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RIETI, DEPOSITO COTRAL: IL COMITATO PENDOLARI CHIEDE UNA VERIFICA DI CORRETTEZZA

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Tempo di lettura 3 minuti "Invitiamo i sindacati a riflettere sul modo in cui esercitano il loro mandato di tutela dei lavoratori"

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Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato Pendolari Reatini

Rieti – "Il Comitato Pendolari ritiene utile e doveroso replicare all’intervento dei sindacati, in merito al nuovo Deposito Cotral e alle motivazioni che stanno alla base di una nostra presa di posizione assolutamente favorevole allo stop dei lavori, in attesa che si faccia chiarezza sulle numerose zone d’ombra che ne hanno caratterizzato l’avvio.

La nota firmata da Walter Filippi (FILT-CGIL), Pietro Meli (FIT-CISL) e Sandro De Luca (UIL Trasporti) accusa genericamente tutti coloro che si sono dichiarati contro QUESTO nuovo deposito Cotral (più apertamente hanno agito per rilevare le irregolarità il movimento civico Rieti Virtuosa,  il Movimento 5 Stelle e lo stesso Comitato Pendolari) di essere “paladini del no”. 

Lasciando intendere che la contrarietà derivi da chissà quali pregiudizi da ottusi bigotti d’altri tempi, contrari ad ogni innovazione e ogni prospettiva di sviluppo per questo territorio.

In più, e ancora una volta, facendo leva su una presunta difesa dei diritti dei pendolari, che troverebbe in questo deposito una sua sintesi estrema ed assoluta.

Risulta quindi necessario fornire alcune precisazioni.  

Perché, al di là delle sindacali semplificazioni, la faccenda non è affatto priva di lati opachi, sia nelle procedure inerenti  la scelta e l’assegnazione dell’appalto, sia riguardo alla concessione dei permessi in considerazione di tutti i vincoli che, almeno così sembra a spanne – nel vero senso della parola –,  non sono stati rispettati.

Assenza di evidenza pubblica di un verbale di chiusura della gara che ha preceduto l’assegnazione dell’appalto

Problema di tipo ambientalistico legato ad una normativa,  in particolare l’articolo n. 125 del regolamento d’igiene, nel quale vengono indicate le distanze minime alle quali ci si deve attenere per la realizzazione di strutture di impatto notevole come può esserlo la costruzione di un deposito di pullman – la mega-struttura è in prossimità (troppo in prossimità) di abitazioni private e dell’Ospedale De Lellis

Falda acquifera presente nel sottosuolo dove sorgerà il deposito.

Per non citare l’ipotesi di danno patrimoniale ai danni della Cotral stessa, che si configurerebbe nell’esposto presentato il 31.5.2013 da Rieti Virtuosa.

L’insieme di tutti questi elementi non può essere celato dietro affermazioni semplificatrici e banalizzanti come: “i paladini del no”.  

Non comprendiamo l’aggressività dei sindacati, che sembrano non cogliere gli elementi di positività che questa vicenda mette in luce.  

Stiamo assistendo ad una presa di coscienza, e soprattutto di posizione, dei cittadini attraverso sia l’opera meticolosa, ma decisa, dei movimenti civici, sia tramite una costante sensibilizzazione e informazione operata dal Comitato Pendolari Reatini nei confronti dei pendolari. 

Una presa di coscienza rispetto ad un’idea di sviluppo del territorio che non sacrifichi né la legalità, né la sostenibilità delle scelte operate.

Questo è  molto più innovativo e postmoderno di qualunque megaimpianto realizzato con modalità poco trasparenti. 

Ed ha un valore maggiore, in termini di sviluppo vero di un territorio e della sua cittadinanza, esercitata nel diritto. 

Non coglierlo ci sembra, questa si, una dimostrazione di scarsa comprensione dei tempi e del ruolo di un sindacato.

Vogliamo anche noi che il deposito vada  a buon fine, ma stiamo chiedendo a Regione Lazio e  Cotral, prima ancora che alla Procura e alla Guardia di Finanza, una verifica di correttezza.

Invitiamo i sindacati a riflettere sul modo in cui esercitano il loro mandato di tutela dei lavoratori, adottando atteggiamenti opportunisti che non contribuiscono certo ad un miglioramento della società nel suo complesso, creando false contrapposizioni di interessi nel corpo sociale. 

Il riferimento, e qui concludiamo, è anche allo spostamento del capolinea CO.TRA.L Roma Tiburtina, presso l'area della TIBUS S.R.L. 

Arretramento che comporta, per molti pendolari, il rischio di perdere per un niente la corsa e di conseguenza rinviare il rientro a casa di mezz’ora almeno , questo se non si trovano soluzioni alternative.

Nonostante i sindacati abbiano più volte sostenuto di voler trovare sinergie con il Comitato Pendolari, hanno partecipato al processo decisionale senza  attivare alcuna comunicazione verso lo stesso. 

Si sarebbe potuto lavorare ad una soluzione comune, che tenesse conto delle esigenze del personale e di quelle degli utenti del servizio.  

Invece, ancora una volta, bisognerà attivarsi per trovare risposta ai nuovi problemi che la decisione comporta. 

A tal fine,  il Comitato Pendolari si sta predisponendo per una raccolta firme per ottenere l’istituzione di una fermata all'altezza dell'uscita della Stazione Tiburtina.

Questo esempio dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, l’utilità di tavoli di consultazione stabili e aperti alle rappresentanze degli utenti, perché l’utente è portatore di bisogni e conoscenze  di cui nessuno altro ha dimostrato di essere in grado di farsi portavoce.

Rieti 3 luglio 2013

Comitato Pendolari Reatini

Mauro Scopel – Presidente

Maria Carmela Silipo – Vicepresidente

Fabio Mareri – Membro del Direttivo

Mara Sciarretta – Membro del Direttivo

Cristina Zucco – Membro del Direttivo

Augusto Raimondi – Membro del Direttivo

Riccardo Catelli – Membro del Direttivo"

 

LEGGI ANCHE: 

 26/06/2013 RIETI, COTRAL: PRESTO IL NUOVO CAPOLINEA TIBURTINA CON BAR, SALA D'ATTESA E SERVIZI

 

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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