ROMA: BRACCIO DI FERRO TRA MARINO E ALEMANNO

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Redazione

Roma – Nella Capitale è sfida all’ultimo voto tra Ignazio Marino che ha preso ben 512.720 registrando una percentuale di 42,60  e il sindaco uscente Gianni Alemanno in coda a Marino con 364.337voti pari al 30,27 per cento. Le elezioni sono lo specchio degli umori del popolo e il popolo sembra non avere più grilli per la testa. Un romano su due non ha votato. L’era grillina volge al desio, lo si è detto più volte e gli esiti delle urne ne sono la conferma. Si è preferito l’astensionismo a Grillo. Il picco ce l’hanno avuto, l’opportunità di rappresentare un buon 27,7 per cento dell’elettorato italiano anche. Ma di quella enorme fetta rimane un risicato pezzo, tante urla e tutti “no”. Questa sarà l’opposizione dei pentastellati in campidoglio dire “no” senza alternative e infatti si vede la picchiata del candidato a sindaco di Roma che ha incassato il 14 per cento e ha detto che è un buon risultato nonostante la campagna denigratoria della stampa. E’ così tutta la colpa è dei giornalisti e loro non si recriminano nulla ma gli italiani non perdonano. Marino va al ballottaggio con un ottimo 43 per cento mentre al sindaco uscente col 31 lo aspetta una dura finalissima. La scorsa tornata ha inaspettatamente rimontato, per questo il Pd resta cauto. Il centrosinistra? Prima è imploso e poi è esploso ha semnato incoerenza ma alla fine l’elettorato gli è rimasto fedele. Anzi, è andata molto bene per loro che non solo possono affermare di esistere ma di “essere arrivati primi”.