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Cronaca

Omicidio Loris Stival, il marito chiede a Veronica Panarello 2 milioni di danni

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Tempo di lettura 2 minuti L'avvocato Scrofani ribadisce che il suo assistito, David Stival "non crede alle nuova tesi di Veronica Panarello"

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di Chiara Rai

RAGUSA – Il dolore di un padre straziato dalla morte del figlio causata, secondo i pm, proprio dalla donna che lo ha messo al mondo. "Davide ha subito una lenta e progressiva fase di dolore in questi due anni accresciuta anche dalle continue versioni fornite dall'imputata e per questo chiediamo un risarcimento di due milioni di euro a testa per il padre e la nonna". Così Daniele Scrofani, legale di parte civile di Davide Stival e di sua madre Pinuccia Aprile, durante l'udienza riservata alle parti civili nel processo a Veronica Panarello, accusata dell'omicidio premeditato del figlio Loris e dell'occultamento del suo cadavere. Il penalista, che ha parlato per un'ora e mezza, non si è soffermato sul possibile movente, spiegando che "non è fondante ai fini del reato". L'avvocato Scrofani ribadisce che il suo assistito, David Stival "non crede alle nuova tesi di Veronica Panarello", che ha accusato il suocero, Daniele, di avere ucciso Loris per evitare che il bambino rivelasse una loro presunta relazione. 

Chiesti trent'anni Trent'anni di reclusione per omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Tanto ha chiesto nei giorni scorsi la Procura di Ragusa per Veronica Panarello accusata di avere ucciso il figlio Loris. È plausibile il movente introdotto da Veronica Panarello sia stata la presunta relazione extraconiugale che la donna avrebbe avuto con il suocero, ha affermato la Procura di Ragusa nella requisitoria per la morte di Loris.Tuttavia, spiegano, "non è stata la prova di questa relazione e comunque il movente resta ininfluente della richiesta avanzata di condanna a trent'anni di reclusione per l'imputata". Per i giudici Veronica Panarello è una donna "egocentrica, bugiarda e manipolatrice", affetta da un "protagonismo esagerato". Il procuratore Carmelo Petralia e il sostituto Marco Rota hanno ricostruito la personalità dell'imputata e il suo vissuto personale. Ma anche il contesto in cui è maturato il delitto e in particolare il "contrastato rapporto" che avrebbe avuto con il bambino che trattava da amico e non da figlio.

Il silenzio di Veronica "Trent'anni?": è l'unica frase pronunciata in aula da Veronica Panarello subito dopo la richiesta di condanna della Procura di Ragusa. La donna poi si è chiusa in silenzio assoluto. "Quello di oggi (il giorno del processo ndr) è un assist alla difesa, non me l'aspettavo. Non parlo di autogol, ma di presa di coscienza e totale onestà intellettuale dei pm". Così l'avvocato Francesco Villardita ha commentato la tesi della Procura di Ragusa di ritenere plausibile il movente esposto da Veronica Panarello che ha rivelato di una sua presunta relazione con il suocero. Sul fatto che gli investigatori non siano riusciti a collocare in alcun modo l'uomo nel luogo del delitto al momento dell'omicidio il penalista ha ribadito che "se non esiste la prova della sua presenza non è detto che non ci fosse: se la Procura non ha dimostrato che il suocero non fosse a casa, non ha neppure dimostrato che l'ha ucciso da sola".

L'accusa al suocero
La donna, lo scorso 26 ottobre, nel corso dell'udienza che la vede come unica imputata per l'omicidio del figlio, ha raccontato che il 29 novembre del 2014, giorno della scomparsa di Loris non era sola in casa con il bambino. C’era anche il suocero, Andrea Stival, e sarebbe stato proprio lui a uccidere il bambino perché il piccolo avrebbe visto qualcosa che accadeva tra il nonno e la mamma. Ma Andrea Stival ha sempre negato, sia di aver avuto un rapporto con la nuora che, soprattutto, di aver ucciso suo nipote. 

Castelli Romani

Artena, coppia ruba 100 pacchetti di sigarette: arrestati a Valmontone

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Nella notte i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di conviventi, un uomo 47 anni e una donna 33, domiciliata ad Artena, già nota alle forze dell’ordine, indiziati fortemente di furto aggravato di tabacchi all’interno di un bar di Via Latina.

Nello specifico, i militari della Stazione di Artena, ricevuta la segnalazione dalla Centrale Operativa di un furto all’interno di un bar, hanno raggiunto rapidamente sul posto e alla presenza del titolare dell’attività eseguivano un minuzioso sopralluogo visionando le immagini del sistema di video-sorveglianza ritraenti due persone, uomo e una donna, parzialmente travisate che, dopo aver forzato la serranda e la porta di ingresso, si sono introdotti  all’interno impossessandosi di circa 100 pacchetti di sigarette per poi darsi alla fuga poco istanti prima che il titolare sopraggiungesse sul posto.

Le immediate ricerche diramate, grazie anche alla descrizione dell’autovettura utilizzata dai malviventi fornita dal titolare dell’attività, consentivano ai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Colleferro di rintracciare, nel giro di poche decine di minuti, nel limitrofo comune di Valmontone, l’autovettura segnalata con a bordo il 47enne e la 33enne che sottoposti a perquisizione personale sono stati trovati in possesso dell’intera refurtiva e degli arnesi da scasso.

I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito i video delle telecamere di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui la coppia si impossessava della refurtiva. 

Tutti i tabacchi rinvenuti, sono stati restituiti al proprietario dell’esercizio commerciale, mentre i due verranno giudicati nella mattinata odierna, con rito direttissimo, dinanzi al Tribunale di Velletri.

