione di innocenza di beccariana e costituzionale memoria o la Presidente Polverini non ama nell’uno nell’altra?". In merito, poi, al rispetto delle Sentenze, richiamato dalla Presidente in riferimento al ricorso del Comune di Velletri, il Gruppo ricorda: "la stessa Regione l’ha impugnata e che San Raffaele è portatrice di svariate sentenze definitive e che obbligano la Regione ai rilevanti conseguenti pagamenti, che la stessa ben si guarda dall’onorare. Contestiamo decisamente di aver mai agito con toni intimidatori e ricattatori, ma sempre ed esclusivamente nel pieno rispetto delle regole e del civile e leale confronto che la legge impone. Comprendiamo la difficoltà di rispondere alla nostra doverosa e circostanziata comunicazione con il richiamo in chiusura di nota ai pazienti ed i lavoratori e ci attendiamo nel loro principale interesse serietà ed impegno istituzionale, essendo costretti a riconfermare quanto comunicato in ordine alla sospensione delle nostre attività nei termini indicati".

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Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Cronaca

Torvaianica, non si ferma all’alt dei Carabinieri: arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

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I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.

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Roma

Roma, inchiodato il rapinatore di Tor Bella Monaca

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L’uomo si trova già detenuto al carcere romano di Regina Coeli dove sta scontando una pena per un altro reato
 
ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno notificato a un 40enne romano, appartenente a una nota famiglia di Tor Bella Monaca, un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa in data 8 aprile 2024 dal GIP del Tribunale ordinario di Roma, perché gravemente indiziato del reato di rapina.
 
L’uomo, già detenuto in carcere per altro reato, è gravemente indiziato di aver compiuto una serie di rapine, nella Capitale, tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Il provvedimento, emesso dall’Autorità Giudiziaria, recepisce appieno le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri di Tor Bella Monaca, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, riuscendo a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato per ben 8 colpi, commessi con lo stesso modus operandi. Dopo aver raggiunto l’obiettivo a bordo di una moto, un uomo entrava nelle attività commerciali e, sotto minaccia di una pistola si faceva consegnare l’incasso.
 
I Carabinieri, grazie all’attenta analisi delle telecamere di videosorveglianza delle attività commerciali poste lungo le vie limitrofe, hanno potuto raccogliere gravi elementi indiziari a carico del 40enne circa la commissione delle rapine ai danni di: un negozio in via Partanna commessa il 12.12.2023; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 16.12.2023; una farmacia in via Giovanni Castano commessa il 29.12.2023; una farmacia in via Siculiana commessa il 30.12.2023; un supermercato in via Isnello commessa il 08.01.2024; un distributore in via di Tor Bella Monaca commessa il 27.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 28.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 29.01.2024, durante la quale il titolare, intervenuto in soccorso della cassiera, è stato colpito con il calcio di una pistola, riportando lesioni guaribili in 10 giorni.
 
Il bottino complessivo dei colpi messi a segno hanno fruttato circa 5.500 euro. A notifica avvenuta, l’indagato rimane ristretto presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli, dove era già detenuto per altra causa.
 
Privo di virus.www.avast.com

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