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Rieti

RIETI: DAL GIRONE DEI PENDOLARI DEL COTRAL A QUELLO DELLA POLITICA DISATTENTA

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Tempo di lettura 2 minuti Lettera ai politici

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Nota del Comitato Pendolari Reatini

Egregi politici,
abbiamo iniziato questa nostra azione di rivendicazione di un servizio di trasporto pubblico regionale degno di un paese civile nel 2012 e all'inizio del 2014 non siamo riusciti ad ottenere poi molto. Abbiamo cercato un dialogo costruttivo,un confronto continuo con ogni interlocutore sollecitato e che abbia risposto al nostro appello. Ci siamo impegnati su tavoli istituzionali, tecnici, di crisi ma senza che qualcuno, a sua volta, si sia impegnato a fornire non una risposta esaustiva ma una azione risolutiva, anche se parziale, dei problemi e delle criticità denunciate sia attraverso i canali ufficiali istituzionali sia a mezzo stampa.

Ad oggi solo il Prefetto Dott.ssa Marolla, che non ci stancheremo mai di ringraziare pubblicamente, ha avuto la pazienza e la serietà per ascoltare questi appelli, alzare la voce per richiamare chi di dovere al rispetto degli accordi presi a seguito di Contratti di Servizio tutt'ora in essere per la fornitura di un servizio di trasporto pubblico efficiente nell'ambito della Provincia di Rieti ed arrivare fino alla presentazione di un esposto presso la Procura della Repubblica di Rieti.

Ci chiediamo ora dove sia finita la politica, quella forza frutto dell'espressione democratica dei cittadini, e quindi anche  dei pendolari, che deve recepire, ascoltare le esigenze dei propri elettori,di tutti i cittadini e portare avanti quelle azioni propedeutiche a fornire soluzioni per le richieste di quest'ultimi.
Qui non si parla di correnti politiche di minoranza o maggioranza, qui si parla di politica punto. Appelli, reclami, tabella a mezzo stampa per ultimo un esposto presso la Procura di Rieti da parte della Prefettura di Rieti.
Signori politici, cosa stiamo aspettando?

Aspettiamo il consumarsi di una tragedia dovuta ad un pullman che prende fuoco lungo la salaria con gente stipata a bordo oltre l'inverosimile? Stiamo aspettando che l'esasperazione della gente sfoci in violenza, magari coinvolgendo altri pendolari o gli stessi autisti, in uno squallido contesto di guerra tra poveri?
Noi ci siamo, siamo qui a riportare fedelmente e documenti alla mano, quali e quanti siano i disagi e le criticità di tutti i giorni lungo il lungo estenuante tragitto quotidiano che porta moltissimi reatini di Rieti città e Provincia verso i loro posti di lavoro o di studio e che puntualmente vi arrivano esausti e stremati da un viaggio che solo in realtà lontane e più povere si può effettuare.

Siamo qui pronti a dare il nostro contributo in termini di esperienza di viaggio, esperienza che a tutti voi indistintamente manca perchè non vivete tra la gente comune e non avete nemmeno l'umiltà per farlo o per ascoltare chi non può usufruire di certi privilegi.
Ora è giunto il momento di dire basta, di vedere di cosa è capace la politica quando fà il proprio dovere certi, purtroppo, che senza di essa non si muove e non si muoverà nulla.

Un grazie, neanche tanto sentito, da tutti i pendolari incazzati (..e non solo!!!).

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Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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