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Cronaca

La Conferenza Episcopale Nordica riafferma la vicinanza all’Ucraina

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Lo scorso mese di maggio il cardinale Anders Arborelius OCD di Stoccolma e il vescovo Erik Varden OCSO di Trondheim hanno compiuto una visita di solidarietà in Ucraina a nome della conferenza episcopale nordica e quindi di tutti i cattolici dei paesi nordici. Sono rimasti profondamente commossi da ciò che hanno visto: il calvario che l’Ucraina sta attualmente attraversando, la continua distruzione di obiettivi civili, le atrocità contro gli indifesi e i bambini, ma anche il coraggio, la perseveranza e il lavoro umanitario degli ucraini.
 
Come vescovi nordici, hanno invitato tutti i credenti ad un’azione pacifica contro questa terribile guerra. A questo scopo è stata scelta la domenica di Pentecoste per celebrare la venuta dello Spirito Santo, quindi per rafforzare la fede che il Signore con la sua potenza salvifica può davvero rinnovare la faccia della terra attraverso i suoi fedeli seguaci. Per questo i vescovi hanno chiesto che la messa principale di Pentecoste in tutte le parrocchie e comunità dei cinque Paesi nordici fosse celebrata per la giustizia e la pace in Ucraina. Allo stesso tempo, chiedendo che le offerte raccolte vengano indirizzate alla Caritas dell’Ucraina, il cui impegno è grande. La Caritas concretizza il sostegno delle diocesi nordiche con pacchi alimentari e igienici per i più bisognosi. La necessità di questo tipo di aiuto fondamentale è grande e sta solo crescendo. la diocesi ha invitato i fedeli ad utilizzare i giorni venturi per preparare i cuori e le menti, ringraziando i fedeli per la loro generosità.
 
La riunione era presieduta dal  Vescovo Czeslaw Kozon, Copenhagen, con la presenza del Cardinale Anders Arborelius OCD, Stoccolma, vicepresidente, del Vescovo Bernt Eidsvig Can.Reg, Oslo, di Mons. David Tencer OFMCap, Reykjavik, del Vescovo-Prelato Berislav Grgic, Tromsø. del Vescovo-Prelato Erik Varden OCSO, Trondheim e di padre Marco Pasinato, amministratore della diocesi di Helsinki. La diocesi finlandese, circa 16mila fedeli, è ancora in attesa della nomina da parte di Papa Francesco del nuovo vescovo titolare, che succeda al vescovo emerito Teemu Sippo, in pensione dal 2019.



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Cronaca

Equitazione, campionati regionali 2023 Puglia e Basilicata: la scuderia Meschini cala un Poker d’assi

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4 allievi hanno raggiunto i più alti gradini del podio nelle rispettive categorie

La scuderia Meschini di Foggia fa il pieno di successi durante i Campionati Regionali 2023 Puglia e Basilicata svolti dal 1 al 4 giugno ad Altamura presso il centro equestre De Bernardis.

A distinguersi, sotto l’attenta guida del tecnico Luca Meschini, istruttore federale Fise II livello, accompagnato da Chiara Vingiani, gli allievi Mario Tancredi (18enne, Lucano), Emanuele Pio Lento (18enne, Foggiano) , Serena Lucia Galasso (15enne, Sannicandro Garganico) Alessandro Carmelo Pio Lento (16enne, Foggiano) che hanno raggiunto i più alti gradini del podio nelle rispettive categorie portando in alto il nome della Capitanata.

Mario Tancredi medaglia d’argento nel difficile CRITERIUM secondo grado. A raggiungere questo traguardo era con lui il suo cavallo Fabulous HS con il quale ha osato girate strette e velocità per vincere la gara a fasi di venerdì che era determinante per l’assegnazione delle medaglie. Mario Tancredi chiude quinto nell’Assoluto secondo grado con CRUISING 11 con un bellissimo percorso netto in categorie 1.40m. Emanuele Lento medaglia d’oro nel CRITERIUM primo grado in sella a Hallenger, femmina baia di 11 anni. Determinato e velocissimo riesce a scalare la classifica con la gara a fasi del venerdì e si aggiudica così l’ambita posizione d’onore sul podio di Puglia. Serena Lucia Galasso con Izar Van t&l stravince il CRITERIUM BREVETTO su 46 partenti mantenendo la prima posizione dal primo giorno di Campionato dimostrandosi la più veloce sia nella gara a tempo di venerdì sia nella difficile gara a fasi consecutive di sabato. Alessandro Carmelo Pio Lento in sella a Indy Medaglia d’oro ed e dunque il miglior binomio nella categoria Brevetti junior. Alessandro Carmelo Pio Lento si è classificato secondo nella giornata di venerdì mentre nella giornata di sabato è riuscito a recuperare posizioni e vincere così la medaglia d’oro regionale della sua categoria.

Primo esordio per 4 giovanissimi allievi della scuderia

Al loro primo esordio in un Campionato regionale anche altri allievi della scuderia Meschini: Martina Sansone, Francesca Granatiero, Dalila di Maria e Ludmilla Fortunato i quali portano a casa ottime prestazioni con grande prospettiva di crescita sportiva.

Tutta la Scuderia Meschini ed il Centro Ippico EQUIS EO di Foggia si candidano seriamente a diventare un punto di riferimento in Puglia per l’equitazione, agonistica e non, utile sia per l’attività sportiva che per l’aggregazione e per il lustro della capitanata.

Ma le attività non finiscono qui, in quanto nel centro ippico si organizzano campus estivi a ragazzi di tutte le età che abbiano intenzione di intraprendere questo meraviglioso contatto con la natura e gli animali.

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