FIUMICINO M5S: IL PASTICCIACCIO BRUTTO DELL'APPALTO PER IL CANILE. MONTINO CANCELLA IL LAVORO DELL’ASSESSORE POGGI

Redazione


Fiumicino
– Nulla di fatto alla Commissione Diritti Animali che si è riunita il 26 febbraio per discutere del Bando di gara che ha visto assegnare ad un canile di Caserta la convenzione per la custodia, il mantenimento e l’assistenza veterinaria di cani e gatti catturati sul territorio del Comune di Fiumicino.
I molti rappresentanti delle Associazioni animaliste presenti, non hanno potuto avere le risposte per cui erano intervenuti, in quanto i Consiglieri Comunali facenti parte della Commissione non avevano ancora preso visione della documentazione relativa alla gara, che verra’ loro consegnata solo in questi giorni.
Sembrerebbe che il provvedimento sia in netto contrasto con la legge regionale 43/2010 promossa dall’attuale sindaco di Fiumicino Esterino Montino, che nel 2010 in qualita’ di Vice Presidente della Regione Lazio firmo’ la “Direttiva per il coordinamento delle funzioni amministrative e sanitarie in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo”.
La dove i Comuni con piu’ di 20.000 abitanti non abbiano un proprio Canile Comunale, la legge firmata da Montino prevede che il Comune provveda al servizio “..tramite una struttura privata ubicata all’interno del territorio dell’ASL competente” e ancora che nei criteri di valutazione per l’assegnazione del bando si assegnino punteggi maggiori a “quelle strutture che comportino minimi spostamenti degli animali preferendo ove possibile strutture sul proprio territorio provinciale o regionale.. e che premino una politica di adozioni efficace ” . (testuale ddg 43/2010)
Nei punteggi relativi ai criteri di assegnazione, oltre allo stress dell’animale ed alla permanenza sul territorio, il criterio economico avrebbe dovuto essere valutato non in modo riduttivo in base al semplice costo giornaliero, ma considerando anche i tempi di permanenza dell’animale nel canile.
Una volta a Caserta infatti, i nostri cani difficilmente saranno adottati dai cittadini di Fiumicino e, di conseguenza, invece di costare al nostro Comune 5,60€ al giorno per qualche mese, costeranno 4,50€ per tutta la loro vita, con un evidente aumento di spesa.
Basterebbe questo solo dato economico per rendersi conto che sarebbe opportuna una sospensione del bando per riconsiderare gli effettivi criteri di assegnazione.
Inoltre non è chiaro se le spese di trasporto fino a Caserta siano o meno incluse nelle tariffe indicate, il che ovviamente incide sul costo finale.
Infine è doverosa una riflessione di ordine morale, in quanto, vista la maxi indagine recentemente condotta proprio sui canili che inviano gli animali a loro affidati al circuito dei combattimenti e della vivisezione, riteniamo indispensabile che vengano effettuati tutti i controlli necessari sulle strutture affidatarie e ci chiediamo inotre se l'amministrazione comunale abbia messo in conto anche i costi per controllare nel corso del tempo le condizioni degli animali affidati.
Considerato che a promuovere la legge regionale 43/2010 fu proprio il sindaco Montino, e considerato il grande impegno dell’assessore Poggi da sempre impegnata sul fronte dei diritti degli animali, la decisione di deportare i cani e gatti di Fiumicino a Caserta arriva come un fulmine a ciel sereno, azzerando il lavoro dell'assessore responsabile del settore e contraddicendo le scelte operate fino ad ora .
Questo bando ha cancellato in un colpo solo l’ottima campagna di adozioni avviata dall’amministrazione comunale, che con i provvedimenti di riduzione fiscale a fronte di adozioni e la nuova campagna per l’adozione di cani anziani, e con il faticoso e costante lavoro delle Associazioni locali, ha visto i cani ospitati nella struttura di Vallegrande ridursi da 90 a circa 37 unita’ in poco piu’ di 2 anni.
Dispiace vedere come un meccanismo che una volta tanto stava cominciando a funzionare bene, si sia inceppato a causa della gestione frettolosa e superficiale dell’amministrazione Montino.
Restiamo in attesa della prossima Commissione Diritti Animali per capire se il Sindaco e la sua maggioranza possano trovare una soluzione migliore per gli animali, che non vada a pregiudicare il lavoro svolto dai suoi stessi assessori.
Come sempre il MoVimento5Stelle proseguira' nella sua azione di informazione e controllo.
 




FIUMICINO: ESPLODE L'OLEODOTTO PER L'AEROPORTO

Redazione

Fiumicino (RM) – Un incendio con esplosione si e’ verificato la scorsa notte alle 22.30 circa nelle campagne di Maccarese su un tratto dell’oleodotto Eni che rifornisce il carburante cherosene per gli aerei all’aeroporto di Fiumicino.
Sul posto, tra via Ghemme e via della Muratella, in un’area distante dalle abitazioni, sono intervenute 5 squadre dei Vigili del Fuoco con l’ausilio di una partenza emergenza chimica. Le operazioni di spegnimento sono durate alcune ore. Non ci sono feriti ‎o danni a cose. A quanto si apprende l’incendio potrebbe essere stato causato da un tentativo di furto. Non c’e’ stato sversamento di combustibile nel terreno. Dalle 23 per circa un’ora e’ stato chiuso il tratto dell’autostrada Roma-Civitavecchia in direzione Roma. Nessuna ripercussione invece sul traffico aereo.




