ROMA, FRANCESCO TAGLIENTE: GRANDE SUCCESSO PER IL LIBRO DEDICATO AL "PREFETTO DI FERRO DAL CUORE D'ORO"

Redazione

Per il Prefetto Francesco Tagliente: "la strategia dell'inchiostro vince su quella del manganello"

Roma – Grande successo di presenze, venerdì scorso a Roma,  presso la Federazione Nazionale della Stampa in Corso Vittorio Emanuele II n. 349 , a Roma, per la presentazione del libro "Buone pratiche a Palazzo Medici – Il Nuovo passo della Prefettura". Si è parlato di Francesco Tagliente già Questore di Firenze, Questore di Roma e Prefetto di Pisa definito "Il Prefetto di ferro dal cuore d'oro", "facilitatore",  promotore  di un nuovo diverso rapporto di intesa con la società civile.

Roberto Bernabò, direttore editoriale del Gruppo Espresso, aprendo i lavori per la presentazione del libro "Buone pratiche a Palazzo Medici -Il Nuovo passo della Prefettura" scritto dalla giornalista de il Tirreno Candida Virgone ha esordito con questa massima coniata  da Francesco Tagliente per caratterizzare  la sua  strategia di gestione delle manifestazioni di piazza. 

"Meglio l'inchiostro del manganello perché produce maggiore consapevolezza,  più efficacia deterrente e ha anche una più efficace funzione rieducativa ", confidò un giorno Tagliente a un veterano cronista romano Massimo Giraldi . Era una giornata difficile, quella che si trovavano a commentare: una delle tante proteste di piazza, in una delle tantissime città italiane teatro delle contestazioni degli anni passati, sfociata tristemente in guerriglia urbana.

"Meglio l'inchiostro del manganello" è rimasto, da allora, uno dei pilastri fondamentali  della sua strategia per la gestione dell'Ordine Pubblico.  

Ed e' stata proprio questa sua certezza ad indurlo nel 2003 – allora Presidente dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive – a chiedere con forza l'introduzione nel nostro ordinamento dell'istituto dell'arresto in  "flagranza differita" per i reati commessi in ambito di manifestazioni sportive, quando non sia possibile procedere immediatamente all'arresto per ragioni di sicurezza. 

La determinazione di Tagliente ad incidere sul piano normativo per ridurre le occasioni di incidenti  – con la conseguente necessità di utilizzo di lacrimogeni e manganelli – e' stata poi ricordata dal Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro che ha fatto riferimento a Tagliente anche nella veste di estensore della normativa antiviolenza. 

Ed e' proprio questa convinzione che porta Tagliente, appena assunto la direzione dell'Ufficio Ordine Pubblico del Ministero, a preparare una lettera circolare indirizzata a tutte le Questure relativa all’uso dei lacrimogeni e dei manganelli sfollagente nei servizi di ordine pubblico.

Tagliente nel corso della sua esperienza territoriale a Roma  aveva constatato che  non sempre l’uso di artifici lacrimogeni e dello sfollagente era apparso adeguato alle circostanze.

Con la circolare vengono  quindi fornite istruzioni di carattere generale: l’impiego di sfollagente e lacrimogeni deve essere ordinato in termini chiari ed espliciti dal dirigente del servizio ed in particolare il lancio di lacrimogeni, per il forte impatto che provoca sulla folla e per lo scalpore che suscita nell’opinione pubblica, deve essere considerato rimedio estremo volto a fronteggiare situazioni di particolare gravità non altrimenti gestibili.

Tagliente prima di essere chiamato al Vertice dell'Ufficio Ordine Pubblico  aveva maturato una significativa esperienza sul campo prima come Dirigente delle Volanti e della Sala Operativa della Questura di Roma poi per 7 anni Capo di Gabinetto con  quattro diversi  Questori ( Sucato, Pagnozzi, Monaco e La Barbera).

Di Tagliente Questore di Roma, la cronaca romana ricorda la capacita' di dialogo, la fermezza e la strategia nella gestione delle manifestazioni di Piazza. Con Tagliente  i  derby sono stati fatti giocare anche di sera e con i bambini sugli spalti. La sua strategia di "privilegiare l'inchiostro ai lacrimogeni e ai manganelli" ha premiato tifosi e forze di polizia: all'Olimpico si ricordano due anni senza incidenti e, in tre circostanze, durante le partite della Roma, con la polizia impegnata lontano dello stadio.

La strategia di Tagliente per la gestione della sicurezza delle masse e' finita inevitabilmente con il diventare preludio di una serata che ha ricostruito le tappe di un'esistenza dedicata alla Repubblica, casa di tutti.

L'occasione è stata la presentazione del libro nella sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Sono oltre sessanta le testimonianze, raccolte  Candida Virgone e da altri 15 cronisti delle 5 testate pisane (Ansa,Tirreno, La Nazione, Telegranducato e 50 Canale) che mettono in luce le politiche gestionali che il prefetto Tagliente e' riuscito a mettere in campo nell’interesse della collettività. Si parla di un modello largamente esportabile.

Si è partiti dalla lotta alla criminalità e dalla tutela della sicurezza passando attraverso il monitoraggio dell’usura e delle infiltrazioni mafiose per arrivare fino alle politiche di ascolto, all’imprenditoria in crisi, alle strategia di tutela e valorizzazione del territorio. Il tutto dando, di volta in volta, voce ai cittadini e alle loro storie, agli amministratori, alle istituzioni universitarie o alle realtà sportive. 