FIUMICINO: ECCO COME 9 TASSISTI SI AGGIUDICAVANO LE CORSE

Redazione cronache

Fiumicino (RM) – Avevano escogitato un sistema grazie al quale riuscivano sempre a mantenere la priorità nelle chiamate rispetto agli altri tassisti: nove tassisti sono stati scoperti dalla polizia di frontiera aerea di Fiumicino (Roma). L'indagine ha preso avvio dalla denuncia di una passeggera che si era vista minacciare e gettare i bagagli dal taxi, solo perché aveva preteso il rispetto delle regole comunali e quindi l'utilizzo del tassametro per il conteggio del costo della corsa, mentre il tassista voleva applicare il regime forfettario previsto in realtà solo per le corse in partenza da Fiumicino e con arrivo all'interno delle mure aureliane. Il tassista disonesto ha abbandonato la donna e suoi bagagli sull'autostrada, costringendola ad un pericoloso percorso a ritroso a piedi per prendere un altro taxi. Dall'indagine è emerso il meccanismo pensato da un gruppo di tassisti: all'aeroporto di Fiumicino è attivo un sistema che prevede che il tassista ottenga, al suo ingresso nell'area taxi, un numero progressivo con il quale verrà chiamato, secondo un ordine crescente, per prelevare i passeggeri in attesa nella zona del terminal arrivi.

Una procedura gestita da un apparecchio elettronico, il 'trasnsponder', una sorta di telepass, che deve essere posizionato, in modo inamovibile, sulle autovetture, che ne regola l'accesso nell'area interessata. Qualora la corsa sia di brevissima durata o questa venga per qualsiasi motivo annullata, i tassisti possono accedere di nuovo alla cosiddetta 'zona accostì, senza perdere la priorità acquisita, a condizione che il reingresso avvenga entro i 20 minuti successivi. Tale opportunità, chiamata nel settore 'intercampò, veniva sfruttata dai disonesti operatori che, scambiandosi tra loro il transponder, erano in grado di effettuare anche 10 accessi consecutivi nei 20 minuti, ottenendo sempre così le corse a discapito dei loro colleghi onesti. In una delle auto controllate è stato sequestrato un congegno elettronico che consentiva di alterare il costo delle corse, interagendo con il tassametro, semplicemente premendo il tasto di un piccolo telecomando. Sono state elevati 114 verbali di accertamento di violazioni al codice della strada ed al codice della navigazione, per un totale di 195mila euro, con il sequestro di 14 transponder e di un'auto. La vicenda, fa sapere la polizia di frontiera di Fiumicino, è stata posta all'attenzione anche del Comune di
Roma e dell'Enac.




FIUMICINO: SEQUESTRATA A IMPRENDITORE LA BARCA DI BENITO MUSSOLINI

Redazione

Fiumicino -Beni per circa 28 mln di euro sono stati infatti messi sotto sigillo dalla guardia di finanza nel corso di un'indagine della compagnia di Fiumicino, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. Tra i beni sequestrati, su disposizione della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, dunque, c'è anche la "Fiamma Nera", l'imbarcazione appartenuta a Benito Mussolini.

  Alcuni degli immobili colpiti dal provvedimento erano stati concessi in locazione alla cooperativa "Domus Caritatis", legalmente rappresentata da Tiziano Zuccolo, nonché al consorzio di cooperative sociali "Eriches 29" di Salvatore Buzzi, tra i principali indagati nella nota inchiesta mafia capitale. L'autorità giudiziaria ha disposto, nei confronti di tre persone e 10 società, il sequestro di 75 immobili e 32 terreni, per un valore stimato in circa 28 milioni di euro, tra cui alcuni vani di un castello, locali del "Palazzo Noccioli" a Fiumicino, diverse tenute, appartamenti, uffici e negozi a Roma, quote societarie e disponibilità bancarie e finanziarie, oltre a due autovetture di lusso e due imbarcazioni, fra cui la "Konigin II", di mussoliniana memoria e di rilevante interesse storico.

Nel 1943, alla vigilia della caduta del regime fascista, la barca fu affondata dal proprio armatore per impedire che cadesse in mano ai tedeschi e, caduto il regime, recuperata e restaurata ad opera del conte Sereni e rinominata "Serenella". Dopo una serie di passaggi di proprieta' e vari cambi di denominazione, fu acquistata da una delle società sottoposte a sequestro, le cui quote, inizialmente intestate al figlio dell'imprenditore destinatario del provvedimento di sequestro, sono state successivamente trasferite ad uno dei "prestanome", pluripregiudicato e nullatenente. L'attività si inquadra in un più ampio monitoraggio, sviluppato negli ultimi mesi dalla Fiamme Gialle di Roma, rivolto all'individuazione di grandi patrimoni immobiliari, soprattutto se affidati a società interposte o "di comodo", sottratti all'imposizione sui redditi. Finora ammontano a 12,5 milioni di euro gli affitti di appartamenti e ville non dichiarati al Fisco che sono stati proposti all'Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione, nonché sequestrati appartamenti e terreni per oltre 500.000 euro, al fine di cautelare l'Erario per i crediti vantati in relazione alle imposte evase, alle sanzioni ed agli interessi maturati.

Una storia interessante quella della Konigin II, una yawl tipica olandese varata dai cantieri tedeschi Abeking & Rasmussen nel 1912 che si distinguevano per le loro realizzazioni eleganti e lussuose. Konigin II deve la sua notorietà non tanto alle sue qualità stilistiche o nautiche, ma a Benito Mussolini che la usava per i suoi incontri con Claretta Petacci, dopo essere stata ribattezzata “Fiamma Nera” dal suo proprietario – il gerarca fascista Alessandro Parisi Nobile – certamente in tema con le idee monocromatiche del dittatore.

Konigin II, terminato il regime fascista, fu appunto affondata dal proprio armatore nelle acque del Golfo del Tigullio – a Rapallo – per farla sfuggire ai tedeschi, quando il conte Sereni nel dopoguerra la recuperò per restaurarla, ribattezzandola meno genialmente “Serenella”. Nel ’56 fu del Principe Cremisi col nome di “Estrela de Guaruja” – stella di Guaruja, una città del Brasile – mentre la sua storia più recente la vede nelle vesti di nave-scuola del Circolo della Vela di Roma, ormeggiata a Fiumicino.

A gennaio del 2002 Konigin II viene avviata al restauro da un cantiere viareggino, sotto la direzione del project manager Maurizio Di Blas e dell’architetto Massimo Paperini, titolare dell’omonimo studio Duck Design, il quale partendo dallo svuotamento della barca per ripristinarne la compartimentazione ha avviato un accurato lavoro di restauro partendo dai disegni originali del cantiere tedesco.




FIUMICINO, VERDE PUBBLICO: AL VIA L'ADOZIONE E MANUTENZIONE PICCOLE AREE A TITOLO GRATUITO

Red. Cronache

Fiumicino (RM) – Da tempo cittadini, Associazioni ed attività commerciali chiedevano all’Assessorato Ambiente del Comune di Fiumicino di potersi prender cura di piccole aree verdi a titolo gratuito, per donare maggior decoro alla città nell’ottica di collaborazione.

“Finalmente da oggi possiamo accogliere le richieste grazie all’Ufficio Verde Pubblico che ha predisposto un modulo di richiesta per chiunque voglia adottare una piccola area e mantenerla a titolo gratuito – dichiara l’Assessore Cini. – Voglio ringraziare coloro che hanno aderito, dimostrando grande sensibilità e collaborazione. A oggi abbiamo affidato Piazza G.B Grassi alla Pasticceria Patrizi Arcangelo & Co., l’area verde prospiciente la propria attività al Ristorante “Il Porticciolo” di Gianfranco Pascucci, la Società “Il Timone” si occuperà della manutenzione delle aree verdi prospicienti il proprio stabilimento balneare sul Lungomare della Salute, all’Agenzia Bondi S.r.l è stata affidata la gestione dell’aiuola ubicata in Piazza Caduti per l’Italia 2, il Sig. Gianluca Consiglio in qualità di Amministratore della Società Caino e Abele S.r.l ha adottato le aiuole di Via Torre Clementina altezza civ 156B e le aiuole limitrofe alla passerella pedonale, inoltre abbiamo affidato al Sig. Nicola Merli e al Sig. Stefano Cervoni l’area tra Via Trincea delle Frasche e Via Francesco Rea.”

Dall'amministrazione comunale di Fiumicino fanno infine sapere che chiunque sia interessato a prendere in gestione a titolo gratuito un’area verde può rivolgersi all’Ufficio Verde Pubblico dell’Assessorato Ambiente e Rifiuti in Piazza Grassi, 3 o contattare il numero 06652108628.
 




FIUMICINO: NON RISPETTA LO STOP E PRECIPITA CON L'AUTO NEL TEVERE

Red. Cronache
Fiumicino (RM)
– A Fiumicino un 60enne cade nel Tevere con la propria auto. Il fatto è accaduto la scorsa notte a Fiumicino dal Ponte 2 Giugno, la struttura mobile che attraversa il canale navigabile. L'uomo è riuscito a salvarsi da solo uscendo dall'abitacolo che galleggiava in acqua. L'incidente è avvenuto intorno a mezzanotte e mezza. Ancora da chiarire le cause che hanno provocato la disgrazia ma da indiscrezioni sembrerebbe cne il 60enne, trasportato poi all'ospedale Grassi di Ostia in codice giallo, non abbia rispettato il segnale di stop in corrispondenza dell'apertura del ponte levatoio. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato di Fiumicino, i vigili del fuoco e i militari della Capitaneria di Porto di Roma.