Dopo i saluti  di Romano Bartoloni, di Franco Siddi, Roberto Bernabò ha dato  la parola al sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, al sindaco di Pisa Marco Filippeschi, al segretario dell'Associazione Funzionari di Polizia (ANFP) Lorena La Spina e al presidente dell'Associazione  dei Prefetti (ANFACI ) Bruno Frattasi.  Hanno concluso gli interventi  il consigliere di Stato prefetto Carlo Mosca e l’autrice Candida Virgone.

Tutti i relatori – ed alcune delle persone intervenute molte delle quali venute da Pisa e da Firenze –  hanno commentato e integrato le testimonianze raccolte nel libro mettendo in luce le politiche gestionali di un Prefetto determinato e promotore di un nuovo diverso rapporto d' intesa con la società civile che si e' messo al Servizio dei cittadini pisani. Per questo definito Prefetto di Governo e dei Cittadini  con diverse declinazioni: Prefetto "facilitatore", "Prefetto di ferro dal cuore d'oro", "Sarto istituzionale".

Claudio Pugelli, presidente della Fondazione Pisa ha sottolineato  che "In un' azienda privata il ruolo che ha assunto a Pisa in questi anni il prefetto Francesco Tagliente è quello che viene definito di 'facilitatore' ".  definizione  ripresa più volte durante la serata prima da Roberto Bernabò e poi dal  Consigliere di Stato  Carlo Mosca che ha definito Tagliente anche  «sarto istituzionale».

E' stato ricordato che Tagliente e' riuscito a farsi apprezzare muovendosi su due fronti: quello decisionista e quello del cuore tanto da essere definito da alcuni il "prefetto di ferro dal cuore d'oro" come ha scritto Marco Gasperetti sul  Corriere della Sera .

"È strano di questi tempi – scrive infatti Gasperetti  – che una figura istituzionale, neppure eletta dal 'popolo della Repubblica, riesca a fare breccia anche sui sentimenti della gente…".

Tra le iniziative di Tagliente – attento alle esigenze dei cittadini – e' stata ricordata quella dello spegnimento di quasi tutti gli autovelox fissi installati in provincia di Pisa, che avevano originato nel 2013 oltre 45.000 multe con contestazione differita.

Il Prof Pietro Pietrini dell'Università di Pisa co-protagonista  del  "Servizio di ascolto e sostegno …" volto a prevenire tragedie familiari di imprenditori colpiti dalla crisi  economica "  istituito da Tagliente a Pisa , ha ricordato l' importanza  dei risultati ottenuti dall'iniziativa del Prefetto nella trattazione dei casi sottoposti all'attenzione del "Servizio".

Il prof. Francesco Leccese della Scuola di Ingegneria dell’Energia, dell’Università di Pisa ha ricordato  che  Tagliente e’ stato anche antesignano della “Spending Review”, avviando e portando avanti sin dal 2007 , prima a Firenze, poi a Roma e infine a Pisa , attività importanti per il contenimento dei costi di gestione, anche con la dismissione degli immobili adibiti a servizi istituzionali in locazione passiva in favore di quelli demaniali, nonché un protagonista della politica del risparmio energetico.

Durante la presentazione del libro di Candida Virgone alcuni  hanno evidenziato – come testimoniato nel libro- che nella città della Torre Tagliente ha focalizzato l’attenzione anche sulla problematica del degrado e dei danni, spesso irrisolti, ai monumenti storici evidenziando come il Prefetto  sia intervenuto – facendo appello al volontariato sociale specializzato – istituendo nell’ambito degli “Amici dei Musei”, una task force volontaria di esperti per tutelare il patrimonio monumentale della città.

Dalla difesa del patrimonio culturale, alla tutela della legalità, con un occhio sempre vigile aperto sui più deboli, sui meno fortunati. Una vita vissuta intensamente, quella di Francesco Tagliente. 

Il sottosegretario Domenico Manzione ha ringraziato il prefetto Tagliente per per aver rappresentato il Governo territoriale con alto senso dello Stato. 

Il Prefetto Bruno Frattasi ha dato lettura di una nota scritta dall'ex Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri con la quale ricorda Tagliente come suo punto di riferimento per le questioni relative alla gestione delle manifestazioni sportive anche negli ultimi anni nella veste di Ministro. Da presidente dell'associazioni dei Prefetti Frattasi ha ringraziato Tagliente per l'attività svolta a Pisa anche con la comunicazione, che ha contribuito a far conoscere ai cittadini la complessità e l'importanza del ruolo del Prefetto.

Pecoraro, che ha condiviso con Tagliente momenti importanti al Ministero e a Roma, ha ricordato Tagliente estensore della normativa antiviolenza negli stadi.

Il segretario nazionale dell'associazione dei funzionari di polizia, Lorena La Spina, ha voluto sottolineare che il Prefetto Tagliente – in perfetta continuità rispetto all'esperienza maturata da Questore di Firenze e Roma – ha saputo rendere protagoniste le diverse componenti della realtà sociale, dimostrando che la sicurezza è un bene che si può e si deve costruire insieme.

Chi ha avuto la fortuna di assistere alla presentazione del libro,  di leggere alcune testimonianze dei cittadini, e sentire gli interventi dei relatori e soprattutto lo spessore delle conclusioni fatte dal consigliere di Stato Carlo Mosca –  già Capo di Gabinetto di più Ministri dell'Interno e Prefetto di Roma – ha ora una consapevolezza in più: che un altro mondo è possibile.