“Desidero ringraziare le Forze dell’Ordine intervenute durante la notte e nella mattinata odierna in cui ho seguito le operazioni di recupero nella fossa Traianea dell’auto che è finita in acqua: Capitaneria di Porto, Vigili del Fuoco, sommozzatori e Polizia di Stato. Secondo una prima ricostruzione di quanto avvenuto, un uomo intorno ai 60 anni questa notte ha ignorato tutte le segnalazioni che avvisavano i lavori in corso di ordinaria manutenzione del Ponte Due Giugno, oltrepassando sbarre e segnaletica alla guida di una Peugeot 1007 nera e finendo in acqua. Al momento dell’incidente il ponte era sollevato e i lavori in corso erano segnalati da adeguata cartellonistica e luce rossa di stop. Dalle prime informazioni fornitemi da alcuni testimoni, l’auto viaggiava a velocità molto sostenuta ed è finita con la parte anteriore dell’auto sotto la sbarra, rompendo la tendina di metallo che scendeva fino a terra. L’urto ha sollevato la sbarra e l’auto ha continuato la sua corsa con un salto nel vuoto, visto che il ponte in quel momento era sollevato per lavori, finendo in acqua al centro del fiume. Fortunatamente, grazie anche all’intervento degli operai che stavano facendo la manutenzione e hanno soccorso la persona caduta in acqua, l’uomo è stato recuperato anche grazie all’intervento del 118 e della Polstrada. Attualmente è ricoverato all’ospedale Grassi di Ostia. Dalle prime informazioni che mi sono state fornite sembrerebbe che l’uomo, al momento dell’incidente, era alla guida in stato di ebbrezza. Le operazioni per rimuovere l’auto dal fiume si sono concluse intorno alle ore 12 di questa mattina.
Nei prossimi mesi il ponte, che ha necessità di manutenzioni continue, subirà una profonda ristrutturazione, con la sostituzione completa della vecchia struttura e di tutti gli apparati di sollevamento. Un’operazione che provocherà inevitabili disagi sulla circolazione per circa un mese, periodo durante il quale il ponte sarà inagibile. Tuttavia renderemo pubblici gli interventi per la nuova viabilità e il cronoprogramma puntuale dei lavori in corso”.

 




INCENDIO FIUMICINO AL TERMINAL 3: RESPONSABILI AEROPORTI DI ROMA E APPALTATORE

Redazione

Fiumicino – Corresponsabilità da parte di Aeroporti di Roma e della società appaltatrice che doveva occuparsi della gestione e manutenzione degli impianti dell'aeroporto di Fiumicino, nell'aver concausato l'incendio divampato lo scorso 7 maggio al Terminal T3, avendo trascurato le norme di prevenzione e protezione antincendio e omessa vigilanza da parte degli organi preposti, Asl Rmd e Vigili del Fuoco. È questa la conclusione contenuta nella relazione finale di oltre 20 pagine dell'inchiesta avviata dalla Commissione Infortuni sul Lavoro parlamentare che oggi la presidente senatrice Camilla Fabbri (Pd) illustrerà ai commissari e che dovrebbe essere votata la prossima settimana.

Nel dettaglio, dalla proposta di relazione conclusiva della presidente della commissione di inchiesta parlamentare, Camilla Fabbri, emergerebbero corresponsabilità nell'aver concausato l'incendio, ovvero nella prevenzione, protezione, gestione e organizzazione delle misure antincendio, da parte di Aeroporti di Roma e Ati ECF-NA.Gest, la ditta appaltatrice dei lavori di manutenzione degli impianti (che ha collocato il condizionatore mobile nel vano tecnico E09 nel terminal T3 da cui è partito l'incendio). E ancora, la commissione avrebbe accertato omessi e tardivi controlli da parte di Asl RomaD e dei Vigili del Fuoco, che secondo la relazione avrebbero dovuto accertare prima e non «post» incendio le violazioni relative alla normativa antincendio e all'organizzazione della sicurezza. Infine, il documento finale mette nero su bianco che Enac, quale ente «concedente» la gestione degli spazi aeroportuali ad Adr, in base al testo unico sulla sicurezza avrebbe dovuto garantire che l'aeroporto fosse a norma di sicurezza prima e durante la concessione.




FIUMICINO, DIRITTI DISABILI: ASSOTUTELA ANNUNCIA ESPOSTO IN PROCURA

Redazione

Fiumicino (RM) – Non trova pace la querelle tra l’amministrazione comunale di Fiumicino e Angela Mastromatteo malata gravissima con patologia rara. "Dopo il sit-in di venerdì, – dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, neo candidato sindaco di Roma – organizzato per difendere i diritti di Angela di Mastromatteo, arrivano sorprendentemente le dichiarazioni dell'assessore Calicchia, il quale in una recente intervista ha sostenuto che la donna avesse dei disturbi psichici. Invece di rilasciare queste dichiarazioni, – prosegue la nota – perchè lui ed il sindaco Montino non invitano la Regione Lazio a rilasciare i fondi necessari per assistere i disabili? Forse non intervengono perchè conniventi con la politica del Presidente Zingaretti? In altre regioni d'Italia tutto ciò non avviene e pertanto nei prossimi giorni procederemo con un esposto alla Procura della Repubblica di Roma nei confronti del Comune di Fiumicino e della Regione Lazio, che continuano a dimenticare ed a non sostenere la salute dei disabili se non con atti propagandistici come quello di andarla a trovare a casa".




FIUMICINO, SICUREZZA: PRESENTATO IL SISTEMA INTEGRATO TELECAMERE

Redazione

Fiumicino (RM) – E’ stato presentato il sistema integrato di videosorveglianza del Comune di Fiumicino e, al tempo stesso, inaugurata la nuova sala operativa della Polizia Locale a  cui le telecamere, attive h24 in tutte le località del territorio, verranno collegate. 

Il sistema di telecamere, che ha avuto il via libera da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal Prefetto con cui è stato anche concertato il posizionamento, è stato suddiviso in tre pacchetti: telecamere di confine, con tutti gli accessi alle località presidiati, compreso l’aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci; telecamere di costa, che prevede l’installazione degli impianti su tutti i 24 chilometri di litorale; telecamere nei punti critici sotto il profilo della sicurezza urbana e stradale, nonché sugli snodi viari più critici.

Alla presentazione del progetto erano presenti, oltre al sindaco Esterino Montino, anche il Prefetto di Roma Franco Gabrielli, il comandante della Polizia Locale Giuseppe Galli, le forze dell’ordine locali  con rappresentanti di Polizia di Stato, Carabinieri, Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza.

“Si è partiti con l’installazione delle prime telecamere, dotate di infrarossi per la visione notturna – spiega il sindaco Montino – le cui immagini vengono visualizzate direttamente presso la Sala operativa del comando della Polizia Locale. Entro aprile saranno tutte montate e attive. In questo modo andremo a controllare gli accessi nelle località, l’intera costa con le telecamere posizionate sui lungomare e i punti critici delle aree interne. Il nostro è un Comune molto vasto e queste prime 84 telecamere sono importanti in quanto rappresenteranno un occhio attento su quanto accade nelle nostre località e sulle problematiche, dal punto di vista della sicurezza, che si possono presentare.  Sulla base della spending review abbiamo ricontrattato l’accordo che la precedente Amministrazione aveva fatto per un progetto di installazione di telecamere sul territorio con la società Project Automation. Questo ci ha permesso di spuntare un notevole taglio dei costi, ovvero 840 mila euro invece di 1,24 milioni. Alle 84 telecamere del progetto approvato in Prefettura se ne aggiungeranno 27 posizionate dall’assessorato ai Lavori Pubblici in alcuni edifici pubblici e scuole del territorio che verranno installate una volta espletati tutti i passaggi amministrativi con l’obiettivo futuro di coprire i 49  plessi scolastici del nostro territorio. E poi ricordiamo le 48 telecamere della pista ciclabile di via Coccia di Morto, che potrebbero essere allacciate al sistema”.    

“Per quanto riguarda le 84 telecamere, siamo nella fase di precollaudo del sistema –spiega il comandante della Polizia Locale, Giuseppe Galli –  per verificarne il funzionamento. Verranno attivate dopo la prossima approvazione da parte del Consiglio Comunale del regolamento per la tutela dei dati personali raccolti con il sistema di videosorveglianza. Naturalmente gli obiettivi di questi controlli saranno molteplici: se da una parte, infatti, si potranno identificare, in tempo reale i luoghi dove avvengono gli ingorghi, le motivazioni e si vigilerà sul traffico, dall’altra si potranno prevenire o ricostruire atti di vandalismo o danneggiamento agli immobili, al patrimonio comunale e svolgere attività di prevenzione e accertamento dei reati, vigilare sulla sicurezza pubblica, acquisire prove in caso ad esempio di reati o incidenti, tutelare il patrimonio ambientale e intervenire tempestivamente in caso di emergenze di Protezione Civile. Grazie a questo progetto, che abbiamo condiviso non solo con la Prefettura ma anche con le altre forze dell’ordine del territorio, la Sala operativa del nostro comando si rinnova, all’insegna della tecnologia, nell’ottica della modernizzazione dei controlli di prevenzione e per la tutela della sicurezza urbana”.
 




FIUMICINO: UN VIRUS DISTRUGGE I DATI DEI SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE

 

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Redazione
Fiumicino (RM)
– A seguito di un attacco hacker al server del servizio sociale del Comune di Fiumicino il dirigente dell’Area Avvocatura e Affari Generali ha presentato, in nome e per conto del Comune di Fiumicino, formale denuncia querela contro ignoti presso il commissariato di Polizia di Stato.

Dai rilievi dell’ufficio informatico del Comune di Fiumicino è stato  riscontrato un virus informatico che ha determinato la criptazione di tutti i file e database presenti sul server dedicato con il conseguente danneggiamento della banca dati e degli archivi informatici dei servizi sociali.

“È un danno enorme per il nostro Comune – commenta il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino – ed è per questo che, accanto all’indagine interna partita immediatamente e condotta dal Servizio Informatico del Comune di Fiumicino, è stata sporta denuncia alle autorità preposte per fare luce su quanto accaduto e risalire ai responsabili.

Ci sono e ci saranno ripercussioni gravi, tra l’altro, su atti amministrativi relativi all’erogazione dei contributi economici in favore degli utenti, nei servizi di assistenza per anziani, minori e disabili. Il virus ha contagiato il sistema informatico del Comune di Fiumicino intaccando anche i dati sensibili degli utenti seguiti dall’area servizi sociali e rischia di ripercuotersi nell’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di utenti fragili e più esposti. Il Comune di Fiumicino si è già riservato il diritto di costituirsi parte civile”.
 




FIUMICINO: ECCO COME SI COMPORTA IL COMUNE CON UNA MALATA GRAVE

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di Cinzia Marchegiani

Fiumicino (RM) – Duole dover essere spettatori consapevoli di una querelle pericolosa che continua ormai da troppi anni tra una malata gravissima con patologia rara e l’amministrazione del comune di Fiumicino capitanata dal sindaco Esterino Montino.
Angela, questo il nome della malata rara, è diventata più di una conoscente, una donna energica da proteggere, perché quando un giornalista segue una storia, inevitabilmente viene inghiottito dalla forza, tenacia e struggente dolore delle persone che lottano contro un sistema che divora speranze, diritti e sopratutto rispetto. Ecco, Angela sta combattendo una guerra contro le istituzioni per ottenere l’assistenza indiretta che gli è dovuta per legge e il Contributo di Sollievo, quest’ultimo diritto in realtà sembra ancora coperto da un mistero nonostante gli sia stato riconosciuto, ma ancora, Angela, non ne ha mai beneficiato.

Angela inizia lo sciopero della fame e viene ricoverata d’urgenza per l'aggravarsi del suo stato di salute.
Angela, malata rara grave ha voluto iniziare lo sciopero della fame, lo aveva anticipato a tutti sulle colonne de L'Osservatore d'Italia. E considerate le sue condizioni di salute è facile immaginare le drastiche conseguenze che hanno inevitabilmente devastato il suo labile stato di salute. Tutti i retroscena di questa storia sono un pugno nello stomaco ed è giusto che tante persone che hanno seguito questa complicata storia, sappiano come Angela stia combattendo guardando anche il volto della morte. Tutti i suoi amici erano preoccupati, e hanno sostenuto giorno e notte con vero affetto questa donna che nonostante una malattia invalidante, nonostante tanti ostacoli, vuole ottenere chiarezza del motivo per il quale il comune di Fiumicino non riesce a dare risposte ufficiali ma preferisce mandare lettere, consegnate ufficiosamente nella cassetta postale della sua abitazione mentre Angela, per aggravamento delle sue condizioni era stata ricoverata in clinica, preferendo questa via inconsueta invece di rispondere alla posta certificata dell'avv Antonio Petrongolo di Assotutela.

Il fatto.
Angela l’avevamo lasciata lo scorso 29 ottobre 2015 quando annunciava su questo quotidiano che avrebbe intrapreso la via dello sciopero della fame per cercare di ottenere quelli che sono i suoi diritti, una decisione ponderata la sua poiché nonostante la diffida legale risalente addirittura allo scorso 4 settembre 2015 da parte dell’Avv Antonio Petrongolo di Assotutela a tutti gli indirizzi del Comune, assessorati e servizi sociali, nessuno aveva ritenuto di rispondere. La diffida spiegava come Angela da quando si era trasferita da Roma a Fiumicino avesse avviato l’iter burocratico dal 2012 per l'attivazione dei servizi di assistenza riservati ai disabili, in quanto disabile al 100% non rivedibile, presentando domanda presso i vari presidi preposti, agli stessi consegnando documentazione di quanto richiesto (ovvero documenti certificazioni e moduli di attivazioni). Non solo nella diffida l’avv Petrongolo faceva emergere una situazione imbarazzante: “Nel mese di Febbraio si è venuti a conoscenza che molta della documentazione presentata e protocollata nel 2013 al Prot. N° 36386 per l'attivazione dei diversi servizi e sostegni risulta essere incomprensibilmente scomparsa, quindi da febbraio faticosamente la parte ha dovuto ricostruire dettagliatamente l'iter burocratico già effettuato a suo tempo senza ottenere però chiarezza e trasparenza ma solo motivazioni che appaiono giustificazioni confuse e approssimative da parte degli operatori. Tale annoso ritardo nell’attivazione di servizi assistenziali per legge dovuti risultano essere stati altresì aggravate dall’operato di personaggi, i quali avrebbero dovuto ricoprire incarichi con maggior rispetto verso la parte necessitante, minando il già precario stato di salute della Sig.ra Angela con aggravio di stress e subite ingiustizie”.

Nessuna risposta ufficiale del Comune pervenuta.
L’avv Petrongolo di Assotutela, il 29 ottobre 2015 spiegava tra l’altro che nonostante le reiterate missive legali inviate anche nel mese di ottobre, nessuna risposta era pervenuta di quanto richiesto nella diffida se non una prestazione in minima parte fornita e per lo più inidonea, oltre a dolersi per la mancata erogazione del già concesso sostegno economico mensile il quale da oltre quattro mesi non risulta essere stato erogato.

Il Comune cosa ha fatto? Questa storia sembra un paradosso senza un fine. Angela comincia lo sciopero della fame il 29 ottobre 2015 e appena il nostro giornale pubblica la notizia, l’assessore alla sanità Calicchio del Comune di Fiumicino, invece di rispondere ufficialmente all’avvocato Petrongolo si catapulta a casa di Angela, “dove si cerca di mercanteggiare” come ci viene riferito da Angela stessa, ciò che può ottenere. Va chiarito che Angela ad ora ha il servizio di assistenza diretta, ciò significa che gli viene mandato personale, per due ore al giorno e per soli 5 giorni alla settimana, personale tra l’altro scelto dalle Coop che Angela non ha diritto a scegliere, che può essere tra l’altro ogni giorno differente. L’assistenza indiretta, quella che Angela chiede e di cui ha diritto, le permetterebbe oltre ad usufruire di 5 ore al giorno di assistenza, a scegliere una persona. Il contributo relativo per questa prestazione non va comunque nelle sue tasche, dei 1.200 euro disposti per legge, 900 euro andrebbero per pagare il personale che Angela può scegliere, e 300 euro come versamenti per contributi.

Angela contro un Comune sordo e muto. Angela spiega a tutti quanto questa storia l’abbia massacrata non solo fisicamente: “E’ normale che per avere un diritto che si vuole spacciare come una gentile concessione da parte del sindaco Montino e tutti i responsabili alla sanità, una malata nelle mie condizioni deve mercanteggiare un diritto inalienabile e sensibilizzare con uno sciopero della fame le loro responsabilità? Nonostante conoscessero la mia situazione, sono venuti da me invece di rispondere al mio legale. Ecco come un malato, che ha dilapidato tutti i suoi averi, ha venduto la sua casa di proprietà per curarsi anche all’estero per una malattia che non da chance ma solo certezze di regressioni spaventose a danno della salute, deve richiamare questa amministrazione ai loro obblighi”.

Lettera del sindaco di Fiumicino Esterino Montino… una confessione delle responsabilità. Angela purtroppo nonostante vari solleciti legali, nonostante ci fosse stato un confronto con l’amministrazione nella sua stessa casa, nessuno aveva deciso che l’Assistenza Indiretta fosse un suo diritto, del Contributo di Sollievo nessun accenno “si, no, boh forse, non era dovuto saperlo”. Così dopo aver iniziato lo sciopero della fame, nonostante fosse monitorata medicalmente ha accusato un grave malore tanto che è stato deciso il suo ricovero urgente. Ebbene mentre Angela era ricoverata, martedì 10 novembre 2015 sua sorella le porta una lettera che era stata consegnata nella sua casetta postale. Nella fotogallery in fondo all’articolo è possibile visionare la missiva con cui direttamente il Sindaco, forse inconsapevolmente ammette le sue gravissime responsabilità. Nella lettera si accerta come questa amministrazione si sia attivata esclusivamente quando Angela ha iniziato lo sciopero della fame ed è stata ricoverata in ospedale.
Una lettera, un pugno nello stomaco per Angela e i suoi familiari. Ciò è sconvolgente poiché si legge nella lettera: “il Sindaco è venuto a conoscenza delle azioni di protesta da lei intraprese a difesa della sua purtroppo difficile e a noi nota situazione”. Il Sindaco Montino prosegue: “Sin dal giorno del nostro incontro, ho provveduto ad attivare attraverso l’area dei Servizi Sociali tutti i sistemi di sostentamento previsti dalla legge per i cittadini nella sua stessa situazione. Pertanto le comunico che è stato approvato in suo favore lo strumento dell’assistenza indiretta per il quale lei percepirà un contributo mensile atto all’assunzione di personale”.

Riassumendo. Angela inizia lo sciopero della fame, viene ricoverata per grave compromissione della salute e ora appare la tempestiva risoluzione della querelle? Ricordiamo che l’avv. Petrongolo aveva inviato 2 mesi prima diffida al Comune stesso.  Questa lettera mette in evidenza la difficoltà che un malato incontra per avere risposte celeri dalla propria amministrazione, molti si chiedono se un malato per ottenere una risposta deve mettere a rischio la propria salute e ciò non è affatto un messaggio positivo anche per tutti gli altri malati che sono nella stessa situazione di Angela.

Il Sindaco Montino non risponde ed eclissa sul Contributo di Sollievo. L’avvocato Petrongolo rimane stupito e oltre a spiegarci ci invia la pec con la quale l’8 novembre 2015 ha inviato all’assessorato al Bilancio, dei Servizi Sociali, e alla Segreteria del Sindaco stesso, posta certificata con cui chiede accesso agli atti amministrativi, alla graduatoria degli aventi diritto alla prestazione assistenziale quale contributo di sollievo di tutti i soggetti oltre ad Angela.
Ecco il testo della pec inviata dall'avv. Petrongolo: “La presente in nome e per conto della Sig.ra Angela è per promuovere istanza di accesso agli atti ex l. 241/90 e successive modifiche in ordine alla graduatoria formulata dal Comune di Fiumicino concernente i criteri di scelta e formulazione degli averti diritto alla Erogazione del Contributo di Sollievo da parte della Regione Lazio. Infatti alla mia assistita detto diritto e' già stato valutato positivamente con atto del 14/04/2015 (Prot. N° 26956 ed integrazione 16/04/2015 Prot. N°29324), beneficio pertanto riconosciuto ma non ancora erogato. La presente istanza e' da intendersi indi volta altresì all'acquisizione di tutti gli atti afferenti la presentazione resa dai residenti presso il Comune di Fiumicino e reclamanti detto diritto e i criteri di scelta adottati per i relativi percipienti”.

Su questo contributo rimane il segreto più ferreo, tanto che lo stesso avvocato di Assotutela, che sta seguendo la signora Angela, ha anticipato che qualora non vi sia risposta darà seguito agli accessi agli atti, un atto dovuto. Non si conosce la graduatoria nonostante l’epilogo di questa gravissima battaglia che ha portato avanti Angela contro il silenzio delle istituzioni. Si ricevono solo risposte a singhiozzo e solo dopo atti eclatanti: “Il contributo di sollievo permette ad Angela di potersi gestire un fondo mensile per tutte le cure di cui la sistema sanitario nazionale non sovvenziona, o pagarsi le bollette di acqua e corrente perché il contributo di indigenza che riceve non serve neanche a pagare l’affitto della casa” – spiega lo stesso Avv Petrongolo. Angela dopo aver dilapidato tutti i suoi averi, venduto una casa, ora chiede solo che gli venga riconosciuto il suo diritto e non concessioni di pietà o quant’altro.

Il video shock di Angela. Il Sindaco Montino interviene su Facebook, ma non risponde al legale di Angela. Lo scorso 12 novembre 2015, Angela provata dalla sofferenza è ritorna a casa e ha lanciato un video dove comunica la situazione attuale a tutte le persone che da giorni chiedevano sue notizie. E’ un video shock, di forte denuncia, d’altronde anche gli atti documentali mostrano una situazione al limite del grottesco. Angela è provata, e sta malissimo, ha delle profonde occhiaie rosse, al telefono ci spiega sono dovute ad una sofferenza cardiaca, e che presto dovrà affrontare anche un intervento al cuore. Subito dopo vengo a sapere da Angela che il Sindaco Montino e alcuni preposti si presentano senza preavviso da Angela e che gli confermavano che tutto ciò che era stato riportato sulla lettera sarebbe stato attuato.

Ma il Sindaco cerca il riscatto anche su Facebook e pubblica una dichiarazione che qui di seguito lasciamo nella sua interezza: “Oggi mi sono recato in visita alla signora, accompagnato dall’Assessore alla Salute e ai Servizi Sociali, Paolo Calicchio e dal funzionario dei Servizi Sociali per portarle la mia vicinanza e solidarietà e per cercare di arrivare in tempi rapidi a una soluzione condivisa che possa essere di sostegno, anche economico, a una persona in grave difficoltà. Una visita che segue quella di sabato 2 novembre da parte dell’Assessore ai Servizi Sociali. Mi preme sottolineare che il livello di attenzione del Comune di Fiumicino è sempre stato alto, nel caso specifico, come lo è in quello delle oltre 500 persone quotidianamente assistite dai servizi sociali e purtroppo in continuo aumento. Oltre all’impegno già in atto da circa due anni che l’Amministrazione ha assunto nei confronti della signora, nei prossimi giorni riconosceremo l’assistenza domiciliare indiretta, in modo da garantire una continuità assistenziale adeguata. So bene che gli iter procedurali e burocratici, il rispetto delle tempistiche dettate dalla legge alcune volte cozzano contro le esigenze sociali di chi, come la signora, vive in condizioni di difficoltà. Ho assicurato ad Angela Di Mastromatteo tempi celeri per l’erogazione dell’indiretta, decisa e assegnata sei giorni fa dai Servizi sociali del Comune di Fiumicino. Le ho anche chiesto di interrompere lo sciopero della fame messo in atto che rischia di minare la sua già precaria salute. Un appello che le faccio anche pubblicamente a nome dei tanti amici che in questi giorni mi hanno scritto particolarmente preoccupati delle sue condizioni psicofisiche. In ultimo faccio una richiesta anche alle altre Istituzioni e agli enti preposti alla cura ed assistenza della persona. Serve una rete che garantisca l'interazione e l'integrazione tra diverse istituzioni e diverse strutture per quanto riguarda pazienti affetti da malattie rare. Enti e Istituzioni specificatamente deputati all’assistenza sanitaria. Penso, in questo caso, anche alla Asl di appartenenza. Servono percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, il Comune di Fiumicino, come qualsiasi altro ente locale, non è in grado, per i limiti dettati dalle proprie competenze, di dare tutte le risposte necessarie e indispensabili a questi cittadini bisognosi di salute”.

In conclusione. L’assistenza indiretta è stata riconosciuta ad Angela solo quando ha deciso di fare lo sciopero della fame, nonostante a settembre l’avv Petrongolo avesse inviato una diffida allo stesso Comune di Fiumicino dopo tre lunghi anni in cui Angela ha chiesto i suoi diritti. Non solo, il sindaco Montino persegue nel suo silenzio pur sapendo che Angela pretende anche informazioni sul Contributo di Sollievo dall’8 novembre 2015, data in cui l’avv Petrongolo ha chiesto l’accesso agli atti per conoscere la graduatoria.  Infatti ad Angela questo indennizzo gli è stato valutato positivamente con atto del 14/04/2015 (Prot. N° 26956 ed integrazione 16/04/2015 Prot. N°29324), beneficio pertanto riconosciuto ma non ancora erogato. “La presente istanza – ricordava nella pec l’avv Petrongolo – è da intendersi quindi volta altresì all'acquisizione di tutti gli atti afferenti la presentazione resa dai residenti presso il Comune di Fiumicino e reclamanti detto diritto e i criteri di scelta adottati per i relativi percipienti”.

Doveva essere un articolo di cronaca la storia di Angela, ne sta uscendo un’inchiesta
che speriamo si risolva nel migliore dei modi sia per Angela, che ha dimostrato un coraggio e una volontà indomita da quando ha compreso che gli erano stati negati non solo più diritti, ma qualcosa di molto più grave, sia per tutta l’amministrazione che ha tentato di dimostrare solerzia nei confronti di richieste inevase, ha involontariamente dimostrato troppe ombre pesanti sulle responsabilità istituzionali e la solitudine che ha divorato una donna gravemente malata. Eppure avevamo deciso di lasciare agli attori principali risolvere una questione di grande civiltà, ma dopo l’intervento di Esterino Montino scolpito sul profilo facebook della signora Angela, era opportuno fare una cronologia degli eventi, affinché si potesse ristabilire la giusta corrispondenza della azioni messe in campo e visti gli tabella di certi altri giornali che hanno riportato solo la dichiarazione del sindaco Montino.

Ora si faccia chiarezza su questa graduatoria.Angela al telefono chiarisce: “non voglio ciò che non mi spetta, ma la trasparenza è un dovere, che ad oggi nessuno, nonostante varie diffide legali, ha mai sentito il dovere di profondere".